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“Ghiacciai”, una mostra di Salgado per ricordare la loro importanza
In occasione dell’Anno Internazionale della Conservazione dei Ghiacciai proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per il 2025, Trento Film Festival, il Mart e il MUSE hanno unito le forze e realizzato il grande progetto espositivo “Ghiacciai” di Sebastião Salgado recentemente scomparso.  Per più di cinquant’anni, Salgado ha girato il mondo per documentarne le meraviglie e la rovina. Con alle spalle una carriera da economista nel campo della cooperazione, abbandonata nel 1973 per dedicarsi interamente alla fotografia, il brasiliano sa bene quali sono i punti nevralgici del pianeta, quelli che più di ogni altro sono in grado di restituire un’immagine – visiva, sociale e ambientale – spietatamente veritiera delle condizioni in cui si trovano la Terra e i suoi abitanti. Per questo, negli innumerevoli viaggi che lo hanno portato dalle grandi metropoli agli angoli più remoti dei cinque continenti, la sua lente si è rivolta non solo sulle persone, ma anche e soprattutto sulla natura, sugli ecosistemi, sugli equilibri delicatissimi e instabili che si creano quando l’uomo e il resto del mondo si incontrano. Proprio pensando alla mostra che si stava realizzando ebbe a dichiarare “I ghiacciai, per me, sono il termometro del pianeta: indicano cosa succederà climaticamente. Se non ci sono più le condizioni perché possano esistere i ghiacciai, allora non ci sono più le condizioni perché la Terra possa funzionare. Questo significa che ci stiamo davvero riscaldando, ci stiamo davvero sciogliendo, stiamo realmente esaurendo molte riserve d’acqua”. Il ghiacciaio Perito Moreno, Campo de Hielo, Patagonia, Argentina, 2007 A Rovereto e a Trento, Ghiacciai  è diventata  una mostra diffusa per la quale Salgado ha selezionato una serie di scatti, in buona parte inediti. Il progetto rappresenta un’occasione unica di conoscenza e approfondimento della poetica dell’artista e, allo stesso tempo, offre la possibilità di affrontare uno dei temi più urgenti del nostro tempo, quello del cambiamento climatico.  Fin dai primi monitoraggi scientifici negli anni Sessanta, è emerso con chiarezza come di decennio in decennio si possa registrare una costante, drammatica, riduzione di volume e superficie dei ghiacciai di tutto il mondo, alcuni dei quali sono già, di fatto, estinti. La scomparsa dei ghiacciai comporta in primo luogo la perdita culturale di panorami inestimabili, accecanti nella loro maestosità, capaci di affascinare generazioni di viaggiatori, artisti e poeti. Dall’altra, i ghiacciai sono elementi fondamentali nella regolazione del ciclo idrologico e del clima locale e globale, sono vivi e fautori di vita, da loro dipendono l’approvvigionamento di acqua potabile di due miliardi di persone e due terzi dell’agricoltura irrigua mondiale. Gli iceberg sono pezzi di ghiacciaio che si staccano e vanno alla deriva nel mare. Tra l’Isola Bristol e l’Isola Bellingshausen, Isole Sandwich Australi, 2009 La  mostra visitabile fino al 21 settembre si compone di due sezioni complementari allestite in due diversi musei i cui ambiti, l’arte e la scienza, corrispondono ai temi della mostra. Per il Mart di Rovereto Salgado ha scelto oltre 50 fotografie in grande e grandissimo formato di ghiacciai di tutto il mondo, mentre per il MUSE di Trento  ha progettato una grande installazione site specific negli spazi del “Grande Vuoto” progettato dall’architetto Renzo Piano, immagini  scattate tutte in Canada, nel Parco Kluane Park. Ad accompagnare la mostra, un catalogo edito da Contrasto raccoglie le fotografie e testi critici, con un’introduzione della climatologa Elisa Palazzi, docente di Fisica del clima all’Università di Torino Gli iceberg sono pezzi di ghiacciaio che si staccano e vanno alla deriva nel mare. Isole Sandwich Australi, 2009 Tiziana Volta
Trento, pasticceria siriana mette in vendita la Gaza Cola: “Abbiamo ritrovato la vetrina distrutta”
di Alessia Candito Hanno deciso di mettere in vendita la Gaza cola, la bevanda alternativa alla nota bibita americana, da qualche mese commercializzata per finanziare gli ospedali della Striscia e con orgoglio ne hanno dato notizia sui social. Due giorni dopo, a “Cara Siria”, nota pasticceria siriana di Trento, l’amara sorpresa. Schegge ovunque, la porta a vetri del negozio distrutta a calci o con un bastone, con una violenza tale da spaccare anche parte della struttura. Dentro invece era tutto intatto. Il cellulare aziendale, un modello recentissimo di smartphone, era sul bancone, esattamente dove era stato lasciato la sera prima. Anche il fondo cassa non era stato toccato. I titolari, di cui non si pubblica il nome per ragioni di sicurezza, questa mattina hanno formalizzato una denuncia in questura. Per loro, quello di stanotte non è stato un tentativo di furto, ma un intenzionale danneggiamento. da La Repubblica
Festival dell’economia: flash – mob di Extinction Rebellion in Piazza Duomo a Trento
In concomitanza con l’inaugurazione del Festival dell’Economia di Trento, Extinction Rebellion ha manifestato in piazza Duomo, per sottolineare la cecità del sistema economico davanti alla crisi climatica. Disposte in Piazza del Duomo con gli occhi bendati, hanno esposto cartelli che recitavano: “Difendere l’economia o la vita?” e “Corriamo bendati verso l’estinzione”. Un’azione simbolica di Extinction Rebellion per evidenziare la miopia di governi e imprese che continuano a sostenere un modello di sviluppo basato sulla crescita infinita. “Stiamo continuando ad espandere un sistema economico che trasforma il clima globale ad una velocità senza precedenti<”, dichiara Silvana, gli occhi coperti da una benda nera. Assieme alle altre< persone, è entrata in azione durante il Festival <“per denunciare l’ipocrisia di un modello che ignora gli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti<“. Le bende agli occhi delle giovani di Extinction Rebellion richiamano l’attenzione sulla mancanza di visione di governi e aziende, ancora lontani da una pianificazione dell’azzeramento delle emissioni di anidride carbonica. Nel 2023, l’industria globale dei combustibili fossili ha ricevuto sussidi pubblici diretti pari a oltre 600 miliardi di dollari, mentre l’FMI stima che includendo anche quelli indiretti il dato raggiunga i 7000 miliardi<, circa il 7% del PIL mondiale. Intanto, il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, nonché il primo ad oltrepassare l’obiettivo di 1,5 °C< sopra alla media del periodo 1850-1900 fissato dagli accordi di Parigi. Dietro a incontri e conferenze su tematiche cruciali, si celano i finanziamenti di aziende come Intesa Sanpaolo, Leonardo, Enel, Snam, realtà che, mentre si propongono come protagoniste della svolta sostenibile, continuano a investire massicciamente in fonti fossili, contribuendo al collasso climatico. La “crescita verde”, proposta come modello capace di unire crescita economica e protezione del pianeta, ipotizza un disaccoppiamento tra la crescita del PIL e l’impatto ambientale, ma a livello globale questo disaccoppiamento strutturale non si osserva. Come afferma l’Agenzia Europea per l’Ambiente: “La crescita economica è strettamente legata all’aumento della produzione, del consumo e dell’uso delle risorse, e ha effetti dannosi sull’ambiente naturale e sulla salute umana”. “Il titolo del Festival “Rischi e scelte fatali. L’Europa al bivio” appare tristemente profetico” conclude Silvana “il vero bivio non è tra guerra e sicurezza, ma tra una politica che continua a ignorare i limiti ecologici del pianeta e un cambiamento radicale che metta al centro giustizia climatica, disarmo e sostenibilità reale“.   Fonti * BBC, https://www.bbc.com/news/articles/c30dn5dn53jo * World Metereological Organisation, https://wmo.int/news/media-centre/wmo-confirms-2024-warmest-year-record-about-155degc-above-pre-industrial-level * Our World In Data, https://ourworldindata.org/how-much-subsidies-fossil-fuels * CMCC, https://www.cmcc.it/it/articolo/crescita-verde-emerge-scetticismo-tra-chi-studia-le-politiche-climatiche * Economia Circolare, https://economiacircolare.com/crescita-economica-disaccoppiamento-sostenibilita-eea/#:~:text=Dall’Eea%20al%20Nobel%20Parisi,non%20%C3%A8%20pi%C3%B9%20una%20certezza&text=%E2%80%9CLa%20crescita%20economica%20%C3%A8%20strettamente,economica%20fanno%20male%20al%20Pianeta. * Valori, https://valori.it/intesa-sanpaolo-banca-fossile-assemblea-recommon/   Extinction Rebellion