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Denunce contro chi protesta
-------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------- Venerdì 23 maggio in conferenza stampa a Monteverde, a Roma, sono intervenuti, insieme a diverse realtà venute a solidarizzare, gli indagati che avevano protestato a inizio maggio contro l’abbattimento di decine di alberi in viale Europa. Tra i denunciati per resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e manifestazione non autorizzata ci sono abitanti di Eur, giornalisti che stavano documentando gli eventi, lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della cultura, insegnanti, membri di comitati e associazioni ambientaliste, studenti, pensionati, animalisti, attivisti di Potere al popolo, tutti accomunati dal bisogno di tutelare il patrimonio verde della città. Al momento, hanno raccontato gli indagati, non si sa ancora ufficialmente da chi sono state fatte queste denunce. Alcuni dei denunciati sono gli stessi che il 5 e il 6 hanno presentato degli esposti per denunciare il mancato rispetto delle leggi che tutelano l’avifauna e del Regolamento del verde di Roma Capitale.  Durante la conferenza sono stati condivisi con i giornalisti presenti video e documenti di quelle due mattinate per dimostrare il reale svolgimento degli eventi.  Intanto, venerdì in Commissione trasparenza del Comune di Roma, raccontano i denunciati, non sono stati forniti dall’amministrazione dati precisi sugli abbattimenti effettuati e programmati e riguardo i nuovi alberi messi a dimora. È stato ribadito dall’assessora Alfonsi che gli abbattimenti continueranno. In Commissione capitolina, raccontano i denunciati, è stato mostrato uno dei rari tronchi cavi esistenti sui 90 olmi rasi al suolo in via Quattro Venti, mentre i cittadini e le associazioni hanno foto e video di tutti gli altri alberi senza nessuna cavità. Gli attivisti sarebbero stati definiti “terrapiattisti” da Valerio Barletta, caposegreteria dell’assessora Alfonsi, per sminuire la protesta. Nel corso della conferenza stampa sono state raccolte le firme per un consiglio comunale aperto: “Ci sembra il minimo in questo clima così autoritario e distopico – si legge in un messaggio diffuso dopo la conferenza – La repressione del dissenso con queste denunce è un vergognoso tentativo di eliminare ogni forma di protesta, seppur pacifica e costituzionalmente legittima. Il 31 maggio saremo di nuovo in piazza a manifestare contro il dl sicurezza e il 21 giugno contro il riarmo, consapevoli che tutte le lotte sono interconnesse, la crisi climatica è fortemente aggravata dall’industria delle armi e dagli ecocidi in corso a causa delle guerre…”.   Il messaggio è stato firmato da Zona verde, ⁠Comitato Tam, Ccoordinamento delle associazioni per il Regolamento del verde, ⁠Ecoresistenze, ⁠Potere al Popolo, ⁠Generazioni Future (società di mutuo soccorso per i beni comuni), ⁠Assopace Palestina, ⁠Coordinamento Si Parco Si Ospedale No Stadio, ⁠Arci Roma, ⁠Aprilia libera, Comitato Tor Marancia Natura, Mothers* Rebellion, Associazione per la decrescita. -------------------------------------------------------------------------------- LEGGI ANCHE: > Proteggere il verde di Roma -------------------------------------------------------------------------------- L'articolo Denunce contro chi protesta proviene da Comune-info.
Proteggere il verde di Roma
QUARTO GIORNO DI LOTTA A MONTEVERDE. IL RACCONTO DI ZONA VERDE DI UN’ASSEMBLEA CITTADINA Fotografia di Matteo Mat Nardone (che ringraziamo) -------------------------------------------------------------------------------- A seguito di quanto accaduto nei giorni scorsi, assieme ad altre realtà della città che si mobilitano per la tutela degli spazi verdi pubblici, ci siamo riuniti in un’assemblea per discutere su come proseguire la lotta. Nell’incontro, in cui si sono succeduti numerosi interventi, abbiamo parlato delle contraddizioni comuni che ogni giorno viviamo a causa di questo modello di città, che non si cura degli interessi dei propri abitanti. Lo vediamo dalle scellerate azioni che il Comune di Roma porta avanti contro il patrimonio verde della nostra città: dall’abbattimento indiscriminato degli olmi a Viale dei Quattro Venti in un periodo in cui è vietato per la nidificazione (che ha comportato la morte di tre uccellini sotto i nostri occhi durante l’abbattimento di uno degli alberi) con solo 7 prove di trazione eseguite su 99 alberi dichiarati da abbattere, all’albericidio di quelli a via Gregorio VII e a quello in programma a viale Europa, agli abbattimenti di pini a villa Torlonia, passando per i tentativi di cementificare il parco di Pietralata. Un continuo, e distruttivo, attacco al verde della nostra città, che dovrebbero essere una risorsa fondamentale per il nostro benessere. Un’altra caratteristica di questa scellerata gestione della città è la totale chiusura al dialogo con gli abitanti che si mobilitano contro delle azioni dannose per i loro interessi, come abbiamo visto giovedì quando alla Commissione trasparenza del Municipio XII, la maggioranza ha deciso di non presentarsi e  anche oggi, quando la polizia ha identificato le prime persone che si recavano all’assemblea: un tentativo di intimidire chi manifesta il dissenso e ripiegare il tutto su una questione di ordine pubblico? Dopo l’assemblea, i partecipanti si sono mossi in un corteo spontaneo che è passato accanto agli olmi che in questi giorni sono stati abbattuti e che si è concluso davanti a quelli che lunedì si vorrebbe vergognosamente tornare ad abbattere. Continuiamo la lotta per la difesa e la tutela dei nostri spazi verdi. E il 17 maggio saremo in Campidoglio a manifestare contro il “modello-Giubileo”. [Zona Verde] -------------------------------------------------------------------------------- LEGGI ANCHE: 99 olmi (1 maggio 2025) Fermato il cantiere di viale Quattro Venti (30 aprile 2025) Proteggiamo ciò che amiamo (28 aprile) -------------------------------------------------------------------------------- . . -------------------------------------------------------------------------------- L'articolo Proteggere il verde di Roma proviene da Comune-info.
99 olmi
LA VICENDA DEGLI 99 OLMI DI VIALE DEI QUATTRO VENTI, A ROMA, NON È SOLO UNA FOTOGRAFIA DI COME LE AMMINISTRAZIONI, IN TEMPI DI CRISI CLIMATICA E AMBIENTALE, CONTINUINO A LASCIARE BRUTALIZZARE ALBERI IN MANIERA INDISCRIMINATA, SPESSO SENZA PERIZIE APPROFONDITE E IN SALUTE, MA PER FORTUNA ANCHE DI COME PEZZI DI SOCIETÀ RIESCANO AD APRIRE CREPE IN QUESTO ANGOSCIANTE DELIRIO, COME DIMOSTRA QUESTO MESSAGGIO DIFFUSO DA DIVERSE REALTÀ DI QUARTIERE, ROMANE E NAZIONALI Mercoledì 30 aprile, come nei giorni passati, siamo stati a Monteverde, a Roma, con varie realtà, comitati, associazioni, movimenti attivi sul territorio, per fermare il vergognoso taglio dei 99 olmi in viale dei Quattro Venti. Continuano a brutalizzare alberi secolari in maniera indiscriminata, molti dei quali in assenza di perizie approfondite e in salute. Dopo essere riusciti a far sospendere temporaneamente l’abbattimento di uno di questi alberi, abbiamo partecipato alla Commissione trasparenza del Municipio XII, dove speravamo di avere un confronto e delle chiarificazioni dall’amministrazione municipale, ma la sua maggioranza ha deciso di non presentarsi, chiudendo le porte a qualsiasi tipo di dialogo. Per questo ci siamo spostati davanti l’ingresso della sede municipale, per reclamare un incontro con l’assessore al verde al fine di confrontarci sull’attacco al patrimonio ambientale del nostro quartiere. L’unica risposta è stata, ancora una volta, porte in faccia.  Continuiamo a vedere un modello di città in cui le amministrazioni portano avanti operazioni contrarie e dannose agli interessi della popolazione, come dimostrano i selvaggi abbattimenti d’alberi di questi giorni, che vanno a pregiudicare sul diritto degli abitanti di una vita salubre in città.  Un operato, quello a viale dei Quattro Venti, coerente per una giunta che in questi anni ha portato avanti azioni dannose per il benessere della popolazione, come dimensionamenti, tagli e opere di cementificazione (come si sta cercando di fare con il parco di Pietralata). Per questo pretendiamo l’immediata sospensione dell’abbattimento degli alberi di viale dei Quattro Venti essendo presenti solo 9 prove di trazione su 99 olmi. Pretendiamo inoltre che il Comune di Roma ci fornisca delle spiegazioni.  La lotta continuerà finché il nostro diritto alla protezione e preservazione del patrimonio verde in città non sarà garantito.  -------------------------------------------------------------------------------- FIRMATARI: ONDA, Comitato Tam, Zona verde, Potere al popolo, Generazioni Future, Mothers* Rebellion, Amici di villa Pamphilj, L’Altritalia ambiente, Fridays for future, L’attivamente, Ecoresistenze, Difendiamo i pini di Roma -------------------------------------------------------------------------------- L'articolo 99 olmi proviene da Comune-info.
Fermato il cantiere di viale Quattro Venti
LA NOTIZIA DELLA PROTESTA PER GLI OLMI ABBATTUTI IN VIALE QUATTRO VENTI, A ROMA, HA ATTIRATO MOLTE ATTENZIONI. ABBIAMO CHIESTO AL COLLETTIVO ZONA VERDE DI RACCONTARE QUANTO ACCADUTO MARTEDÌ. “SE LA VISIONE PER ROMA DA MONTEVERDE AL QUARTICCIOLO – SCRIVE ZONA VERDE – È DI DARE IN PASTO LA CITTÀ A DITTE PRIVATE, RIEMPIRE IL CENTRO DI TELECAMERE, ABBATTERE ALBERI IN NOME DELLA RIFORESTAZIONE, COSTRUIRE OPERE INUTILI, CONFEZIONARE UNA CITTÀ PATINATA PER TURISTI…  A NOI NON PIACE QUESTA VISIONE…” Sono stati abbattuti alberi che non risultano segnalati nelle perizie che i comitati hanno ricevuto tramite richiesta di accesso agli atti. L’olmo 53, grazie all’intervento di un attivista, per ora è salvo. La polizia stradale martedì mattina, dopo aver fatto sospendere i lavori, è tornata in centrale per richiedere le perizie alla ditta che si è aggiudicata l’appalto. Salvi anche due dei tre uccellini che a causa dell’abbattimento di un albero sono precipitati a terra.  La giornata era cominciata con una pratica di “Qi Gong” a piazzale Quattro Venti e si è conclusa con questo primo risultato.  In una città sempre più cementificata e gentrificata, sempre più calda e inquinata, invivibile, non si capisce perché gli olmi potati drasticamente e capitozzati da poco in Viale Quattro Venti ora vengono abbattuti di gran corsa, alcuni addirittura non sono registrati nella lista di quelli da abbattere nell’elenco ricevuto tramite richiesta di accesso agli atti; vengono eliminati velocemente, nonostante gli abbattimenti siano previsti per il prossimo autunno, o almeno così era stato annunciato… E nonostante le diffide, gli esposti, gli appelli, tra gli altri, dell’agronomo Daniele Zanzi e gli accessi agli atti di comitati e cittadine/i. Gli alberi abbattuti sono stati sostituiti con giovani alberi che, se sopravviveranno, tra qualche ventennio faranno un po’ d’ombra.  Vorremmo capire… Vorremmo capire, ad esempio, perché non è ancora stata istituita la Consulta del verde prevista dal Regolamento, perché non esiste un censimento arboreo aggiornato, perché i cittadini sono sempre tagliati fuori da ogni scelta che li riguardi, come sta accadendo anche al Parco di Pietralata dove vorrebbero costruire uno stadio in un luogo che ha tanto bisogno di aria pulita e spazi per la comunità.  Se la visione per Roma da Monteverde al Quarticciolo è di dare in pasto la città a ditte private, riempire il centro di telecamere, abbattere alberi in nome della riforestazione, costruire opere inutili, confezionare una città patinata per turisti…  a noi non piace questa visione: la nostra è radicalmente opposta e la stiamo creando giorno per giorno con la comunità di persone che ha a cuore l’ambiente, il benessere collettivo e non solo il profitto di pochi.  Mercoledì siamo stat3 invitat3 a partecipare alla Commissione trasparenza del Municipio XII (alle 10), dalle 11 se non piove saremo a Viale Quattro Venti.  [Zona Verde]  -------------------------------------------------------------------------------- L'articolo Fermato il cantiere di viale Quattro Venti  proviene da Comune-info.