
Cosa rende letale il missile ipersonico Fattah dell’Iran, utilizzato nell’Operazione True Promise III
InfoPal - Friday, June 20, 2025
Teheran – Press TV. Mercoledì mattina, nell’undicesima fase dell’Operazione True Promise III, il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) ha annunciato che il missile supersonico avanzato Fattah è stato utilizzato contro l’entità sionista con incredibile successo.
Il missile di prima generazione, ha affermato, ha penetrato con successo le tanto pubblicizzate difese aeree israeliane e ha trasmesso un messaggio forte al regime e ai suoi alleati occidentali guerrafondai.
L’IRGC ha descritto l’ultima fase dell’operazione su più fronti come un “punto di svolta”, affermando che il dispiegamento dei missili Fattah di prima generazione ha segnato “l’inizio della fine” per i “mitici” sistemi di difesa missilistica di Israele.
“I potenti e altamente manovrabili missili Fattah hanno ripetutamente scosso i rifugi dei codardi sionisti questa notte, inviando un chiaro messaggio della forza dell’Iran all’alleato guerrafondaio di Tel Aviv, che continua a vivere in illusioni e falsi presupposti”, ha osservato.
La dichiarazione ha aggiunto che il bombardamento missilistico ha dimostrato che l’Iran detiene ora il dominio completo sui cieli dei territori occupati e che i coloni israeliani rimangono completamente indifesi contro gli attacchi di precisione della Repubblica Islamica.
Cos’è Fattah e quando è stato presentato?
Fattah, il primo missile balistico ipersonico di fabbricazione nazionale, è stato presentato per la prima volta nel giugno 2023, aprendo la strada all’ingresso dell’Iran in un piccolo ma potente club di quattro paesi che hanno compiuto un’impresa così straordinaria.
Alla cerimonia di presentazione a Teheran hanno partecipato l’allora presidente iraniano Ebrahim Raeisi e diversi alti ufficiali militari, tra cui l’ex-comandante in capo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), il maggiore generale Hossein Salami, e l’ex-comandante aerospaziale delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), il generale di brigata Amir Ali Hajizadeh, entrambi caduti martiri il 13 giugno durante l’aggressione israeliana.
Fattah (letteralmente “l’apritore”) è stato battezzato così dalla Guida della Rivoluzione Islamica, l’Ayatollah Seyed Ali Khamenei in persona. Si tratta di un razzo a due stadi a propellente solido con guida di precisione, con una gittata di 1.400 km e una velocità massima di Mach 13-15.
Questa velocità, insieme agli ugelli mobili che consentono al missile di manovrare in tutte le direzioni, sia dentro che fuori dall’atmosfera terrestre, lo rende immune all’intercettazione da parte di tutti i sistemi antimissile esistenti.
Descrivendo la produzione del missile di nuova generazione come un “passo da gigante” nell’industria missilistica iraniana, il Generale di Brigata Hajizadeh, durante la cerimonia di inaugurazione di due anni fa, ha affermato che il missile ha superato tutti i test senza problemi.
Si è affrettato ad aggiungere che Fattah “non può essere distrutto” da alcun sistema di difesa missilistica e che la sua gittata è stata determinata in 1.400 chilometri.
Prima dell’Iran, solo tre paesi avevano padroneggiato la tecnologia per produrre missili ipersonici operativi: Russia, Cina e India. I loro modelli differiscono per piattaforme di lancio, gittata, carico utile e tecnologia ipersonica stessa.
Pochissimi altri paesi, inclusi gli Stati Uniti, hanno programmi di sviluppo ipersonici a lungo termine; tuttavia, a oggi, non hanno avuto successo né sono stati implementati operativamente.
Ad esempio, il bilancio 2024 dell’Aeronautica militare statunitense includeva solo stanziamenti per lo sviluppo tecnologico, ma non per l’acquisto o la messa in servizio di missili ipersonici.
Tenendo conto del modello e delle specifiche presentati, il missile iraniano Fattah differisce da tutti i missili ipersonici operativi o in fase di sviluppo esistenti.
L’allora presidente Ebrahim Raeisi, intervenendo durante la cerimonia di inaugurazione, ha elogiato i notevoli progressi del paese in ambito militare e ha affermato che l’industria missilistica è diventata “autoctona” e non può essere influenzata da minacce di guerra.
Ha inoltre osservato che il progresso militare è “fonte di sicurezza e pace” per la regione.
Come ha reagito il mondo a Fattah?
Negli ultimi anni, i successi tecnologici iraniani sono stati accolti con disapprovazione o scherno dai media occidentali. Tuttavia, le reazioni sono state molto più misurate ed equilibrate quando il missile Fattah è stato presentato nel giugno 2023.
I droni iraniani, un tempo descritti come “giocattoli inutili” dai media occidentali e dai cosiddetti esperti militari, oggi sono diventati fonte di costernazione per l’Occidente, con gli Stati Uniti che hanno imposto una serie di sanzioni all’Iran.
Anche i radar e i sistemi antiaerei iraniani di produzione nazionale sono stati oggetto di scherno fino a giugno 2019, quando il più sofisticato drone di sorveglianza statunitense RQ-4A Global Hawk è stato abbattuto dal terzo sistema Khordad. La risposta degli Stati Uniti è stata anche l’imposizione di ulteriori sanzioni.
In risposta alla presentazione di Fattah, il Dipartimento del Tesoro statunitense ha sanzionato una rete di sette individui e sei entità in Iran, Cina e Hong Kong, citando i legami con il programma missilistico balistico iraniano.
L’allora ministro degli Affari militari del regime israeliano, Yoav Gallant, ha cercato di minimizzare l’importanza di Fattah, sostenendo che “Israele avrebbe sempre avuto una soluzione per contrastarlo”.
Radio Free Europe, un’emittente di propaganda occidentale, ha citato un “esperto” che affermava che Fattah “non sembra essere sofisticato quanto i missili ipersonici sviluppati da Stati Uniti e Cina”.
Il rapporto citava un altro “esperto” che affermava che ci sono “dubbi sulla sua reale capacità di colpire con precisione il bersaglio all’altissima velocità dichiarata”.
Gli strateghi militari con cui ha parlato il sito web di Press TV hanno affermato che questi cosiddetti “commenti degli esperti” sul primo missile ipersonico iraniano “dimostrano che alcuni occidentali continuano a negare” la potenza militare dell’Iran, che è “cresciuta enormemente nonostante le sanzioni”.
A che punto è l’industria missilistica e dei droni iraniana?
Nonostante sanzioni draconiane e illegali per decenni, l’esercito iraniano ha compiuto progressi notevoli, producendo internamente droni, missili e aerei da combattimento di livello mondiale in grado di colpire obiettivi distanti con precisione chirurgica.
È importante sottolineare che la Repubblica Islamica dell’Iran non ha mai avviato un attacco contro alcun paese. Il suo formidabile arsenale è rigorosamente mantenuto a scopo difensivo.
Per le operazioni di ritorsione, l’Iran possiede una gamma diversificata e sofisticata di tecnologie militari progettate per attacchi precisi a lungo raggio, la cui efficacia è stata dimostrata ovunque siano schierate. L’Iran possiede uno dei più grandi arsenali missilistici al mondo e il più grande della regione, composto da missili balistici, quasi-balistici, da crociera e ipersonici sviluppati sotto sanzioni ed embarghi.
A differenza della maggior parte dei paesi che fanno largo uso della potenza aerea, negli ultimi decenni l’Iran ha concentrato le sue capacità militari a lungo raggio sulla tecnologia dei missili balistici.
Sebbene la tecnologia ipersonica sia estremamente sofisticata, in quanto prevede motori a razzo avanzati, materiali resistenti alle alte temperature e una guida complessa, è evidente dalle dichiarazioni e dalle reazioni che non vi è scetticismo sulle capacità del Fattah.
L’Iran ha presentato anche il modello migliorato, il Fattah-2. Mentre il primo stadio rimane lo stesso della versione iniziale, il secondo stadio presenta un design della testata diverso.
Il booster a combustibile solido del Fattah-2 è dotato di una testata planante, creando una nuova classificazione in questo campo: Hypersonic Cruise Glide Vehicle (HCGV).
Il Fattah-2 ha una gittata di 1.400 km, una lunghezza di circa 12 metri e un peso fino a 4.100 chilogrammi, con un secondo stadio del peso di 500 kg, di cui 200 kg di carica esplosiva.
L’Iran vanta una notevole esperienza con i missili balistici ad alta precisione, collaudata nella pratica contro basi terroristiche in Iraq e Siria, nonché contro obiettivi mobili nel Golfo Persico.
Traduzione per InfoPal di F.L.