No al Piano-Casa mercatista. Appello per una radicale svolta urbanistica nel PaeseNel condividere l’appello “Per una radicale svolta urbanistica a Milano e in
Italia”, sottoscritto da più di 200 docenti universitari di tutta Italia (tra
cui urbanisti, architetti, giuristi, sociologi, antropologi, filosofi), la
nostra Agenzia – a sostegno dell’iniziativa – rilancia quanto già pubblicato
sulle pagini del ‘Forum Nazionale-Salvare il Paesaggio’: « Dopo le inchieste e
lo scandalo di questi mesi, si chiede di fermare i progetti in corso a Milano,
di modificare le politiche che guidano l’urbanistica in base a un quadro
strategico di gestione pubblica e di riformare le leggi nazionali al fine di
tutelare l’interesse degli abitanti e la qualità ambientale e sociale dei luoghi
dall’eccessiva rapacità degli investitori, ripristinando l’effettiva capacità
delle istituzioni di governare i processi di trasformazione dei territori
»[accì]
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I fatti gravissimi emersi dalle indagini della Procura di Milano sullo sviluppo
urbano degli ultimi anni sono preoccupanti sia per le fattispecie emerse sia per
le reazioni della politica e delle istituzioni milanesi e nazionali.
Quali che siano le responsabilità civili e penali dei molti indagati, che
saranno accertate nel corso dei processi, e fatti salvi eventuali altri fatti
che potranno emergere, è sempre più evidente che la trasformazione della città è
stata governata in modo opaco, al di fuori delle regole democratiche e forzando
le leggi urbanistiche.
A questo esito si è arrivati sia attraverso il depotenziamento delle norme a
garanzia dell’interesse pubblico – che avrebbero potuto ostacolare la rapida
realizzazione degli interventi e il massimo profitto degli investitori – sia
attraverso l’aggiramento delle Leggi stesse e la creazione di norme ad hoc.
Nonostante le evidenze scaturite dalle inchieste, il Sindaco di Milano, la
Giunta e una grande parte della classe dirigente locale e nazionale hanno
espresso la sostanziale volontà di assicurare il proseguimento delle operazioni
immobiliari e urbanistiche nate in questo contesto, sottoposte a procedure di
approvazione nella migliore delle ipotesi poco ortodosse, in alcuni forse
addirittura illegali. Ancora una volta si ribadisce che “Milano non si ferma”, e
che il modello di sviluppo che rappresenta è immodificabile ed è giusto
estenderlo all’intero territorio italiano.
Una continuità che non solo compromette il rispetto della legalità, il corretto
funzionamento delle istituzioni democratiche e la redistribuzione della
ricchezza, ma danneggia l’ambiente, la qualità urbana e la vita degli abitanti.
A Milano si è considerato normale trasformare la città per frammenti, senza un
quadro strategico di visione e gestione pubblica (al di fuori della visione
d’insieme della città che spetterebbe al Piano POI CANC): si è costruito
all’interno degli isolati e nei cortili edifici di dimensioni incongrue, spesso
al posto di laboratori, parcheggi, piccole residenze, giardini o aree che la
natura aveva riconquistato. Si è rinunciato a una larga parte degli oneri di
urbanizzazione e dei servizi dovuti (gli standard), che tali interventi
avrebbero richiesto, e contemporaneamente è stata attuata una privatizzazione
strisciante dei servizi e delle strutture pubbliche, come case, piscine e centri
sportivi. Anche le grandi aree di trasformazione – come gli scali ferroviari e
le aree industriali di Bovisa e Rogoredo – stanno prendendo forma al di fuori
della visione d’insieme della città che spetterebbe al Piano. Nel frattempo, il
consumo di suolo verde e agricolo continua, come dimostrano ogni anno i dati
ISPRA.
Molti studi e ricerche, con analisi rigorose e documentate, dimostrano come la
sostituzione dell’urbanistica con queste forme improprie di rigenerazione
urbana – praticate a Milano e imitate in molte altre città italiane – abbia
prodotto un’economia sproporzionatamente favorevole alla rendita e alla
concentrazione della ricchezza. Questo processo ha aggravato le disuguaglianze
sociali e i divari territoriali, ha indebolito la capacità di intervenire sui
gravi e urgenti problemi della città, compromettendo sensibilmente la qualità
della vita, a partire dal diritto all’abitare e dalla salute dei cittadini.
Alla luce di tali considerazioni proponiamo che questa sia l’occasione per un
serio riesame delle scelte politiche e tecniche che guidano l’urbanistica
milanese e, sempre più frequentemente, l’urbanistica del paese.
Per tali ragioni chiediamo all’amministrazione milanese e alle istituzioni
politiche e di governo di fermare i grandi e medi progetti in corso per
imprimere una direzione diversa, trasparente e democratica, alla trasformazione
di quelle aree e della città in generale: da quelli dichiarati prioritari come
la vendita dello stadio Meazza a San Siro, allo sviluppo per parti incoerenti
degli ex scali ferroviari, a quelli avviati e controversi come la
BEIC-Biblioteca Europea, la Goccia della Bovisa, il nuovo centro commerciale in
piazzale Loreto e l’edificazione di grandi volumi sui binari della stazione
Cadorna (FILI). È urgente e necessario aprire una discussione effettiva e
democratica che tenga conto delle critiche politiche e civili, dei bisogni
abitativi, sociali e ambientali espressi dalla popolazione milanese in questi
anni, sin qui del tutto elusi, per decidere quali di questi progetti debbano
andare avanti e in che modo.
Nello specifico, chiediamo che il Piano Casa sia radicalmente rivisto favorendo
l’Edilizia Residenziale Pubblica piuttosto che quella Sociale (che a Milano si
configura come una fascia dell’edilizia di mercato), la realizzazione
di studentati pubblici e davvero accessibili, e che il Piano di Governo del
Territorio in corso di elaborazione sia elaborato secondo priorità, obiettivi e
principi di equità e redistribuzione materiale delle risorse.
Chiediamo, soprattutto, che le pressioni per deregolamentare la normativa
urbanistica nazionale e il Testo unico dell’Edilizia attraverso la legge sulla
Rigenerazione urbana e il nuovo Testo Unico siano respinte: crediamo, infatti,
che esista attualmente una grande necessità di adeguare le regole al nuovo
contesto globale, ma nel senso opposto a quello auspicato e formalizzato nelle
bozze di legge elaborate in questi anni. Bisogna proporre nuove forme di
pianificazione in grado di far fronte agli effetti del cambiamento climatico e
del degrado ambientale, di tutelare l’interesse degli abitanti e la qualità
ambientale e sociale dei luoghi dall’eccessiva rapacità degli investitori.
Occorre ripristinare l’effettiva capacità degli enti pubblici di governare i
processi di trasformazione dei territori e di vincolare le istituzioni pubbliche
alla trasparenza e al mandato degli elettori.
È fondamentale una riforma organica della legge nazionale per bloccare il
consumo di suolo e per rimuovere dai piani le previsioni non attuate o senza
inizio delle procedure da cinque anni.
Serve una nuova urbanistica tesa alla giustizia spaziale e al riequilibrio
territoriale, una nuova cultura civile e una vera sensibilità ambientale, per
Milano, per le città e i territori del Paese.
> Le firme:
> Ilaria Agostini – Università di Bologna
> Alfredo Alietti- Università di Ferrara
> Luca Alteri, Università di Roma, Sapienza
> Mariella Annese – Politecnico di Bari
> Pierpaolo Ascari, Università di Bologna
> Arianna Azzellino – Politecnico di Milano
> Daniele Balicco – Università Roma Tre
> Angela Barbanente – Politecnico di Bari
> Filippo Barbera – Università di Torino
> Alessandro Barile – Università di Roma
> Matteo Basso – Università Iuav di Venezia
> Emanuela Beacco – avvocato
> Luca Beltrami Gadola – direttore Arcipelago Milano
> Auretta Benedetti – università Bicocca
> Tomà Berlanda – università di Torino
> Alessandro Bertante NABA Milano
> Paolo Berdini – Università Tor Vergata di Roma
> Alberto Bertagna – università di Genova
> Piero Bevilacqua – Università La Sapienza di Roma
> Roberto Biscardini – Politecnico di Milano
> Stefano Bocchi – Università degli studi di Milano
> Paola Bonora – Università di Bologna
> Paolo Borioni – Università La Sapienza di Roma
> Gianni Bottalico – già presidente ACLI
> Sergio Brenna – Politecnico di Milano
> Paola Giuseppina Briata – Politecnico di Milano
> Grazia Brunetta – Politecnico di Torino
> Emma Buondonno – Università Federico II di Napoli
> Roberto Budini Gattai – Università di Firenze
> Alberto Budoni – Università la Sapienza di Roma
> Ilaria Bussoni – Università di Padova
> Francesca Cangelli – Università di Foggia
> Michel Carlana – Università IUAV di Venezia
> Davide Caselli – Università di Bergamo
> Mimmo Cangiano – Università di Venezia
> Renato Capozzi – Università Federico II di Napoli
> Giovanni Carrosio – Università di Trieste
> Gianfranco Cartei – Università di Firenze
> Arianna Catenacci – Politecnico di Milano
> Giovanni Caudo – Università di Roma Tre
> Bibo Cecchini – Università di Sassari
> Filippo Celata – Università di Roma La Sapienza
> Carlo Cellamare – Università La Sapienza di Roma
> Floriana Cerniglia – Università Cattolica di Milano
> Claudia Cassatella – Politecnico di Torino
> Francesco Chiodelli – Università di Torino
> Francesca Cognetti – Politecnico di Milano
> Laura Colini – Università IUAV di Venezia
> Andrea Comboni – Università di Trento
> Grazia Concilio – Politecnico di Milano
> Giancarlo Consonni, Politecnico di Milano
> Francesca Conti- Università di Roma La Sapienza
> Alessandro Coppola – Politecnico di Milano
> Giorgiomaria Cornelio Università Iuav di Venezia
> Elisa Cristiana Cattaneo – Politecnico di Milano
> Pierre Alain Croset, Politecnico di Milano
> Joselle Dagnes – Università di Torino
> Senzio Sergio D’Agata, Università Bicocca
> Concetta D’Angeli – Università di Pisa
> Alessandro Dama – Politecnico di Milano
> Lidia De Candia – Università di Sassari
> Francesco De Cristofaro – Università di Napoli Federico II
> Silvia De Laude – Università di Roma La Sapienza
> Sabina De Luca – Forum Uguaglianze e Diversità
> Vezio De Lucia – Università la Sapienza di Roma
> Antonio De Rossi – Politecnico di Torino
> Lorenzo degli Esposti – Università di Genova
> Alessandro Del Piano – urbanista
> Antonio Di Gennaro – agronomo
> Veronica Dini – avvocato
> Martino Doimo, Università Iuav di Venezia
> Luigi de Falco – Presidente Italia Nostra Napoli
> Paula de Jesus – LABUR – Laboratorio Urbanistica
> Paolo De Nardis – Università La Sapienza- Roma
> Giuseppe Episcopo – Università Roma Tre
> Antonio Esposito – Università di Bologna
> Romeo Farinella – Università di Ferrara
> Davide Tommaso Ferrando – Università di Bolzano
> Francesco Saverio Fera – Università di Bologna
> Marco Ferrari – Università Iuav di Venezia
> Cristiana Fiamingo – Università degli Studi di Milano
> Pierfrancesco Fiore – Università di Salerno
> Daniel Andrew Finch-Race – Università di Bologna
> Mattia Fiore – Università di Bologna
> Gianfranco Franz -Università di Ferrara
> Alessia Franzese – Università Iuav di Venezia
> Laura Fregolent – Università Iuav di Venezia
> Emanuele Frixa – Università di Bologna
> Andrea Fumagalli – Università di Pavia
> Sara Gandini – IEO
> Emanuele Garbin, Università Iuav di Venezia
> Giuseppe Garzia – Università di Bologna
> Francesco Gastaldi – Università Iuav di Venezia
> Dario Gentili – Università Roma Tre
> Maria Cristina Gibelli – Politecnico di Milano
> Daniele Giglioli – Università di Trento
> Roberto Gigliotti – Università di Bolzano
> Corrado Giuliano – avvocato
> Simone Gobbo, Università Iuav di Venezia
> Giorgio Goggi – Politecnico di Milano
> Paolo Gomarasca – Università Cattolica di Milano
> Francesca Governa – Politecnico di Torino
> Elena Granata – Politecnico di Milano
> Claudio Greppi – Università di Siena
> Massimiliano Guareschi – Università Bicocca
> Giovanna Iacovone – Università della Basilicata
> Carlo Iannello – Università di Napoli Federico II
> Giovanni Laino – Università di Napoli Federico II
> Arturo Sergio Lanzani – Politecnico di Milano
> Tommaso Listo – Politecnico di Torino
> Antonio Longo – Politecnico di Milano
> Francesca Leder – Università di Ferrara
> Alberto Lucarelli – Università di Napoli Federico II
> Sabrina Lucarelli – Direttivo Riabitare l’Italia
> Stefano Lucarelli – Università di Bergamo
> Giovanni Maciocco – Università di Sassari
> Paolo Maddalena – Vicepresidente emerito della Corte Costituzionale
> Roberto Mancini – Università di Macerata
> Sara Marini – Università Iuav di Venezia
> Costanza Margiotta – Università di Padova
> Sergio Marotta – Università Suor Orsola Benincasa
> Anna Marson- Università Iuav di Venezia
> Gianni Mastrolonardo – Università di Firenze
> Alfio Mastropaolo – Università di Torino
> Clara Mattei – New School for Social Research, NY
> Ugo Mattei, Università di Torino
> Arturo Mazzarella – università di Roma
> Eugenio Mazzarella – Università di Napoli Federico II
> Francesco Memo – scrittore
> Livia Mercati- Università di Perugia
> Carlo Moccia – Politecnico di Bari
> Tomaso Montanari – università per stranieri di Siena
> Raul Mordenti (Università di Roma Tor Vergata)
> Cristina Morini – Effimera
> Andrea Morniroli – Economia Fondamentale
> Stefano Munarin – Università Iuav di Venezia
> Francesco Musco – Università Iuav di Venezia
> Mario Angelo Neve – Università di Bologna
> Elena Ostanel – Università Iuav di Venezia
> Sergio Pace – Politecnico di Torino
> Daniela Padoan – Presidente di Giustizia e Libertà
> Francesco Pallante – Università di Torino
> Pancho Pardi – Università di Firenze
> Marco Parisi – Università del Molise
> Rita Paris- direttore Parco Archeologico dell’Appia Antica
> Rossano Pazzagli – Università del Molise
> Agostino Petrillo – Politecnico di Milano
> Marco Peverini – Politecnico di Milano
> Massimo Pica Ciamarra – Università di Napoli Federico II, International
> Academy of Architecture,
> Emanuele Piccardo – Università di Genova
> Vanessa Pietrantonio – Università di Bologna
> Paolo Pileri- Politecnico di Milano
> Valeria Pinto – Università di Napoli Federico II
> Michelangelo Pivetta, Università di Firenze
> Pierluigi Portaluri – Università del Salento
> Alessandro Portelli – Università di Roma La Sapienza
> Stefano Portelli – Università di Roma Tre
> Geminello Preterossi – Università di Salerno
> Matteo Proto- Università di Bologna
> Gabriella Pultrone – Università Mediterranea di Reggio Calabria
> Carlo Quintelli – Università di Parma
> Federico Rahola – Università di Genova
> Gundula Rakowitz – Università Iuav di Venezia
> Cristina Renzoni – Politecnico di Milano
> Laura Rescia – Università di Torino
> Francesco Rispoli – Università di Napoli Federico II
> Aurora Riviezzo – Politecnico di Torino
> Luisa Rossi – Università degli studi di Parma
> Ugo Rossi – Gran Sasso Science Institute dell’Aquila
> Renzo Luigi Rosso – CNR – IRPI, Politecnico di Milano
> Luca Ruali – Università Iuav di Venezia
> Lorenzo Sacconi – Università Statale di Milano
> Laura Saija – Università di Catania
> Angelo Salento – Università del Salento
> Isaia Sales – Università Suor Orsola Benincasa
> Carlo Salone – Università di Torino
> Battista Sangineto – Università della Calabria
> Giuseppe Scaglione – Università di Trento
> Enzo Scandurra – Università di Roma
> Giuseppe Scandurra – Università di Ferrara
> Andrea Schiavone – LABUR – Laboratorio Urbanistica
> Rocco Sciarrone – università di Torino
> Giovanni Semi – Politecnico di Torino
> Salvatore Settis – Scuola Normale Superiore, Università di Pisa
> Luca Skansi – Politecnico di Milano
> Paolo Sordi (Università eCampus; Università di Roma Tor Vergata)
> Laura Tedesco – Università Iuav di Venezia
> Fabio Terribile – Università di Napoli Federico II
> Vincenzo Tondi della Mura – Università del Salento
> Graziella Tonon – Politecnico di Milano
> Simone Tosi – Università Bicocca
> Lucia Tozzi – Università di Bologna
> Francesco Trane – Università di Ferrara
> Maria Cristina Treu, Politecnico di Milano
> Simone Tulumello – università di Lisbona
> Paolo Urbani – Università La Sapienza di Roma
> Sergio Vacca – Università di Sassari
> Giorgio Vacchiano – Università Statale Milano
> Pietro Valle – Politecnico di Milano
> Francesco Vallerani – Università Ca Foscari di Venezia
> Daniele Vannetiello – Università di Bologna
> Mauro Varotto – Università di Padova
> Matteo Vegetti – Università di Mendrisio
> Sergio Vellante – Università della Campania Luigi Vanvitelli
> Massimo Venturi Ferriolo – Politecnico di Milano
> Gianfranco Viesti – Università di Bari
> Marco Vigliotti – Università La Sapienza di Roma
> Tiziana Villani – Università La Sapienza di Roma
> Federica Visconti – Università di Napoli
> Chiara Visintin – Biblioteca Arcivio Emilio Sereni
> Daniele Vitale – Politecnico di Milano
> Alessandro Volpi- Università di Pisa
> Federico Zanfi – Politecnico di Milano
> Alberto Ziparo – università di Firenze
> Iacopo Zetti – università di Firenze
Redazione Italia