
Il Gruppo dell’Aja convoca una conferenza di emergenza in Colombia per fermare il genocidio a Gaza
InfoPal - Wednesday, July 16, 2025
Bogotà. Rappresentanti di oltre 30 Paesi si sono riuniti da ieri, 15 luglio, nella capitale colombiana, Bogotá, per un evento di due giorni focalizzato sulla definizione di azioni legali e diplomatiche volte a porre fine al genocidio di Israele a Gaza e all’occupazione illegale della Palestina.
Il summit è co-organizzato dai governi di Colombia e Sudafrica in qualità di co-presidenti del Gruppo dell’Aja, con l’obiettivo di coordinare azioni diplomatiche e legali per contrastare ciò che definiscono un “clima di impunità” favorito da Israele e dai suoi potenti alleati.
L’iniziativa nasce “in risposta alle crescenti violazioni del diritto internazionale in Palestina, compreso il crimine di genocidio”, si legge in una dichiarazione del governo colombiano.
Il Gruppo dell’Aja è un blocco attualmente formato da otto Stati, fondato il 31 gennaio nella città olandese che gli dà il nome, con l’obiettivo dichiarato di rendere Israele responsabile secondo il diritto internazionale. I membri fondatori sono Bolivia, Colombia, Cuba, Honduras, Malesia, Namibia, Senegal e Sudafrica.
Tra i Paesi partecipanti al summit figurano Algeria, Bangladesh, Bolivia, Brasile, Cile, Cina, Cuba, Gibuti, Honduras, Indonesia, Irlanda, Libano, Malesia, Namibia, Nicaragua, Oman, Portogallo, Spagna, Qatar, Turchia, Saint Vincent e Grenadine, Uruguay e Palestina.
Tra i funzionari presenti ci saranno la relatrice speciale dell’ONU per la Palestina, Francesca Albanese; il capo dell’agenzia ONU per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini; la relatrice speciale dell’ONU sul diritto alla salute, Tlaleng Mofokeng; la presidente del gruppo di lavoro ONU sulla discriminazione contro donne e ragazze, Laura Nyirinkindi; e Andres Macias Tolosa, titolare del mandato del gruppo ONU sui mercenari.
Honored to join the #HagueGroup at the Emergency Meeting on Gaza, called by Colombia & South Africa, 15–16 July in Bogotá.
— Francesca Albanese, UN Special Rapporteur oPt (@FranceskAlbs) June 12, 2025
The Hague Group opens the door to a different future — rooted in law and accountability. Will other States walk through it? They should: they have an… https://t.co/57TkEAs7wL pic.twitter.com/IGyiq9BD8q
Secondo la coordinatrice del gruppo, Varsha Gandikota-Nellutla, il gruppo è stato costituito in parte come reazione alla mancata osservanza da parte di alcuni Stati degli obblighi legali internazionali vincolanti.
Si fa riferimento in particolare alla reazione contraria di diversi Paesi occidentali ai mandati d’arresto emessi dalla Corte Penale Internazionale nel novembre 2024 nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e del suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant, nonché al mancato rispetto da parte di Israele di molteplici ordini della Corte Internazionale di Giustizia in riferimento alla Convenzione sul genocidio a Gaza.
(Fonti: Thehaguegroup.org, Quds News, PC).