
Sesto Fiorentino: un esempio concreto di solidarietà con la Palestina
BDS Italia - BDS Italia - Friday, July 11, 2025BDS Italia esprime pieno sostegno alla coraggiosa presa di posizione del Comune di Sesto Fiorentino, che ha scelto di passare dalle parole ai fatti in un momento cruciale per la difesa dei diritti umani e della giustizia internazionale.
La Giunta comunale, guidata dal sindaco Lorenzo Falchi, ha deciso di sospendere ogni acquisto e commercializzazione di prodotti farmaceutici e cosmetici provenienti da aziende israeliane nelle farmacie comunali. Si tratta della prima iniziativa di boicottaggio istituzionale adottata da un ente locale in Italia: un segnale forte e concreto contro la complicità con le politiche coloniali e di apartheid dello Stato di Israele.
La misura ha un impatto simbolico e pratico rilevante, in particolare nei confronti dell’azienda TEVA, multinazionale farmaceutica israeliana leader mondiale nella produzione di farmaci generici. TEVA è già da tempo oggetto di una campagna di boicottaggio da parte di BDS Italia, a causa del suo diretto coinvolgimento nell’economia dell’occupazione israeliana. È importante sottolineare che la maggior parte dei farmaci TEVA è sostituibile con altri generici, e che il boicottaggio non si applica ai farmaci non sostituibili, nel rispetto del diritto alla salute delle persone.
Questa scelta assume ancora più significato nel contesto attuale, in cui il governo italiano continua a sostenere Israele a livello politico, economico e militare, nonostante le gravi violazioni dei diritti umani e le recenti sentenze della Corte Internazionale di Giustizia che parlano chiaramente di potenziale genocidio a Gaza. In questo scenario, Comuni, Regioni ed enti pubblici hanno la possibilità – e la responsabilità – di adottare misure concrete per porre fine a ogni forma di complicità.
Per questo, BDS Italia lancia un appello a tutti gli enti pubblici affinché:
--> interrompano ogni tipo di rapporto istituzionale ed economico con Israele, finché continueranno l’occupazione, il colonialismo e il genocidio del popolo palestinese
--> adottino politiche etiche di appalti e investimenti, escludendo le aziende coinvolte in gravi violazioni dei diritti umani, in Palestina come altrove
--> esercitino pressione sul governo italiano, affinché rispetti gli obblighi derivanti dalle sentenze della Corte Internazionale di Giustizia del 2024, incluso un embargo militare totale nei confronti di Israele
--> sostengano le campagne del movimento BDS, contribuendo così a costruire un fronte sociale e istituzionale per la giustizia e la liberazione della Palestina.
Serve una presa di posizione collettiva, coraggiosa e concreta.
Il tempo della neutralità è finito.
La solidarietà non si dichiara: si pratica.
BDS Italia