Quel consenso dato per scontato

Comune-info - Thursday, November 27, 2025
Roma, 22 novembre 2025. Foto di Patrizia Piras

La proposta di modifica dell’articolo 609-bis del codice penale in materia di violenza sessuale e di libera manifestazione del consenso, come noto, è stata approvata alla Camera e ora bloccata in Senato dalla Lega. Pur tenendo conto delle difficoltà che avrà l’applicazione della legge nell’azione processuale il suo valore simbolico resta innegabile.

Dire infatti che senza il consenso della donna si è difronte a uno stupro significa mettere in discussione un pregiudizio di fondo della misoginia che abbiamo ereditato: quello che ha visto la donna come “la sessualità dell’uomo oggettivata”, “la sua colpa divenuta carne”. Solo rinunciando alle sue “intenzioni immorali verso di lui’, la donna può restituire l’uomo al suo “Io migliore”. Chi scrive questo è il giovane filosofo viennese Otto Weininger, morto suicida a ventitré anni, dopo aver pubblicato la sua tesi di laurea “Sesso e carattere” nel 1903. Ma attraverso di lui è tutta la cultura greco romana cristiana che parla, in quel fondamento sessista, razzista e classista, che ha visto la donna come la “maledizione” dell’uomo, la “tenebra materna” che lo vincola alle sue radici biologiche, pulsionali, al corpo e alle sue passioni più violente e degradanti.

Pretendere che nella sessualità ci sia “il consenso libero e attuale” della donna vuol dire perciò intaccare alla radice l’idea che, detto volgarmente, nel caso di un’aggressione o di uno stupro, “è lei che se l’è cercata”, e che perciò “ha goduto”, lo ha desiderato.

In altre parole: il consenso della donna donna è dato per scontato, perché la donna, nell’immaginario maschile trasmesso per generazioni dalla cultura dominante, è per sua “natura” essenzialmente “sessualità”. Il suo unico desiderio è il coito, essere posseduta. Della misoginia, tuttora presente nei rapporti personali, intimi, così come nelle istituzioni della vita pubblica, nelle leggi e nell’azione giudiziaria, gli esempi non mancano. Si può aggiungere che, in alcuni casi, come nel giovane filosofo viennese, gli uomini stessi ne sono vittime.

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