Sostieni Udik anche tu per chiedere la libertà di Pakhshan, Warisha e Shariffa!

Pressenza - Thursday, April 24, 2025

…perché proprio l’amicizia – legame di solidarietà, fondato non su comunanza di sangue, né di patria, né di tradizione intellettuale, ma sul semplice rapporto umano del sentirsi uno con uno tra molti – m’è parso il significato intimo, il segno della nostra battaglia. E forse lo è stato veramente.

E soltanto se riusciremo a salvarla, a perfezionarla o a ricrearla al disopra di tanti errori e di tanti smarrimenti, se riusciremo a capire che questa unità, quest’amicizia non è stata e non deve essere solo un mezzo per raggiungere qualche altra cosa, ma è un valore in se stessa, perché in essa forse è il senso dell’uomo – soltanto allora potremo ripensare al nostro passato e rivedere il volto dei nostri amici, vivi e morti, senza malinconia e senza disperazione. Ada Gobetti- Diario Partigiano

Nella Resistenza italiana degli anni 1943-1945 la lotta partigiana ha gettato le basi per una società migliore: le partigiane e i partigiani prendevano coscienza del proprio ruolo affermando la propria personalità. Le donne erano libere di mettersi in gioco, di scegliere, di partecipare. Senza il loro ruolo fondamentale nella lotta, a diversi livelli, la Liberazione non sarebbe potuta avvenire. Fu una grande emancipazione per il nostro Paese e introdusse un nuovo sentimento, più rispettoso e meritorio nei confronti delle donne. Nell’ottantesimo Anniversario della Liberazione dal nazifascismo in Italia, UDIK vuole ricordare i Paesi in cui la democrazia e la libertà sono ben lungi dall’essere conquistate, ponendo l’attenzione sulla lotta attuale per i diritti umani condotta dalle donne iraniane, in particolare:

Pakhshan Azizi attivista umanitaria kurda incarcerata dal regime fascista dell’Iran per aver aiutato i bambini e le donne nei campi profughi di Rojawa e Basciur, accusata di appartenere al gruppo armato di opposizione al regime. Condannata a morte.

Warisha Moradi attivista politica kurda con problemi di salute, alla quale viene negato l’accesso alle cure mediche. Condannata a morte.

Shariffa Mohamadi donna iraniana e sindacalista. Condannata a morte.

Udik fa appello a tutti i cittadini italiani, alle associazioni di donne italiane libere nella democrazia, affinché la loro voce sia la voce delle donne di tutti i popoli in Iran. Sostieni Udik anche tu!

Sono una ragazza kurda, sono cresciuta nel cuore della rivoluzione della classe degli oppressi, sono contro il capitalismo,

il mio riparo è solo la luce della rivoluzione che è accesa,

Verrò, verrò, verrò. Il mio appello, il tuo appello sono il grido delle donne oppresse.

Canzone kurda che ricalca le parole e il pensiero di Pakhshan Azizi

Unione Donne Italiane e Kurde

Unione Donne Italiane e Kurde (UDIK)