
traccia tavolo CURA DEL MOVIMENTO – assemblea nazionale genova 2025
Non Una Di Meno - Sunday, April 6, 2025
LIBERIAMO NODI, TESSIAMO TRAME.
Dopo 9 anni di attività Non Una di Meno vive ancora una fase di grande vitalità.
L’8 marzo 2025 e le ultime piazze contro i femminicidi sono state molto potenti e partecipate in tutti i territori, lo scambio e l’allargamento della partecipazione sono una realtà costruita con cura ed entusiasmo in molti luoghi attraversati dalla nostra lotta.
In questi 9 anni non abbiamo mai dedicato uno spazio esplicitamente pensato per prenderci cura di quanto abbiamo creato, delle relazioni da cui nasce l’impegno di lotta e trasformazione. L’assemblea nazionale che si svolgerà a Genova sarà il contesto di questa novità, un tavolo dedicato alla cura del movimento, che consideriamo un atto politico di amore.
La lunga storia di Nudm, la sua visibilità e la fase storica sociale che attraversa sono elementi di un momento in cui vediamo aumentare l’attenzione sul nostro lavoro, le aspettative, le tensioni, le critiche alla rete: tutto questo ci porta a sentire forte l’esigenza di una riflessione in assemblea per rinsaldare i legami, districare i nodi e continuare a tessere trame di trasformazione dell’esistente in modo sempre più partecipato e per liberarci dal peso della performatività che a volte percepiamo come logorante e inibente.
Vorremmo costruire lo spazio di questa discussione nel seguente modo:
- Sabato pomeriggio un momento di confronto in modalità “tavolo”, in contemporanea con gli altri tavoli: in questa parte – aperta ai nodi e alle persone che hanno attraversato e animato in questi anni le assemblee dei nodi – vorremmo darci delle indicazioni di postura relative all’ascolto e al rispetto, che abbiamo immaginato come un patto che faciliti il confronto; vorremmo poi porci delle domande a cui cercheremo di rispondere in modo preliminare e provvisorio;
- Domenica mattina la discussione proseguirà nella prima parte della plenaria, in cui restituiremo il metodo della discussione svolto e le risposte che ci siamo date, allargando il confronto a tutte le persone presenti in assemblea, cercando di mantenere una postura di ascolto e rispetto.
Il tavolo cura del movimento vuole occuparsi dei rapporti all’interno dei nodi, di quelli tra i nodi e di quelli tra la rete Nudm e l’esterno, ovvero le altre realtà con cui possiamo condividere parti più o meno grandi della lotta. Ci siamo quindi post3 alcune domande che ci aiutino ad affrontare l’argomento in modalità tavolo di lavoro, e che possono essere approfondite nei 3 piani di discussione proposti:
Cosa ci fa sentire vulnerabili come movimento e come singol3 attivist3? Come reagiamo di fronte alle critiche più o meno costruttive?
E’ importante l’ascolto collettivo delle nostre emozioni e quanto spazio gli dedichiamo all’interno delle nostre assemblee?
Se si sviluppa una situazione di conflitto, come la affrontiamo?
In quali dinamiche e pratiche ci riconosciamo o non ci ritroviamo più?
Come ci sentiamo nei confronti della dimensione nazionale della rete? Quali sono le risorse e le criticità che riconosciamo nella relazione tra i nodi e la cornice nazionale?
Quali risorse e criticità riconosciamo nei rapporti tra i nodi?
Quanto peso diamo alla relazione e comunicazione via social e come questa influisce al nostro interno e su ciascunə?
Come costruiamo intrecci con altre realtà a partire da posizioni diverse?
Come ci sentiamo di fronte alla richiesta di prendere posizioni su diversi argomenti, di posizionarci in tempi stretti sulla contingenza politica? Come ci relazioniamo ai soggetti che avanzano aspettative verso le rete? Come comunicare che la rete è uno spazio aperto, in cui posizioni e pratiche si costruiscono insieme?
Quanto riusciamo ad essere accoglienti e permeabili alle realtà politiche presenti sui nostri territori?
Nell’evolversi del movimento e con l’aumento della sua complessità, alcune vecchie pratiche, per esempio quelle comunicative, potrebbero non essere sufficienti a rispondere a nuove e crescenti domande; ci proponiamo, quindi di metterle in discussione e iniziare un confronto sulla costruzione di nuove pratiche condivise che ci facciano sentire accolt3 e liber3 di esprimerci all’interno del movimento stesso. Nuove metodologie che ci aiutino a tenere insieme le diversità, integrarle, e al presentarsi di situazioni conflittuali, ci diano gli strumenti per rispondere e in maniera collettiva, con lo scopo di non creare divisioni ma rinsaldare le relazioni. Non vogliamo in questo tavolo focalizzarci su una ri-organizzazione della rete, ma nominare le questioni importanti, a volte problematiche a volte stimolanti, e costruire strumenti per gestire i conflitti con l’obiettivo di portare avanti il movimento e favorire la partecipazione. Vediamo il tavolo cura del movimento come una bussola per immaginarci dove andare nella prosecuzione della lotta, promuovendo una partecipazione sempre più ampia.
Per affrontare questi argomenti proponiamo un metodo basato sull’ascolto attivo, sull’accoglienza e l’autocritica, evitando la provocazione e prevaricazione dell’altrə; un approccio che lasci spazio per riflettere, senza l’esigenza né la pressione di dover risolvere una domanda nel tempo dedicato al tavolo, ma con la voglia di lasciare aperta la discussione. Pensiamo infatti che il tavolo cura del movimento, in quanto novità, sia solo l’inizio, il primo momento di confronto che non esaurirà i temi di discussione e non pretende di risolverli tutti.