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MESSINA: LE BUGIE DELLE DESTRE SULLA PARTECIPAZIONE AL CORTEO CONTRO IL PONTE SULLO STRETTO, “È ANNI CHE PORTIAMO IN PIAZZA MIGLIAIA DI PERSONE”
Migliaia di persone hanno partecipato nel pomeriggio di sabato 29 novembre 2025 alla manifestazione nazionale contro la realizzazione del ponte sullo Stretto a Messina. La mobilitazione era promossa da decine di associazioni ambientaliste, movimenti, organizzazioni politiche e sindacali, in piazza insieme – nonostante una fitta pioggia – per “salvaguardare il territorio e chiedere opere e interventi veramente utili” a Calabria e Sicilia. Tra i temi evidenziati dal movimento popolare è il ruolo che WeBuild (capofila nella progettazione e costruzione del Ponte) ha nella speculazione sulla Striscia di Gaza: è lei una delle multinazionali in pole position per mattere mani sugli affari edilizi nei territori palestinesi, occupati illegalemente da Israele. A seguito della manifestazione, però, si sono scatenate ‘battaglie social’ mosse dalle destre, in particolare dalla Lega che promuove per prima la realizzzazione della mastodontica opera, per cercare di delegittimare la partecipazione e pubblicando foto della fine della manifestazione, durante i comizi finali, in cui vengono mostrate dall’alto poche centiana di persone in piazza Duomo (in foto, a sinistra). Ciò che i post leghisti non raccontano è che il corteo si era precedentemente diviso in due. Una parte della manifestazione, infatti, era terminata in Piazza Municipio. Sono due “le grandi anime del movimento”, spiega Massimo, dell’Assemblea No Ponte ai microfoni di Radio Onda d’Urto: una che “raccoglie attraverso il Coordinamento No Ponte una serie di associazioni” e un’altra grande anima “dell’Assemblea No Ponte” che, per portare avanti la lotta comune, spesso si intersecano in manifestazioni unitarie come quella di sabato, terminando però in due piazze distinte. L’intervista a Massimo, dell’Assemblea no Ponte da Messina. Ascolta o scarica.  
Dati Eurostat: la questione meridionale è la questione della periferia UE
Avere i dati è fondamentale, ma perché abbiamo un qualche valore è necessario che siano analizzati come risultati di processi, non come semplici fotografie dell’oggi. È così che emerge che i dati Eurostat sul rischio di povertà nella UE reinscrivono la tradizionale questione meridionale italiana nella dinamica centro produttivo-periferia sfruttata […] L'articolo Dati Eurostat: la questione meridionale è la questione della periferia UE su Contropiano.
CAMPANIA: FRATELLI D’ITALIA LISCIA IL PELO ALL’ABUSIVISMO EDILIZIO IN VISTA DELLE ELEZIONI REGIONALI
Tra le migliaia di emendamenti presentati alla manovra economica, i senatori di Fratelli d’Italia, Matteo Gelmetti e Domenico Matera chiedono di riaprire il condono edilizio del lontano 2003. La proposta era stata lanciata dal parlamentare di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli, candidato presidente della Campania, regione nella quale è fuori norma circa una casa su due. La sanatoria ha l’obiettivo dichiarato di permettere ai cittadini della Campania di accedere alle norme dell’epoca di Berlusconi, dato che la regione fu esclusa per una scelta politica della giunta di allora, quella guidata da Bassolino. L’opposizione accusa il governo di utilizzare il condono edilizio a fini elettorali, parlando esplicitamente di “voto di scambio”. Nel frattempo i dati del Cresme (Centro ricerche economiche sociologiche e di mercato nell’edilizia) e il “Rapporto benessere equo e sostenibile 2024” dell’ISTAT mostrano come proprio la Campania sia la terza regione in Italia per abusi edilizi in termini percentuali: il 50,4 % delle costruzioni sono abusive. I dati sono peggiori soltanto in Calabria e in Basilicata, entrambe con il 54,1% di costruzioni non autorizzate. Abbiamo fatto il quadro sugli abusi edilizi con Maria Teresa Imparato, presidente di Legambiente Campania e membro della segreteria nazionale con delega alla giustizia climatica. Ascolta o scarica
La crisi inarrestabile della democrazia rappresentativa in Calabria
Per un progetto di rottura del sistema di potere La consultazione elettorale per l’elezione del Presidente e del Consiglio regionale della Calabria, appena conclusa, conferma in modo inequivocabile la fine della democrazia rappresentativa in Calabria, per lasciare posto definitivamente alla “democrazia do ut des”. Questo dare/avere ha determinato nella nostra […] L'articolo La crisi inarrestabile della democrazia rappresentativa in Calabria su Contropiano.
CALABRIA: ALLE ELEZIONI REGIONALI VOTANO 4 AVENTI DIRITTO SU 10. STRAVINCE L’USCENTE OCCHIUTO (FORZA ITALIA)
Urne chiuse nelle 2.406 sezioni allestite in Calabria per le Regionali. Quasi 1.9 milioni gli aventi diritto, anche se alle urne sono andati in molti meno, all’incirca 850mila; affluenza al 43,1% (in calo ulteriore sul già scarso 44,3% del 2021). Come prevedibile, conferma a valanga del forzista e uscente Occhiuto, dato attorno al 58%, in crescita rispetto al 55% di 4 anni fa, contro il 41% di Tridico, europarlamentare M5S e candidato del Campo Largo, da Prc fino a renziani, passando da Pd, M5S e Avs. A livello di singole liste, Fdi sarebbe la più votata, con il 17,7%, FI 10,7%, Lega 10,1%. Sull’altro fronte il Pd secondo partito con il 14,4%, il M5s al 6,7%, Iv al 4,3%, Avs al 3,4%. Le prime impressioni sul voto calabrese, su Radio Onda d’Urto, con Peppe Marra, compagno del Movimento No Ponte Calabria e sindacalista di Usb. Ascolta o scarica
Calabria. Studenti “sotto stretto controllo”
Se la comunicazione riservata dei primi di settembre dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio ai Dirigenti scolastici, che invitava ad “assicurare la specificità dei luoghi e dei momenti della vita scolastica, quali le riunioni degli organi collegiali, che devono essere esclusivamente finalizzate alla trattazione delle tematiche relative al buon funzionamento dell’istituzione […] L'articolo Calabria. Studenti “sotto stretto controllo” su Contropiano.
Calabria. “Giù le mani dal popolo palestinese”
Roma “Proteste alla Camera dopo gli attacchi che si sono verificati nella notte nei confronti della Sumud Flotilla, che nella notte ha denunciato sorvolo di droni, bombe sonore e polveri urticanti (ma anche esplosioni a poca distanza) in acque internazionali. Sinistra italiana e Verdi hanno ‘occupato’ l’aula, alzandosi in piedi […] L'articolo Calabria. “Giù le mani dal popolo palestinese” su Contropiano.
REGIONALI IN CALABRIA: IL TAR CONFERMA L’INCANDIDABILTA’ DI MIMMO LUCANO. INTERVISTA AL SINDACO DI RIACE ED EUROPARLAMENTARE AVS
Elezioni Regionali in Italia. Sono 7, in due mesi, i territori al voto; fine settembre in Valle d’Aosta e Marche, ottobre da Calabria e Toscana; novembre in Veneto, Campania e Puglia. Escludendo la Valle d’Aosta, dove pesano dinamiche regionali e forze autonomiste, le altre Regioni al voto sono oggi 3 di centrosinistra (Toscana, Campania, Puglia) e altrettante, 3, di destra. Si tratta di Marche, Veneto e Calabria, che va al voto anticipato per le dimissioni dell’uscente – e ricandidato – Occhiuto, esponente nazionale di Forza Italia, al centro di un’inchiesta per corruzione. A sfidare Occhiuto è Pasquale Tridico, ex presidente Inps e ora europarlamentare M5S, con 11 liste, praticamente tutte le forze non di destra, tranne Calenda. Tra i candidati a favore di Tridico non ci sarà al momento, nella lista di AVS, il sindaco di Riace ed europarlamentare, Mimmo Lucano. Poche ore fa, il Tar di Reggio Calabria ha confermato l’incandidabilità a causa della legge Severino. “Andrò fino in fondo, al Consiglio di Stato” dice a Radio Onda d’Urto lo stesso Lucano, intervistato nella mattinata di martedì 16 settembre.  Mimmo Lucano ai nostri microfoni. Ascolta o scarica
“Il terzo morto, piccola storia crotonese”
Confesso di aver letto recentemente il testo di Pasquale Cicalese “Il terzo morto” – Pantarei edizioni. Le polemiche che erano sorte tra Pasquale e la redazione di Contropiano non mi avevano incoraggiato nella lettura di questo significativo lavoro di Cicalese. Eppure, in occasione della pubblicazione di “Piano contro Mercato” ero […] L'articolo “Il terzo morto, piccola storia crotonese” su Contropiano.