
I terroristi siamo anche noi
Comune-info - Monday, December 1, 2025
Disegno di Gianluca Foglia FogliazzaNell’arco di pochi giorni, abbiamo ricevuto attraverso media e social media due notizie in sé sconvolgenti, ma che sono state accolte tutto sommato come ordinaria amministrazione. La prima è contenuta in un filmato che riprende soldati dell’esercito israeliano, durante un’operazione in Cisgiordania, a Jenin, che uccidono a sangue freddo due persone inermi, disarmate, con le braccia alzate – nell’ipotesi più bellicista, due miliziani di Hamas che si sono arresi.
La seconda arriva dagli Stati Uniti, l’ha diffusa il quotidiano Washington Post e riferisce dell’ordine che avrebbe dato, nel settembre scorso, il segretario alla Difesa Peter Hegseth al reparto delle forze armate che aveva appena bombardato un’imbarcazione venezuelana – “di narcoterroristi” secondo la non verificabile affermazione delle autorità statunitensi – e che chiedeva che cosa fare di due sopravvissuti aggrappati ai resti galleggianti dell’imbarcazione; due persone, pare di capire, che sarebbe stato possibile salvare. Il ministro avrebbe ordinato di uccidere tutti, anche i due superstiti, e così è stato. Il ministro in verità ha negato la ricostruzione, parlando di “fake news”, ma ha rivendicato il diritto di uccidere liberamente “i narcoterroristi che stanno avvelenando il popolo americano”.
Queste due notizie non hanno dato particolare scandalo, né alimentato un serio dibattito su quale sarebbe la conclamata etica democratica dell’occidente, quali i valori occidentali cui vari governi si richiamano ogni volta che intervengono, anche militarmente, sulla scena internazionale.
In realtà, solo negli ultimi mesi, fra Gaza e Venezuela, per non dire dell’Iran e del Qatar, abbiamo accumulato abbastanza notizie, sufficienti orrori, per avere il dovere, quanto meno, di “abbassare la cresta” in quanto “occidente”: il complesso di superiorità che abbiamo meticolosamente coltivato e che continua a innervare il dibattito pubblico, la retorica politica e giornalistica, non ha più ragione di essere, ammesso che ne abbia mai avuta. E in aggiunta, di fronte al filmato riguardante l’esercito israeliano, alle rivelazioni del Washington Post e ai proclami di Hegseth, sarebbe giusto ridefinire la nozione di terrorismo, usata a piene mani dai governi occidentali negli ultimi anni per giustificare le peggiori azioni militari, i peggiori crimini di guerra e contro l’umanità.
Che cos’altro è, se non terrorismo, l’esecuzione a freddo di due persone inermi (per non dire di buona parte degli attacchi a Gaza, dei cercapersone fatti esplodere, del tentativo di eliminare con i missili i negoziatori di Hamas in Qatar); che cos’altro è la distruzione decisa a tavolino di imbarcazioni venezuelane, con decine di persone uccise perché ritenute “narcoterroriste”, non solo senza inchieste giudiziarie e senza processi, ma anche senza informazioni verificabili.
Guardiamoci nello specchio, noi occidentali: riconosceremo i tratti tipici del terrorista.
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