CS-Dall’aula del TAR alla città: la vertenza per l’ex Snia continua. Appuntamento il 5 giugno con la Foresta in Cammino
Roma, 27 maggio 2025 – Si è concluso con una pronuncia di improcedibilità il
ricorso promosso da Forum Territoriale Parco delle Energie, A Sud e Legambiente
contro il permesso di costruire rilasciato dal Comune di Roma alla società
Ponente 1978 sull’area dell’ex fabbrica Snia Viscosa.
Sentenza che avviene dopo una rinuncia consapevole delle organizzazioni al
percorso giudiziario, maturata dopo altri due anni di mobilitazione dal basso e
un intenso confronto istituzionale.
Il ricorso – presentato nel febbraio 2023 – denunciava numerose irregolarità:
dall’autorizzazione a opere di ristrutturazione non previste nella richiesta
originaria di restauro, alla carenza istruttoria da parte del Comune di Roma,
che aveva rilasciato il titolo edilizio senza considerare le istruttorie
pendenti per la demanializzazione del lago ex Snia e per l’estensione del
Monumento Naturale. Al centro della vertenza, la salvaguardia di un’area
riconosciuta come ecosistema urbano di pregio e come bene collettivo da
tutelare.
Oggi, a distanza di oltre due anni dal ricorso, molti dei nodi sollevati sono
stati riconosciuti:
* la società proponente ha presentato una variante al progetto, escludendo le
aree ricadenti nel Monumento Naturale;
* il Comune di Roma ha approvato una mozione che impegna la Giunta ad attivare
un tavolo con Regione e Demanio per l’acquisizione del lago e per
l’estensione della tutela a tutta l’area;
* sono stati avviati confronti da parte del Comune con enti pubblici e di
ricerca per un uso pubblico dell’area, escludendo ogni trattativa con i
privati e riconoscendo l’alto valore ambientale e sociale del sito.
In questo scenario, le associazioni ricorrenti hanno ritenuto realizzati gli
obiettivi principali del ricorso, scegliendo di rinunciare alla prosecuzione del
giudizio.
La lotta per la difesa e la valorizzazione dell’ex Snia non si chiude, si
trasforma. Dalle aule del TAR torna nelle piazze e nei parchi dove le persone
che da anni costruiscono dal basso un altro modello di città, affermano la
necessità di espropriare i 4 ettari con i ruderi della fabbrica e di
demanializzare le acque del lago per dare vita ad un parco naturalistico
archeologico che contrasti i rischi climatici e riscatti il diritto alla salute
e al benessere di questo territorio.
Per questo rilanciamo la mobilitazione e diamo appuntamento a tutte e tutti il 5
giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, con “La Foresta in
Cammino”: una grande iniziativa per ribadire che ogni metro dell’area è bene
comune, che l’ex Snia non si tocca, che il diritto alla natura in città non è
negoziabile, in questo come in altri luoghi a rischio cementificazione.
Nonostante l’importanza e la legittimità delle questioni sollevate, la sentenza
ha disposto a nostro carico le spese di giudizio, pari a 4.000 euro complessivi
da corrispondere a Roma Capitale e alla società Ponente 1978. Una decisione che
ancora una volta colpisce chi, come noi, sceglie di tutelare l’interesse
collettivo.
La difesa della giustizia ambientale e dell’eguaglianza sociale non può essere
un reato.
La vertenza continua. La Foresta avanza. Palazzinari bari giù le mani dalla
città!
GIOVEDI’ 5 GIUGNO, LA FORESTA TORNA IN CAMMINO NELLA GIORNATA MONDIALE
DELL’AMBIENTE – ORE 9.00 LAGO BULLICANTE EXSNIA – ORE 10.30 PARTENZA DEL CORTEO
– ORE 12.30 ARRIVO IN CAMPIDOGLIO
“Foto di Dario Li Gioi”