
PALESTINA: LA TESTIMONIANZA DI UN’ATTIVISTA BRESCIANA IN CISGIORDANIA E GLI AGGIORNAMENTI SULLA STRISCIA DI GAZA
Radio Onda d`Urto - Wednesday, November 26, 2025
Aggiornamenti dalla Palestina. Nella giornata di martedì 25 novembre, Hamas ha consegnato il corpo senza vita di un altro prigioniero israeliano. Tel Aviv ha invece restituito al Ministero della Sanità della Striscia di Gaza i corpi di 15 prigionieri palestinesi. Lo scambio era previsto dall’accordo in vigore dall’11 ottobre, che però Tel Aviv non ha mai rispettato sul fronte del cessate il fuoco.
Anche stamattina bombe su Rafah, a sud, dove gli occupanti israeliani sostengono di aver colpito sei combattenti della Resistenza palestinese. Raid aerei anche su Khan Yunis e Bani Suheila, sempre nel sud. Anche qui due vittime. Da quando è entrata in vigore la presunta tregua, i raid dell’esercito di occupazione israeliano hanno ucciso più di 350 palestinesi nella Striscia. Intanto piogge, vento e maree sono tornate a rendere ancor più infernale la vita di chi è sopravvisuto in questi due anni di genocidio sotto tende e rifugi di fortuna. A questo proposito l’Unrwa ricorda la situazione di emergenza per migliaia di sfollati nella Striscia stanno lottando per trovare un riparo sicuro in vista dell’arrivo del freddo.
Intanto il movimento islamico palestinese Hamas – secondo una fonte anonima citata dal saudita Asharq Al-Awsat – avrebbe avviato un dibattito interno sul futuro dell’organizzazione. Sul tavolo ci sarebbe anche l’ipotesi di sciogliere l’ala militare e “fondare un partito politico, con un approccio islamico nazionale, in grado di partecipare alla sfera politica generale”. Sul tema del disarmo, sarebbe “aperto a discuterne e lo sta facendo con Egitto, Qatar, Turchia e, indirettamente, con gli Stati Uniti”. Questo però – precisa la fonte anonima – può avvenire solo con “un accordo nazionale palestinese”, senza l’intervento israeliano e senza consentire alla Forza internazionale di stabilizzazione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, “di imporsi con la forza”. Sempre secondo la fonte citata dalla stampa saudita, Hamas “cerca di raggiungere un consenso sui prossimi passi dell’accordo a livello nazionale, con i mediatori, gli Stati Uniti e la comunità internazionale”.
L’aggiornamento con il giornalista palestinese Samir Al Qaryouti. Ascolta o scarica.
Capitolo Cisgiordania occupata. Stamattina l’esercito di occupazione israeliano ha lanciato quella che definisce una “vasta operazione” contro i gruppi armati della Resistenza palestinese nel nord della Cisgiordania. Secondo l’agenzia palestinese Wafa i militari sono entrati in forze, con blindati, elicotteri e ruspe, nella città di Tubas. Già ieri ci sono state decine di assalti e violenze di coloni ed esercito israeliano. Tra queste i duri scontri di Nablus tra militanti palestinesi e truppe speciali dell’occupazione. Stamattina intanto centinaia di coloni hanno fatto irruzione nella Spianata delle moschee. L’Onu poi denuncia: l’economia dei Territori palestinesi occupati è al collasso a causa del colonialismo israeliano.
Da Ramallah la corrispondenza di Chiara, attivista bresciana che si trova in viaggio in Cisgiordania. Ascolta o scarica.
Intanto l’Associazione della stampa estera torna a denunciare l’impossibilità di documentare in maniera indipendente cosa accade e quali sono le reali condizioni umanitarie degli abitanti della Striscia di Gaza. Finora, il mondo ha potuto avere notizie dei crimini israeliani grazie al lavoro dei giornalisti palestinesi di Gaza, presi però sistematicamente di mira dall’Idf che ne ha massacrati almeno 250 dal 7 ottobre 2023 a oggi. L’Ase ha presentato una petizione all’Alta corte di Gerusalemme perché venga garantito l’accesso indipendente alla Striscia. Il governo di Tel Aviv ha però chiesto e ottenuto un rinvio dell’udienza al 4 dicembre. Con ogni probabilità il divieto verrà rinnovato.
L’intervista a Marino Bisso, giornalista della Rete No Bavaglio. Ascolta o scarica.