
MILANO: MORTE DI RAMY, PM CONFERMANO L’OMICIDIO STRADALE PER UN CARABINIERE. ALTRI MILITARI INDAGATI PER DEPISTAGGIO
Radio Onda d`Urto - Wednesday, December 3, 2025
La Procura di Milano ha chiuso le indagini, per la seconda volta, in vista della richiesta di processo per omicidio stradale a carico del carabiniere che era alla guida dell’ultima macchina inseguitrice che provocò la morte di Ramy Elgaml, in sella al TMax, dopo un inseguimento durato 8 km nel quartiere Corvetto di Milano.
È quanto emerge dal nuovo avviso di conclusione delle indagini, notificato oggi, sulla morte del 19enne avvenuta il 24 novembre 2024. I Pm chiedono il processo per omicidio stradale anche per Fares Bouzidi, che guidava lo scooter.
Pochi giorni fa, lunedì 24 novembre, nel quartiere Corvetto di Milano si è ricordato Ramy a un anno dal suo omicidio. Amici di Ramy e Fares e numerose realtà sociali e di movimento meneghine dalle ore 18 si sono mossi in corteo, con una fiaccolata; alle ore 20 apposta una targa per Ramy e, a seguire, in piazza Gabrio Rosa, musica e parole, dietro lo slogan “Ramy vive nel cuore di chi resta”.
Nel nuovo atto complessivo di conclusione dell’inchiesta figurano anche gli altri sei militari indagati con accuse, a vario titolo, di favoreggiamento e depistaggio per la cancellazione di video e file di testimoni, di false informazioni ai pm e di falso ideologico sul verbale d’arresto per resistenza di Bouzidi. Imputazione quest’ultima che riguarda, tra gli altri, anche il carabiniere che guidava che, inoltre, è accusato anche di lesioni nei confronti di Bouzidi per l’incidente.
Il commento di Rajaa, del centro sociale Lambretta. Ascolta o scarica.