No Snam Sulmona: «Che fine hanno fatto i nostri esposti?”

Pressenza - Saturday, June 21, 2025

Conferenza stampa davanti al tribunale degli attivisti che rischiano fino ad un anno di carcere perché il questore l’aveva vietata

Rischiano fino ad un anno di carcere gli ambientalisti di Sulmona che ieri hanno tenuto, davanti al Tribunale, una conferenza stampa per chiedere quale fine hanno fatto i diversi esposti presentati in Procura sulla centrale Snam in costruzione in località Case Pente.

Il Questore dell’Aquila, Fabrizio Mancini, aveva vietato la conferenza stampa perché, a suo dire, il Tribunale “è un obiettivo sensibile” e l’iniziativa avrebbe rischiato di “compromettere l’ordine e la sicurezza pubblica”. Ma i No Snam, che da oltre 17 anni portano avanti la lotta contro l’inutile e disastroso progetto Linea Adriatica, hanno deciso di ignorare il decreto emesso dal Questore e di tenere l’incontro con i giornalisti così come programmato.

A nulla è valsa la minaccia di applicare l’art. 18 delle Leggi di Pubblica Sicurezza del 1931 che stabilisce, appunto, fino ad un anno di reclusione per chi disattende l’ordine dato dal Questore.

“Quel divieto è assurdo – dice Mario Pizzola, rappresentante del coordinamento Per il clima Fuori dal fossile – perché davanti al Tribunale si sono sempre tenute conferenze stampa ed anche manifestazioni. Qualificarlo come “obiettivo sensibile” significa solo impedire l’esercizio della libertà di manifestazione del pensiero garantita dalla nostra Costituzione.”

Ad avviso degli attivisti No Snam accettare il divieto avrebbe significato avallare l’idea paradossale che una semplice conferenza stampa possa costituire un pericolo per l’ordine pubblico. Non solo, ma avrebbe significato ammettere che chi lotta in modo pacifico e nonviolento per difendere il proprio territorio dalla aggressione della multinazionale del gas è oggettivamente pericoloso. Forse ad essere “sensibili” – precisano gli ambientalisti – sono i nostri esposti presentati alla Magistratura, alla quale da più di due anni abbiamo chiesto di fare luce sulle illegalità commesse dalla Snam, ma senza avere risposte.

“Riteniamo – aggiunge Mario Pizzola – che atti quale quello del Questore dell’Aquila costituiscano un pericoloso effetto collaterale della deriva autoritaria e liberticida voluta dal governo Meloni con il varo del cosiddetto Decreto Sicurezza. Le libertà democratiche conquistate con la lotta al nazifascismo vanno difese strenuamente; cedere su questi principi significa aprire le porte al regime. E’ incredibile che a distanza di 94 anni in Italia trovino ancora applicazione le Leggi di Polizia emanate in piena era fascista e firmate dal re Vittorio Emanuele II. Con i nostri avvocati stiamo valutando di presentare un esposto per abuso di potere nei confronti del Questore dell’L’Aquila”.

Già il 17 aprile scorso l’ineffabile Questore era balzato agli onori della cronaca per aver emanato un analogo decreto con cui impediva la effettuazione di un presidio davanti al cantiere della centrale Snam. Ma anche in quel caso gli ambientalisti avevano deciso di infrangere il divieto ed erano stati denunciati per aver violato il “famigerato” art. 18 delle Leggi di Polizia.

“La Snam per costruire la sua centrale sta devastando il nostro territorio – concludono i No Snam – ha distrutto le testimonianze di un antico insediamento umano risalente a 4200 anni fa, un vero e proprio crimine storico e culturale. Ha abbattuto illegalmente centinaia di alberi di ulivo ed ha sottratto all’Orso bruno marsicano, specie ad altissimo rischio di estinzione, un’importante area di corridoio faunistico.  Lo stesso cantiere della centrale è illegale perché aperto in violazione del decreto VIA e perché va avanti con una autorizzazione scaduta. Al danno si aggiunge la beffa perché saranno i cittadini a pagare il costo dell’opera (2 miliardi e 500 milioni) attraverso l’aumento della bolletta energetica per i prossimi 50 anni. Porteremo la nostra lotta fino in fondo, non sarà certo la repressione a fermarci”.

  Coordinamento Per il clima Fuori dal fossile – Sulmona   

Redazione Abruzzo