
Il sindacato che sta con Zohran
Jacobin Italia - Monday, July 7, 2025
Dopo la batosta inflittagli da Zohran Mamdani, l’ex governatore Andrew Cuomo continua a tacere sulla sua eventuale corsa per diventare sindaco nelle elezioni generali di novembre, alle quali può accedere essendo registrato sulla scheda elettorale con la lista indipendente Fight and Deliver. Il suo silenzio è pari a quello che molti big dell’establishment Democratico hanno adottato verso Zohran Mamdani, quasi come la sua vittoria non avesse scatenato un terremoto di proporzioni internazionali.
Per la verità qualche Dem su Mamdani il silenzio l’ha rotto, ma solo per contestarlo o dare vergognosa risonanza, attraverso insinuazioni più o meno velate, alle accuse di antisemitismo e di fondamentalisno islamico diffuse dalla destra trumpiana. Due esempi su tutti: il soporifero leader di minoranza della Camera Hakeem Jeffries – uno dei massimi beneficiari dei finanaziamenti della lobby israeliana Aipac – secondo il quale Mamdani «deve convincere la gente di esser disposto a combattere aggressivamente l’insorgere dell’antisemitismo nella città di New York» e la senatrice Kirsten Gillibrand che, dopo aver condannato Mamdani per presunti «riferimenti alla jihad globale», ha dovuto chiedegli scusa.
Fortunatamente però ci sono persone e soprattutto organizzazioni che, pur avendo votato per Cuomo alle primarie, si sono subito schierate con Zohran Mamdani, incuranti del fatto che Cuomo possa correre di nuovo nelle elezioni generali. Ad esempio due dei sindacati più influenti con un patrimonio di iscritti vastissimo come l’Hotel and Gaming Trades Council (Htc), che affilia l’ampia gamma dei lavoratori del settore, e il Seiu32bj, i cui affiliati sono soprattutto custodi, portieri, addetti alle pulizie, lavoratori aeroportuali, personale della sicurezza.
Mercoledì 2 luglio l’Htc e il Sieu32bj, insieme ad altri due importantissime organizzazioni che si erano astenute dal dare endorsement alle primarie, la Nurse Association dello Stato di New York e il Central Labor Acting Council – una enorme federazione di cui fanno parte più di 300 sindacati – hanno organizzato una conferenza stampa con Zohran Mamdani per ufficializzare il loro sostegno al neo eletto candidato Democratico. È stata una festa vera e propria, soprattutto per l’entusiasmo con cui Zohran è stato accolto dai tanti lavoratori e lavoratrici presenti, persone delle più varie età ed etnie, soprattutto di origini asiatiche e latino-americane. Per molti di loro, specie tra i più giovani, le indicazioni dei propri sindacati non sono servite a molto, visto che la loro scelta era ricaduta su Mamdani anche alle primarie. «Io ho votato per Zohran» ha raccontato una ragazza di soli 19 anni iscritta all’Htc mentre altre giovanissime vicine a lei dicevano di aver fatto altrettanto. «Il sindacato può dare le indicazioni che vuole e fa bene a farlo, ma ciascun iscritto ha diritto alla propria scelta. Ciascuno di noi ha una testa pensante e non si deve sentire obbligato a seguire delle decisioni prese dall’alto se non è d’accordo. Molti giovani come me hanno scelto Zohran, credo che le persone più anziane abbiano preferito Cuomo per sentirsi più sicure con qualcuno che conoscevano già e da cui in passato hanno avuto alcuni benefici».
Comunque, considerando il modo in cui Cuomo ha esercitato il potere nei suoi incarichi da governatore, durati 11 anni prima delle dimissioni rassegnate nell’agosto del 2021 per scandali sessuali, un modo che si basava su relazioni di potere/dipendenza/ricatto – come ben descritto da Ross Barkan nel libro The Prince in cui Cuomo è assimilato al principe machiavellico – è ipotizzabile escludere che non tutti i sindacati che gli hanno dato l’endorsement in prima battuta l’abbiano fatto per motivi ideologici e di reale gradimento, ma piuttosto per il timore di inimicarsi, a discapito dei lavoratori, una persona vendicativa come l’ex governatore. Ne abbiamo parlato con Manny Pastreich, presidente del Seiu 32bj.
Quali motivazioni vi hanno spinto a dare l’endorsement a Cuomo nelle primarie?
Quando Cuomo era governatore ha mantenuto la promessa di alzare le paghe dei lavoratori aeroportuali e di aumentare anche la paga minima. Inoltre era una persona che i nostri membri conoscevano bene, con cui c’era stata una lunga storia e per la quale nutrivano rispetto.
Quindi il fatto che il sindacato sia stato in un certo senso costretto a scegliere Cuomo, che era dato come vincente sicuro, per evitare possibili ritorsioni sono solo speculazioni?
Onestamente noi abbiamo preso in esame tutti i nove candidati, compreso il sindaco attuale Eric Adams, al nostro forum di 200 membri, che hanno avuto tutto il tempo di ragionare su ciascuno di loro. Quando in aprile abbiamo deciso per l’endorsement sulla base della storia dei vari candidati e del profilo che aveva Cuomo, un gruppo significativo, in effetti la maggioranza dei nostri 200 delegati, ha voluto che sostenessimo Andrew Cuomo e quella decisione ci andava benissimo, soprattutto per la storia di familiarità che i nostri affiliati avevano con lui.
Non ci sono state quindi riserve considerando gli abusi sessuali e la questione dei morti nelle case di riposo di cui è stato responsabile durante il Covid?
Sì, ci sono state. Ma chiunque si trovi in una posizione come quella del governatore ha a che fare con ogni sorta di problema, e ogni governatore porta con sé sia del buono che del cattivo. Sono tutte cose che abbiamo esaminato durante il nostro percorso verso l’endorsement.
Quindi avete deciso sulla base di quello che che vi sembrava essere la cosa migliore per gli interessi dei lavoratori?
Certamente. E Cuomo aveva fatto delle cose buone per i lavoratori. E comunque quello su cui siamo attualmente focalizzati non è guardare indietro ma guardare avanti. Voglio dire che quello che Zohran ha dimostrato, come lui stesso ha appena detto, è che ha creato una coalizione di 545.000 elettori newyorkesi che hanno voglia di guardare avanti. E noi siamo davvero orgogliosi di lavorare con lui e di essere parte della coalizione che costruirà un nuovo futuro.
Pensa che Zohran vincerà le elezioni di novembre?
Sono sicurissimo che Zohran sarà il prossimo sindaco di New York.
Nel frattempo Zohran Mamdami, durante la conferenza stampa ha colto l’occasione di una domanda postagli da una giornalista per replicare ufficialmente alle minacce di Donald Trump.
Ieri Donald Trump ha detto che dovrei essere arrestato, deportato e denaturalizzato. […] E non lo ha detto tanto per quello che sono, per come appaio o per come parlo, quanto piuttosto perché vuole distrarre la gente dai principi per cui mi batto. Io mi batto per la classe lavoratrice, per quella gente che è stata sfrattata da New York a causa del suo costo. E mi batto per la stessa gente per cui Trump aveva detto si sarebbe battuto. Ha fatto una campagna promettendo di abbassare i prezzi dei beni alimentari e di alleviare il soffocante costo della crisi. Ma per lui è più facile soffiare sul fuoco della divisione invece di prendere atto di quanto abbia tradito la working class americana non solo in questa città ma in tutto il paese, e di quanto continuerà a tradirla, perché sappiamo che gli conviene parlare di me invece che della legge che sta promuovendo a Washington [il cosiddetto Big Beautiful Bill definitivamente approvato il giorno dopo ndr]. Una legge che priverà letteralmente gli americani delle cure sanitarie, che ruberà il cibo a chi è già affamato, che replica uno dei massimi trasferimenti di ricchezza come quello visto nella storia recente durante gli anni della sua prima amministrazione. […] E per concludere la cosa che temo di più è il fatto che se Trump e la sua amministrazione non hanno remore nel dire quello che dicono sul nominato Democratico alla carica di sindaco di New York, immaginate cosa potranno dire e fare con immigrati di cui neppure conoscono i nomi.
*Elisabetta Raimondi è stata docente di inglese nella scuola pubblica. È attiva in ambito teatrale ed artistico, redattrice della rivista Vorrei.org per la quale segue dal 2016 la Political Revolution di Bernie Sanders.
L'articolo Il sindacato che sta con Zohran proviene da Jacobin Italia.