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Le elites europee governanti hanno svenduto l’Europa alle multinazionali statunitensi. Chiediamo il ritiro della firma dall’accordo sui dazi!
L’accordo siglato tra Unione Europea e USA sui dazi è un disastro e costituisce un punto di passaggio periodizzante. Ci ricorderemo a lungo del campo da golf scozzese come del teatro di un atto di sottomissione che cambia la storia dell’Europa. Riassumendo brevemente le merci europee pagheranno per entrare negli USA dazi dal 15%al 50%. Viceversa le merci USA non pagheranno praticamente nulla: scenderanno sotto allo 0,9%. In aggiunta l’Unione Europa si impegna a comprare in tre anni (entro la fine del mandato di Trump) dagli USA 750 miliardi di dollari di gas (ad un prezzo di 5 volte superiore a quello che veniva pagato alla Russia), centinaia di miliardi di armamenti ed a fare 600 miliardi di investimenti negli USA. Non sappiamo ancora cosa prevede l’intesa nel dettaglio ed in particolare in merito agli “ostacoli non tariffari al commercio”. Gli USA hanno infatti sempre chiesto una modifica radicale dei regolamenti europei che aprisse il mercato europeo agli USA sul terreno bancario, assicurativo, dell’esportazione di carne (estrogeni, etc), di prodotti agricoli (OGM etc.), del riconoscimento dei farmaci (senza applicare il principio di precauzione) e così via. Conosciamo quindi le linee generali di un disastro su più piani. In primo luogo sul piano simbolico: la trattativa si è tenuta in un campo da golf scozzese di proprietà di Trump e l’accordo è stato firmato nella sala da ballo che il proprietario – Donald Trump – ha intitolato a se stesso. Questo quadretto, di cui tutto il mondo sta ridendo, esprime in forma plastica la completa e servile subordinazione della UE agli USA, dice chi comanda e chi ubbidisce scodinzolando. In secondo luogo per la sua arbitrarietà che nuovamente parla della subordinazione europea: La narrazione che ha preceduto la trattativa ha descritto i rapporti economici tra gli USA e l’Unione Europea come completamente squilibrati, in cui l’Europa inonda di merci gli USA che si debbono difendere. Si tratta di colossale mistificazione: Nei rapporti tra USA e UE infatti gli USA hanno un disavanzo di 213 miliardi per quanto riguarda le merci ma hanno un avanzo di 156 miliardi per quanto riguarda i servizi e di 52 miliardi per quanto riguarda i capitali. In pratica una situazione che vede un disavanzo economico-finanziario reale tra USA e UE è di 5 (cinque) miliardi, è stata presentata come un enorme squilibrio e questa narrazione tossica è stata accettata dall’Unione Europea. Che cosa succede invece per i servizi (Google, Microsoft, Amazon,etc etc.) in cui sono gli USA che invadono la UE? Nulla, nel senso che questi erano sostanzialmente detassati e tali rimangono: le grandi aziende tecnologiche statunitensi hanno nell’Europa – attraverso la porta irlandese – un gigantesco paradiso fiscale in cui non pagano le tasse, altro che i dazi! In una situazione di equilibrio negli scambi economici l’Unione Europea ha quindi accettato di mettere i dazi sulle proprie esportazioni di merci mentre tutte le esportazioni di merci e servizi degli USA sono esentasse, come ovviamente è esentasse il flusso di capitali dall’Europa agli USA. In terzo luogo per l’effetto distruttivo dell’apparato produttivo: i dazi e gli acquisti obbligati di gas determineranno un peggioramento netto della competitività delle imprese europee non solo rispetto alle imprese USA ma rispetto a quelle di tutto il mondo. Questo accordo infatti seppellisce qualsiasi possibilità di riaprire l’acquisto di gas a basso costo dalla Russia – e da altri paesi – obbligandoci a comprarlo dagli USA ad un prezzo esorbitante. Dopo decenni di attacchi al movimento operaio italiano ed europeo per ridurre il costo del lavoro, qui si accetta di peggiorare strutturalmente la competitività dell’industria europea, di impedire la crescita di aziende di servizi europei e probabilmente di mettere in discussione la tenuta delle strutture bancarie ed assicurative europee. Difficile trovare le parole per descrivere questo livello di sudditanza. In quarto luogo non ci vuole un mago per capire che l’accettazione dei dazi porterà con se la richiesta di tagliare ulteriormente i salari al fine di mantenere la competitività internazionale e nel contempo di foraggiare le aziende colpite dai dazi con sovvenzioni statali, cioè con i soldi derivanti dalla tasse della classe lavoratrice e dei pensionati (che sono gli unici che pagano le tasse). Questo accordo sarà cioè lo scusa per un ulteriore attacco al salario diretto e indiretto della classe lavoratrice. In quinto luogo porterà alla distruzione del welfare e alla sua sostituzione con un sistema assicurativo privato gestito dai fondi statunitensi. Non sfugge a nessuno il rapporto tra l’accordo sui dazi e la decisione della NATO di portare le spese militari europee al 5% del PIL in dieci anni. In una situazione in cui l’economia reale peggiora e in cui i salari reali sono destinati a diminuire, la scelta di porre in essere un piano di riarmo enorme – per l’Italia 6,4 miliardi di aumento della spesa militare ogni anno per i prossimi dieci anni – significa necessariamente tagliare la spesa sociale di un ammontare corrispondente. Quindi è il sistema pensionistico, sanitario, assistenziale, delle autonomie locali che verrà distrutto da questa scelta che – oltre al danno la beffa – non produrrà nemmeno un aumento di posti di lavoro in Europa perché la gran parte delle armi verranno prodotte negli USA (magari da aziende europee che delocalizzeranno). In sesto luogo questo accordo segue di pochi giorni il pieno fallimento del vertice tra UE e Cina. In questo modo la dirigenza UE, avendo rotto le relazioni con la Russia e la Cina – e quindi con il grosso dei BRICS – in un mondo che vede la crisi verticale della globalizzazione, si è consegnata mani e piedi ad avere come unico mercato di sbocco per i propri prodotti quello statunitense. Il combinato disposto tra l’esito del vertice con la Cina e l’accordo sui dazi determina quindi una dipendenza sistemica dell’Europa dagli USA come non si era mai visto. L’Unione Europea è diventata una colonia L’accordo sui dazi è quindi destinato ad essere il punto di passaggio che sancisce la fine di una fase dell’Unione Europa e la sua consacrazione a colonia statunitense sul piano strutturale, non solo politico. L’accordo infatti non ha un carattere sovrastrutturale ma interviene a modificare i rapporti di forza tra gli apparati produttivi di merci e servizi ed a accentuare all’inverosimile elementi di dipendenza sistemica. Questo accordo è stato fatto in nome della stabilità per rendere irreversibile il rapporto di dipendenza dell’Europa dagli USA. Questo dipendenza è vista dalle classi dominanti europee come l’unica via possibile per salvaguardare i propri interessi. Questo accordo è stato fatto quindi per salvaguardare la posizione di privilegio subalterno da parte delle classi dominanti europee a scapito degli interessi dei popoli europei. E’ la genuflessione dei feudatari – di fronte all’imperatore e alla sua corte – che accettano di far morire di fame i propri sudditi pur di non perdere i propri privilegi e magari sostituiti. Sono tutti responsabili Questo disastro è così grande e sarà così visibile nei prossimi mesi, che tutti i governanti europei fanno a gara a criticare l’accordo per non assumersene la responsabilità. Moltissimi membri dell’establishment europeo sostengono che la colpa è tutta della von der Leyen, che sta diventando il capro espiatorio della vicenda. Ora, che la Presidente della commissione sia un personaggio squallido e immorale, venduta alle multinazionali e disposta a piegarsi al miglior offerente, è del tutto evidente. Il fatto che tutti critichino il risultato ma nessuno chieda di togliere la firma e di far saltare l’accordo però la dice lunga sulla malafede delle critiche. L’accordo firmato dalla von der Leyen è in realtà il frutto delle politiche liberiste e di subalternità agli USA che la dirigenza dell’Unione europea sta seguendo da decenni e di cui sono stati protagonisti i Draghi, i Monti, i Macron le Meloni e così via. E’ con gli accordi di Maastricht ed in particolare con quelli di Lisbona, con il Fiscal compact e tutte le criminali scelte fatte da Draghi, dalla Merkel e soci nel 2012 che sono state poste le premesse per questo risultato. La scelta folle è stata di puntare tutto su un modello finanziarizzato che aveva al centro gli USA e su un modello produttivo finalizzato unicamente alla compressione dei costi e all’esportazione, scegliendo come unico mercato di sbocco di grande rilevanza gli USA. Questa scelta è stata fatta da decenni e la von der Leyen non è nulla più che la criminale esecutrice testamentaria di un disegno costruito negli anni dalle classi dominanti europee che sono state bravissime a distruggere il movimento operaio europeo ma hanno sacrificato a questa prospettiva il destino complessivo dell’Europa. Mai come oggi risulta evidente che gli interessi delle classi dominanti europee – occultati e infiocchettati dal complesso dei media europei e dai principali schieramenti politici – sono in contrasto radicale con gli interessi dei popoli europei. Togliere la firma dall’accordo Il nodo politico è quindi uno solo: l’accordo deve essere mantenuto o deve essere fatto saltare? E’ evidente che deve essere fatto saltare. Tutte le critiche, anche le più dure se non chiedono di ritirare la firma e di azzerare l’accordo sono aria fritta, fumo negli occhi. Per evitare oltre al danno la beffa dobbiamo costruire una movimento di massa per chiedere le dimissioni della von der Leyen – e della Meloni – il ritiro della firma e la proclamazione della nullità dell’accordo. Paolo Ferrero Redazione Italia
ELSA, l’intelligenza artificiale della FDA che sta inventando studi inesistenti
A darne la notizia è la CNN che in un articolo di Sarah Owermohle – scritto con l’aiuto di Meg Tirrell, Dugald McConnell e Annie Grayer – afferma chiaramente che anche l’intelligenza artificiale ha imparato a mentire ed inventa cose che non esistono. E’ il caso dell’intelligenza artificiale adottata dalla Food and Drug Administration, la quale è arrivata a Washington per accelerare l’immissione sul mercato di nuovi farmaci salvavita, semplificare il lavoro nelle vaste agenzie sanitarie multimiliardarie e svolgere un ruolo fondamentale nel tentativo di ridurre gli sprechi di spesa pubblica senza compromettere il lavoro del governo stesso. Ad affermarlo sono proprio i funzionari sanitari dell’amministrazione Trump: “La rivoluzione dell’intelligenza artificiale è arrivata”, ha dichiarato il Segretario della Salute e dei Servizi Umani Robert F. Kennedy Jr. durante le udienze del Congresso tenutesi negli ultimi mesi. Di cosa si tratta? Stiamo parlando di ELSA (Efficient Language System for Analysis), modello di intelligenza artificiale introdotto dal Sistema Sanitario Nazionale Americano (HHS) con lo scopo di sveltire le pratiche di approvazione dei nuovi medicinali e dispositivi medici, conducendo ricerche su larga scala su tutta la documentazione scientifica già esistente. Le prime versioni di Elsa erano state sviluppate sulla base di un precedente modello di intelligenza artificiale su cui la FDA aveva iniziato a lavorare durante l’amministrazione Biden. “Stiamo già utilizzando questa tecnologia all’HHS per gestire i dati sanitari, in modo perfettamente sicuro, e per accelerare le approvazioni dei farmaci” – ha dichiarato alla Commissione Energia e Commercio della Camera a giugno. L’entusiasmo – almeno tra alcuni – era palpabile. Funzionari della FDA hanno dichiarato alla CNN che Elsa può essere utile per generare appunti e riepiloghi di riunioni o modelli di e-mail e comunicati. Ma, finchè si tratta di fare il riassunto di migliaia di ricerche scientifiche già pubblicate, ELSA è sicuramente uno strumento molto efficace. Il problema nasce quando le si chiede di dare una sua valutazione sulla eventuale efficacia e sicurezza di un nuovo farmaco, perchè a quel punto si è scoperto che ELSA si inventa anche ricerche scientifiche che non sono mai esistite: le famose “allucinazioni dell’IA”. A darne testimonianza sono tre attuali dipendenti della FDA e documenti visionati dalla CNN, mostrando chiaramente l’inaffidabilità del suo lavoro più critico. I dipendenti che hanno parlato con la CNN hanno testato le conoscenze di Elsa ponendogli domande come quanti farmaci di una certa classe siano autorizzati per l’uso sui bambini o quanti farmaci siano approvati: in entrambi i casi, ha dato risposte sbagliate. Un dipendente ha raccontato che Elsa aveva contato in modo errato il numero di prodotti con una particolare etichetta. Quando le è stato detto che era sbagliato, l’IA ha ammesso di aver commesso un errore. “Ma non ti aiuta comunque a rispondere alla domanda”, ha detto quell’impiegato. L’algoritmo ricorda poi agli utenti che si tratta solo di un assistente AI e che è necessario verificarne il funzionamento. “Tutto ciò che non si ha il tempo di ricontrollare è inaffidabile. È un’allucinazione di sicurezza” – ha detto un dipendente, ben lontano da quanto promesso pubblicamente – “L’intelligenza artificiale dovrebbe farci risparmiare tempo, ma vi garantisco che spreco un sacco di tempo extra solo a causa della maggiore vigilanza che devo avere” per verificare la presenza di studi falsi o travisati, ha affermato un secondo dipendente della FDA. Ad ammettere queste allucinazioni è anche Jeremy Walsh, responsabile dell’intelligenza artificiale della FDA: “Elsa non è diversa da molti [grandi modelli linguistici] e dall’intelligenza artificiale generativa “ , ha detto alla CNN. “Potrebbero potenzialmente avere allucinazioni”. Attualmente, Elsa non può contribuire al lavoro di revisione, il lungo processo di valutazione che gli scienziati dell’agenzia intraprendono per determinare se farmaci e dispositivi siano sicuri ed efficaci,  perché non può accedere a molti documenti rilevanti, come le richieste di autorizzazione dell’industria, per rispondere a domande di base come, per esempio, sul numero di volte in cui un’azienda ha presentato domanda di approvazione alla FDA; sula presenza sul mercato dei suoi prodotti correlati o altre informazioni specifiche dell’azienda. Tutto ciò solleva seri dubbi sull’integrità di uno strumento che, come ha affermato il commissario della FDA, il dott. Marty Makary, trasformerà il sistema di approvazione dei farmaci e dei dispositivi medici negli Stati Uniti, in una situazione completamente fuori controllo. Ad oggi non vi è alcun controllo federale per la valutazione dell’uso dell’intelligenza artificiale in medicina. “L’agenzia sta già utilizzando Elsa per accelerare le revisioni dei protocolli clinici, ridurre i tempi necessari per le valutazioni scientifiche e identificare obiettivi di ispezione ad alta priorità”, ha affermato la FDA in una dichiarazione sul suo lancio a giugno. Ma parlando con la CNN questa settimana presso la sede centrale della FDA a White Oak, Makary ha affermato che al momento la maggior parte degli scienziati dell’agenzia utilizza Elsa per le sue “capacità organizzative”, come la ricerca di studi e la sintesi di riunioni. Intanto i leader della FDA discutono sull’uso dello strumento di intelligenza artificiale dell’agenzia. Si parlava già da tempo di integrare l’intelligenza artificiale nel lavoro delle agenzie sanitarie statunitensi, prima che la seconda amministrazione Trump desse il via agli sforzi, ma la velocità con cui Elsa è entrata in funzione è stata insolita. Alcuni esperti sottolinearono gli sforzi del governo per sviluppare seriamente i piani sull’intelligenza artificiale nel 2018, quando il Pentagono iniziò a valutarne il potenziale per la sicurezza nazionale. Nel 2024, l’Unione Europea ha approvato e attuato l’AI Act, una legge “per proteggere i diritti fondamentali, la democrazia e lo stato di diritto” in merito all’uso rischioso dell’intelligenza artificiale, anche in ambito sanitario, promuovendo al contempo modelli di intelligenza artificiale trasformativi. Negli Stati Uniti non esistono queste norme e tutele di questo tipo. Un gruppo di lavoro governativo formato durante l’amministrazione Biden per esaminare la definizione di normative sull’uso dell’intelligenza artificiale, anche in ambito sanitario, è stato sciolto l’anno scorso con l’inizio della nuova Amministrazione Trump. A giugno 2025, un gruppo bipartisan di membri della Camera ha presentato una proposta di legge incentrata principalmente sul mantenimento del predominio degli Stati Uniti nella corsa all’intelligenza artificiale. Nello stesso mese, due senatori hanno presentato un disegno di legge mirato a impedire l’uso da parte degli Stati Uniti di un’intelligenza artificiale “avversaria” da parte di governi stranieri, tra cui la Cina. Altri sforzi, come un disegno di legge che richiederebbe test e supervisione normativa per i sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio (molto simili agli standard europei), sono rimasti bloccati. La versione precedente del “One Big Beautiful Bill”, l’ampia legge fiscale e di spesa del presidente Donald Trump, avrebbe incluso la prima legge radicale del Congresso sull’intelligenza artificiale: una moratoria decennale sull’applicazione delle normative statali sulla tecnologia. Ma il Senato ha bocciato la disposizione . Elsa è arrivata mentre il Congresso era alle prese con l’approccio legislativo alla regolamentazione dell’IA. Sebbene le commissioni del Congresso abbiano tenuto audizioni sui rischi dell’IA, come modelli distorti e minacce alla sicurezza informatica, il Congresso non ha approvato alcuna legge sostanziale per regolamentare l’IA. Trump, che ha fatto dello sviluppo e degli investimenti nell’intelligenza artificiale una priorità assoluta nella sua seconda amministrazione, ha annunciato un futuro luminoso per la tecnologia con l’aiuto dei suoi amici e sostenitori miliardari tecnofascisti. La scorsa settimana, durante un vertice sull’energia in Pennsylvania, ha dichiarato ai partecipanti: “Siamo qui oggi perché crediamo che il destino dell’America sia quello di dominare ogni settore ed essere i primi in ogni tecnologia, e questo include essere la superpotenza numero uno al mondo nell’intelligenza artificiale”. Senza normative federali, è difficile dire come sarebbe questa superpotenza. “L’intelligenza artificiale fa un sacco di cose, ma non è magia”, ha affermato il Dott. Jonathan Chen, professore associato di medicina alla Stanford University, che ha studiato l’uso dell’intelligenza artificiale in ambito clinico. Sarebbe fantastico se potesse aiutare gli esperti a individuare la falsificazione dei dati o a fornire analisi rigorose sulla sicurezza dei pazienti, ma “questi problemi sono molto più sfumati” di ciò che una macchina può fare, ha aggiunto. “È davvero un po’ il Far West in questo momento. La tecnologia avanza così velocemente che è difficile persino capire esattamente di cosa si tratta.” – ha aggiunto Chen. Ulteriori informazioni: https://luogocomune.net/scienza-e-tecnologia/l%E2%80%99intelligenza-artificiale-ha-imparato-a-mentire https://edition.cnn.com/2025/07/23/politics/fda-ai-elsa-drug-regulation-makary The Application of Elsa Speak Software in English Teachingat Can Tho University of Technology – A Case Study https://ijsshr.in/v7i10/Doc/29.pdf https://www.fda.gov/news-events/press-announcements/fda-launches-agency-wide-ai-tool-optimize-performance-american-people   Lorenzo Poli
SIRIA: la questione drusa al centro dell’agenda espansionistica Israeliana
A seguito della dichiarazione di cessate il fuoco tra l’esercito dell’autoproclamata autorità siriana e i gruppi armati locali a maggioranza drusa di giovedì 17 luglio, già dalla stessa sera sono ricominciati gli scontri nella città di Sweida: l’esercito, ci riporta Marco Magnano in diretta da Damasco, si sta schierando nuovamente verso la città. La miccia […]
Il killeraggio di Usa e Israele contro la Relatrice dell’Onu Francesca Albanese
Il governo degli Stati Uniti ha annunciato che imporranno sanzioni a Francesca Albanese, la relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi a Ginevra. A farlo sapere è stato il segretario di stato Marco Rubio, criticando gli “illegittimi e vergognosi sforzi di Albanese per fare pressione sulla Corte Penale […] L'articolo Il killeraggio di Usa e Israele contro la Relatrice dell’Onu Francesca Albanese su Contropiano.
La Svizzera intende chiudere la Gaza Humanitarian Foundation
La mefitica Gaza Humanitarian Foundation con sede a Ginevra sta per essere sciolta. Il Dipartimento federale dell’interno ha confermato l’informazione alla radiotelevisione svizzera RTS. L’Autorità federale di vigilanza sulle fondazioni (AFS) ha appena ordinato lo scioglimento formale della Fondazione messa in piedi da Israele e Stati Uniti e che si […] L'articolo La Svizzera intende chiudere la Gaza Humanitarian Foundation su Contropiano.
CON I NOSTRI CORPI FERMIAMO LA GUERRA GLOBALE. IL GOVERNO ITALIANO NON PARTECIPI ALLA GUERRA.
Neppure una notte di gioia per il grande e bellissimo corteo di ieri, ci concede la follia del mondo. Ieri il nostro intervento alla chiusura della manifestazione cominciava così: “non sappiamo se stanotte la guerra scatenata da Israele all’Iran si Continua a leggere L'articolo CON I NOSTRI CORPI FERMIAMO LA GUERRA GLOBALE. IL GOVERNO ITALIANO NON PARTECIPI ALLA GUERRA. proviene da ATTAC Italia.
No Kings Day. Milioni di statunitensi in piazza contro Trump
Trump annuncia una mano ancora più dura contro i migranti, mentre per le strade di Los Angeles restano migliaia di caschi della Guardia Nazionale e 700 Marines. Contro le deportazioni dell’amministrazione Trump e le sue politiche guerrafondaie, si sono svolte lo scorso sabato 14 giugno migliaia di manifestazioni convocate dal movimento “No Kings day”. Milioni […]
Il vero motivo per cui Donald Trump è il politico preferito dagli americani
LA CAUSA INESPRESSA Il vero motivo per cui Donald Trump negli ultimi dieci anni è stato il politico preferito dagli americani raramente viene menzionato. Di questo ne parleremo a breve. Neoconservatori come Victoria Nuland, Lindsey Graham, Antony Blinken, Marco Rubio, John Bolton, Joe Biden, Paul Wolfowitz, Keith Kellogg, Jake Sullivan, Donald Rumsfeld, Madeliene Albright, Mike Waltz, George Bush Jr., Bill Kristol, Hillary Clinton, Dick e Liz Cheney, ecc., hanno assunto il controllo della politica americana nel 21° secolo durante gli anni di Bush Jr. In un precedente articolo di Pressenza ho scritto ampiamente sulla storia del neoconservatorismo, sulla sua missione e sul suo inizio come un movimento repubblicano che si è diffuso e alla fine ha inghiottito anche il partito democratico. Per domande più dettagliate sul movimento neoconservatore passato e presente, si suggerisce di dare un’occhiata a questo articolo. SETTE GUERRE IN MEDIO ORIENTE IN CINQUE ANNI Nel corso degli ultimi 24 anni i Neoconservatori che gestiscono la politica estera degli Stati Uniti sono stati responsabili di dozzine di invasioni illegali, guerre, guerre per procura e operazioni di cambio di regime che hanno ucciso milioni di civili in tutto il mondo (1). La quantità di distruzione e morte globale generata dal movimento neoconservatore nel corso degli ultimi due decenni e mezzo non ha precedenti nella storia americana. La follia che stiamo vivendo ora nel 2025 è il risultato di un piano neocon del 2003 annunciato apertamente che mirava a generare “Sette guerre in Medio Oriente in cinque anni” con la guerra finale che è una guerra con l’Iran.(2a) (2b). In effetti, i neoconservatori a Washington stanno facendo tutto il possibile per far sì che scoppi una guerra con l’Iran e che il conflitto in Ucraina non si fermi fino a quando l’ultimo  soldato è coinvolto in una battaglia nota per essere invincibile per l’Ucraina (2c) (3a) (3b) (3c). I neoconservatori hanno anche sostenuto fortemente l’armamento e il finanziamento del massacro genocida di Israele a Gaza (3d) (3e). Erano loro a dare a Benjamin Netanyahu 57 ovazioni in piedi a Washington mentre urlava loro ordini un anno fa.(4) GLI OBIETTIVI PRINCIPALI DEI NEOCON Per la maggior parte, i neocon sono stati piuttosto aperti nel corso degli anni sui loro metodi dottrinali e sulle loro intenzioni. Credono che gli Stati Uniti e Israele siano moralmente superiori e quindi incaricati del compito di sradicare tutto il male potenziale nel mondo. In realtà, i neoconservatori più indottrinati dicono queste cose apertamente su carta stampata e in video (5). La loro missione è ed è stata quella di diffondere la democrazia neoliberista in tutti gli angoli del mondo con ogni mezzo necessario, anche se comportava il rovesciamento violento di governi democraticamente eletti e l’installazione di dittatori o l’insediamento di leader di loro scelta eletti “democraticamente” per farlo.(6). Un altro progetto neocon fondamentale che risale alle false affermazioni di Donald Rumsfeld sull’esistenza di una presunta flotta di sottomarini russi a metà degli anni ’70, è stato quello di esagerare e proliferare l’idea di un’incombente minaccia russa (7). Sebbene questo progetto sia in qualche modo diminuito nei primi anni ’90, dopo la fine della Guerra Fredda è stato ripreso negli anni 2000 e 2010 da persone come Paul Wolfowitz (Rep), Hillary Clinton (Dem),John McCain (Rep) e Victoria Nuland (Dem), che all’epoca era una repubblicana (8a) (8b), demonizzando costantemente e spesso falsamente la Russia. Gli Stati Uniti hanno messo in evidenza la necessità di estendere la Nato verso est. In effetti, gli Stati Uniti si sono spostati fino al confine con la Russia nel 21° secolo, aggiungendo ben 14 nazioni alla loro squadra in soli due decenni. È ormai ampiamente riconosciuto che la violazione da parte degli Stati Uniti e della NATO della loro promessa di non spostare mai la Nato verso est se il muro di Berlino fosse caduto, è stato uno dei fattori chiave che ha stimolato l ‘Operazione militare speciale” della Russia nel febbraio del 2022 (9). L’idea qui non è quella di giustificare l’invasione russa dell’Ucraina, ma di affermare il fatto che i neocon statunitensi hanno ovviamente deriso, degradato e mentito sulla Russia nel corso degli ultimi 15 anni, pur sapendo che la Russia considerava questa perpetua denigrazione e invasione della NATO come una minaccia esistenziale (10). Queste provocazioni consistenti e spontanee da parte dell’establishment Nato-neocon degli Stati Uniti hanno messo in grave pericolo la vita delle popolazioni di diversi paesi dell’Europa orientale per nessun motivo reale diverso da quello dell’espansione egemonica degli Stati Uniti (11a). Nel caso dell’Ucraina, le provocazioni statunitensi hanno provocato la morte inutile di oltre un milione di soldati ucraini (11b). BUSINESS AS USUAL NEGLI STATI UNITI PRIMA E DOPO IL 2001 Quelli di voi che sono abbastanza grandi per farlo devono solo riflettere sugli affari degli Stati Uniti prima del 2001 e dopo il 2001 per comprendere che l’America si è trasformata in un perpetuo centro di guerra e vendita di armi nel corso degli ultimi 25 anni. Questa è la realtà che gli spericolati ideologi neoconservatori hanno costruito con la loro propensione per il perpetuo spargimento di sangue e la loro mancanza di considerazione per l’effettivo processo democratico, che ha lo scopo di servire il pubblico e non una manciata di ricchi produttori di armi e la lobby israeliana. (12) Sarebbe difficile negare, almeno dal 2010, quando è stata approvata la legge Citizens United, che il processo democratico americano è stato dirottato da una manciata di oligarchi che ora possono acquistare gli aggiustamenti politici che desiderano vedere. Questo è il motivo per cui la ricchezza apparentemente illimitata della lobby israeliana e delle corporazioni che sono politicamente rappresentate da politici neoconservatori in entrambi i partiti ora detta la composizione dei candidati nel pool di voto elettorale americano. (13) LA MAGGIOR PARTE DEL PUBBLICO AMERICANO LO SA Da quello che ho osservato, la maggior parte del pubblico americano sa che l’America è piuttosto malata come cultura e che probabilmente non sopravvivrà a lungo nella sua forma attuale. Potrebbero non esprimerlo nel modo in cui lo sto articolando qui, ma in fondo non sono ingannati dalla guerra perpetua e dalle vendite di armi che hanno sopportato negli ultimi due decenni. Questa è la vera ragione per cui, nel bene o nel male, Donald Trump continua a vincere le elezioni sui politici di carriera. Continua a vincere perché gli americani sanno che i loro bisogni non saranno rappresentati da politici democratici e repubblicani di proprietà dei finanziatori che salgono la scala della carriera succhiando ed eseguendo gli ordini degli oligarchi neoconservatori (14). Gli americani sono diventati così disillusi dalla de-democratizzazione del sistema politico statunitense e dalle guerre perpetue nel corso degli ultimi due o tre decenni che preferiscono appoggiare qualcuno come Trump, che almeno sembra essere se stesso, piuttosto che con politici che mentono per conto dei loro donatori. Almeno le bugie di Trump sono le sue, o perlomeno così è sembrato fino a poco tempo fa. Una serie di condizioni in cui qualcuno come Donald Trump poteva vincere due elezioni presidenziali non era presente 30 anni fa. In effetti, le condizioni non erano presenti fino a quando non si è verificata la piena acquisizione neoconservatrice di entrambi i partiti politici negli anni 2010, a seguito del crollo economico del 2008, una cosa precedentemente inconcepibile. Il problema è che la maggior parte degli americani non vede ancora quanto siano ideologicamente collegati i due partiti politici quando si tratta di politica estera. Non vedono ancora il legame neoconservatore tra persone come Hillary Clinton e Joe Biden e tra John Bolton e Lindsey Graham, che sono, tutti e quattro, sulla stessa identica posizione quando si tratta del loro voto per la guerra e la spesa militare nel 21° secolo (15). DISTINGUERE TRA CAUSE E SINTOMI, TRA IDEOLOGI E DEMAGOGHI Questo articolo non è stato scritto per parlare di Donald Trump. Questo articolo è stato scritto per far luce sulla vera causa dell’immenso disagio domestico, del ridicolo eccesso egemonico e della violenza che sono diventati il modus operandi degli Stati Uniti. I neocon hanno generato livelli senza precedenti di morte e distruzione negli ultimi due decenni e mezzo. Verrà però un giorno in cui i neoconservatori, che finora hanno avuto il controllo della politica e della politica estera degli Stati Uniti nel 21° secolo, saranno considerati terroristi ossessionati dalla guerra. Quando la storia tirerà le fila, saranno visti alla pari con l’attuale governo di Netanyahu e, se realizzeranno i loro progetti in Medio Oriente quest’anno, con il Terzo Reich. È assolutamente essenziale che questo movimento neoconservatore ormai bipartisan, che ha fatto così tanti danni nel corso degli ultimi 25 anni, sia riconosciuto come la causa principale del rapido declino dell’America nel 21° secolo. Fino a quando ciò non accadrà, fino a quando questa ideologia centrata sulla guerra e i suoi fornitori non saranno espulsi dal potere, continueremo a girare in tondo, in balia di un equilibrio altalenante tra ideologi e oligarchi ossessionati dalla guerra e demagoghi carismatici della cultura pop. FONTI 1) https://londonspeakerbureau.com/jeffrey-sachs-fatal-expanse-american-imperialism/ 2a) https://www.commondreams.org/opinion/brics-summit-2024 2b) https://www.youtube.com/watch?v=6NNEkcfxxHU&t=11s 2c) https://www.youtube.com/watch?v=W2kftU8u3OI 3a) https://www.youtube.com/watch?v=18nE5j9F3tU 3b) https://www.aaronmate.net/p/the-us-consensus-fight-russia-to 3c) https://time.com/6695261/ukraine-forever-war-danger/ 3d) https://www.santacruzsentinel.com/2024/03/25/guest-commentary-how-neoconservatism-and-the-path-to-genocide-converge/ 3e) https://mondoweiss.net/2024/07/liberal-zionists-answer-the-gaza-genocide-by-appealing-for-nuance/ 3f) https://www.youtube.com/watch?v=W2kftU8u3OI 4) https://www.aa.com.tr/en/middle-east/netanyahu-receives-standing-ovation-from-us-lawmakers-despite-war-crimes-in-gaza/3285202 5) https://www.youtube.com/watch?v=6NNEkcfxxHU&t=11s 6) https://washdiplomat.com/academics-say-u-s-interventions-to-force-regime-change-often-fail/ 7) https://www.nytimes.com/1976/02/02/archives/rumsfeld-policy-keyed-to-soviet.html 8a) https://edition.cnn.com/2023/05/15/politics/john-durham-report-fbi-trump-released 8b) https://www.npr.org/2021/11/12/1055030223/the-fbi-arrests-a-key-contributor-to-efforts-trying-to-link-trump-with-russia 9) https://www.jeffsachs.org/newspaper-articles/nato-chief-admits-expansion-behind-russian-invasion 10) https://indepthnews.net/why-nato-expansion-was-the-principal-cause-of-the-ukraine-war/ 11) https://www.youtube.com/watch?v=g5WYOv0Bk1w&t=7s 12) https://www.e-ir.info/2014/06/14/the-neoconservative-influence-on-us-foreign-policy-and-the-2003-iraq-war/ 13) https://www.wisdc.org/news/press-releases/146-press-release-2025/7694-citizens-united-15th-anniversary 14) https://www.hks.harvard.edu/faculty-research/policycast/oligarchy-open-what-happens-now-us-forced-confront-its-plutocracy 15) https://theintercept.com/2017/07/17/with-new-d-c-policy-group-dems-continue-to-rehabilitate-and-unify-with-bush-era-neocons/ Traduzione dall’inglese di Filomena Santoro. Revisione di Thomas Schmid. Mark Lesseraux