Tag - striscia

PALESTINA: NESSUNA VERA TREGUA A GAZA, CONTINUI ATTACCHI DELL’ESERCITO ANCHE IN CISGIORDANIA
Non si fermano le uccisioni israeliane nei confronti dei palestinesi. Tre sono i palestinesi uccisi nella striscia di Gaza: un fotoreporter è stato colpito a est del campo profughi di Al-Bureij, nell’area sotto il controllo israeliano nel centro della Striscia. Un altro palestinese è stato ucciso da un attacco di droni israeliani a Khan Yunis, e un terzo nel quartiere di Zeitoun, a sudest di Gaza City. Dal cessate il fuoco ufficiale del 10 ottobre scorso, le violazioni da parte di Israele sono state più di 500 con il bilancio di almeno 356 palestinesi uccisi, per un totale dal 7 ottobre 2023 superiore alle 70mila. Lo stesso Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiarito la sua posizione, affermando che la guerra “non è finita”. Non solo Israele ha continuato ad attaccare: non ha consentito l’ingresso degli aiuti previsti, ha distrutto più di 1.500 edifici e si è esteso ulteriormente a Gaza, isolando le persone dalle loro case. In Cisgiordania occupata invece l’ondata di attacchi dell’esercito in corso da venerdì non si ferma. Nel mirino Tubas, Nablus, Jenin, Hebron, dove oggi i soldati hanno ammazzato un 17enne. Un altro giovane, un 18enne, ucciso vicino Ramallah; qui feriti a coltellate anche 2 soldati di Israele, che ha replicato chiudendo tutte le strade che da nord portano a Ramallah, teorica capitale dell’Anp. In mezzo, decine di rapimenti, torture, case demolite Attacchi continui, botte e terra rubata anche da parte dei coloni, soprattutto nella valle del Giordano. Oggi strade chiuse con massi dai coloni, che nel fine settimana avevano pestato pure attiviste-i di Faz3a, 3 con nazionalità italiana e 1 di nazionalità canadese. Dopo le cure in ospedale, sono tornati nel villaggio palestinese che difendono, con la propria presenza, e dove erano stati aggrediti. L’intervista con il giornalista Giacomo Cioni della redazione di Unimondo – Atlante delle guerre. Ascolta o scarica  
Dietro la risoluzione 2803: dividere la Striscia ed emarginare la Resistenza
Il piano Trump per Gaza, come si sa, è stato approvato all’ONU qualche giorno fa, grazie all’appoggio di quasi tutti i paesi arabi e islamici, che hanno indotto la Russia a ritirare una sua bozza alternativa elaborata in precedenza. Esso, però, ha incontrato l’opposizione sia di Israele che della Resistenza […] L'articolo Dietro la risoluzione 2803: dividere la Striscia ed emarginare la Resistenza su Contropiano.
PALESTINA: LA “TREGUA” PORTA NUOVI ATTACCHI SU GAZA. DUE MORTI IN CISGIORDANIA PER MANO DI ESERCITO E COLONI ISRAELIANI
Nuovi attacchi aerei israeliani su Gaza. Sono stati segnalati raid aerei israeliani su Khan Younis, nel sud di Gaza e nelle aree orientali di Gaza City. Non si conoscono al momento i numeri su vittime e feriti. I bombardamenti dell’artiglieria israeliana hanno poi preso di mira le aree orientali di Deir el-Balah nel centro di Gaza e la spiaggia nel campo profughi di Nuseirat. Un palestinese è stato ferito in un attacco con droni israeliani contro civili nel sud della Striscia. Proseguono, intanto, da parte di Israele ampie demolizioni a Gaza City e Khan Younis, mentre decine di combattenti di Hamas si trovano bloccati all’interno dei tunnel al di là della linea gialla, cioè nei territori occupati illegalmente da Israele all’interno della Striscia. Da quando Tel Aviv ha accettato la tregua, meno di un mese fa, e poi l’ha quotidianamente violata sono state uccise 236 persone a Gaza. E poi il capitolo Cisgiordania occupata, dove Israele continua – anche qui – ad ammazzare impunemente. Due i palestinesi uccisi, tra cui un ragazzo, in attacchi di forze di occupazione e coloni israeliani nella Cisgiordania occupata. Sono Ahmed Rabhi al-Atrash, un palestinese di 35 anni, è stato ucciso da un colono israeliano a nord di Hebron. La Croce Rossa ha detto che alle sue squadre è stato impedito di fornire aiuto medico sulla scena e che le forze israeliane hanno preso il corpo. Jameel Hanani, un ragazzo di 17 anni, è morto per le ferite riportate dopo essere stato colpito dalle forze israeliane a Beit Furik, a est di Nablus. Le forze israeliane hanno inoltre arrestato almeno sei palestinesi da questa mattina, sempre nella Cisgiordania occupata. Le autorità israeliane hanno intanto confermato l’identità dei tre prigionieri deceduti che Hamas ha restituito, mentre prosegue la ricerca dei corpi degli otto prigionieri israeliani rimasti a Gaza, secondo gli accordi stabiliti per la prima fase della trengua. Ignoti, al momento, i prossimi passaggi sul fronte dei negoziati. Trump ha detto che il cessate il fuoco di Israele-Hamas che ha aiutato a mediare “non è fragile” nonostante le quotidiane violazioni di Israele, fatte di uccisioni, occupazione di terre e devastazione. “È molto solido”, ha detto. L’aggiornamento con Michele Giorgio, corrispondente de Il Manifesto da Gerusalemme e direttore di Pagine Esteri. Ascolta o scarica.
PALESTINA: ISRAELE ROMPE LA TREGUA, RAID SU TUTTA LA STRISCIA. ALMENO 100 MORTI, DI CUI 35 BAMBINI. MA PER GLI USA “SONO PICCOLE SCHERMAGLIE”
Raid israeliani su tutta la Striscia di Gaza. Dal pomeriggio di ieri, martedì 28 ottobre, con una ondata di attacchi aerei proseguiti nella notte e questa mattina sono stati uccisi oltre 100 palestinesi, tra cui almeno 35 bambini. Si cercano ancora cadaveri sotto le macerie, dopo la peggiore violazione da parte di Israele a seguito dell’accordo di cessate il fuoco firmato il 10 ottobre, meno di tre settimane fa. Israele afferma di aver “ripreso a far rispettare il cessate il fuoco”, dopo aver nuovamente devastato la Striscia, sostenendo che la tregua è ricominciata alle 9 di questa mattina, ora locale. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che “nulla metterà a repentaglio” il cessate il fuoco, con il vicepresidente Usa JD Vance a confermare che si tratta di “piccole schermaglie”. Licenza di uccidere, dunque, in risposta a quella che Israele ha descritto come una supposta violazione dell’accordo da parte di Hamas. Il giorno prima Hamas aveva consegnato i resti di un prigioniero alla Croce Rossa. Tel Aviv aveva sostenuto che quei resti appartenevano a un prigioniero il cui corpo era già stato riportato in Israele per la sepoltura. L’ala armata di Hamas, le Brigate Qassam, ha accusato Israele di aver violato la tregua e ha detto che avrebbe rinviato il previsto passaggio di consegne del corpo di un prigioniero scomparso. Aggiunge di aver recuperato i corpi di altri due prigionieri israeliani, durante le operazioni di ricerca condotte martedì. Hamas ha aggiunto che il gruppo palestinese rimane impegnato nella tregua e che gli israeliani hanno “piena responsabilità per qualsiasi ritardo nel recuperare i corpi rimanenti” dei prigionieri, impedendo ai mezzi specializzati e alle squadre di soccorso di entrare nella Striscia. Con questa scusa Israele avrebbe nel pomeriggio di ieri effettuato nuovi raid nella Striscia. Prima dei raid di ieri Israele aveva commesso 125 violazioni del cessate il fuoco da quando è entrato in vigore, lo scorso 10 ottobre, e ucciso 94 palestinesi. Dalla Striscia di Gaza Sami Abu Omar, cooperante per diversi progetti in Palestina e nostro storico collaboratore. Ascolta o scarica.
MILANO: 5MILA PERSONE IN PIAZZA PER LA GLOBAL SUMUD FLOTILLA
Milano, venerdì 12 settembre. Nuova iniziativa di ampia partecipazione per la Global Sumud Flotilla: a Milano un corteo di diverse migliaia di persone ha sfilato venerdì sera per le vie della città. Da XXIV Maggio a Cairoli “5mila persone reali“, secondo Luciano Muhlbauer di Milano in Movimento ai microfoni di Radio Onda d’Urto, ha partecipato alla manifestazione in solidarietà con la Global Sumud Flotilla che, nonostante attacchi diretti e indimidazioni, cercherà di rompere l’assedio israeliano su Gaza e portare aiuti al popolo palestinese. L’intervista a Luciano Muhlbauer, di Milano in Movimento. Ascolta o scarica.
PALESTINA: GI USA SANZIONANO FRANCESCA ABANESE PER AVER DENUNCIATO LE AZIENDE COMPLICI DEL GENOCIDIO A GAZA
Usa e Israele definiscono a Washington la loro idea di “tregua” tra campi di concentramento – come quello con il quale vogliono confinare 600mila palestinesi a Rafah – e riconoscimento di fatto dell’occupazione totale della Palestina, dalla Striscia di Gaza a gran parte della Cisgiordania. Hamas vuole che nel documento vi siano un impegno esplicito per la fine permanente dei combattimenti, il ritiro totale delle truppe di Tel Aviv dalla Striscia e l’esclusione della finta ong israelo-statunitense GHF dalla lista delle organizzazioni che gestiranno gli aiuti umanitari. Le trattative non sembrano quindi vicine alla firma di un accordo come vorrebbe, almeno nelle dichiarazioni, Trump. Nel frattempo, l’esercito israeliano prosegue il genocidio: almeno altri 13 palestinesi sono stati uccisi in un raid che ha colpito Deir el Balah. Altre 4 persone sono state uccise in un attacco sul campo profughi di Al Bureij. In totale sono almeno 24 i palestinesi massacrati dai bombardamenti israeliani soltanto nelle prime ore di stamattina. L’Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari fa sapere che dal 7 ottobre 2023 sono stati uccisi più di 15.000 studenti a Gaza. Secondo un conteggio effettuato dalle autorità educative della Striscia il 1° luglio, “almeno 15.811 studenti e 703 membri del personale educativo sono stati uccisi, mentre 23.612 studenti e 315 membri del personale educativo sono stati feriti, molti dei quali con conseguenze fisiche o psicologiche permanenti”. Raid, aggressioni e demolizioni da parte delle forze di occupazione israeliane continuano anche in Cisgiordania, dov’è ogni giorno più esplicita la volontà di espandere gli insediamenti dei coloni, cacciare la popolazione locale e annettere i territori allo stato di Israele. Stamattina i coloni hanno aggredito una donna a Masafer Yatta, nell’area di Hebron. Demolite poi dai bulldozer israeliani due case a Salfit. A Betlemme invece gli israeliani hanno sottratto altra terra ai palestinesi per costruire una strada tra diversi insediamenti coloniali. L’esercito occupante, infine, ha assaltato il quartiere di Al-Hadaf di Jenin facendo irruzione in alcune abitazioni. I militari hanno perquisito e danneggiato alcune case ed effettuato arresti, tra intimidazioni e spari. Gli Usa, infine, imporranno sanzioni a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi occupati. Lo ha annunciato il segretario di stato Usa Rubio, che farnetica di “illegittimi e vergognosi sforzi di Albanese per fare pressione sulla Corte Penale Internazionale affinché agisca contro funzionari, aziende e leader statunitensi e israeliani”. La “colpa” di Albanese – per statunitensi e israeliani – è quella di aver presentato un dettagliato rapporto sulle aziende coinvolte nel business del genocidio in Palestina, molte delle quali sono statunitensi, da Amazon ad Alphabet, da Microsoft a Palantir e Lockheed Martin. Il collegamento con Meri Calvelli cooperante in Palestina per ACS Associazione di Cooperazione e Solidarietà e direttrice del Centro Vik. Ascolta o scarica