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CURAMI – PRIMA DI TUTTO LA SALUTE: “IL CALDO UCCIDE? INFORTUNI E MORTI SUL LAVORO NON SOLO PER IL CALDO”
Penultima puntata della seconda stagione, quella di sabato 12 luglio, intitolata “Il caldo uccide? Infortuni e morti sul lavoro non solo per il caldo”. Ospiti della trasmissione sono Tito Magni, senatore di Alleanza Verdi Sinistra ed Elisa Bianchini, delegata Cobas Lazio. Conduce la puntata Antonino Cimino. Curami è una trasmissione di Radio Onda d’Urto in onda il sabato mattina dalle 12.00 alle 12.30 di Donatella Albini, medica del centro studi e informazione sulla medicina di genere, già delegata alla sanità del Comune di Brescia, e di Antonino Cimino, medico e referente di Medicina Democratica – Movimento di lotta per la salute- di Brescia. La trasmissione viene replicata mercoledi prossimo alle 12.30. La puntata di sabato 12 luglio. Ascolta o scarica
«Fa caldo, governo ladro»: ma è assalto al ‘treno verde’
Non solo l’Europa fa marcia indietro, come già scritto su queste pagine, ma abbandona ogni presidio lasciando che i predoni del clima assaltino il ‘treno verde’. E l’Italia applaude. Siamo in piena restaurazione e il negazionismo climatico si sta riprendendo lo spazio da cui era stato bandito. Il faro del […] L'articolo «Fa caldo, governo ladro»: ma è assalto al ‘treno verde’ su Contropiano.
GLOVO E DELIVEROO OFFRONO “BONUS” AI RIDER PER LAVORARE SOTTO TEMPERATURE ESTREME, ANCHE OLTRE I 40 GRADI.
Glovo, colosso delle piattaforme che gestiscono le consegne a domicilio, propone bonus economici legati alle temperature per i rider, costretti a pedalare per le vie delle città italiane travolte dalla crisi climatica e da temperature record: 2% tra i 32 e i 36 gradi, 4% tra i 36 e i 40, 8% per temperature superiori ai 40 gradi. Lo denuncia il Nidil Cgil che, in una lettera inviata a Glovo, sottolinea: “nessun compenso può giustificare il lavoro in condizioni di rischio estremo”. L’azienda di consegne non ha per ora dato alcuna risposta al sindacato. Nidil Cgil ha avuto un confronto anche con l’altra piattaforma internazionale delle consegne a domicilio, Deliveroo, che per venire incontro ai propri rider, oltre ad incentivi per lavorare al caldo, ha promesso…”una borraccia, che dovrebbe comunque arrivare verso il 20 luglio”. A dirlo, a Radio Onda d’Urto, è Danilo Bonucci, segretario Nidil Cgil di Torino, una della città dove i rider hanno ricevuto il messaggino delle piattaforme che li informava dei bonus. Ascolta o scarica
Tranvieri a Milano, cotti dal sole
Riceviamo dal sindacato degli autoferrotranvieri milanesi A.L. Cobas SGC (sindacato generale di classe) e più che volentieri pubblichiamo questo comunicato, anche perché la forma di scrittura ha raggiunto degli ottimi livelli di semplicità e capacità comunicativa, cosa che spesso nei sindacati manca. Buona lettura. Siamo sicuri che sarà interessante, per capire non solo cosa avviene in un luogo specifico di lavoro, ma anche quali sono le dinamiche che toccano la stragrande parte dei lavoratori e delle lavoratrici di questo Paese. Non faremo la fine della rana bollita! Nuova estate, vecchi problemi  Sono decenni che i tranvieri milanesi denunciano le altissime temperature che si sviluppano all’interno dei vecchi tram, quelli corti. Qualche anno fa i lavoratori raccolsero circa 300 firme, poi consegnate alla RSU locale, con le quali si chiedeva l’installazione di un sistema di “climatizzazione” affinché le temperature fossero sopportabili per i passeggeri, ma soprattutto per i conducenti. Come tutto ciò che finisce nelle mani delle RSU, anche queste firme finirono in qualche cassetto e ai lavoratori non fu data nessuna risposta sul perché non si potesse installare l’aria condizionata su questi tram. Non è neanche concesso togliere la paretina che almeno farebbe passare un po’ d’aria, dicono “per la sicurezza”: ma quale sicurezza?  Se qualche conducente dovesse svenire per il caldo non osiamo neanche immaginare cosa potrebbe succedere. A questo punto chiediamo una cosa banalmente realizzabile: basta prendere un piccolo impianto di aria condizionata (come quello di una Panda) e rinfrescare almeno la cabina, visto che i conducenti rimangono al posto guida per più di sette ore al giorno. Chiediamo a tutti i soggetti interessati di fare del benessere dei conducenti una priorità; ai sindacalisti di farsi qualche turno pomeridiano su questi tram, cosi si ricordano cosa vuol dire lavorare al caldo e ai colleghi ricordiamo di quando questi signori gli chiedevano il voto. Ora non bastano più le letterine e la vigile attesa. Sappiamo già che la risposta sarà che le Carrelle (così sono chiamati questi vecchi tram) andranno via via in dismissione, ma nel frattempo rischiamo di fare la fine della rana bollita! Analogo problema, mai risolto, lo riscontrano i conducenti di bus che ogni anno combattono contro i guasti all’aria condizionata. Qui il problema è l’assenza di manutenzione programmata e conservativa, ormai affidata totalmente ai privati attraverso gli appalti. Ciò ha decretato il disastro delle officine, che è quotidianamente sotto gli occhi di tutti. Da sempre diciamo che gli appalti sono il cancro che attanaglia tutti i servizi pubblici. In ATM se guardiamo come sono gestite le pulizie dei bagni e delle vetture nessuno può negare il disastro e se pensiamo che agli appalti e sub-appalti sarà affidato l’intero servizio pubblico di trasporto ci vengono i brividi… d’estate! Non solo aria condizionata Il cambiamento climatico, con estati sempre più torride, impone un cambio di mentalità della dirigenza aziendale, ferma ai primi del ‘900, che obbliga i conducenti a somigliare ai cocchieri del secolo scorso. La cura della salute e del benessere dei lavoratori deve passare anche attraverso la fornitura di un abbigliamento consono alla mansione svolta e all’ambiente di lavoro. Occorre dotare i conducenti di abbigliamento leggero e di qualità: magliette e pantaloni di cotone, leggeri e, perché no, corti (tipo bermuda). Oppure, per tutelare la cieca immagine dell’azienda, si è disposti a sacrificare la salute dei tranvieri? È preferibile vedere un tranviere in bermuda o uno con i pantaloni tirati su fino al ginocchio, come siamo costretti a fare per difenderci dall’afa? Nel frattempo quello che va fatto urgentemente è accorciare gli orari pomeridiani, in particolar modo nei mesi estivi e aumentare le pause, soprattutto ai conducenti alla guida delle Carrello. Sostituire immediatamente i bus con aria condizionata guasta, intervenendo anche sulle assurde resistenze degli operatori della Sala Operativa. Ricordiamo che sicurezza, salute, benessere, appalti, carichi di lavoro, abbigliamento e salari sono da più di tre anni i temi che hanno contraddistinto le nostre battaglie e i nostri scioperi e che porteremo sempre avanti!   Redazione Milano
[Impatto - voci contro le nocività] Acea tappa i pozzi ad Acea e Pomezia
Facciamo un rapido approfondimento sulla situazione di Acea: la vendita delle quote Acea Energia a ENI Plenitude, la chiusura dei pozzi fra Pomezia e Apilia, per permettere lo sfruttamento delle falde all'inceneritore di Santa Palomba (dal che si potrebbe dedurre che sia aspettano che l'inceneritore in approvazione al comune consumi quanto 150.000 persone), e, infine, la situazione dei contenziosi legali fra Acea e Ente Parco dei laghi di Bracciano e Martignano per il blocco delle captazioni dirette e per il disastro ambientale del 2017 (anno in cui la città di Roma rischiò di svuotare il lago di Bracciano). Ci ritagliamo anche un breve spazietto per parlare del caldo estivo e di come, analizzando i dati degli ultimi 10 anni risulti palese la correlazione fra elevato consumo di suolo e temperature torride. 
CALDO ESTREMO: CHI TRA L’ASFALTO ROVENTE, CHI NEGLI CHALET CLIMATIZZATI
L’Europa centromeridionale è ancora alle prese con temperature fino a 10 gradi sopra la media. Il clima torrido insiste soprattutto Penisola Iberica e Francia, ma pure in Italia si viaggia tra i 35-40 gradi da Nord a Sud Italia, con le temperature notturne a 30 gradi e i mari sopra i 25 gradi, dati da agosto avanzato, mentre i ghiacciai alpini fondono per il caldo. Lo zero termico si attesta ora sopra i 5mila metri. Fino almeno a giovedì non ci sono cambiamenti particolari all’orizzonte, anche se qualche temporale si è già affacciato sulle Alpi, provocando – vista l’energia in atmosfera – i primi disastri; isolata Cogne, in Valle d’Aosta. Il clima colpisce in maniera più dura chi è costretto a lavorare all’aperto o non ha i mezzi economici per avere a disposizione ambienti climatizzati o possibilità di trasferirsi in aree meno colpite dalle temperature roventi. Wanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi per Legambiente e presidente di CIPRA Italia. Ascolta o scarica. Aumentato da un lato gli accessi in ospedale, in particolare di persone con patologie o anziani soli, mentre in mezza Italia le Regioni dispongono con ordinanze ad hoc lo stop dei lavoro in edilizia e agricoltura nel primo pomeriggio. Così non è, per ora, in Lombardia, dove le aziende alzano barricate di fronte alle richieste dei sindacati, e le istituzioni – Pirellone in primis – si piegano senza particolari problemi. Dopo giorni di pressioni, solo nel pomeriggio il governatore Fontana dovrebbe firmare la norma, non ancora chiara nei dettagli. Dario Filippini, Usb Brescia. Ascolta o scarica.