PALESTINA: LA “TREGUA” PORTA NUOVI ATTACCHI SU GAZA. DUE MORTI IN CISGIORDANIA PER MANO DI ESERCITO E COLONI ISRAELIANI

Radio Onda d`Urto - Monday, November 3, 2025

Nuovi attacchi aerei israeliani su Gaza. Sono stati segnalati raid aerei israeliani su Khan Younis, nel sud di Gaza e nelle aree orientali di Gaza City. Non si conoscono al momento i numeri su vittime e feriti. I bombardamenti dell’artiglieria israeliana hanno poi preso di mira le aree orientali di Deir el-Balah nel centro di Gaza e la spiaggia nel campo profughi di Nuseirat. Un palestinese è stato ferito in un attacco con droni israeliani contro civili nel sud della Striscia.

Proseguono, intanto, da parte di Israele ampie demolizioni a Gaza City e Khan Younis, mentre decine di combattenti di Hamas si trovano bloccati all’interno dei tunnel al di là della linea gialla, cioè nei territori occupati illegalmente da Israele all’interno della Striscia. Da quando Tel Aviv ha accettato la tregua, meno di un mese fa, e poi l’ha quotidianamente violata sono state uccise 236 persone a Gaza.

E poi il capitolo Cisgiordania occupata, dove Israele continua – anche qui – ad ammazzare impunemente. Due i palestinesi uccisi, tra cui un ragazzo, in attacchi di forze di occupazione e coloni israeliani nella Cisgiordania occupata.

Sono Ahmed Rabhi al-Atrash, un palestinese di 35 anni, è stato ucciso da un colono israeliano a nord di Hebron. La Croce Rossa ha detto che alle sue squadre è stato impedito di fornire aiuto medico sulla scena e che le forze israeliane hanno preso il corpo. Jameel Hanani, un ragazzo di 17 anni, è morto per le ferite riportate dopo essere stato colpito dalle forze israeliane a Beit Furik, a est di Nablus. Le forze israeliane hanno inoltre arrestato almeno sei palestinesi da questa mattina, sempre nella Cisgiordania occupata.

Le autorità israeliane hanno intanto confermato l’identità dei tre prigionieri deceduti che Hamas ha restituito, mentre prosegue la ricerca dei corpi degli otto prigionieri israeliani rimasti a Gaza, secondo gli accordi stabiliti per la prima fase della trengua. Ignoti, al momento, i prossimi passaggi sul fronte dei negoziati. Trump ha detto che il cessate il fuoco di Israele-Hamas che ha aiutato a mediare “non è fragile” nonostante le quotidiane violazioni di Israele, fatte di uccisioni, occupazione di terre e devastazione. “È molto solido”, ha detto.

L’aggiornamento con Michele Giorgio, corrispondente de Il Manifesto da Gerusalemme e direttore di Pagine Esteri. Ascolta o scarica.