
Condannata l’Ambasciata di Casablanca per inerzia sul rilascio del visto per motivi di lavoro
Progetto Melting Pot Europa - Wednesday, October 15, 2025Il TAR del Lazio – Sezione Quinta Quater – ha accolto un ricorso presentato per ottenere il rilascio di un visto d’ingresso per lavoro subordinato richiesto presso il Consolato Generale d’Italia a Casablanca. Il provvedimento segna un importante precedente contro le lungaggini burocratiche e il silenzio delle autorità consolari soprattutto in Marocco.
Il ricorso, presentato ai sensi dell’art. 117 c.p.a., mirava alla declaratoria dell’illegittimità del silenzio serbato dall’Amministrazione sul procedimento avviato a maggio 2024. Nonostante il Nulla Osta già rilasciato dallo Sportello Unico per l’Immigrazione, la competente rappresentanza diplomatica non aveva concluso il procedimento nei termini previsti dalla normativa vigente, ovvero entro 30 giorni dalla domanda.
Il TAR ha riconosciuto la piena fondatezza del ricorso, accertando l’obbligo dell’Amministrazione di concludere il procedimento entro i termini previsti dall’art. 31, comma 8, del DPR 394/1999. Di conseguenza, ha ordinato al Ministero degli Affari Esteri di provvedere entro 30 giorni dalla comunicazione della sentenza, nominando anche un commissario ad acta per garantire l’esecuzione del provvedimento in caso di ulteriore inerzia.
Le spese processuali sono state poste a carico dell’Amministrazione resistente.
T.A.R. per il Lazio, sentenza del 18 luglio 2025Si ringrazia l’Avv. Domenico Strangio del foro di Milano per la segnalazione e il commento. Il ricorso è stato presentato insieme all’Avv. Stefania Caggegi del foro di Messina.