
Boicottare le multinazionali Usa
Comune-info - Tuesday, July 15, 2025C’è il movimento a guida palestinese per il boicottaggio di Israele che sta attirando sempre più attenzioni, ci sono storiche iniziative di protesta come Buy Nothing Day e oggi perfino app per il consumo critico. Forse per rispondere dal basso alla tracotanza di Trump e dei mercati si potrebbe far nascere una campagna per non acquistare i prodotti Usa. Del resto, scrive Marco Aime, il boicottaggio di Tesla ha lasciato il segno. “Gandhi riuscì a piegare il colonialismo britannico con il boicottaggio dei prodotti provenienti dall’Inghilterra…”

Di fronte all’arroganza, alla tracotanza e al disprezzo di Donald Trump, che impone dazi assurdi e, violando ogni diritto internazionale, non ammette ritorsioni; di fronte alle pavide reazioni delle autorità europee, una risposta popolare è necessaria. Abbiamo accettato tutti supinamente il sistema di mercato, allora invece di subirlo passivamente, proviamo a girarlo a nostro favore. Tale sistema ha fatto di noi dei “consumatori”, è vero, ma possiamo scegliere cosa consumare. Riprendo allora una vecchia idea di Umberto Eco, sviluppata in un contesto tutto italiano: prendiamo nota dei prodotti che importiamo dagli Usa, facciamo circolare le informazioni, condividiamole e iniziamo a non acquistare quei prodotti. Visto che l’unica lingua che il magnate statunitense sembra parlare è quella del denaro, proviamo a rispondergli nel suo idioma.
Non è facile, me ne rendo conto, ma quale alternativa abbiamo se le nostre autorità sono pronte a inchinarsi a ogni sfuriata del presidente Usa, se non quasi a ringraziarlo. Sembra di essere tornati ai film western degli anni Quaranta-Cinquanta, dove i cattivi erano gli indiani e Custer un eroe. Oggi i cattivi sono i cinesi, il buono è lui.
Il boicottaggio della Tesla, dopo le prime sparate demenziali del suo inventore ha lasciato il segno. Perché non continuare? Lo so, occorre informarsi, prendere coscienza, non cadere nelle trappole delle fake news, ma è l’unica strada possibile. Il Mahatma Gandhi riuscì a piegare il colonialismo britannico con il boicottaggio dei prodotti provenienti dall’Inghilterra. Per carità, nessuno di noi, credo, voglia e possa paragonarsi a Gandhi, ma nel nostro piccolo…
Narra una leggenda, che un giorno nella foresta scoppiò un grande incendio. Di fronte all’avanzare delle fiamme, tutti gli animali scapparono terrorizzati mentre il fuoco distruggeva ogni cosa senza pietà. Leoni, zebre, elefanti, rinoceronti, gazzelle e tanti altri animali cercarono rifugio nelle acque del grande fiume, ma ormai l’incendio stava per arrivare anche lì. Mentre tutti discutevano animatamente sul da farsi, un piccolissimo colibrì si tuffò nelle acque del fiume e, dopo aver preso nel becco una goccia d’acqua, la lasciò cadere sopra la foresta invasa dal fumo. Il fuoco non se ne accorse neppure e proseguì la sua corsa sospinto dal vento. Il colibrì, però, non si perse d’animo e continuò a tuffarsi per raccogliere ogni volta una piccola goccia d’acqua che lasciava cadere sulle fiamme. Vedendolo, il leone lo chiamò e gli chiese: “Cosa stai facendo?”. L’uccellino gli rispose: “Cerco di spegnere l’incendio!“. “Non ci riuscirai mai!” “Forse, ma intanto faccio la mia parte”.
Tra gli ultimi libri di Marco Aime Confini. Realtà e invenzioni (scritto con Davide Papotti per EGA), di cui è possibile leggere qui l’introduzione: Il bisogno di sconfinare.
Pubblicato anche su un blog del fattoquotidiano.it e qui con l’autorizzazione dell’autore.
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