
sabato 8 Marzo 2025 – vademecum dello sciopero
Non Una Di Meno - Friday, March 7, 2025
Anche quest’anno, per l’8 marzo, Non Una di Meno ha chiesto a tutte le organizzazioni sindacali di convocare lo sciopero generale di 24 ore, dunque in tutti i settori del pubblico impiego e del privato; a partire dalla convinzione che l’astensione dal lavoro produttivo sia un’articolazione fondamentale dello sciopero transfemminista. A oggi lo sciopero per la giornata dell’8 è stato proclamato da diversi sindacati.
Lo sciopero è un diritto
L’art. 40 della Costituzione dichiara: “Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano”. Lo sciopero dunque è un diritto di rango costituzionale in capo a ogni lavoratrice e lavoratore sebbene, negli anni, abbia subito limitazioni che ne hanno intaccato la potenza. Anche per questo motivo, scioperare e rivendicare nuovi diritti rappresenta un elemento di rottura imprescindibile. Durante lo sciopero il rapporto di lavoro è sospeso, di conseguenza, anche la prestazione lavorativa da parte della lavoratrice e la retribuzione da parte del datore di lavoro.
Se hai domande o difficoltà a reperire le convocazioni di sciopero scrivici alla mail
nudmsciopero@gmail.com o alle nostre pagine social.
Come funziona la proclamazione dello sciopero?
Nelle 24 ore del giorno 8 marzo 2025 tutte le lavoratrici sia del pubblico impiego che del privato possono scioperare perché esiste la copertura sindacale generale. Il che significa che puoi scioperare anche se nel tuo luogo di lavoro non c’è un sindacato di quelli che hanno indetto lo sciopero e/o indipendentemente dal fatto che tu sia iscritta o meno a un sindacato.
La comunicazione dello sciopero arriva all’azienda direttamente dalla Commissione di Garanzia, dalla Regione o dall’associazione datoriale alla quale l’azienda fa riferimento. È comunque possibile, soprattutto per il comparto privato, che qualche datore di lavoro non riceva la comunicazione o neghi di averla ricevuta. In tal caso, controlla le comunicazioni affisse in bacheca, se non compare, richiedila al tuo responsabile del personale. Sul blog di non una di meno, in ogni caso, potrai trovare le proclamazioni inviate alla Commissione di Garanzia per lo sciopero.
È anche possibile, data l’estrema frammentarietà del mondo del lavoro contemporaneo, che in qualche luogo di lavoro privato – soprattutto tra quelli che non fanno riferimento alle maggiori confederazioni padronali – non sia stato indetto lo sciopero. In questo caso, rivolgiti al nodo di Non Una di Meno della tua città o a quello a te più vicino: è possibile provvedere all’indizione – tramite i sindacati – fino al giorno prima dello sciopero (fatta eccezione per i posti di lavoro sottoposti a L.146/90, i cosiddetti servizi pubblici essenziali, per i quali è necessario inviare la comunicazione al datore di lavoro almeno 10 giorni prima).
Scuole statali, ospedali e servizi sanitari pubblici territoriali, dato l’elevato numero e la capillare diffusione sul territorio, ricevono comunicazione dello sciopero tramite una Circolare che il MIM (nel caso delle scuole statali) e la Regione (per ospedali e servizi sanitari pubblici territoriali) sono tenuti a inviare in ogni singola scuola e a ogni direzione di ente ospedaliero e/o ASL. Nonostante la proclamazione sindacale dello sciopero, con relativa pubblicazione sul sito della Commissione di Garanzia Sciopero (http://www.cgsse.it), avvenga con largo anticipo rispetto alla data prevista, queste circolari spesso arrivano a ridosso dello sciopero o non arrivano e alle lavoratrici viene detto che non possono scioperare. Non solo le lavoratrici possono scioperare, ma è bene segnalare, attraverso la casella di posta elettronica di Non Una di Meno, dove questo accade, per procedere, là dove si persista, con una diffida sindacale. La Circolare del MIM verrà
comunque pubblicata sul sito, in modo da poter essere presentata in ogni scuola dalla stessa lavoratrice. Per la sanità pubblica, essendo le Circolari regionali, ci si può rivolgere al nodo di Non Una di Meno del territorio di appartenenza. La lavoratrice non è tenuta a dichiarare preventivamente all’azienda la sua adesione allo sciopero, dunque non occorre alcuna comunicazione personale.
Specifiche di sciopero per alcuni settori
L’intero settore dei trasporti è escluso dallo sciopero.
Nel settore sanità pubblico e privato la copertura è per l’intera giornata, ad esclusione del comparto sanità pubblica della regione Sardegna.
Per il settore dei Vigili del Fuoco, lo sciopero nazionale è così articolato: dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
Restrizioni Al Diritto Di Sciopero: Facciamo Chiarezza – Sciopero nei servizi pubblici essenziali L. 146/90
La legge 146 del 1990 disciplina il diritto di sciopero per i servizi pubblici essenziali, cioè quelli volti a garantire il diritto alla vita, alla salute, alla libertà, alla libertà di circolazione, all’assistenza e previdenza sociale, all’istruzione e alla libertà di comunicazione. I servizi per cui la legge disciplina tale diritto, quindi, sono molti e diversi tra loro: i più noti – per la loro vicinanza alla vita quotidiana della maggior parte delle persone – sono la sanità, i trasporti pubblici urbani ed extraurbani, l’amministrazione pubblica, le poste, la radio e la televisione pubblica e la scuola; ma devono essere garantiti anche i servizi di raccolta dei rifiuti, l’approvvigionamento di energie, risorse naturali e beni di prima necessità. In tutti questi ambiti il diritto allo sciopero, quindi, non è assoluto ma relativo alla possibilità di garantire alcuni diritti dei cittadini. Per questo motivo, per tutti i servizi sottoposti a L. 146/90, devono essere previsti i contingenti minimi di personale tramite contrattazione integrativa o accordo sindacato/azienda. È in capo al datore di lavoro il diritto/dovere di individuare le/i dipendenti da inserire nei contingenti minimi e inviare loro entro 5 giorni dalla data dello sciopero la comunicazione di “esonero dallo sciopero”, ovvero di recarsi in servizio il giorno dello stesso. Qualora la dipendente inserita nei contingenti minimi abbia intenzione di scioperare, deve inviare entro 24 ore dal ricevimento dell’ordine di prestare servizio una comunicazione all’azienda della volontà di aderire all’astensione e, quindi, di essere sostituita. L’azienda ha il dovere di verificare la possibilità di sostituzione della dipendente. Solo nel caso tale sostituzione non fosse possibile è ammissibile il rifiuto al diritto. In ogni caso, l’azienda deve comunicare alla dipendente di averla sostituita o meno, quindi se può scioperare o se deve lavorare. Le aziende che erogano il servizio che lo sciopero potrebbe far venir meno, inoltre, sono obbligate con almeno 5 giorni di anticipo a dare comunicazione all’utenza sulle modalità e gli orari dei servizi essenziali garantiti. Ricordati che il diritto allo sciopero è un diritto individuale in capo a ogni singola lavoratrice e lavoratore, sancito e garantito dalla Costituzione Italiana, e il cui esercizio non può essere precluso e/o limitato (se non per quanto riguarda le modalità di erogazione dei servizi di pubblica utilità di cui ai paragrafi precedenti).
LO SCIOPERO DELL’8 MARZO É UNO SCIOPERO DAL LAVORO PRODUTTIVO (la cui forma principale è lo sciopero dai posti di lavoro) MA ANCHE DA QUELLO RIPRODUTTIVO (tutto il lavoro necessario alla “riproduzione della specie”: lavoro domestico, cura dell piccol, delle relazioni…) sospendi se possibile le tue solite attività di cura e non fare la spesa. Visibilizza attraverso i social la tua adesione usando l’hashtag #lottomarzo e taggando @nonunadimeno.
MOLTE FORME DI CONTRATTO NON RICONOSCONO IL DIRITTO DI SCIOPERO (parasubordinato, autonomo, tirocinio, dottorato, a chiamata, nero, grigio, …) puoi comunque astenerti dal lavoro e aderire alle mobilitazioni nella città a te più vicina per visibilizzare lo sciopero, puoi inserire la risposta automatica alla mail di lavoro: “oggi non risponderò perché aderisco allo sciopero transfemminista”, comunicare la tua adesione sui social usando l’hashtag #lottomarzo e taggando @nonunadimeno.
Se non puoi scioperare perché appartieni a categorie soggette a contingentamento o per altri motivi, metti un panuelo o una spilletta di Non Una Di Meno o qualcosa di fuxia per segnalare la tua adesione alla giornata. Rendi pubblica attraverso i social la tua adesione usando l’hashtag #lottomarzo e taggando @nonunadimeno.
Per chiarire qualsiasi dubbio o segnalare eventuali abusi al tuo diritto di scioperare contattaci a questa e- mail: nudmsciopero@gmail.com Proveremo a rispondere alle tue richieste e a darti supporto.