Digiuno a staffetta contro il decreto sicurezza

Comune-info - Saturday, May 10, 2025

Se un decreto criminalizza il dissenso occorre alimentare in tanti modi diversi il dissenso. “Resistenza civile contro il Decreto Sicurezza. Catena di solidarietà per i diritti di tutte e tutti” è il titolo dell’appello promosso, tra gli altri, da Antigone, Arci, Cgil e Cnca che chiede al parlamento di non procedere alla conversione in legge e lancia un digiuno a staffetta dei cittadini fino al 30 maggio, giorno precedente a quella che si annuncia come una grande manifestazione nazionale a Roma. Il 14 maggio, ore 13, l’appello e l’iniziativa di protesta – che ha già coinvolto oltre trecento persone in tutta Italia -, saranno presentati in una conferenza al senato (è possibile seguire la diretta)

Tratta da Rete No DDL Sicurezza

Resistenza civile contro il Decreto Sicurezza.

Catena di solidarietà per i diritti di tutte e tutti

L’emanazione del Decreto Legge “sicurezza” è stato un atto antidemocratico. Aver impedito il regolare dibattito parlamentare su norme che cambieranno la vita democratica del paese è un atto di manifesta prepotenza istituzionale del governo.

I contenuti del disegno di legge sicurezza sono transitati nel decreto legge senza modifiche sostanziali, se non in senso peggiorativo. Il decreto criminalizza il dissenso anche quando espresso in modo passivo e pacifico, nelle strade come in carcere e nei CPR; costringe in carcere – perché gli ICAM sono carceri – le donne incinte o con prole arrivando anche a prevedere l’allontanamento dei figli piccoli dalle madri come sanzione disciplinare. Introduce nuovi reati arrivando a criminalizzare un intero settore produttivo come quello della canapa senza effetti psicoattivi a soli fini di propaganda Nel decreto si finge di aumentare le tutele per le forze di polizia, acuendo invece simbolicamente la distanza fra queste e il resto della cittadinanza, si inseriscono maggiori garanzie per le agenzie di sicurezza (servizi segreti), mentre coloro che si trovano in uno stabile o un’abitazione occupata o presunta tale, divengono pericoli pubblici.

Senza alcuna caratteristica di necessità ed urgenza questo decreto segna solo la novità di una limitazione dello spazio civico e della criminalizzazione del dissenso che è la base del confronto democratico del paese, per questo chiediamo al Parlamento di non procedere alla conversione in legge e lanciamo un digiuno a staffetta della cittadinanza dal 29 aprile al 30 maggio, giorno precedente alla manifestazione nazionale a Roma.

Attraverso il digiuno vogliamo solidarizzare con tutte e tutti coloro che stanno già subendo le conseguenze violente del DL sicurezza, e allargare al massimo il fronte della protesta per l’attenzione ai diritti civili, umani e democratici che questo decreto, presentando evidenti profili di incostituzionalità, mette in discussione.

Per partecipare al digiuno vi chiediamo di segnalare il vostro nome sul modulo online al seguente link: https://bit.ly/no-dl-sicurezza-digiuno-a-staffetta

Il calendario è visibile sui siti dei promotori.

Contatti per adesioni e informazioni: campagne.sociali.2025@gmail.com

Promossa da: A Buon Diritto, Acli, Antigone, Arci, Cgil, CNCA, Forum Droghe, L’Altro Diritto, La Società della Ragione, Ristretti Orizzonti. Aderiscono: Forum Disuguaglianze e Diversità, Sbilanciamoci!

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