Cittadinanza onoraria al CAPAR: a Pisa esaltazione della militarizzazione della società

Osservatorio contro militarizzazione di scuole e università - Saturday, May 24, 2025

La città di Pisa approva la cittadinanza onoraria al CAPAR Centro Addestramento Paracadutisti della Brigata Folgore, segnando il passo in quel clima di crescente militarizzazione della società ed esaltazione cieca delle forze armate.

Come Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università condanniamo fermamente questa scelta tutta politica e, in particolare, rimaniamo indignati dal fatto che tra le motivazioni di merito che giustificano l’approvazione della delibera ci sia proprio il rapporto tra le forze armate e gli ambienti educativi.

Si sottolinea, infatti, nel documento la centralità di questo tipo di attività della Forza Armata che si espleta «svolgendo numerosi incontri con gli studenti presso le scuole superiori del territorio e ospitando gli studenti di scuole di tutta Italia impegnati in viaggi d’istruzione. In particolare nelle visite guidate all’interno della Caserma le scolaresche di ogni ordine e grado possono osservare in prima persona, per il tramite di appositi circuiti guidati, la fase di formazione di tutti gli aspiranti paracadutisti e i cicli tecnici legati ai vari materiali aviolancistici. Si può, inoltre assistere alle lezioni sul Metodo di Combattimento Militare, di cui il CAPAR ospita il centro di formazione per gli istruttori per tutta la Forza Armata, un addestramento a cui tutti i militari sono sottoposti per il loro addestramento nel combattimento corpo a corpo».

Insomma la pervasiva presenza dei corpi militari all’interno delle scuole diventa un vanto tale da meritare la cittadinanza onoraria, tanto più che la particolare attenzione che il CAPAR rivolge alle nuove generazioni ha l’obiettivo di impartire «lezioni sul Metodo di Combattimento Militare» che è espressamente studiato per consentire al militare completamente equipaggiato la sopravvivenza sul campo di battaglia, anche senza l’impiego di armi da fuoco. Una formazione completa quindi che alle tipiche tecniche di combattimento affianca lezioni sui traumi e sulla psicologia del combattente.

Ma, oltre allo scritto, a destare sconcerto ci sono anche le dichiarazioni dei consiglieri di maggioranza, favorevoli al provvedimento. In particolare, il consigliere di Pisa al Centro (militare di professione) che prima di tutto ricorda come «le forze armate servano a permettere a tutti di esprimere liberamente il proprio parere», poi esalta il motto “si vis pacem, para bellum” giustificando le crescenti spese militari per la cosiddetta cultura della difesa e della sicurezza.

«I rapporti con le scuole» a sua detta, «non sono fatti per esportare il militarismo, ma sono fatti per far conoscere ai ragazzi quali sono le offerte lavorative che il nostro paese offre, come tutte le aziende vanno nelle scuole a fare vedere quali sono i profili di carriera».

In maniera del tutto fuorviante si mettono sullo stesso piano l’esercito e tutte le forze armate e il mondo delle aziende, come se quello del militare fosse un mestiere come un altro prescindendo da quelle che sono le reali funzioni degli uomini in divisa previste dalla Costituzione. Al tempo stesso si disvela senza pudore quello che da ormai anni stiamo denunciando, ovvero l’opera ossessiva di reclutamento nelle nostre scuole di ogni ordine e grado.

Questo totale capovolgimento della realtà non si ferma neanche davanti al tragico ricordo di Emanuele Scieri, che proprio nel centro di addestramento che viene oggi celebrato, è morto vittima del nonnismo. Si torna a parlare delle cosiddette mele marce, della mancata applicazione di norme e discipline, la cui necessità viene pervicacemente ostentata, senza ammettere che è proprio quella cultura del disciplinamento e del militarismo che ci porta oggi sempre più alla soglia di una guerra mondiale.

Una pagina triste e pericolosa quella scritta oggi dal Consiglio comunale di Pisa, che non ha mancato di esaltare gli spettacoli degli aviolanci e la presenza sul territorio con strade sicure, altri esempi ormai paradigmatici della inarrestabile e sempre più deprecabile diffusione della cultura militarista in ogni ambito civile.

Qui il link al consiglio comunale

Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, Pisa