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Fa più rumore nel tuo cuore di un comizio elettorale…
Nei giorni della mobilitazione contro lo sgombero del Leoncavallo pubblichiamo la recensione al libro di Fabrizio C. sui centri sociali romani che Lidia Martin ha letto per noi/voi L'articolo Fa più rumore nel tuo cuore di un comizio elettorale… sembra essere il primo su StorieInMovimento.org.
In piazza con gli operai Gruppo8, l’appello sottoscritto da associazioni e partiti
La vicenda dei lavoratori della filiera Gruppo 8 è simbolica di un sistema sempre più diffuso del “Made in Italy”. Grandi Multinazionali che vogliono sfoggiare il brand Made in Italy, ma che pretendono condizioni di tutt’altre latitudini. Utilizzano aziende terziste satelliti che sfruttano spietatamente lavoratori e lavoratrici facendogli fare il lavoro sporco, per poi incassare mega profitti. Sono ormai tanti i casi fatti emergere anche dalle procure nel settore della moda, ma l’arredamento non è da meno. A Forlì e a Cesena non sono per fortuna condizioni così diffuse come in altri territori, ma sappiamo che i meccanismi di sfruttamento attecchiscono facilemente dove trovano campo libero, a causa degli immensi profitti che generano. A Gruppo 8 e HTL international forse non è andata bene come speravano. Grazie al coraggio dei lavoratori che hanno denunciato le condizioni disumane a cui erano costretti e si sono messi in lotta per i loro diritti. Ma sappiamo di non poterli lasciare soli. Non solo perché hanno bisogno di tutto il supporto possibile, ma perché questa lotta parla a tutte e tutti, su questa lotta si gioca il futuro di un territorio. Non è retorica. Sono tanti i territori dove indifferenza e noncuranza hanno dato in pasto il tessuto economico a sfruttamento e nocività. Qual’è l’antidoto a tutto questo? Solidarietà, lotta, convergenza. Convergere per difendere il lavoro dignitoso e le libertà sindacali. Abbiamo davanti una controparte che non fa che invocare il decreto sicurezza contro la mobilitazione sindacale. Ci rende chiaro quali sono gli obiettivi di queste norme e del governo che le ha scritte: difendere le aziende che sfruttano, dare mano libera a multinazionali senza scrupoli. Sicurezza per i profitti, non certo per i lavoratori e lavoratrici. Ancora di più è necessario convergere insieme su Forlì, farci trovare pronte e pronti, al fianco dei lavoratori Gruppo 8 in sciopero. LE PRIME ADESIONI: ADL Cobas Amnesty International Italia – Gruppo di Forlì Anpi Comunale Forlì Anpi Provinciale FC Associazione voceDonna Comitato NoMegastore Comitato Forlì Pride Collettivo Caracol Cesena Comitato NoMegastore – Forli Coop. Equamente CSP Collettivo Studentesco per la Palestina Forlì Europa Verde Forli Cesena Fondamenta – Alleanza Verdi e Sinistra di Cesena Forlì Città Aperta Ipazia liberedonne Libera Forlì-Cesena Legambiente Forlì Cesena Mani Rosse Antirazziste Forlì Mediterranea Saving Humans Forlì-Cesena Monnalisa collettivo femminista Movimento 5 Stelle – gruppo territoriale Forlì Genitori per la futura Forlì Partito Comunista dei Lavoratori – sezione Romagna Partito Democratico – Unione Territoriale Forlivese PCI Forlì-Cesena Pietre Resistenti APS Rea collettivo di genere Rifondazione Comunista Cesena Rifondazione Comunista Forlì Sinistra Italiana Forlì-Cesena Sorrivoli Resistente Un secco no APS Unione Giovani di Sinistra Forlì-Cesena USB Romagna XR Romagna The post In piazza con gli operai Gruppo8, l’appello sottoscritto da associazioni e partiti first appeared on SUDD Cobas. The post In piazza con gli operai Gruppo8, l’appello sottoscritto da associazioni e partiti appeared first on SUDD Cobas.
Gruppo 8, facciamo il punto sulla vertenza.
Dal 1 Agosto è ripresa la lotta dei lavoratori Gruppo8. In ballo ci sono ancora una volta la difesa dei posti di lavoro minacciati dalla delocalizzazione e insieme a questi la difesa dei diritti conquistati lo scorso dicembre. L’accordo che era stato firmato il 20 Luglio in prefettura, arrivato dopo 17 giorni di sciopero e picchetti, è stato fatto carta staccia dall’azienda. Da qui la ripresa della lotta, che stavolta si è allargata anche a Cesena, davanti ad un altra “fabbrica dello sfruttamento” in cui Gruppo 8 ha spostato la lavorazione delle commesse. La lotta dei lavoratori continua ad accendere i riflettori sulla realtà di caporalato e sfruttamento che si nasconde dietro l’etichetta “Made in Italy”, oltre il settore della moda. 1. A Gruppo8 non è in corso una “crisi industriale” ma una delocalizzazione. Questo vuol dire che la difesa dei posti di lavoro è difesa dei diritti. E viceversa. Perchè le commesse di lavoro ci sono, ma vogliono essere portate lì dove il costo del lavoro è inferiore per massimizzare i profitti. La delocalizzazione, in questo caso, è semplicemente la riposta alla sindacalizzazione degli operai. Fino allo scorso Dicembre i lavoratori che stanno picchettando la fabbrica erano costretti a turni di 12 ore, senza diritto a malattia o ferie. Molti di loro erano costretti a vivere in un dormitorio all’interno della fabbrica1 2. Dopo essere stati reclutati da un caporale (che risulta come “titolare” della Sofalegname, la fake company di cui sono formalmente dipendenti) nel distretto tessile di Prato ed essere arrivati qui con promessa di “casa e lavoro”, si sono trovati a vivere in uno deposito senza finestre, riscaldamento né acqua calda. E a trascorrere in fabbrica 24h di tutte delle loro giornate, di cui la metà a lavorare. Dopo 7 giorni di sciopero, a Dicembre gli operai conquistano l’applicazione del CCNL e turni di otto ore per cinque giorni. Poi la delocalizzazione per riportare indietro la lancetta dei diritti. L’azienda non ha mancato di dire “vedete? Almeno prima avevano un lavoro”. Nel caso in cui fosse chiaro quale sia la posta in gioco. 2. Gruppo8 è la società italiana creata dalla multinazionale HTL International 3, leader nella produzione mondiale di divani di alta gamma per il mercato di lusso. Dopo aver acquisito il marchio italiano “Corium”, la multinazionale attraverso Gruppo8 ha avviato la produzione a Forlì. Come accade per il comparto della moda, anche in questo caso ad attirare qui la multinazionale è il valore aggiunto dell’etichetta “Made in Italy”. Che si tratti di una borsa in pelle o di un divano il copione non cambia: la strategia di massimizzazione del profitto passa dalla combinazione dell’ etichetta “made in italy” con costi del lavoro made in China o Bangladesh. I copione passa sempre da catene di appalti “sotto costo” a società a conduzione cinese dove a garantire il risparmio è lo sfruttamento spietato di lavoratori provenienti da Cina, Pakistan, e paesi africani 4. 3. E’ le terza volta in meno di un anno che i lavoratori sono costretti ad entrare in sciopero ad oltranza. A Dicembre per lottare contro il sfruttamento e la conquista di un contratto regolare5. Poi a luglio per fermare il primo tentativo di delocalizzare la produzione6. Diciassetti giorni di picchetto degli operai ed un tentativo della polizia di sgomberare con la forza i lavoratori 7. Poi un accordo firmato in prefettura da sindacato e azienda che prevedeva la riapertura dello stabilimento, apertura di un contratto di solidarietà ed il pagamento degli stipendi arretrati 8. Solo che l’azienda non ha rispettato neanche una riga di quell’accordo9. E l’1 agosto la lotta deve riprende10. 4. La delocalizzazione di Gruppo8 ha due facce. E’ in parte una delocalizzazione “classica”, con i container – bloccati dagli operai – pronti a partire dal Porto di Ravenna in direzione Shahngai. Ma è anche una “delocalizzazione in loco”, o meglio “dietro casa”. Dopo la firma dell’accordo, la commessa che avrebbe dovuto far ripartire la produzione nello stabilimento di via Gramadora a Forlì, è stata dirottata a Cesena. E insieme alla commessa a Cesena sono arrivati anche i picchetti.11 Una volta che l’azienda si è vista costretta a regolarizzare i lavoratori (formalmente dipendenti della fake company Sofalegname), Gruppo8 ha spostato tutte le commesse in un altra fabbrica dello sfruttamento a trenta chilometri di distanza. Pochi mesi prima, un controllo congiunto di polizia municipale e carabinieri trovava in quella stessa fabbrica di Cesena – in zona Calisese – lavoratori a nero e dormitori interni allo stabilimento12. La produzione viene spostata dove è ancora possibile sfruttare, sfuggendo alla sindacalizzazione ed agli accordi sottoscritti. 5. Sofalegname – di cui i lavoratori sono formalmente dipendenti -è una società fittizia, creata ad hoc da Gruppo8 e che ha sempre  lavorato esclusivamente per Gruppo8 all’interno di stabilimenti di Gruppo8 sotto la direzione ed il controllo quotidiano di personale di Gruppo8. Siamo di fronte ad un caso eclatante di intermediazione fittizia di manodopera e di caporalato 13. Il sistema è identico a quello rivelato dalle inchieste della Procura di Milano e che hanno portato al commissariamento delle società dei piu importanti brand della moda di lusso (Dior, Giorgio Armani e in ultimo Loro Piana). Quello che in questi casi ha avuto bisogno di lunghe e difficili indagini è stato fatto emergere – nel caso Gruppo8 – in tutta la sua chiarezza e drammaticità direttamente dagli operai sfruttati. Il sistema è identico: un’azienda multinazionale che esternalizza la produzione ad aziende a conduzione cinese che sono semplici “serbatoi di manodopera” e che garantiscono bassisimi costi di produzione imponendo turni di 12 ore al giorno agli operai e condizioni degradanti di vita con dormitori interni alle fabbriche. Questo sistema – in questo come negli altri casi – funziona anche come escamotage per evasione di tasse e contributi INPS. Ed infatti i lavoratori Sofalegname si trovano non solo senza stipendi, ma anche senza contributi versati. Oltra al danno, una beffa non solo per loro ma per tutta la comunità. Sofalegname è la “tipica” società che nasce per accumulare debiti e morire poco dopo lasciando a mani vuote fisco e lavoratori. 6. Nei casi trattati dalla Procura di Milano i brand della moda si sono fatto schermo del “non sapevamo”. La Procura ha provato che si trattava di una menzogna. Non solo perché nei laboratori “cinesi” dello sfruttamento la produzione era quotidianamente controllata da funzionari degli stessi brand, ma perché erano le stesse tariffe che venivano corrisposte a queste società a rendede impossibile lavorare nel rispetto delle regole: puoi “starci dentro” solo sfruttando ed evedendo. Lo sfruttamento e l’illegalità non è un incidente, ma un fatto matematico. Nel caso Gruppo8 ricorre tutto questo. Più uno: Sofalegname ha sempre lavorato “in casa” di Gruppo 8 (ovvero nello stabilimento Gruppo8 concesso alla Sofalegname in “comodato d’uso gratuito”), a stretto contatto con i lavoratori diretti di Gruppo 8. I dormitori e lo sfruttamento erano anche questi in spazi dati da Gruppo 8 alla Sofalegname e letteralmente sotto i loro occhi. Dire di non sapere è davvero impossibile. Perché si tratta di un esternalizzazione della produzione fatta all’interno  del proprio stesso stabilimento. Immagine se la ditta cinese che sfrutta fosse stata “ospitata gratuitamente” in uno stabilimento Giorgio Armani o Loro Piana…  7. Gruppo 8 continua a dichiararsi “completamente estranea alla vertenza”. Nel farlo prende in giro tutti: operai, istituzioni e tutto il territorio. Ma non solo. Vuole mettersi al di sopra della legge (la l. 276/2003) che stabilisce la responsabilità dei committenti su stipendi, contributi e condizioni di lavoro delle aziende a cui viene esternalizzata la produzione 14.  Accettare che Gruppo 8 sia “estranea” a questa vicensa equivale ad un via libera per loro e per altri in futuro allo sfruttamento, al caporalato e all’evasione sfrenata. Equivale a dire a chi vuole massimizzare i profitti sulla pelle dei lavoratori che non ce bisogno di delocalizzare in Cina, perché puoi ottenere la stessa cosa qui sfruttando operai cinesi e pakistani. E mantenendo pure l’etichetta Made In Italy.  8. Gruppo8 invoca il nuovo DL Sicurezza contro gli operai e lo sgombero dei picchetti. Ecco a chi e a cosa – e soprattuto a chi – servono le nuove diposizioni del governo Meloni. Il problema del nostro paese non sono i picchetti, ma lo sfruttamento, il lavoro nero e l’evasione contributiva. Opporsi al DL Sicurezza vuol dire sostenere la lotta degli operai Gruppo8. E viceversa. 1 La fabbrica dormitorio nel distretto dei divani – Tgr 8.12.24 https://www.rainews.it/tgr/emiliaromagna/video/2024/12/forli-sciopero-divani-fabbrica-dormitorio-2251ad8b-4eaf-4072-8d8b-778701e3e6dc.html 2I lavoratori del “distretto dell’imobottito” di Forlì costretti a dormire in fabbrica – Il Post https://www.ilpost.it/2024/12/10/lavoratori-divani-forli-sciopero/ 3“Gruppo 8 S.R.L is a new enterprise launched in Italy,invested by HTL Group,an international fashion home brand in Singapore.” https://it.linkedin.com/company/gruppo-8srl 4La protesta degli schiavi dei divani va avanti: “Così ci sfruttano, ecco la catena” – il Fatto Quotidiano https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/12/12/protesta-degli-schiavi-dei-divani-di-forli-aggiornamenti/7802402/ 5“Schiavi dei divani”, dopo lo sciopero arriva la stabilizzazione – Tgr 13.12.24 https://www.rainews.it/tgr/emiliaromagna/articoli/2024/12/schiavi-dei-divani-dopo-lo-sciopero-arriva-la-stabilizzazione-dd8e6a13-a26f-4d2a-88ea-edcde2dd8310.html 6 “Restate in ferie”. E a Forlì smontano la fabbrica – Il Fatto Quotidiano 6.07.25 https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/07/06/restate-in-ferie-e-a-forli-smontano-la-fabbrica/8051693/ 7 Disordini e feriti lievi tra scioperanti e Polizia – Rai News 14.07.25 https://www.rainews.it/tgr/emiliaromagna/articoli/2025/07/disordini-e-tensione-tra-scioperanti-e-polizia-570f9943-0b40-4e96-b8cb-ce4a31a2a9ec.html 8 Accordo alla Gruppo 8 di Forlì, fermata la delocalizzazione – Ansa 21.07.25 https://www.ansa.it/amp/emiliaromagna/notizie/2025/07/21/accordo-alla-gruppo-8-di-forli-fermata-la-delocalizzazione_ad349524-fb05-4cd5-acc6-fde8c7ba4643.html 9 Sudd Cobas, ‘Gruppo 8 non ha rispettato gli impegni presi’ – Ansa 31.07.25 https://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2025/07/31/sudd-cobas-gruppo-8-non-ha-rispettato-gli-impegni-presi_5eaa4b07-84c2-4ed4-91d6-57647df26d49.html 10 Gruppo8, si riapre la vertenza e tornano i picchetti – Tgr 1.08.25 https://www.rainews.it/tgr/emiliaromagna/video/2025/08/gruppo-8-impegni-sudd-cobas-sofalegname-picchetti-991a684a-5c52-4921-bb5b-7ca010bcec74.html 11 Sofalegname, protesta in trasferta. Presidio in un’azienda cesenate – Il Resto del Carlino 3.08.25 https://www.ilrestodelcarlino.it/forli/cronaca/sofalegname-protesta-in-trasferta-presidio-76e8daef?live 12 Vivevano e lavorano in nero nel capannone trasformato in laboratorio manifatturiero: blitz delle forze dell’ordine – Forlì Today 15.11.24 – https://www.cesenatoday.it/cronaca/1lavoro-nero-laboratori-clandestini-blitz-a-cesena.html 13 La Procura manda Finanza, Ispettorato del lavoro e l’ufficio Immigrazione a setacciare Gruppo 8 e Sofalegname – Forlì Today 16.07.25 https://www.forlitoday.it/cronaca/protesta-mobile-imbottito-ispezione-procura.html 14 Cesena, lavoratori non pagati, Cobas contro “Gruppo 8”: «Per legge deve intervenire il committente» – Corriere Romagna 10.08.25 https://www.corriereromagna.it/cesena/cesena-lavoratori-non-pagati-cobas-contro-gruppo-8-per-legge-deve-intervenire-il-committente-FF1564263?fbclid=IwY2xjawMIV7VleHRuA2FlbQIxMQABHschhz18kJZYa-eO0sbnUedk96GipFOFTXR9u82kF37gkvaHYlw9YrxDWPl7_aem_EcDp_OP3f2OncfZf1JQNyg The post Gruppo 8, facciamo il punto sulla vertenza. first appeared on SUDD Cobas. 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Una piattaforma per la storia dei femminismi a portata di click
Negli ultimi anni, l'esigenza di archiviazione della memoria storica dei movimenti appare sempre più pressante e ciò riguarda anche i movimenti femministi. Oltre alle iniziative spontanee che caratterizzano alcune di queste esperienze, c'è chi sta fornendo degli utili strumenti per la fruizione del patrimonio documentale in questo ambito. Abbiamo chiesto a Elena Petricola di parlarci della piattaforma digitale dedicata ad archivi e biblioteche di donne e femminismi, resa disponibile dall'Archivio delle donne in Piemonte. L'articolo Una piattaforma per la storia dei femminismi a portata di click sembra essere il primo su StorieInMovimento.org.
Contro la violenza dell’infrastruttura coloniale
Per accompagnare l’uscita di "Anime in pena" pubblichiamo un contributo di I.B. che analizza l’intreccio tra carceralità, ingegneria degli spazi, operazioni infrastrutturali e colonialità nell’oppressione del popolo palestinese . Questa è la terza (e ultima) parte. Buona lettura! L'articolo Contro la violenza dell’infrastruttura coloniale sembra essere il primo su StorieInMovimento.org.
Spazio, potere e controllo
Per accompagnare l’uscita di "Anime in pena" pubblichiamo un contributo di I.B. che analizza l’intreccio tra carceralità, ingegneria degli spazi, operazioni infrastrutturali e colonialità nell’oppressione del popolo palestinese . Questa è la seconda parte. Buona lettura! L'articolo Spazio, potere e controllo sembra essere il primo su StorieInMovimento.org.
L’infrastruttura coloniale
Per accompagnare l’uscita di "Anime in pena" pubblichiamo un contributo di I.B. che analizza l’intreccio tra carceralità, ingegneria degli spazi, operazioni infrastrutturali e colonialità nell’oppressione del popolo palestinese . Questa è la prima parte. Buona lettura! L'articolo L’infrastruttura coloniale sembra essere il primo su StorieInMovimento.org.
Forlì, Gruppo 8 Sfrutta e poi scappa, Fermiamoli!
Quarto giorno di sciopero e picchetto degli operai di fronte alla Gruppo 8 a Forlì. L’azienda vuole liberarsi di chi ha conquistato diritti e contratti corretti e la Prefettura chiede lo sgombero del presidio sindacale. Fino allo scorso dicembre questi stessi lavoratori venivano sfruttati con turni di 12 ore al giorno ed erano alloggiati in un dormitorio allestito dall’azienda all’interno dello stabilimento in condizioni disumane. A dicembre poi lo sciopero – sostenuto dal Sudd Cobas – e dopo sette giorni di presidio la conquista di contratti regolari e la fine del supersfruttamento. – Dal momento in cui non lavoriamo più dodici ore, non hanno più bisogno di noi – I lavoratori, formalmente, sono alle dipendenze della Sofalegname, una società farlocca a conduzione cinese che svolge in monocommittenza la produzione per Gruppo8, perlopiù all’interno dello stesso stabilimento di GRUPPO8. Gruppo 8 a sua volta è ilramo italiano della multinazionale ale HTL, leader nel mercato dei divani di lusso. Siamo di fronte ad un sistema di scatole cinesi costruito per abbattere i costi e calpestare la dignità del lavoro. Dopo la regolarizzazione dei lavoratori l’azienda vuole liberarsi di chi ha lottato, da un parte delocalizzando al produzione in Cina, dall’altra dando in conto terzi la lavorazione ad aziende dove i diritti non ci sono, e che quindi possono continuare a produrre a prezzi stracciati Mercoledì mattina i lavoratori hanno iniziato a bloccare i 18 containers di materiali diretti al porto di Ravenna per arrivare in Cina. Mentre la Sofalegname comunicava la chiusura della lavorazione dello stabilimento Gruppo 8, e la conseguente perdita di 40 posti di lavoro. Gruppo 8 sostiene sia semplicemente scaduto il contratto di comodato d’uso gratuito con Sofalegname. Guarda caso finché c’era lo sfruttamento Sofalegname poteva lavorare gratis in quel capannone. Una volta regolarizzata la situazione, Sofalegname deve liberare lo spazio e buttare in mezzo ad un strada 40 persone. Da mercoledì stiamo picchettando l’azienda, per impedire che la delocalizzazione e i licenziamenti. Per lanciare un messaggio alla multinazionale del divano di lusso, che come tante altre, sfrutta risorse e persone del territorio e poi quando dovrebbe iniziare a lavorare correttamente pensa di fare le valige e andare dove più gli conviene. I lavoratori non sono arance da spremere e buttare via. Da quattro giorni stiamo chiedendo a Gruppo 8 chiarezza sul futuro dello stabilimento e sui posti di lavoro. Gruppo 8 continua con arroganza a sostenere che né il sindacato nè i lavoratori hanno il diritto non solo di sapere, ma tanto meno di chiedere quali sono le prospettive sulla produzione. Gruppo 8 si rifiuta da 10 giorni anche di incontrare la Fillea che chiede un incontro in merito alla prospettive dei dipendenti diretti. La Prefettura di Forlì oggi risposta alla nostra richiesta di convocare Gruppo8 a un tavolo intimandoci lo sgombero del presidio, arrivando ad affermare l’estraneita di Gruppo 8 in questa vertenza e quindi l’illegittimita dell’agitazione sindacale. La Prefettura contraddice se stessa poiché, in realtà, aveva convocato Gruppo8 e la HTL al tavolo di mediazione durante lo sciopero dello scorso dicembre. In quel caso la Prefettura aveva chiesto a Gruppo8 di non nascondersi dietro un dito. Oggi la Prefettura rischia di essere il dito dietro cui Gruppo8 nasconde le proprie responsabilità. I lavoratori della Sofalegname, da sempre, lavorano nello stabiimento Gruppo8 e sotto la direzione diretta di Gruppo8. E la delocalizzazione della produzione è evidentemente una scelta che può essere discussa solo con Gruppo8. È incomprensibile l’idea della Prefettura secondo cui la vertenza debba essere discussa ad un tavolo tra sindacato e la Sofalegname, quando la Sofalegname senza Gruppo 8 non sa nemmeno allacciarsi le scarpe. E più risponde alla nostra richiesta di convocare un tavolo dicendo che farà intervenire le forze del’ordine per sgomberare i lavoratori che rischiano il licenziamento. Chiediamo alla Prefettura di tornare su i suoi passi e convocare Gruppo 8 al tavolo di trattativa, replicando quanto già fatto a dicembre dello scorso anno. In quel caso, l’iniziativa contribuì a fare uscire dallo sfruttamento decine di lavoratori. Oggi si tratta di salvare i posti di lavoro di quegli stessi lavoratori. Chiediamo a tutti solidali e sindacati di sostenere i lavoratori in sciopero e convergere su una mobilitazione sotto al prefettura che chiameremo a breve. Continuiamo a sostenere il picchetto dei lavoratori che va avanti 24h in Via Gramadora. Portiamo entusiasmo, tempo, acqua per stare al fianco di chi lotta. The post Forlì, Gruppo 8 Sfrutta e poi scappa, Fermiamoli! first appeared on SUDD Cobas. The post Forlì, Gruppo 8 Sfrutta e poi scappa, Fermiamoli! appeared first on SUDD Cobas.
Strike Days vol. 3. Segui la diretta
Diretta delle 11 giornate di sciopero nel distretto tessile pratese a partire dal 26 giugno 2025 per l’evento Strike Days. 28.06.2025 H 18:00 VINCE LO SCIOPERO ANCHE ALLA CONFEZIONE DENG! PROVOCAZIONI AL PICCHETTO IN VIA PISTOIESE Firmato l’accordo per la stabilizzazione di lavoratori e lavoratrici, turni 8×5 e applicazione del CCNL alla Confezione Deng. Continua invece lo sciopero alla confezione di Via Pistoiese, rimasta l’unica del Macrolotto Zero a non aver ancora accettato le richieste di sindacato e lavoratori. Tesione al presidio per le continue provocazioni di alcuni capi. L’ondata di sciopero non è finita, e nuovi picchetti si preparano a partire. 28.06.2025 H 14:00 PRIME DUE VITTORIE AL MACROLOTTO ZERO. 8 ACCORDI FIRMATI, ANCORA ATTIVI 8 PICCHETTI Sottoscritti quasi simultaneamente gli accordi 8×5 alla WSX Filati e alla Confezione Lin Guohui in via Filzi. Si resiste al caldo e si continua a convergere sul Macrolotto Zero per sostenere i picchetti alla confezione di via Pistoiese e alla Deng, dove lo sciopero prosegue da ieri mattina. Nel mentre restano attivi anche gli scioperi nelle altre zone della città: CONFEZIONE DENG zona Macrolotto Zero – https://maps.app.goo.gl/4a8jsPPoLH4KFB6t6 CONFEZIONE VIA PISTOIESE zona Macrolotto Zero – https://maps.app.goo.gl/R1aq2XuxcEGoyXfJA CONFEZIONE LUISA zona Mezzana – https://maps.app.goo.gl/z9mj5ULt6sqpRBMj8 SU JIANSHE zona Pratilia – https://maps.app.goo.gl/eKEg54WgyNF2dQmT8?g_st=ipc TESSITURA PANNA zona Galciana – https://maps.app.goo.gl/5vGBytaJ2mNZYyNK7?g_st=ic LI BASSI zona Quarrata – https://maps.app.goo.gl/kMmFSyNSE26fYo697 MAGLIERIA ELVA zona Montemurlo – https://maps.app.goo.gl/fsrhkHX4bp1kWB726?g_st=ic CONFEZIONE SAN MARTINO in assemblea permanente zona Coiano – https://maps.app.goo.gl/4jmh49AdnD5EnudMA?g_st=ac 28.06.2025 H. 12:00 LO STRIKEDAYS “INVADE” IL MACROLOTTO ZERO: PICCHETTI DAVANTI A QUATTRO AZIENDE Si aggiugno i lavoratori della WSX Filati e di due confezioni (una in Via Pistoiese e l’altra in via Filzi) agli scioperi in corso nella zona del Macrolotto Zero, dove da ieri mattina va avanti il picchetto operaio anche davanti alla Confezione Deng. La giornata è appena iniziata e lascerà il segno in un altro dei cuori del distretto abbigliamento, dove si concentrano le confezioni. 28.06.2025 H. 9:30 PARTE IL PICCHETTO ALLA MAGLIERIA ELVA. E’ IL TREDICESIMO DEL TERZO STRIKE DAYS Lo StrikeDays arriva a Montemurlo, in uno dei cuori pulsanti del distretto tessile pratese. I primi ad entrare in agitazione sono i lavoratori della Maglieria Elva. Al loro fianco una forte presenza degli operai de L’Alba, stireria industriale di Montemurlo, già protagonisti negli scorsi mesi di una battaglia contro l’applicazione del CCNL Pulizia Multiservizi ed il sistema degli appalti: una battaglia conclusasi con l’assunzione diretta di tutti i lavoratori e l’applicazione del CCNL per l’industria tessile. 28.06.2025 H.7:00 SECONDA NOTTE TRASCORSA IN FABBRICA PER GLI OPERAI DELLA CONFEZIONE SAN MARTINO Inizia il terzo giorni di assemblea permanente per gli operai della Confezione San Martino. Gli operai sono in lotta contro lo smantellamento della fabbrica ed il sistema “sfrutta e poi scappa” con cui i padroni del distretto eludono controlli e sanzioni. Forte la solidarietà dai lavoratori della zona. 27.06.2025 H 21.00 VITTORIA ANCHE PER I LAVORATORI DELLA CONFEZIONE FORTUNA DI SAN GIUSTO. GIÀ RAGGIUNTI SEI ACCORDI. In serata arriva anche la firma dell’accordo 8×5 per i lavoratori della Confezione Fortuna che sono in sciopero da tutta la giornata con il sostegno dei lavoratori sindacalizzati delle altre confezioni e stirerie della zona. 27.06.2025 H 20.00 CHIUDE IL PICCHETTO DELLA CONFEZIONE LUIGI CON LA VITTORIA PER I LAVORATORI! Anche alla confezione Luigi di Seano si firma l’accordo e si chiude il picchetto sindacale. Lavoratori che per anni sono hanno lavorato in questi laboratori dello sfruttamento si ribellano e si conquistano gli spazi di democrazia necessaria per stravolgere il distretto e il suo sistema di sfruttamento. 27.06.2025. H 18.00 ANCORA PROVOCAZIONI DA PARTE DELL’AZIENDA LIBASSI E PRESENZA INGENTE DELLE FORZE DELL’ORDINE AL PICCHETTO DI QUARRATA. Anche oggi la proprietà della Li bassi di Quarrata continua con le sue inutili provocazioni. Al picchetto un ingente presenza delle forze dell’ordine chiamata dalla proprietà. Da una ricerca più approfondita è emerso che L’azienda Li bassi ha utilizzato per mesi la Cassa Integrazione mentre faceva lavorare i lavoratori, pagando miseri salari rubando soldi pubblici, oltre ad aver utilizzato il lavoro nero per mesi. Le continue provocazioni della proprietà rendono il senso di impunità che queste aziende sentono di avere, e la continua presenza della forze dell’ordine di certo alimenta questa idea malsana che infondo possa essere lecito per fare profitto sfruttare lavoratori e lavoratrici. Lo sciopero continua ad oltranza e anche sta notte si dormirà di fronte ai cancelli. 27.06.2025. H 15.30 VITTORIA ALLA CONFEZIONE WENG. INIZIA LO SCIOPERO ALLA TESSITURA PANNA. Firmato a Confezione Weng. Dalla Primavera 8X5, a Galciana continua lo sviluppo di lotte operaie contro lo sfruttamento. E infatti nella zona limitrofa di Narnali inizia lo sciopero alla Tessitura Panna, con gli operai della Stireria Luna e della Confezione Weng freschi dalla firma degli accordi nelle proprie ditte. 27.06.2025 H 13:30 L’ALLERTA CALDO NON FERMA LA LOTTA I 9 picchetti continuano nonostante l’asfalto scotti. Si mangia insieme in strada, mentre il termometro continua ad alzarsi. Se si vuole contribuire ai picchetti: Bibite Fresche, ghiacco in busta, borse frigo o frighi di appoggio, frutta e acqua. Resilienza operaia, che sia inverno o estate. 27.06.25 H 12:30 SI VINCE E SI RILANCIA. A GALCIANA E SEANO LE VITTORIE DANNO IL VIA A DUE NUOVI SCIOPERI. Dopo Stireria Luna è il turno di Confezione Weng. Dopo il Pronto Moda Han è il turno di Confezione Luigi. A Galciana e Seano le vittorie recenti dei picchetti liberano energie per sostenere nuovi lavoratori. Da Tavola, una fila di biciclette si è spostata a Seano alla Confezione Luigi, dove ora è in corso il picchetto. Idem per Confezione Weng. 27.06.25 H 11:30 VITTORIA ALLA STIRERIA LUNA. SCIOPERO ALLA CONFEZIONE DI SU JIANSHE Arriva dopo due ore di picchetto l’accordo per i lavoratori della Stireria Luna di Galciana. Dopo la Zheng Shaosheng di Poggio a Caiano, arriva a 2 il bilancio degli accordi di stabilizzazione. Intanto a Pratilia (zona Esselunga) inizia lo sciopero alla Confezione Su Jianshe, supportati dai lavoratori dei vari pronto moda del condominio di Via dei fossi 14 che allo scorso Strike day hanno preso parte a una rivolta spontanea contro lo sfruttamento. 27.06.25 H 10:30 PARTITI I PICCHETTI ALLA CONFEZIONE DENG DI VIA PISTOIESE E PRONTO MODA HAN A TAVOLA. Arriva ad 8 il numero totale di picchetti complessivi. In via Pistoiese alla Confezione Deng gli operai ed operaie sono sostenuti dagli operai solidali della YDL di San giusto, che dopo aver retto lo sciopero più lungo dello scorso Strike Day oggi donano ciò che hanno ricevuto dagli altri membri della comunità: tempo ed energia conquistati grazie alla lotta. A tavola invece gli operai della stamperia Fastprint e della ditta Lucky di Seano sono ai cancelli della Pronto Moda Han, l’ottavi picchetto della giornata. 27.06.25 H 9:50 CONFEZIONE FORTUNA. PARTE LO SCIOPERO IN VIA MANTOVA 39 A SAN GIUSTO Parte il primo sciopero della giornata per la zona di San Giusto, supportato dagli operai di Confezione Pietro e Confezione Silvio, che proprio poche settimane fa montavano i picchetti davanti alle proprie fabbriche per conquistare l’8×5. Poco dopo l’inizio del presidio sindacale, un altro operaio ha deciso di uscire dalla fabbrica e unirsi al neonato cobas aziendale insieme ai colleghi di Confezione Fortuna, pronti per dire basta ai turni di 12 ore 7 giorni la settimana. 27.06.25 H 9:30 STIRERIA LUNA, GALCIANA. INIZIA IL 5° SCIOPERO, NELLA SECONDA GIORNATA DI STRIKE DAYS Parte la seconda giornata degli Strike Days vol. 3: oggi è sciopero solidale in tutta Prato! I lavoratori che nella seconda edizione degli Strike Days hanno conquistato diritti e contratti di lavoro stabili oggi scioperano a sostegno dei loro “colleghi” di distretto: tra i diritti conquistati c’è anche il diritto di sciopero, che oggi stanno esercitando per sostenere chi ancora è costretto al lavoro nero ed ai turni di dodici ore al giorno. Chi ha diritti sostiene la lotta di chi non c’è li ha: questa continua a essere la base su cui si fondano gli StrikeDays e, più in generale, il processo di sindacalizzazione di quello che si ritenevano insindacalizzabili. Nella confezione di Galciana da anni gli operai stirano e imbustano capi di abbigliamento pregiati, tra cui maglioni e sciarpe di lana e alpaca. Ma le condizioni di sfruttamento sono le medesime che ritroviamo in tutto il distretto: turni di 12 ore al giorno per 7 giorni la settimana per paghe da fame. I lavoratori incrociano quindi le braccia per rivendicare la stabilizzazione 8×5. A sostenerli, i lavoratori di T.MA, Winner, CS Moda, My Station, Enrico, MJ67 e Confezione Gigi. 27.06.25 H 01:00 CONFEZIONE SAN MARTINO, COIANO. PARTE L’ASSEMBLEA PERMANENTE DEI LAVORATORI Hanno deciso di entrare in lotta con una protesta clamorosa ed inedita per questo distretto I lavoratori della Confezione San Martino in via Bologna in zona Coiano. Dalle una di notte tra giovedì e venerdì infatti sono in assemblea permanente dentro la fabbrica pronti a trascorrere li la loro prima notte con il sostegno del sindacato. I lavoratori ci hanno contattato nel pomeriggio. A poche ore di distanza dall’arrivo di un controllo ispettivo dell’ASL i titolari avevano iniziato a smantellare la fabbrica portando via macchinari di lavoro e merce da lavorare. É il copione “sfrutta e scappa” che da anni serve a chi sfrutta per eludere controlli e sanzioni. Questa volta i lavoratori hanno deciso di opporsi insieme al sindacato. Alle loro spalle ci sono anni ed anni di supersfruttamento. Turni di 14-15 ore e paghe da fame a cottimo a cucire capi di abbigliamento per il pronto-moda. Oggi gli operai si ritrovano senza lavoro, senza stipendi e senza tfr. In questa battaglia non mancheremo, se necessario, bussare alla porta delle aziende committenti, estendendo a loro l’agitazione sindacale. La lotta dei lavoratori della Confezione San Martino si inserisce nella cornice degli Strike Days che stanno vedendo scioperi e picchetti in decine di aziende del distretto ed in particolare nelle filiere del pronto moda. 26.06.25 H 18:00 QUARRATA. LAVORATORE E SINDACALISTA PRESI A SCHIAFFI AL PRESIDIO SINDACALE ALLA LI BASSI Gravissimo episodio oggi alla Li Bassi di Quarrata, azienda “italianissima” che confeziona vestiti conto terzi. Durante il presidio sindacale un uomo qualificatosi come il padre del titolare ha prima provato ad investire gli scioperanti per poi scendere dalla macchina e colpire al collo un lavoratore e tirare uno schiaffo a Francesca Ciuffi, sindacalista Sudd Cobas. Tutto è accaduto davanti ai Carabinieri. Come se non bastasse i titolari hanno simulato un’aggressione al proprio figlio. Questa la reazione dell’azienda alla richiesta dei dipendenti della ditta di avere un contratto regolare e turni umani. Fino ad oggi hanno lavorato per dieci ore al giorno dal lunedì al sabato tra periodi di lavoro nero, finti part-time e finti apprendistati. “Licenzierò i pakistani anche dell’altra mia azienda”. Si sono dovute sentire anche queste parole, pronunciate sempre da l’uomo che si è qualificato come il padre del titolare della Li Bassi e titolare di una ditta edile. Il presidio sindacale continua a oltranza fino alla fine dello sfruttamento nell’azienda quarratina. 26.06.25 H 17:30 VITTORIA 8×5 ALLA ZHENG SHAOSHENG DI POGGIO A CAIANO Firmato l’accordo 8×5 alla confezione Zheng Shaosheng: contratti indeterminati full-time per i lavoratori, riconoscimento dei diritti sindacali e integrazioni migliorative su malattia e ferie. 26.06.25 H 10:30 ZHENG SHAOSHENG, POGGIO A CAIANO. PARTE IL TERZO SCIOPERO DEGLI STRIKE DAYS In via del Granaio 89 nella zona di Poggio a Caiano si monta il gazebo che dà inizio allo sciopero dei lavoratori della Zheng Shaosheng, uno dei migliaia di covi del lavoro nero del distretto tessile e moda. I lavoratori scioperano per i contratti indeterminati full time e la fine del regime 12×7. 26.06.25 H 10:00 CONFEZIONE LUISA, MEZZANA. PARTE IL SECONDO SCIOPERO DEGLI STRIKE DAYS Gazebi e bandiere ora sono anche davanti ai cancelli della Confezione Luisa di viale Montegrappa, in zona Mezzana. Si tratta di un ricamificio industriale dove il lavoro nero è la normalità. Gli operai si sono uniti allo Strikedays per ottenere contratti indeterminati e smettere di lavorare dodici ore al giorno tutti i giorni della settimana. 26.06.25 H 8:30 LI BASSI, QUARRATA. PARTE IL PRIMO SCIOPERO DEGLI STRIKE DAYS Il terzo volume degli Strike Days, dopo quello autunnale nella zona Seano e quello primaverile diffuso in tutto il distretto, si apre questa mattina con lo sciopero dei lavoratori della LI BASSI FASHION GROUP di via Tevere, a Quarrata (PT). Si sciopera per mettere fine ai turni di 10-11 ore per 6 giorni la settimana e per trasformare i finti contratti di apprendistato in contratti regolari. L’azienda, a conduzione italiana, si occupa di stampare e cucire capi di abbigliamento e costumi da bagno conto terzi per svariati brand della moda. The post Strike Days vol. 3. Segui la diretta first appeared on SUDD Cobas. The post Strike Days vol. 3. Segui la diretta appeared first on SUDD Cobas.