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RHO (MI): ENI MINACCIA DI SGOMBERO SOS FORNACE. MARTEDÌ 23 SETTEMBRE ASSEMBLEA PUBBLICA
Un mese dopo lo sfratto – sgombero del Leoncavallo, un altro spazio sociale milanese è sotto attacco. Si tratta di SOS Fornace, a Rho. Eni, proprietaria dell’area di via Risorgimento 18 attuale sede del centro sociale, ha chiesto infatti lo sgombero di SOS Fornace presentando istanza di sequestro preventivo dell’immobile. La richiesta è stata avanzata proprio nei giorni successivi allo sgombero del Leoncavallo. Si tratta della seconda istanza presentata nell’ultimo anno – la prima non è stata accolta – durante il quale la “multinazionale di stato” ha intensificando gli sforzi per rientrare in possesso dell’ex deposito occupato dal 2018, sulla scorta della prima, storica occupazione del 2005 in via San Martino. Attiviste e attivisti di SOS Fornace hanno lanciato un’assemblea pubblica che si svolgerà martedì 23 settembre alle ore 21 all’interno dello spazio sociale. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto è intervenuto Andrea Papoff, di SOS Fornace. Ascolta o scarica.
“GIU’ LE MANI DALLA CITTA'”: GREMITA ASSEMBLEA ALLA CAMERA DEL LAVORO DI MILANO VERSO IL CORTEO NAZIONALE DEL 6 SETTEMBRE
Camera del Lavoro di Milano gremita, martedì 2 settembre, per l’assemblea pubblica promossa dal Leoncavallo che porterà alla manifestazione nazionale di sabato 6 settembre, lanciata a seguito dello sgombero agostano dello spazio sociale, oltre che per un’altra idea di città e di Milano, non in lunka park del cemento, dei ricchi, dei turisti e dei grandi eventi. Almeno 500 le persone presenti. “L’ingiustificata dimostrazione di forza muscolare con cui è stato eseguito lo sfratto ci ha spinto a lanciare le nostre idee al di là dei muri perimetrali di via Watteau – ha spiegato la presidente dell’associazione Mamme Antifasciste del Leoncavallo, Marina Boer, che ha preso la parola tra le prime durante l’assemblea meneghina -, a cercare un confronto con la città e un riscontro con le realtà al di fuori di noi. Questo è stato da sempre il nostro modo di operare”. Presenti partiti, associazioni, realtà sociali di vario genere oltre a un’ampia rappresentanza della Milano antagonista e di movimento, che ha lanciato un pre-concentramento, alle ore 12, davanti alla stazione Centrale, per arrivare poi in corteo al concentramento delle ore 14, lanciato dal Leoncavallo, in Porta Venezia. Il nostro collaboratore, Andrea Cegna, era presente all’assemblea e ha raccolto diverse voci tra compagne e compagni che hanno preso parola. Ascolta o scarica
Bologna: cariche di polizia contro il picchetto antisfratto
Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna nella giornata di giovedi 28 agosto Decine di solidali sono intervenuti per difendere dallo sfratto una famiglia con figli minori. Polizia e Carabinieri hanno sfondato la porta e buttato genitoroi […]
Dopo il Leoncavallo parte l’attacco al Cpa di Firenze
L’attacco che La Nazione ha rivolto al CPA Firenze Sud: è un atto politico. Non a caso la penna del giornale borghese sceglie di parlare non di quarant’anni di autorganizzazione, ma di conti non pagati, di morosità, di bollette sospese. È la traduzione consueta che il potere utilizza quando vuole […] L'articolo Dopo il Leoncavallo parte l’attacco al Cpa di Firenze su Contropiano.
Il Leoncavallo e la sfida del 6 settembre – di Emanuele Braga
Lo sgombero del Leoncavallo è colpa del governo fascista e dell’incapacità del governo locale di centrosinistra di sostenere nei fatti la cultura critica e indipendente, uccidendo sempre più l’anima vera di Milano. I fascisti fanno ciò che la destra fa da sempre, e se ne vantano; la sinistra di governo, invece, è debole, prona [...]
Fdi mette nel mirino tutte le occupazioni
Dopo lo sgombero del Leoncavallo a Milano la tentazione della destra è di spostare a Roma il fronte. di Valerio Renzi da il manifesto Dopo lo sgombero del Leoncavallo la tentazione della destra è di spostare a Roma il fronte. E non tanto per il dossier che riguarda l’occupazione neofascista di CasaPound, per la quale […]
Trieste, lo sgombero del diritto
In un contesto mondiale e nazionale che ha gettato in fondo al mare ogni residuo di diritto, arriva a Trieste la dichiarazione dello sgombero dagli edifici di Porto Vecchio dei migranti richiedenti asilo, bloccati nelle more burocratiche della Questura: trattati come il contenuto di bidoni di spazzatura da svuotare quotidianamente, nell’indifferenza complice dei molti. Mentre denuncia questo comportamento ‘illegale’ perché si tratta di persone aventi diritto, Linea d’Ombra continuerà quotidianamente in piazza e altrove la propria azione di solidarietà e di concreto sostegno a tutte le persone migranti. Se sgombero ci sarà, ribadisce l’urgenza di aprire i locali inutilizzati di Via Gioia cui osta solo un interesse elettorale…… Chiede inoltre ai cittadini di Trieste e a chiunque lo voglia di aiutarci nel quotidiano esercizio del diritto di vivere.   Redazione Friuli Venezia Giulia
C’è un’idea di città dietro lo sgombero del Leoncavallo – di Paolo Punx
È quella stessa idea che chiama rigenerazione urbana la desertificazione, delle relazioni, delle vite, delle esistenze, da sacrificare e piegare ai supremi interessi  degli affaristi, dei palazzinari, delle arrampicate verticali, del tripudio degli Arbinb!   Gongolano Meloni, Piantedosi, Salvini, Taiani e tutto il carrozzone nazionalgovernativo che in un gioco di simboli un po' desueto [...]
Il ruggito del Leoncavallo – di Andrea Cegna
Milano avrà bisogno di un nuovo ruggito con una bella sgroppata ora. Il modello Milano ha portato allo sgombero del Leoncavallo, prima con il cambio del PGT che ha aperto le porte alla selvaggia trasformazione del quartiere Greco e poi con l'ignavia nel non aprire il bando per lo spazio di via San Dionigi [...]