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12 settembre 2025 Comunicato-appello dei Comitati per il ritiro di qualunque autonomia differenziata, per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti
Mentre il superbo Occidente “democratico” cerca spasmodicamente un casus belli e si impegna a bruciare altri sei miliardi di euro in armi ipertecnologiche da inviare all’esausta Ucraina, le stesse fornite a Israele dai singoli governi delle nazioni europee, tra cui l’Italia, terzo paese in ordine di spesa a supportare l’atroce genocidio del popolo palestinese, la Lega riapre le ostilità sul fronte interno, vagheggiando nostalgicamente la Padania e raddoppiando gli sforzi per conseguirne l’antico e mai ripudiato obiettivo: la secessione. Il ministro degli affari regionali Calderoli, infatti, desideroso di presentarsi al raduno di Pontida, il prossimo 21 Settembre, nelle vesti di chi ha realizzato quello che di recente ha definito “un bel sogno”, cioè la frantumazione del paese di cui è paradossalmente al governo, spinge per ottenere l’autonomia differenziata almeno su quelle materie che arbitrariamente e in spregio alla sentenza 192/2024 della Consulta definisce “non-LEP”, cioè suscettibili di essere trasferite alle regioni immediatamente, senza la determinazione e quantificazione dei livelli essenziali delle prestazioni, attesi, peraltro, dal 2001, che comunque non servirebbero né basterebbero a sortire effetti perequativi o ad arginare il tracollo sociale delle regioni ordinarie. In realtà, come abbiamo sempre sostenuto, non esistono materie prive di ricadute sui diritti sociali e civili, e la Corte Costituzionale, che pure ha dichiarato inammissibile il Referendum per il quale erano state raccolte 1.300.000 firme, lo ha chiarito in modo definitivo. Allo stesso modo, la Corte ha specificato che non è possibile trasferire alle regioni intere “materie”, cioè interi comparti con tutte le loro complesse articolazioni, ma solo alcune “funzioni”, e sempre che la devoluzione trovi una giustificazione nella certificata implementazione dell’efficienza amministrativa erga omnes. Protezione civile, professioni non regolate da un albo e previdenza complementare e integrativa: ecco quel che Calderoli vorrebbe scorporare e gestire a livello regionale. Basterebbe richiamare alla memoria il recentissimo intervento delle numerose unità di volontari nazionali e dei ben 6 canadair risultati appena sufficienti a spegnere gli incendi appiccati sul Vesuvio per smentire platealmente le sue semplicistiche previsioni, e per additare i gravi pericoli insiti nel delirio autarchico dei “governatori” regionali. Ma c’è di più. Anche la Sanità rischia di essere oggetto della trattativa di questi giorni, con il pretesto dell’esistenza dei Lea, quei “livelli essenziali di assistenza” che non hanno mai impedito discriminazione, viaggi della speranza e fenomeni di erosione dell’uniformità del diritto alla salute, specie al sud, come dimostrano ampiamente i dossier GIMBE e il Rapporto sulla sussidiarietà del 2023/2024. L’obiettivo è quello di attrarre personale medico e paramedico con l’offerta di contratti più vantaggiosi, anche in Veneto, dove fa paura la concorrenza salariale della Svizzera. La Scuola, invece, altra materia sulla cui regionalizzazione la Consulta ha posto intransigentemente il veto, per la funzione unitaria e identitaria cruciale che essa assolve, viene invece lottizzata, asservita e privatizzata nel disegno di legge-delega approvato il 19 maggio scorso. In 9 mesi, abbozzati i LEP sulla base di criteri fallaci e non verificabili per simulare l’ottemperanza alle prescrizioni della 192/2024, e sempre esautorando quel Parlamento che la Consulta ha individuato come unica sede legittima per stabilire i diritti da tutelare e le relative coperture finanziarie, il ministro conta di chiudere la partita. Se ciò accadrà, i diritti saranno tarati sulla residenza e sul reddito, il paese sarà smembrato, il Sud spacciato. I Comitati per il ritiro di qualunque autonomia differenziata, dunque, ricordando che il modello prevaricatorio e competitivo sotteso all’autonomia differenziata non è che la riproduzione, in scala minore, del paradigma coloniale, suprematista e imperialista che infligge sofferenze indicibili ai popoli designati e dipinti di volta in volta come “nemici” a livello internazionale, chiedono agli esponenti politici già schierati chiaramente contro il progetto eversivo leghista, condiviso anche da una parte di quel centrosinistra che in modo pedestre e collusivo modificò il Titolo V allo scopo di intercettare consensi ormai rivolti alla Lega, di intraprendere ogni azione istituzionale utile a bloccare l’iter della nuova legge. Ai candidati e alle candidate alle prossime elezioni regionali che si presentano nelle liste di partiti popolari o di coalizioni antiliberiste e pacifiste, invece, chiedono di collocare il contrasto all’autonomia differenziata al vertice del proprio programma elettorale, e di farsi forti dell’appoggio di quel popolo che, per quanto defraudato della sua sovranità dal commissariamento delle democrazie, resta vigile e solidale, e impara dai palestinesi che la resistenza non è mai vana, mai perdente, mai infruttuosa. Comitati per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata, l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti
Occhiuto ha la responsabilità storica di negare ai calabresi il diritto alla cura
Mentre tutti i dati sulla sanità pubblica italiana ci consegnano la sua distruzione a vantaggio di quella privata, la Calabria rimane sempre più relegata agli ultimi posti per la qualità del servizio sanitario a conferma, purtroppo, del disastro perpetrato a danno dei cittadini dalle politiche dei tagli operati da tutti […] L'articolo Occhiuto ha la responsabilità storica di negare ai calabresi il diritto alla cura su Contropiano.
No al genocidio del popolo palestinese! No al riarmo europeo!
Riceviamo dai Comitati No Autonomia Differenziata Fuori la guerra dalla Storia! No al genocidio del popolo palestinese! No al riarmo europeo! Noi Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata, per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti registriamo attoniti l’enormità sconsiderata della scelta trumpiana di entrare nella guerra dichiarata da Israele all’Iran, attraverso l’operazione Midnight Hammer della scorsa notte, in cui una serie di siti nucleari iraniani è stata bombardata con ordigni penetranti non in possesso dello Stato di Israele. Dopo che Israele, nei giorni scorsi, ha assassinato nelle proprie case, in un Paese sovrano e membro dell’ONU, personalità delle Istituzioni iraniane (politiche, militari, di ricerca scientifica), colpendo anche civili e luoghi di cura, la violenta e improvvisa aggressione statunitense all’Iran, in contrasto sia col Diritto internazionale sia con la Costituzione USA, rappresenta una svolta epocale capace di incendiare l’intero mondo. La linea rossa che separa l’umanità da un mondo che ne è privo è già stata superata con l’orrore del genocidio in atto a Gaza: ora si segna un ulteriore passo verso l’apocalisse. Noi Comitati ci uniamo pertanto ai presidi ed alle manifestazioni (nell’auspicio della massima unitarietà) che si stanno organizzando in tutta Italia già da lunedì, a Roma ed in ogni città e regione dove noi Comitati siamo attivi nella difesa degli uguali diritti e della vita di ciascuna persona, garantiti dalla Costituzione Italiana del 1948 nata dalla Resistenza. Resistiamo quindi. “Fuori la guerra dalla Storia”! No al genocidio del popolo palestinese! No al riarmo europeo! L’Italia non partecipi alla guerra né partano dal suo territorio velivoli italiani o statunitensi in direzione Iran. No alla spirale bellica e alla militarizzazione delle coscienze! Alziamoci e riempiamo ogni piazza. Comitati per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata, l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti Esecutivo nazionale NO AD Redazione Italia
L’INGANNO DEI LEP – Livelli Essenziali delle Prestazioni
A questo link trovate – in aggiornamento – i materiali, le relazioni e gli interventi del seminario mercoledì 2 luglio ore 18.00 introduce Marina Boscaino – Comitati contro ogni autonomia differenziata e Tavolo No AD ne discutiamo con Ivan Cavicchi – filosofo della medicina e sociologo Vincenzo Tondi della Mura – ordinario di diritto costituzionale Unisalento Pasquale Tridico – gruppo della Sinistra al Parlamento europeo – GUE/NGL presiedono Loretta Mussi – esecutivo nazionale No AD Maria Teresa Capozza – esecutivo nazionale No AD In diretta sul canale youtube live https://www.youtube.com/@NoadogniAD/streams per informazioni noaogniad@gmail.com – https://perilritirodiqualunqueautonomiadifferenziata.home.blog/
𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐚 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐑𝐮𝐬𝐬𝐨
𝟏𝟏 𝐠𝐢𝐮 𝟐𝟓. 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐚 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐑𝐮𝐬𝐬𝐨. 𝐃𝐨𝐩𝐨 𝐑𝐞𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐝𝐮𝐦. 𝐎𝐫𝐚 𝐥𝐚 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐥’𝐀𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐭𝐚 https://www.youtube.com/live/VkxGoWHD8Hs
Iniziativa referendaria 22 maggio ore 18.00
Care e cari,  Giovedì prossimo, 22 maggio, come annunciato in precedenza, ci sarà un interessante ed importante incontro sui referendum. Interverranno relatori estremamente qualificati e, ancora una volta, uniremo il tema referendario a quello delle nostre petizioni ai Presidenti di Regione. Comunque la si pensi, invitiamo tutte e tutti ad una partecipazione massiccia e alla diffusione della locandina che abbiamo preparato Scaricca qui la locandina
Petizioni regionali per smontare l’autonomia differenziata
LAZIO  https://www.openpetition.eu/it/petition/online/chiediamo-al-consiglio-della-regione-lazio-di-impegnarsi-a-non-chiedere-lautonomia-differenziata Chiediamo al Consiglio della Regione Lazio di impegnarsi a non chiedere l’autonomia differenziata LOMBARDIA https://www.openpetition.eu/it/petition/online/fermiamo-lautonomia-differenziata-in-lombardia-insieme-possiamo-diversi-e-unite-i Fermiamo l’autonomia differenziata in Lombardia! Insieme possiamo, diversi e unite/i