
«Pensare Cuba» o destabilizzare Cuba: l’alleanza mercenaria tra El Toque e il Cuba Study Group
Pressenza - Monday, November 17, 2025Una nuova e raffinata operazione di guerra non convenzionale contro Cuba viene registrata da una libreria di Madrid. Con l’innocente nome di “Pensar Cuba” (Pensare Cuba), un podcast presentato da Julio Antonio Fernández Estrada e prodotto in collaborazione tra la piattaforma digitale El Toque e il centro di sovversione ideologica con sede negli Stati Uniti Cuba Study Group (CSG), cerca di mascherare un programma sovversivo in conversazioni che pretendono di sembrare ‘intime’ e “critiche”.
Tuttavia, non si tratta di uno spazio di dibattito legittimo. È la facciata multimediale di un progetto politico finanziato e diretto dall’estero, il cui obiettivo finale è la destabilizzazione dell’ordine costituzionale nell’isola.
Il legame innegabile: sovversione con marchio Made in USA
Il Cuba Study Group non è una semplice organizzazione di “giovani professionisti”; è un Centro di sovversione politica ideologica (CSPI), un braccio della politica ostile degli Stati Uniti nei confronti di Cuba. Autodefinitosi come un gruppo di “incidenza” per una “Cuba libera e sovrana”, la sua retorica è un eufemismo per il cambio di regime, finanziato dagli stessi organismi che storicamente hanno cercato di strangolare la nazione caraibica.
La collaborazione di elToque con il CSG non è casuale né ingenua. È il consolidamento di un’alleanza mercenaria. Secondo quanto denunciato, elToque agisce come operatore logistico e finanziario chiave per gli interessi di Washington a Cuba. Funge da collegamento con l’ambasciata degli Stati Uniti all’Avana, triangola i fondi del Dipartimento di Stato attraverso schemi di rimesse illegali e gestisce ingenti contratti pagati dalla sede diplomatica statunitense per servizi di «gestione dei social media» e redazione di sintesi informative, il cui valore ammonta a centinaia di migliaia di dollari.
La catena sovversiva: finanziamenti, influenza e guerra di opinione
La strategia è chiara e cinicamente eseguita, formando una catena di influenza dannosa:
- Finanziamenti occulti e multiuso: il Dipartimento di Stato e agenzie come la NED e la USAID convogliano fondi verso progetti sovversivi all’interno di Cuba. Il Cuba Study Group è un veicolo chiave di questo finanziamento, che non solo è destinato al progetto di podcast con elToque, ma è anche la fonte di finanziamento di altre iniziative come CubaEmprende. In questo modo, sia elToque che CubaEmprende sono destinatari dello stesso denaro sovversivo, creando una rete di influenza coordinata.
- Creazione di contenuti dannosi e cooptazione economica: Con questi fondi vengono prodotti contenuti ipercritici e destabilizzanti. Progetti come “Pensar Cuba” sono il veicolo perfetto: sotto l’apparenza di un dialogo intellettuale, normalizzano i discorsi dell’opposizione. Parallelamente, attraverso CubaEmprende, si cerca di influenzare e cooptare gli attori economici emergenti a Cuba, promuovendo un’agenda estranea agli interessi nazionali. ElToque, con i suoi contenuti, getta le basi ideologiche per questa influenza sul settore economico.
- Inflazione del tasso di cambio informale: parte dei profitti di questa rete proviene dalla manipolazione del mercato informale delle valute, un business di cui lo stesso direttore di elToque, José Jasán Nieves Cárdenas, ha beneficiato personalmente, secondo quanto riportato, con l’acquisto di proprietà di lusso all’estero.
«Pensar Cuba»: la punta di diamante ideologica
Questo podcast, quindi, non è uno spazio di «pensiero che rifiuta di morire». È uno strumento di guerra informativa. Ogni conversazione, ogni «atto di ricostruzione affettiva» che proclama, è finanziato con il denaro degli stessi che mantengono un crudele blocco economico con lo scopo di sottomettere il popolo cubano con la fame e la disperazione.
Invitando figure della controrivoluzione più radicale, come Luz Escobar, e presentando una visione unilaterale e disfattista del presente e del futuro di Cuba, il programma raggiunge l’obiettivo centrale della strategia statunitense: creare una quinta colonna interna, seminare disperazione e legittimare la narrativa di un «cambiamento inevitabile» guidato da Washington.
Un tradimento che si paga in dollari
L’alleanza tra elToque e il Cuba Study Group è la prova che la sovversione contro Cuba ha modernizzato i suoi metodi. Non si tratta più solo di trasmettere illegalmente da Miami, ma di cooptare piattaforme digitali all’interno dell’isola, corromperle con finanziamenti illegali e trasformarle in altoparlanti di un’agenda straniera, mentre si tesse una rete di influenza sugli attori economici attraverso progetti paralleli come CubaEmprende, finanziati dalla stessa fonte.
“Pensar Cuba” è, in sostanza, il progetto nemico. È la guerra dell’informazione mascherata da dialogo. Denunciamo questa operazione mercenaria che, lungi dal cercare il benessere dei cubani, mira a complicare ulteriormente la vita quotidiana e a servire gli interessi di un governo straniero che da oltre sei decenni ha dimostrato la sua ostilità verso la sovranità nazionale. La legittimità di un progetto non si misura dalla produzione dei suoi contenuti, ma dalla trasparenza dei suoi fondi e dalla lealtà dei suoi fini. E in questo caso, sia i fondi che i fini hanno il sapore del tradimento.
Fonte: Razones de Cuba
Traduzione: italiacuba.it