Trascendere il conflitto: seminario alla Casa per la Pace di Ghilarza

Pressenza - Monday, July 21, 2025

Si è svolto, dal 4 al 6 di luglio 2025, il seminario sul metodo Transcend, condotto da Salvatore Deiana ed Erika Degortes, presso la Casa per la Pace di Ghilarza.  creata già nella seconda metà degli anni Ottanta dello scorso secolo dalla coppia di nonviolenti storici, Agata Cabiddu e Marino Cau, il seminario estivo promosso dal gruppo territoriale sardo del Movimento Nonviolento.

Era dall’ottobre del 2023 che non si svolgevano nuovi convegni o corsi nella storica Casa che ha ospitato in tanti anni moltissime persone, comprese coloro che non sono più con noi: da Nanni Salio, ad Alberto L’Abate, ma non solo, che hanno lasciato fra queste mura e nel cortile una parte della forza emanata nella loro vita, che è compresente. E’ la forza loro e di tanti altri che queste mura ricordano: da Daniele Lugli a Guido Ghiani.

L’occasione è arrivata dalla pubblicazione del libro di Salvatore Deiana “Trasformare i conflitti, promuovere la pace”, Edizioni ETS. Salvatore Deiana è ricercatore e docente di Pedagogia, all’università di Cagliari, oltre che storico attivista nonviolento. Erika Degortes, autrice di un capitolo del libro, è stata per molti anni allieva e collaboratrice di Galtung e continua a seguirne le tracce.

La Casa ha accolto ventuno partecipanti, quattordici donne e sette uomini, che hanno contribuito alle attività preparate da Salvatore Deiana ed Erika Degortes, per un primo approccio al metodo Transcend, ideato dal compianto Johan Galtung.

Il metodo, fra i più considerati a livello internazionale per la trasformazione nonviolenta dei conflitti, ha una struttura assai complessa, ma può essere semplificato in tre azioni:

  1. Fare la mappatura del conflitto, evidenziando le parti, gli attori in causa, gli obiettivi di ciascuna parte e degli altri attori implicati.
  2. Legittimare gli obiettivi delle parti, distinguendoli da quelli illegittimi, ovvero quelli che ledono pesantemente i diritti umani della parte avversa (comparazione tra obiettivi e mezzi, lavoro per l’integrazione).
  3. Costruire ponti fra le parti e tra gli attori interessati, con l’obiettivo di andare verso il futuro, per trascendere e trasformare il conflitto in modo creativo e costruttivo.

Ci sono dei bisogni fondamentali per ogni persona ed ogni popolo.

  • Bisogni materiali: sopravvivenza (o sicurezza), benessere (lavoro, cura, relazioni, natura, salute…)
  • Bisogni immateriali: l’identità (il senso di appartenenza, la cultura) e la libertà (rispetto delle libertà democratiche, ma anche di quelle collettive per i popoli colonizzati).

Senza entrare nel merito del seminario e delle dinamiche suscitate, si può dire che di un momento come questo c’era bisogno, soprattutto qua in Sardegna, dove il conflitto tra guerra e pace, viene vissuto quotidianamente sul territorio, occupato da poligoni e basi, con le esercitazioni sempre più lunghe, sempre più frequenti, con l’avvelenamento dell’ambiente e della vita selvatica ed il pericolo sulla salute per la popolazione umana.

Possiamo intanto uscirne con la consapevolezza che è necessario mappare il conflitto, per poter scegliere in che modo possa essere affrontato. Ma la vera svolta è quella di agire in modo nonviolento, o nel modo meno violento possibile, che sembra coinvolgere sempre più attivisti non solo in Sardegna, ma in Europa e nel mondo.

La Casa per la Pace di Ghilarza, del Movimento Nonviolento, ricorda, non dimentica. Non si arrende e va avanti.

 

Carlo Bellisai