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Rome for Climate Justice – podcast #3: le migrazioni climatiche
Quale sono e saranno le conseguenze dei cambiamenti climatici sui fenomeni migratori? Quali sono gli strumenti che stanno adottando gli organismi giuridici per riconoscere il diritto a migrare a causa delle catastrofi climatiche? Possiamo immagine che nel prossimo futuro il clima in Italia diventerà tanto inospitale da obbligare la sua popolazione a emigrare? Riccardo Carraro, della redazione di DINAMOpress, ne ha parlato con Marica De Pierri, dell’associazione A Sud, che cura il report “Le rotte del clima” dedicato alle migrazioni climatiche. La serie podcast è realizzata nell’ambito del progetto “Rome for Climate Justice”, un’iniziativa promossa da Esc Atelier Autogestito e DINAMOpress con il contributo della Città metropolitana di Roma Capitale. La copertina è a cura di DinamoPress SOSTIENI, DIFENDI, DIFFONDI DINAMOPRESS Per sostenere Dinamopress si può donare sul nostro conto bancario, Dinamo Aps Banca Etica IT60Y0501803200000016790388 tutti i fondi verranno utilizzati per sostenere direttamente il progetto: pagare il sito, supportare i e le redattrici, comprare il materiale di cui abbiamo bisogno L'articolo Rome for Climate Justice – podcast #3: le migrazioni climatiche proviene da DINAMOpress.
Why Do ‘Cashierless’ Supermarkets Still Have So Many Cashiers?
DiPLab continues its collaboration with Valori.it, the Italian editorial hub specializing in ethical finance and sustainable economy issues. After Antonio Casilli’s Interview with the Oblò podcast on the risks and fears associated with artificial intelligence, this month we spoke with Unchained about another facet of automation: cashierless stores. Behind the ‘smart’ shop windows and cameras that recognize products, there is in fact an invisible army of ‘data workers’ – often in India or countries where labor is cheap and union protections are weaker – who correct, label, and sometimes mimic the systems to make the experience seem completely automatic.
Rome for Climate Justice – podcast #2: Il cibo nelle grandi città, tra produzione e consumo
Dove e come viene prodotto il cibo che mangiamo nelle grandi città? Come funziona la grande distribuzione organizzata? Chi stabilisce i prezzi nei supermercati? Queste sono solo alcune delle domande a cui abbiamo risposto durante la seconda puntata della serie videopodcast “Rome for Climate Justice”, curata da DINAMOpress e dedicata alla giustizia climatica. Vanessa Bilancetti, della redazione di DINAMOpress, ne ha parlato con Francesco Paniè, del centro internazionale Crocevia. Venerdì 17 ottobre alle ore 20:00, presso Centro Sociale La Strada, si terrà il secondo dibattito del progetto “Rome for Climate Justice”. L’iniziativa, che vedrà la partecipazione di due importanti percorsi di lotta ecologista europei, les Soulèvements de la Terre e Code Rouge/Réseau Ades, sarà un’occasione di confronto e scambio tra movimenti attivi nella difesa dell’accesso alla terra e all’acqua, nell’opposizione al modello di produzione agro-industriale, nella mobilitazione contro le grandi opere dannose e di scarsa utilità sociale, e nella lotta contro i combustibili fossili e le infrastrutture a essi connesse. Gli e le ospiti dell’iniziativa saranno: – Claudia Terra: curatrice di “Abecederaio dei Soulèvements de la Terre” – Soulèvements de la Terre: movimento ecologista francese – Code Rouge e Réseau Ades: movimenti ecologisti dal Belgio – Emanuele Amadio: portavoce comitato No Snam L’Aquila – Renato De Nicola: Per il clima Fuori dal fossile L’evento si inserisce all’interno della due giorni “Comporre la resistenza per un mondo comune. Organizzarsi, ribellarsi, disarmare”, organizzata dal Centro Sociale La Strada. Scopri tutto il programma su questo link. Continua a seguire su DINAMOpress le prossime iniziative del progetto “Rome for Climate Justice” Tutte le immagini sono a cura di DINAMOpress SOSTIENI, DIFENDI, DIFFONDI DINAMOPRESS Per sostenere Dinamopress abbiamo attivato una nuova raccolta fondi diretta. Vi chiediamo di donare tramite paypal direttamente sul nostro conto bancario, Dinamo Aps Banca Etica IT60Y0501803200000016790388 tutti i fondi verranno utilizzati per sostenere direttamente il progetto: pagare il sito, supportare i e le redattrici, comprare il materiale di cui abbiamo bisogno L'articolo Rome for Climate Justice – podcast #2: Il cibo nelle grandi città, tra produzione e consumo proviene da DINAMOpress.
Rome for Climate Justice – evento #1: Roma divorata dal cemento
Negli ultimi anni la città di Roma ha visto nascere numerose lotte territoriali in difesa dei beni comuni urbani per opporsi alla realizzazione di grandi progetti speculativi. La rendita immobiliare rappresenta ancora uno dei maggiori vettori della cementificazione della città, con gravi conseguenze sull’accesso ai servizi eco-sistemici, come il verde pubblico e le spiagge libere. Le lotte territoriali sono diventate, in questo contesto, gli ultimi baluardi in difesa dei diritti della cittadinanza e dell’ambiente, e hanno nel tempo permesso la difesa di ampi spazi naturali. Ma nonostante l’importante lavoro di preservazione, di difesa dei beni comuni e di attivazione della cittadinanza, i percorsi di partecipazione dal basso non hanno mai ricevuto il dovuto riconoscimento da parte delle istituzioni locali, che spesso sono state più inclini a favorire gli interessi dei privati e dei grandi capitali. Eppure le lotte territoriali sono riuscite nel tempo ad analizzare a fondo i processi speculativi, le loro conseguenze su chi, umani e non, abita i territori e le soluzioni che potrebbero davvero, se implementate, dare beneficio alle comunità urbane. Per difendere ciò che rimane dei servizi eco-sistemici urbani della città di Roma le istituzioni dovrebbero prima di tutto ascoltare e realizzare le rivendicazioni di queste lotte. Nell’ambito del progetto “Rome for Climate Justice”, abbiamo parlato di questi temi venerdì 19 settembre durante il primo evento dell’iniziativa, intitolato “Roma divorata dal cemento”, insieme ad alcune delle realtà sociali che animano tra le più emblematiche lotte ecologiste della città: – Comitato Pratone di Torre spaccata – Collettivo No Porto di Fiumicino – Forum territoriale Parco delle Energie – Lago exSnia – Coordinamento cittadino Parco di Pietralata Continua a seguire su DINAMOpress le prossime iniziative del progetto “Rome for Climate Justice” Tutte le immagini sono a cura di DINAMOpress SOSTIENI, DIFENDI, DIFFONDI DINAMOPRESS Per sostenere Dinamopress abbiamo attivato una nuova raccolta fondi diretta. Vi chiediamo di donare tramite paypal direttamente sul nostro conto bancario, Dinamo Aps Banca Etica IT60Y0501803200000016790388 tutti i fondi verranno utilizzati per sostenere direttamente il progetto: pagare il sito, supportare i e le redattrici, comprare il materiale di cui abbiamo bisogno L'articolo Rome for Climate Justice – evento #1: Roma divorata dal cemento proviene da DINAMOpress.
(S)margini puntata n. 6 – La fortezza europea
(S)margini il podcast a cura di niente di meno media e Osservatorio Repressione – Puntata n. 6 “La fortezza Europa” Con il ReArm Europe, la Fortezza Europa compie un passo verso un nuovo scenario. Oggi, di quale Europa stiamo parlando? Europa di pace o Europa di guerra? Europa che investe in armi tagliando il welfare? […]
“ABOLIZIONISMO – PICCOLI PASSI PER”: UN PODCAST DELL’ASSOCIAZIONE YAIRAHIA SU RADIO ONDA D’URTO
“Abolizionismo – piccoli passi per” è il nuovo podcast a cura dell’Associazione Yairahia onlus. A partire da domenica 15 giugno 2025, durante i mesi di giugno e luglio, andrà in onda sulle frequenze di Radio Onda d’Urto ogni domenica alle ore 12. La collaborazione proseguirà anche dopo l’estate, probabilmente con una nuova collocazione all’interno del palinsesto. “Yairahia, che conta 20 volontari a piede libero e circa 300 aderenti dalle carceri, è un’associazione nata con lo scopo di tutelare i diritti di detenuti e detenute tramite l’ascolto delle denunce che provengono dagli stessi detenuti”, spiega ai nostri microfoni Zoe Ermini, di Yairahia e tra le curatrici del podcast “Abolizionismo – piccoli passi per”. “Il tentativo, però – aggiunge – è quello di affrontare le questioni che emergono dal carcere non tanto da un punto di vista individuale, come un problema che riguarda solo il singolo, ma da un punto di vista e una dimensione collettiva, affrontando questioni che riguardano la popolazione carceraria nel complesso”. Inoltre, l’Associazione Yairahia si occupa da sempre anche di creare reti e organizzare incontri informativi perché, spiega Zoe Ermini, “non si può prospettare il superamento del carcere se non c’è innanzitutto una consapevolezza diffusa tra le persone di ciò che il carcere è e delle ragioni per cui è fondamentale superarlo”. Le prime puntate del podcast sono costruite proprio a partire da una rassegna di incontri “in piazza” che porta lo stesso titolo e si sta svolgendo nel quartiere Pigneto, a Roma. La presentazione del podcast “Abolizionismo – piccoli passi per” sulle frequenze di Radio Onda d’Urto con Zoe Ermini, dell’Associazione Yairahia onlus e tra le curatrici della trasmissione. Ascolta o scarica.  
[Podcast] Data extractivism: DiPLab Antonio Casilli interviewed on Radio Onda Rossa
Antonio Casilli, professor at Institut Polytechnique de Paris and author of Waiting for Robots. The Hired Hands of Automation (University of Chicago Press, 2025), was interviewed by Radio Onda Rossa, one of the oldest independent Italian “free” radios. The name of the program was Entropia Massima (Maximum Entropy) and the topic was Data Extractivism, Artificial Intelligence, and work. https://archive.degenerazione.xyz/download/ent_max_24_25_202411/puntata_EDD8_NR.mp3 The first part examines artificial intelligence from the perspective of the hidden labor that makes it work. Casilli explains that behind every algorithm, chatbot, or app lies a vast network of often invisible, underpaid workers who train and moderate AI systems. The discussion links digital exploitation to automation, showing that human labor is not eliminated but merely relocated and made less visible. In the second part, the focus turns to “invisibilized labor” in the age of platforms and AI. Casilli describes how many digital workers, even in Europe, remain hidden from public view, often bound by confidentiality agreements and precarious conditions. The segment highlights the historical continuity of hidden labor, drawing parallels between past practices and new forms of global exploitation that move from physical assembly lines to cognitive and digital ones. The third part addresses political and labor perspectives, including grassroots union initiatives, collective legal actions, and the idea of AI cooperatives. It also discusses the concept of a “digital universal income” as a way to redistribute value and recognize the contributions of both “data workers” and user-consumers, stressing the need for social justice adapted to the changes brought by automation. To read the full transcript of the episode, click here.
[Video] Antonio Casilli’s interview about Musk v. Trump and fake AI (Radio1 Rai)
DiPLab’s Antonio Casilli was interviewed by journalist Massimo Cerofolini in the show EtaBeta on Radio1 Rai, italian national radio brodcast. Here’s the complete interview. Their conversation revolves around two recent stories, that reveal deeper truths about today’s tech and political landscapes. First, Builder.ai—a company claiming full automation in app development—was exposed as relying on hundreds of human developers in India. It’s another example of tech companies disguising cheap labor as artificial intelligence, a pattern long studied by researchers at DiPLab. Second, how Elon Musk and Donald Trump’s breakup isn’t just a personal feud. It reflects a deeper conflict between two forms of right-wing capitalism: Trump’s old-school, protectionist, real estate-driven model vs. Musk’s futuristic, tech-centered, data-fueled empire. According to Casilli, both are authoritarian and exploitative, but they represent competing visions of power and profit.
Viva il primo maggio – (S)margini 05
(S)Margini il podcast a cura di Osservatorio Repressione e Nientedi meno media. Puntata 5 (S)Margini – Storie da questo mondo.  “Viva il Primo maggio!” Il 1° maggio si celebra la Festa dei lavoratori, sia per rievocare le conquiste ottenute in materia di orario, retribuzione e sicurezza, sia per ricordare quanto è ancora presente la repressione sui luoghi di lavoro.  In occasione di questa festività, Marco Sommariva della Redazione di Osservatorio Repressione, ha intervistato José Nivoi, portavoce del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova. Erede della tradizione internazionalista della classe operaia genovese, il CALP difende senza sosta i valori che affratellano tutti gli oppressi del mondo: l’antifascismo, l’antirazzismo e la dignità che, ogni giorno, padroni e politici provano a togliere a chi vive del proprio lavoro. Ascolteremo la voce di José denunciare la repressione padronale e raccontare la lotta senza quartiere al fascismo, al razzismo e al traffico d’armi nel porto di Genova Ascolta la puntata: https://www.nientedimenomedia.com/post/viva-il-primo-maggio-s-margini-05 Le puntate precedenti: > Le zone rosse – (S)Margini – 01 > Colpevole di giornalismo – (S)margini – 02 > Il braccio armato del potere – (S)margini 03 > (S)margini 04 – Free all antifas