Tag - autonomia differenziata

Autonomia Differenziata: il mostro è in casa
In collegamento con Marina Boscaino, Portavoce nazionale dei Comitati per il ritiro di ogni Autonomia Differenziata, facciamo il punto sull'accelerazione del processo di attuazione del DDL Calderoli, a dispetto della Sentenza della Corte Costituzionale (192/2024) dello scorso anno, che smontava nella sostanza l'impianto del progetto, svuotandone di senso numerosi aspetti significativi. Nonostante questo, stiamo assistendo a un rapido rilancio del piano con la firma delle pre-intese su alcune materie tra il Governo e quattro regioni del nord (Veneto, Piemonte, Lombardia e Liguria) e con l'inserimento della definizione di alcuni LEP nella legge di Bilancio. Con Marina Boscaino analizziamo gli ultimi sviluppi della questione e lanciamo i prossimi appuntamenti di mobilitazione 
Comunicato Stampa del 5 dicembre 2025
Il ministro Calderoli scalpita per l’Autonomia differenziata, e come sempre usa più vie per raggiungere la meta. Così il 18 e 19 novembre, ha sottoscritto con i Presidenti delle regioni Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto 4 Accordi preliminari, le cosiddette pre-intese riguardanti 4 materie (Protezione civile, Professioni, Previdenza complementare e integrativa, Coordinamento della finanza pubblica nella materia Tutela della salute); accordi che, illegittimamente, non tengono in alcuna considerazione quanto stabilito dalla sentenza 192/24 della Consulta. Non pago ha presentato un disegno di legge delega al Senato per la determinazione dei LEP, A.S. 1623, e contemporaneamente, vuole che il Parlamento, con la legge di bilancio 2026 definisca, con gli articoli 123-128, i LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni) relativi ad alcune funzioni concernenti Istruzione, Sanità, Assistenza nel settore sociale e per gli alunni con disabilità. Il ministro Calderoli, mentre chiede una delega al governo per definire i LEP, chiede che intanto, con il veicolo ultraveloce della legge di bilancio, vengano approvati LEP in materie molto importanti. Non ancora contento di queste vie plurime, il ministro Calderoli ha fatto dichiarare come collegati alla legge di bilancio la richiamata Delega al Governo per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (A.S. 1623) e i Disegni di legge di approvazione delle intese legge 26 giugno 2024, n. 86, così da precludere il ricorso al referendum abrogativo. I Comitati per il ritiro di ogni Autonomia differenziata, l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti apprezzano e sostengono le richieste di stralcio o di soppressione, presentate da AVS, FI-BP-PPE, M5S e Pd, degli artt. 123-128. Ben hanno fatto a dichiarare – il senatore Francesco Boccia: “Per quanto ci riguarda deve essere chiaro con i Lep dentro la manovra, la legge di bilancio non si approva. Quindi se sono disponibili a reggere un duro ostruzionismo del Pd siamo qui. Aspettiamo una risposta”; – il senatore Giuseppe De Cristofaro:“Calderoli e la destra vogliono approvare i LEP senza passare da una legge del Parlamento e senza nuovi stanziamenti”; – la senatrice Alessandra Maiorino:“il governo punta ad una approvazione fulminea, così da aggirare il dibattito che si sta avviando in commissione”. Noi sosterremo queste posizioni per impedire colpi di mano, per difendere i diritti sociali e l’unità della Repubblica. Esecutivo nazionale dei Comitati per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata, l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti
𝐌𝐈𝐋𝐀𝐍𝐎 – 𝐌𝐄𝐓𝐓𝐄𝐓𝐄 𝐈𝐍 𝐀𝐆𝐄𝐍𝐃𝐀 – 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐞𝐝𝐢̀ 𝟒 𝐝𝐢𝐜𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟕.𝟎𝟎 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟗.𝟑𝟎
𝘊𝘪𝘳𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘭𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘪𝘵𝘢̀ 𝘱𝘳𝘰𝘭𝘦𝘵𝘢𝘳𝘪𝘢 – 𝐕𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐌𝐨𝐧𝐳𝐚 𝟏𝟒𝟎, 𝐮𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐆𝐨𝐫𝐥𝐚 𝐌𝐌 𝟏 – 𝐨 𝐓𝐮𝐫𝐫𝐨 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐬𝐮𝐥 𝐜𝐚𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐘𝐨𝐮𝐭𝐮𝐛𝐞 https://www.youtube.com/@NoadogniAD/streams 𝐋’𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐬𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐨? SÌ, secondo il Ministro Calderoli, il Governo nazionale e i Presidenti delle Regioni richiedenti – 𝐍𝐎 𝐄 𝐍𝐎𝐍 𝐀𝐍𝐂𝐎𝐑𝐀 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢/𝐞, 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢 Intervengono: 𝐃𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥𝐚 𝐏𝐚𝐝𝐨𝐚𝐧 – Presidente di Libertà e Giustizia, che conduce l’incontro; relatori: 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐧𝐚 𝐁𝐨𝐬𝐜𝐚𝐢𝐧𝐨 – Portavoce dei Comitati contro ogni Autonomia differenziata, 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐀𝐠𝐨𝐬𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐂𝐚𝐛𝐢𝐝𝐝𝐮 – Professoressa di Diritto pubblico, Politecnico di Milano, 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐂𝐚𝐥𝐝𝐢𝐫𝐨𝐥𝐢 – Lombardia SiCura, 𝐑𝐢𝐭𝐚 𝐂𝐚𝐦𝐩𝐢𝐨𝐧𝐢 per le Associazioni promotrici in Lombardia di tre azioni civiche e 𝐌𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐕𝐢𝐥𝐥𝐨𝐧𝐞 – costituzionalista e Presidente del Coordinamento Democrazia Costituzionale
La newsletter di Carteinregola del 26 novembre 2025
13 anni di Carteinregola e un nuovo sito ­ Da molto tempo la nostra associazione era al lavoro per  rinnovare quello che è il nostro principale strumento di comunicazione, il megafono delle nostre battaglie e proposte. Volevamo migliorare la grafica e la struttura,  mantenendo però quello che è diventato  il marchio di Carteinregola,  un’impostazione che dal 2016 a oggi  è stata premiata da decine di migliaia di visualizzazioni ogni anno. ­ Leggi tutto Presentazione del Dossier Mobilità di Carteinregola ­ Giovedì 4 dicembre 2025 dalle 17 alle 19 alla Casa del I Municipio Via Galilei 53 Roma Presentazione del Dossier Mobilità di Carteinregola: Programmi, progetti, conflitti, domande, proposte Presentano Anna Maria Bianchi Paolo Gelsomini Pietro Spirito Giancarlo Storto Partecipa il Gruppo mobilità di Carteinregola – Intervengono Giovanni Zannola Presidente della Commissione Mobilità di Roma Capitale- Ing. Alessandro Fuschiotto Roma Servizi per la Mobilità ­ Leggi tutto Carteinregola per il NO alla riforma della magistratura Come già per altre riforme tese a scardinare la nostra Costituzione, sentiamo il dovere di schierarci in difesa dei capisaldi della Carta, della separazione dei poteri, dell’autonomia della magistratura, della legge uguale per tutti. ­ Leggi tutto Autonomia differenziata: il Ministro Calderoli sottoscrive le pre intese con Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria Leggi tutto Walter Tocci: perché sono contrario alla legge per Roma Capitale L’intervento di Walter Tocci nell’audizione alla Commissione Affari Costituzionali, pubblicato dal suo blog il 7 novembre 2025 Leggi tutto IV Rapporto alla città del Sindaco Gualtieri Il video e i materiali dell’ appuntamento all’Auditorium il 7 novembre  del Sindaco Gualtieri per raccontare quanto realizzato nel 4 anno di consiliatura.  Leggi tutto Pup di Largo Capponi, il Municipio approva una risoluzione contro il parcheggio ma la Convenzione è già stata stipulata (dopo l’ordinanza commissariale di Gualtieri) Leggi tutto SEGNALAZIONI Mercoledì 26 novembre 2025 ore 17.30 Teatro delle Case Famiglia Caritas di Villa Glori – via Venezuela, 27 – Roma Caravaggio, Segreti ee Curiosità! Scopriamoli insieme  a cura di Amuse PER INFO  Mercoledì 26 novembre ore 18:00 presso il centro sociale anziani Ostiense ex Mercati generali via Francesco Negri 6  Ostiense Oggi Ostiense domani incontro pubblico sulla riqualificazione dei mercati generali e trasformazione del quadrante Ostiense a cura del municipio ottavo Lunedì 1 dicembre ore 15 Spazio Europa Via IV novembre 149  MOBILITIAMO ROMA 2025 – organizzato dal Presidente della Commissione Mobilità Giovanni Zannola Per Confermare la presenza all’eventoGiovedì 4 dicembre 2025 dalle 17 alle 19 alla Casa del I Municipio Via Galilei 53 Roma Presentazione del Dossier Mobilità di Carteinregola: Programmi, progetti, conflitti, domande, proposteVai alla pagina 4- 8 dicembre Più libri più liberi, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria a  La Nuvola dell’Eur tre mostre, 70 attività per bambine e bambini, ragazze e ragazzi, tra letture e laboratori, 24 incontri su promozione della lettura, partecipazione e dialogo costituiscono il ricco programma di iniziative proposte. Gli appuntamenti nello Spazio Arena saranno dedicati a momenti di informazione e approfondimento sulla realtà delle biblioteche, sulle comunità dei Circoli di lettura, sui progetti di promozione della lettura, sull’attenzione alle esigenze dei giovani lettori e molto altro. Tutte le informazioni e il programma dettagliato sul sito di bibliotechediroma Giovedì 11 dicembre 2025 10:00-18:00 Polo Civico Esquilino Via Galilei 57 giornata di studio Città, una cosa per ricchi? la politica, gli abitanti, la finanza a cura della Fondazione per la critica sociale con la rivista “La Città manifesta”. partecipa Carteinregola.  Il seminario si svolgerà anche online sulla piattaforma Zoom e in diretta Facebook sulla pagina “La Città manifesta” Per richiedere il link, scrivere a eventi@fondazionecriticasociale.org Venerdì 12 dicembre 2025  Casa dell’Architettura  Piazza Manfredo Fanti, 47 – ore 9.30 ALL WE NEED IS HOME – 4 sfide per l’abitare, la nuova conferenza che Roma Capitale dedica al tema della casa, affrontandolo su scala globale, europea e locale.Ingresso gratuito con registrazione obbligatoria va alle info  Associazione CARTEinREGOLA www.carteinregola.it laboratoriocarteinregola@gmail.com info@carteinregola.it Cell. 3356930035 carteinregola@casellapec.com Per osservazioni e precisazioni scrivere a: laboratoriocarteinregola@gmail.com 26 novembre 2025 ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER ATTENZIONE  Stiamo cambiando sistema per l’invio della newsletter, ci scusiamo per eventuali disguidi Cara amica, caro amico, alla luce del nuovo Regolamento UE 2016/679 sulla Protezione dei Dati Personali (GDPR), entrato in vigore a partire dal 25 maggio 2018, abbiamo aggiornato la nostra Informativa Privacy e le Condizioni Generali che regolano i servizi erogati da carteinregola.it – Clicca qui per consultare la versione aggiornata dell’Informativa Privacy  In ogni momento sarà possibile chiedere di essere rimossi dall’indirizzario inviando una e-mail con oggetto “CANCELLAMI” a laboratoriocarteinregola@gmail.com.
Comunicato stampa: in merito all’ipotesi di un accordo tra Emilia-Romagna e Calabria
Il Comitato regionale Emilia-Romagna contro ogni autonomia differenziata giudica negativamente le parole del Presidente De Pascale “Stop ai pazienti da fuori” ed ancor più l’espressione della direttrice del S. Orsola Chiara Gibertoni: “C’è una mobilità sanitaria canaglia”. Riteniamo che tali affermazioni riecheggino lo stile leghista (prima ”noi”, fuori gli “stranieri”). La cosiddetta migrazione sanitaria è il risultato di una disuguaglianza nell’accesso e nella qualità delle prestazioni sanitarie sul territorio nazionale che spinge legittimamente a ricercare – con difficoltà e sacrifici – cure adeguate e maggiori prospettive di vita. Non capiamo perché un tale fenomeno, nato soprattutto grazie alle politiche di aziendalizzazione dell’attività sanitaria sia diventato di colpo un problema così grave da “intasare” il nostro servizio sanitario di diritto pubblico stimolando la Regione a prospettare un accordo diretto con la regione Calabria. Che tale fenomeno, con comportamenti disdicevoli solo in una minuscola percentuale, risultasse utile per la quantità economica extra che arrivava in regione forse non era conosciuto tra i non addetti ai lavori ma il blocco della mobilità durante il covid19 ha determinato la dovuta restituzione di milioni di euro da parte dell’Emilia-Romagna (ma anche di altre regioni del nord) per prestazioni non ancora erogate a pazienti provenienti da altre regioni. Come tutti noi anche la dott.ssa Gibertoni (che pare non ne fosse a conoscenza) ne è stata notiziata ma solo ora decide di scagliarsi contro. E’ un dato di fatto che la sanità sia già largamente regionalizzata ma la proposta di accordo con la Calabria potrebbe porre in essere quelle “nuove e ulteriori” forme di autonomia differenziata che l’art. 116 comma 3 Cost. offre a eventuali richiedenti. Il Presidente De Pascale che con la Risoluzione del 19/02/2025 ritirava le pre-intese del 2018-2019 sull’autonomia differenziata non ci ha mai detto che non avrebbe iniziato altri negoziati, ed è vero! In questo modo la Regione non inizia negoziati con lo Stato, semplicemente li salta procedendo autonomamente e direttamente ad accordi con altre Regioni con il rischio di diventare miccia per altri accordi con e tra altre regioni e anche su altre materie, un vero e proprio “Far West”! Ma se portasse a risultati, cosa di cui dubitiamo, la diminuzione di arrivo di persone calabresi perché mai non dovrebbe aumentare gli arrivi da altre regioni? Farà accordi anche con Puglia e/o Basilicata e così via? Concordiamo con le osservazioni del sindaco di Bologna e della Città Metropolitana Matteo Lepore: «Voglio dire rispetto ad alcune dichiarazioni leghiste che ho sentito da parte della maggioranza, che è inutile che in questo momento facciano tanto gli ‘spanizzi’, perché la risoluzione di questo problema non è maggiore autonomia ma il sistema sanitario nazionale». Ci auguriamo che il Presidente De Pascale si dissoci dai toni della dichiarazione della Dott.ssa Gibertoni, ritiri la proposta di accordo con la Calabria, non usi la mobilità sanitaria scatenando una guerra non tra poveri ma tra sofferenti e stimoli invece la Conferenza delle Regioni ad una adeguata vertenza col governo nazionale affinchè siano stanziate tutte le risorse necessarie al finanziamento del servizio sanitario pubblico. Bologna 15, novembre, 2025
12 settembre 2025 Comunicato-appello dei Comitati per il ritiro di qualunque autonomia differenziata, per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti
Mentre il superbo Occidente “democratico” cerca spasmodicamente un casus belli e si impegna a bruciare altri sei miliardi di euro in armi ipertecnologiche da inviare all’esausta Ucraina, le stesse fornite a Israele dai singoli governi delle nazioni europee, tra cui l’Italia, terzo paese in ordine di spesa a supportare l’atroce genocidio del popolo palestinese, la Lega riapre le ostilità sul fronte interno, vagheggiando nostalgicamente la Padania e raddoppiando gli sforzi per conseguirne l’antico e mai ripudiato obiettivo: la secessione. Il ministro degli affari regionali Calderoli, infatti, desideroso di presentarsi al raduno di Pontida, il prossimo 21 Settembre, nelle vesti di chi ha realizzato quello che di recente ha definito “un bel sogno”, cioè la frantumazione del paese di cui è paradossalmente al governo, spinge per ottenere l’autonomia differenziata almeno su quelle materie che arbitrariamente e in spregio alla sentenza 192/2024 della Consulta definisce “non-LEP”, cioè suscettibili di essere trasferite alle regioni immediatamente, senza la determinazione e quantificazione dei livelli essenziali delle prestazioni, attesi, peraltro, dal 2001, che comunque non servirebbero né basterebbero a sortire effetti perequativi o ad arginare il tracollo sociale delle regioni ordinarie. In realtà, come abbiamo sempre sostenuto, non esistono materie prive di ricadute sui diritti sociali e civili, e la Corte Costituzionale, che pure ha dichiarato inammissibile il Referendum per il quale erano state raccolte 1.300.000 firme, lo ha chiarito in modo definitivo. Allo stesso modo, la Corte ha specificato che non è possibile trasferire alle regioni intere “materie”, cioè interi comparti con tutte le loro complesse articolazioni, ma solo alcune “funzioni”, e sempre che la devoluzione trovi una giustificazione nella certificata implementazione dell’efficienza amministrativa erga omnes. Protezione civile, professioni non regolate da un albo e previdenza complementare e integrativa: ecco quel che Calderoli vorrebbe scorporare e gestire a livello regionale. Basterebbe richiamare alla memoria il recentissimo intervento delle numerose unità di volontari nazionali e dei ben 6 canadair risultati appena sufficienti a spegnere gli incendi appiccati sul Vesuvio per smentire platealmente le sue semplicistiche previsioni, e per additare i gravi pericoli insiti nel delirio autarchico dei “governatori” regionali. Ma c’è di più. Anche la Sanità rischia di essere oggetto della trattativa di questi giorni, con il pretesto dell’esistenza dei Lea, quei “livelli essenziali di assistenza” che non hanno mai impedito discriminazione, viaggi della speranza e fenomeni di erosione dell’uniformità del diritto alla salute, specie al sud, come dimostrano ampiamente i dossier GIMBE e il Rapporto sulla sussidiarietà del 2023/2024. L’obiettivo è quello di attrarre personale medico e paramedico con l’offerta di contratti più vantaggiosi, anche in Veneto, dove fa paura la concorrenza salariale della Svizzera. La Scuola, invece, altra materia sulla cui regionalizzazione la Consulta ha posto intransigentemente il veto, per la funzione unitaria e identitaria cruciale che essa assolve, viene invece lottizzata, asservita e privatizzata nel disegno di legge-delega approvato il 19 maggio scorso. In 9 mesi, abbozzati i LEP sulla base di criteri fallaci e non verificabili per simulare l’ottemperanza alle prescrizioni della 192/2024, e sempre esautorando quel Parlamento che la Consulta ha individuato come unica sede legittima per stabilire i diritti da tutelare e le relative coperture finanziarie, il ministro conta di chiudere la partita. Se ciò accadrà, i diritti saranno tarati sulla residenza e sul reddito, il paese sarà smembrato, il Sud spacciato. I Comitati per il ritiro di qualunque autonomia differenziata, dunque, ricordando che il modello prevaricatorio e competitivo sotteso all’autonomia differenziata non è che la riproduzione, in scala minore, del paradigma coloniale, suprematista e imperialista che infligge sofferenze indicibili ai popoli designati e dipinti di volta in volta come “nemici” a livello internazionale, chiedono agli esponenti politici già schierati chiaramente contro il progetto eversivo leghista, condiviso anche da una parte di quel centrosinistra che in modo pedestre e collusivo modificò il Titolo V allo scopo di intercettare consensi ormai rivolti alla Lega, di intraprendere ogni azione istituzionale utile a bloccare l’iter della nuova legge. Ai candidati e alle candidate alle prossime elezioni regionali che si presentano nelle liste di partiti popolari o di coalizioni antiliberiste e pacifiste, invece, chiedono di collocare il contrasto all’autonomia differenziata al vertice del proprio programma elettorale, e di farsi forti dell’appoggio di quel popolo che, per quanto defraudato della sua sovranità dal commissariamento delle democrazie, resta vigile e solidale, e impara dai palestinesi che la resistenza non è mai vana, mai perdente, mai infruttuosa. Comitati per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata, l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti
Occhiuto ha la responsabilità storica di negare ai calabresi il diritto alla cura
Mentre tutti i dati sulla sanità pubblica italiana ci consegnano la sua distruzione a vantaggio di quella privata, la Calabria rimane sempre più relegata agli ultimi posti per la qualità del servizio sanitario a conferma, purtroppo, del disastro perpetrato a danno dei cittadini dalle politiche dei tagli operati da tutti […] L'articolo Occhiuto ha la responsabilità storica di negare ai calabresi il diritto alla cura su Contropiano.
No al genocidio del popolo palestinese! No al riarmo europeo!
Riceviamo dai Comitati No Autonomia Differenziata Fuori la guerra dalla Storia! No al genocidio del popolo palestinese! No al riarmo europeo! Noi Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata, per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti registriamo attoniti l’enormità sconsiderata della scelta trumpiana di entrare nella guerra dichiarata da Israele all’Iran, attraverso l’operazione Midnight Hammer della scorsa notte, in cui una serie di siti nucleari iraniani è stata bombardata con ordigni penetranti non in possesso dello Stato di Israele. Dopo che Israele, nei giorni scorsi, ha assassinato nelle proprie case, in un Paese sovrano e membro dell’ONU, personalità delle Istituzioni iraniane (politiche, militari, di ricerca scientifica), colpendo anche civili e luoghi di cura, la violenta e improvvisa aggressione statunitense all’Iran, in contrasto sia col Diritto internazionale sia con la Costituzione USA, rappresenta una svolta epocale capace di incendiare l’intero mondo. La linea rossa che separa l’umanità da un mondo che ne è privo è già stata superata con l’orrore del genocidio in atto a Gaza: ora si segna un ulteriore passo verso l’apocalisse. Noi Comitati ci uniamo pertanto ai presidi ed alle manifestazioni (nell’auspicio della massima unitarietà) che si stanno organizzando in tutta Italia già da lunedì, a Roma ed in ogni città e regione dove noi Comitati siamo attivi nella difesa degli uguali diritti e della vita di ciascuna persona, garantiti dalla Costituzione Italiana del 1948 nata dalla Resistenza. Resistiamo quindi. “Fuori la guerra dalla Storia”! No al genocidio del popolo palestinese! No al riarmo europeo! L’Italia non partecipi alla guerra né partano dal suo territorio velivoli italiani o statunitensi in direzione Iran. No alla spirale bellica e alla militarizzazione delle coscienze! Alziamoci e riempiamo ogni piazza. Comitati per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata, l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti Esecutivo nazionale NO AD Redazione Italia