Attivisti di “Palestina Libera” interrompono l’assemblea degli azionisti della Leonardo

Pressenza - Monday, May 26, 2025

Questa mattina alle 10:30, gli attivisti della campagna Palestina Libera hanno interrotto l’assemblea pubblica degli azionisti di Leonardo S.p.A., colpendo l’ingresso della sede generale con vernice rossa.

“L’Italia ripudia la guerra, eppure Leonardo la sta finanziando”, ha dichiarato Bruno durante la manifestazione, accendendo un fumogeno.

Le macchie di vernice rossa, simbolo del sangue versato dalle vittime palestinesi in quello che definiscono un genocidio in corso, hanno portato alla chiusura dell’ingresso principale della sede.
Gli attivisti sono stati trasportati in questura.

“Non siamo noi i criminali. I criminali di guerra sono i complici di questo genocidio”, ha aggiunto Salvatore mentre veniva portato via dalle forze dell’ordine.

La Striscia di Gaza è sotto bombardamenti incessanti da oltre 20 mesi. Dal 7 ottobre 2023, più di 53.000 civili palestinesi sono stati uccisi. Israele è stato accusato di numerosi crimini di guerra e contro l’umanità, resi possibili anche grazie al sostegno militare internazionale.

L’Italia è il terzo paese al mondo per supporto militare a Israele. In questi giorni, la Commissione Difesa del Senato ha approvato un nuovo piano da 1,6 miliardi di euro per l’acquisto di tecnologie militari israeliane, promosso dal Ministro della Difesa Guido Crosetto.

Il governo italiano, attraverso numerosi accordi di collaborazione con lo Stato d’Israele e il controllo su Leonardo S.p.A., si rende direttamente complice di questi crimini. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) è infatti il socio di maggioranza relativa della Leonardo, detenendo il 30,2% delle azioni e nominando 8 su 12 membri del Consiglio di Amministrazione, tra cui il Presidente Stefano Pontecorvo e l’AD Roberto Cingolani.

Contrariamente a quanto dichiarato dal Ministro degli Esteri Tajani — poi smentito — lo Stato italiano non ha mai interrotto la cooperazione militare con Israele. Secondo Leonardo stessa, nel 2023 è stato avviato un accordo in Israele per lo sviluppo di start-up nella difesa e cybersecurity, e nel 2024 sono previste attività di sostegno logistico alla flotta di addestramento M-346 per un valore di circa 7 milioni di euro (Fonte: Altraeconomia, ottobre 2024).

Leonardo S.p.A. agisce anche tramite società partecipate e joint venture strategiche:

Leonardo DRS, Inc. (USA), controllata al 72%, quotata al Nasdaq dopo la fusione con RADA Electronic Industries Ltd., israeliana.

DRS Rada Technologies Ltd, con sede in Israele, è controllata da Leonardo DRS, insieme ad altre aziende RADA negli USA.

HENSOLDT AG (Germania), partecipata al 22,8% da Leonardo, è partner tecnologico di Israel Aerospace Industries, società di proprietà del governo israeliano, attiva nella produzione di missili, radar e avionica.

Secondo il sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli, dal 7 ottobre 2023 si sono svolte circa 212 operazioni di esportazione militare tra Italia e Israele. È l’ennesima prova che il governo italiano, tramite Leonardo e le sue controllate, non ha mai interrotto le esportazioni militari, violando la legge 185/1990, che impone trasparenza e divieto di esportazione verso paesi coinvolti in gravi violazioni dei diritti umani.

Le prove dell’uso dei cannoni Oto Melara per colpire le coste di Gaza, anche in presenza di civili, dimostrano l’uso delle armi italiane da parte di Israele. Nonostante questo, Leonardo continua a firmare nuovi contratti da centinaia di milioni per forniture militari a Israele tramite Leonardo DRS.

La cooperazione in atto viola la Costituzione Italiana (art. 11), la Convenzione ONU sul genocidio del 1948, il Trattato internazionale sul commercio di armi del 2014, la legge 185/90, e le norme europee in materia di esportazione di armamenti.

Dichiarazioni degli attivisti

“Siamo qui oggi per chiedere agli azionisti e ai dirigenti di Leonardo cosa ne pensano di tutto questo.”

“Chiediamo che lo Stato italiano interrompa gli affari con Israele, che continua a sostenere tramite Leonardo e le sue partecipate. Non vogliamo che i nostri soldi vengano usati per alimentare crimini di guerra e genocidi.”

“Al governo diciamo che è assurdo che questo nuovo accordo militare avvenga proprio mentre Israele bombarda le tende dei rifugiati e uccide 100 bambini al giorno.”

“Non ci sono più parole per quello che sta succedendo a Gaza. Abbiamo capito che non ci restano che le azioni.”

“È inaccettabile sostenere un governo criminale che sta commettendo un massacro e una pulizia etnica davanti agli occhi del mondo solo perché economicamente conveniente. Gli italiani non vogliono essere complici di questo genocidio.”

“Ci teniamo a ricordare a Leonardo e ai suoi azionisti che l’Italia ripudia la guerra.”

Redazione Italia