L’ex-Ministro De Lorenzo, protagonista di Tangentopoli e scandali farmaceutici, riavrà il vitalizioFrancesco De Lorenzo, 87 anni, ex ministro della Salute travolto da uno dei
filoni dello scandalo Tangentopoli negli anni ’90, tornerà a percepire il
vitalizio parlamentare che nel 2015 gli era stato revocato. L’ufficio di
Presidenza della Camera, guidato da Lorenzo Fontana, ha votato all’unanimità per
il ripristino dell’assegno. De Lorenzo, che in passato si è definito un
«prigioniero politico», rivendica in un’intervista a Il Foglio: «Non l’ho
chiesto io, il vitalizio. Ma era un diritto, e i diritti si difendono». Da
notare come viga nella classe politica italiana la confusione tra diritto e
privilegio.
Ciò che stupisce è il voto favorevole anche del Movimento 5 Stelle, che in
passato si era sempre schierato contro il ritorno dei vitalizi e per il ritorno
della “questione morale” in politica sulla scia di Berlinguer. Oggi la questione
morale, però, non sembra essere più la priorità, neanche per coloro che nacquero
da Beppe Grillo, il quale nei suoi spettacoli – molti anni fa – fu una delle
pochissime voci critiche a puntare il dito contro De Lorenzo e i suoi
favoritismi alle case farmaceutiche.
La decisione non è stata gradita infatti al leader dei Cinquestelle, Giuseppe
Conte, che a quanto pare non ne sapeva nulla e che, dopo averla appresa dai
quotidiani, avrebbe ripreso fortemente i suoi. Sebbene a livello tecnico ci
fosse poco da fare, il voto dei grillini brucia e rappresenta l’ennesimo smacco,
perché il Movimento avrebbe comunque potuto limitarsi all’astensione. Gli
esponenti pentastellati hanno poi ammesso «l’errore politico» e hanno
ribadito:«ci batteremo per una modifica».
Forse è giusto ricordare chi fosse il Ministro De Lorenzo e cosa fece. Fu uno
dei casi più celebri protagonisti all’epoca di Tangentopoli, tanto che l’allora
ministro fu ribattezzato “Sua Sanità”. Le indagini rivelarono un sistema diffuso
di tangenti, rivelando una rete di favoritismi e manipolazione delle politiche
sanitarie, oltre a casi di corruzione che travolse anche Farmindustria,
l’associazione delle imprese farmaceutiche italiane. Tra gli arrestati ci furono
nomi importanti del settore farmaceutico: quello più rilevante è Ambrogio
Secondi, presidente di Farmindustria e della Smith Kline, azienda che nel 2000
si fonde con Glaxo per diventare la GlaxoSmithKline, una delle più grandi
multinazionali farmaceutiche mondiali, che all’epoca pagò una tangente di 600
milioni di lire a De Lorenzo e a Poggiolini per far diventare obbligatorio, con
la legge 165 del 1991, il vaccino anti-epatite B già in uso dal 1981 in forma
facoltativa.
L’ex Ministro De Lorenzo, per la modica cifra di 600 milioni di lire, ha imposto
la vaccinazione obbligatoria anti-Epatite B in Italia a tutti i neonati, ai
minori fino ai dodici anni di età e a una platea di soggetti arbitrariamente
considerati a rischio. La base del suo disegno di legge partiva dall’assunto
che, statisticamente, su 100 soggetti da vaccinare ma sottoposte ad esami
pre-vaccinali (screening anticorpali), il 40% risultava positivo e pertanto non
vaccinabile mentre il 60% risultava vaccinabile. Eliminando lo screening
semplicemente si colmava questo divario e si arrivava ad una super moderna
vaccinazione generalizzata in barba a qualsiasi ragionamento scientifico.
Audio estratto dall’udienza del “Processo De Lorenzo” del 17 febbraio 1997,
Napoli
In quest’altro estratto dell’udienza del “Processo De Lorenzo”, tenuta a Napoli
il 17 febbraio 1997, si può sentire il PM fare una requisitoria sui fatti
inerenti l’approvazione della legge sull’obbligatorietà del vaccino anti-Epatite
B. È importante comprendere come sia riduttivo dare la colpa solo a De Lorenzo,
dimenticandosi della qualità morale ed etica dei politici del tempo, definiti
dal PM stesso “al soldo dell’impresa farmaceutica”.
Ci occorre fare una parentesi sui nomi citati, poiché se non conoscete le carte
processuali non avranno il giusto peso.
* Dompé Sergio, fondatore dell’omonima azienda biofarmaceutica italiana oltre
che presidente di Farmindustria.
* Pancera, vicepresidente Farmindustria.
* Cavazza, fondatore e presidente della farmaceutica Sigma Tau
* Zambeletti, della Zambeletti SPA, era proprietario dell’azienda farmaceutica
italiana confluita nel gruppo SmithKline Beecham, nel tempo fusa in
GlaxoSmithKline S.p.A.
Come riporta Corvelva, dietro alle tangenti prese da De Lorenzo per aver imposto
la vaccinazione obbligatoria anti-Epatite B, c’è stato un enorme guadagno da
parte di due case farmaceutiche e spesso i numeri non vengono citati a dovere:
La Merck Sharp & Dohme, con il vaccino Recombivax, è passata da:
* 2.104 confezioni vendute nel 1988
* 45.952 confezioni vendute nel 1989
* 106.007 confezioni vendute nel 1990
* 466.000 confezioni vendute nel 1991
* 1.400.000 confezioni vendute nel 1992
La Smithkline Beecham, con il vaccino Engerix B, è passata da:
* 4.720 confezioni vendute nel 1987
* 138.836 confezioni vendute nel 1988
* 241.000 confezioni vendute nel 1983
* 288.000 confezioni vendute nel 1990
* 1.600.000 confezioni vendute nel 1991
* 4.484.000 confezioni vendute nel 1992
In termini di fatturato le cose sono ancora più vistose.
La Merck Sharp & Dohme, con il vaccino Recombivax, è passata da:
* 880 milioni di Lire di fatturato nel 1989
* 2.2 miliardi di Lire di fatturato nel 1990
* 6.8 miliardi di Lire di fatturato nel 1991
* 20 miliardi di Lire di fatturato nel 1992
La Smithkline Beecham, con il vaccino Engerix B, è passata da:
* 7.6 miliardi di Lire di fatturato nel 1989
* 13 milairdi di Lire di fatturato nel 1990
* 40 miliardi di Lire di fatturato nel 1991
* 89 miliardi di Lire di fatturato nel 1992
Condannato in via definitiva a cinque anni, per associazione a delinquere
finalizzata al finanziamento illecito ai partiti e corruzione, la parabola
dell’ex ministro inizia con l’arresto nel 1994, con l’accusa di aver ricevuto
tangenti da aziende farmaceutiche in cambio di favori, come l’inclusione di
specifici farmaci nel prontuario terapeutico nazionale e l’aumento dei prezzi
dei medicinali rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale, garantendosi enormi
profitti a spese dello Stato e dei cittadini. Qui si possono sentire tutti gli
audio del Processo De Lorenzo.
Nonostante uno scandalo del genere, in Italia, il vaccino anti-epatite B è
ancora obbligatorio per tutti i neonati e gli adolescenti, poichè vige ancora
legge 165 del 1991 dell’ex-Ministro De Lorenzo. Oggi il ciclo vaccinale prevede
tre dosi.
Dopo un periodo di detenzione a Poggioreale, De Lorenzo ha seguito un lungo
percorso di reinserimento, tra impegno nel sociale e nella ricerca oncologica,
infine, una battaglia personale contro il cancro. La richiesta di riabilitazione
risale al 18 luglio 2024, dopo che il Tribunale di Sorveglianza di Roma aveva
accolto la richiesta. L’ex ministro aveva spiegato di aver risarcito
integralmente le associazioni private e il Ministero e di non poter restituire
altre somme.
Ora la Cassazione gli ha dato ragione, e anche la Camera ne prende atto: una
decisione che ha provocato parecchio subbuglio.
La riabilitazione vergognosa di De Lorenzo ha risvegliato la destra che e parla
di “gogna mediatica” e di “gogna anticasta” e ritrae De Lorenzo come «il più
grande perseguitato di Tangentopoli, secondo solo a Bettino Craxi».
Così, il vitalizio ritorna e, con esso, torna anche il messaggio che in Italia
puoi corrompere ed essere corrotto, puoi pagare con il carcere, ma puoi sempre
richiedere impunità e privilegi. Questo è solo l’ultimo caso di vergogna e
mancanza di giustizia tutta italiana.
Tutta la storia della nascita del vaccino anti-Epatite B
https://www.corvelva.it/malattie-vaccini/epatite-b/quando-nasce-il-vaccino-contro-lepatite-b.html
https://www.corvelva.it/malattie-vaccini/facciamo-il-punto/io-da-piccolo-ho-fatto-tutti-i-vaccini.html
> Un ex ministro condannato per Tangentopoli riavrà il vitalizio: voto unanime
> in Parlamento
> La vaccinazione antiepatite B danneggia lo sviluppo dei topi; e quello dei
> bambini?
Lorenzo Poli