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Documento Liceo “Gioberti” di Torino su iniziative per tutela civiltà e cultura palestinese
La rete della Scuola per la pace Torino e Piemonte, in una assemblea aperta di docenti, studenti, studentesse e cittadin*, ha proposto di dedicare una delle prime settimane del prossimo anno scolastico alla cultura palestinese, bersaglio della violenza epistemica sionista che ha annientato i luoghi dell’istruzione e della cultura a Gaza. Un’intera generazione di studenti e studentesse è impossibilitata a proseguire gli studi. Biblioteche, musei, archivi, librerie, edifici storici sono stati ridotti in macerie. Il patrimonio storico e culturale palestinese è stato sistematicamente distrutto perché rappresentava un elemento di forza e di vitalità del popolo della Palestina. Come docenti consideriamo necessario impegnarci a decostruire i processi di colonizzazione fin dalle loro origini per restituire alla storia le popolazioni che lo “scambio ineguale” imposto dall’Occidente ha privato di autodeterminazione, di risorse, di una vita degna e persino, come ha affermato Valditara, della propria storia. Il Liceo “Gioberti” di Torino ha raccolto questa sollecitazione e approvato in Collegio docenti un importante documento originale che qui pubblichiamo. https://www.liceogioberti.edu.it/pagine/il-gioberti-a-tutela-della-civilt-e-della-cultura-palestinese DOCUMENTO APPROVATO DAL COLLEGIO DOCENTI DEL LICEO “VINCENZO GIOBERTI” IN RELAZIONE ALLE INIZIATIVE DA ASSUMERE A TUTELA DELLA CIVILTÀ E DELLA CULTURA PALESTINESE A RISCHIO DISTRUZIONE A CAUSA DELLE OPERAZIONI MILITARI CONDOTTE DALLO STATO DI ISRAELE NELLA STRISCIA DI GAZA. Quello che da mesi sta avvenendo nella Striscia di Gaza non è soltanto una guerra, ma una devastazione di carattere umanitario: operazioni militari, bombardamenti e carestia causano gravi e indicibili sofferenze che colpiscono milioni di persone, e in particolare bambini, bambine, ragazzi e ragazze. A questo si aggiungano le crescenti violenze in Cisgiordania accentuate dalla recente decisione del governo israeliano di promuovere la costruzione di 22 nuove colonie. In un momento di altre gravi crisi internazionali e di una destabilizzazione generale in tutto il mondo la crisi di Gaza, per il suo significato storico e simbolico in relazione all’Europa, è una voragine nella storia che stiamo vivendo in tempo reale e che si presenta come importante frattura di civiltà nel presente. In questo scenario di aperta e prolungata violazione del diritto internazionale, riconosciuta come tale e denunciata in modo unanime da tutti gli osservatori democratici e oggetto di esplicite denunce da parte degli organi di giustizia preposti, il Collegio docenti del Liceo Gioberti, nell’aderire alla piattaforma di scuole torinesi per la Pace che si sono recentemente attivate, intende richiamare l’attenzione su un elemento solo apparentemente marginale: la deliberata distruzione del patrimonio culturale palestinese. Essa si configura come parte di una strategia complessiva che ha come effetto la cancellazione dell’identità culturale di un popolo privato di statualità e di una popolazione sempre più deumanizzata, oggetto di pesanti pregiudizi razzializzanti e inferiorizzanti. La guerra al terrorismo e al fondamentalismo islamico, che condanniamo e di cui riconosciamo le pesanti responsabilità nell’ostacolare il dialogo e il processi di pace, viene usata, in particolare dopo gli esecrandi attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 per giustificare una guerra feroce ai civili condotta dalla leadership israeliana ultraconservatrice e suprematista, le cui caratteristiche hanno ampiamente superato il legittimo diritto alla difesa. L’Unicef stima che ad oggi sono state distrutte o rese inagibili oltre l’87% delle strutture scolastiche presenti nel territorio della striscia di Gaza. Più di 600 mila studenti, a partire dall’autunno 2023, non hanno più accesso all’istruzione. Tutte le strutture universitarie sono state rase al suolo. Più di 50 siti culturali, fonte Unesco di un anno fa, sono stati danneggiati. Lo storico Lorenzo Kamel e la studiosa palestinese Karma Nabulsi hanno definito quest’orrore “scolasticidio”. Come comunità scolastica e educante che si fonda sui valori della Costituzione, dei diritti umani e del rispetto della dignità di ogni persona, e che si pone come obiettivo la promozione della cultura della pace, il rifiuto dei razzismi, dell’antisemitismo come dell’islamofobia, e il contrasto delle derive autoritarie nelle società democratiche, vogliamo esprimere una presa di posizione chiara, collettiva e pubblica contro tale opera di distruzione all’interno della più generale catastrofe di portata internazionale: contestualmente, chiediamo a tutti gli attori nazionali e internazionali impegnati nell’istruzione e nella cultura di rispondere concretamente all’appello lanciato ormai un anno fa da accademici palestinesi e personale delle università di Gaza. Il collegio dei docenti s’impegna, pertanto, per l’anno scolastico 2025/26, insieme alle consuete attività di Educazione civica programmate attorno al calendario civile, a promuovere iniziative didattiche e culturali volte a diffondere la conoscenza, la valorizzazione e la tutela della civiltà e della cultura palestinese nella convinzione che si è ciò che si fa. Concretamente ai singoli Dipartimenti, a partire dalla prima riunione di settembre, viene demandato il compito di ideare varie attività che possano diffondere l’arte, la musica, la letteratura, la cultura palestinese all’interno del liceo come contributo concreto alla costruzione di una cultura della pace e del dialogo, che necessariamente nascono dalla conoscenza.
Le scuole lo sanno da che parte stare: Torino, Camminata delle scuole per Gaza
La Scuola per la pace Torino e Piemonte, aderente dal 2023 all’Osservatorio contro la militarizzazione  delle scuole e delle università, è una rete informale e spontanea di docenti nata nel settembre 2022 con un appello per il cessate il fuoco in Ucraina. Da allora la rete stimola, raccoglie e rilancia le iniziative di cui, nelle singole scuole, si fanno protagonisti docenti, genitori, ATA e studenti sui temi della pace, della guerra e della militarizzazione delle scuole, oltre a organizzare eventi culturali, corsi di formazione e a partecipare a manifestazioni di piazza. Recentemente la Scuola per la pace Torino e Piemonte ha raccolto e rilanciato la lettera aperta di un gruppo di docenti del Liceo “Galileo Ferraris” dal titolo Gaza now! per Rompere il silenzio delle scuole su Gaza e sul genocidio in Palestina. In molte scuole la lettera è stata diffusa raccogliendo firme di sostegno di docenti. Il 28 maggio si è tenuta un’assemblea con docenti, studenti, studentesse e genitori nella quale si è deciso di aderire a una camminata cittadina promossa dall’IC “Gino Strada”, con l’IC “Manzoni”, l’IC “Saba” e altre scuole per dare un segnale di solidarietà a Gaza da parte della comunità scolastica, finora di fatto silenziata. Particolarmente importante è stata la presenza di studenti e studentesse, per la prima volta numerosi insieme con i/le docenti. Da tutt* è stata condivisa la volontà di fermare il genocidio, interrompere le relazioni diplomatiche, politiche ed economiche con Israele, praticare il boicottaggio, denunciare lo scolasticidio. In una sola settimana, con il passaparola attraverso la rete e i social, si è organizzata la Camminata delle scuole per Gaza, che il 5 giugno 2025 ha coinvolto alcune migliaia di persone, con un vociante e colorato corteo principale da piazza Castello al parco del Valentino e numerose gruppi di singole scuole che hanno raggiunto il Valentino da altre zone della città. Qui, su un grande prato, ci sono stati numerosi interventi a microfono aperto in un clima di grande partecipazione e solidarietà per la Palestina. Abbiamo avuto una discreta copertura da parte della stampa locale, ma per rendere conto del clima della manifestazione rinviamo all’articolo pubblicato su Pressenza. Di seguito riportiamo la lettera Gaza Now! e il comunicato dalla Scuola per la pace. Vogliamo proseguire la nostra lotta portando le firme raccolte nelle scuole all’Usr, organizzando raccolte di fondi per Gaza e la Palestina, manifestando nelle piazze e costruendo una sempre più forte connessione con le/gli studenti. Dato che siamo dolorosamente consapevoli dello scolasticidio che ha portato, a marzo 2025, secondo l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite, alla distruzione o danneggiamento di oltre l’80% delle scuole di Gaza e di tutte le università della regione, ci impegniamo, per l’anno scolastico 2025/26, a promuovere iniziative didattiche e culturali rivolte a diffondere la conoscenza, valorizzazione e tutela della cultura palestinese e a decostruire i processi di colonizzazione fin dalle loro origini per restituire alla storia le popolazioni che lo “scambio ineguale” imposto dall’Occidente coloniale ha privato di autodeterminazione, di risorse, di una vita degna e persino, come ha appunto affermato Valditara, della propria storia. Gaza now! -------------------------------------------------------------------------------- Testo condiviso da numerose/i docenti del Liceo scientifico statale Galileo Ferraris di Torino             In questo senso di impotenza, di frustrazione per quanto sta accadendo in particolare a Gaza e in Cisgiordania, non vogliamo più stare in silenzio. BASTA!             Non è possibile assistere in diretta alla distruzione di un popolo e alla sua riduzione alla fame, senza che il nostro Occidente muova un dito.             Siamo testimoni di orrori impensabili, che nessuno/a avrebbe immaginato ancora possibili in un mondo che rinasceva dopo le due guerre mondiali e che prospettava la pace come sfondo per una vita dignitosa per tutte/i.             Anche l’Europa, quella di Ventotene, nasceva con questo scopo: costruire la pace.             Oggi invece il programma dato per scontato parla di riarmo per alimentare altre guerre, morti e distruzioni. Sottraendo risorse ai bisogni fondamentali dei paesi europei e mondiali: la salute, il lavoro dignitoso, la scuola e la formazione, il diritto per chi proviene da altri paesi a poter vivere e a costruirsi un futuro, in un ambiente sano e difeso, in un contesto solidale. BASTA!             Vogliamo dire forte che noi docenti non siamo d’accordo con tutto questo, che lo troviamo in totale contraddizione con quanto cerchiamo di insegnare tutti i giorni: i diritti, le possibilità per tutte/i,  il senso critico che ci fa pensare e scegliere per costruire un mondo umano, dove sia possibile godere tutte/i delle risorse della Terra, cooperare, costruire per la giustizia….e anche sognare per poter essere felici. Perché ci possa essere un oltre, domani.             Non è vero che non ci sono strumenti,  esiste il diritto internazionale, che deve essere applicato, esiste la diplomazia che non si vuol fare funzionare ( anche per l’Ucraina), ma esistono anche tanti strumenti concreti di non collaborazione, per esempio: BDS, boicottare,  disinvestire, sanzionare Israele. Se non agiamo almeno così, niente cambierà.             Poi ci sono i movimenti di testimonianza e di protesta che oggi si vogliono silenziare, intimidire, punire. Ci sono tutti gli obiettori in Israele, in Russia, in Ucraina, i testimoni nonviolenti in Palestina, i giornalisti a Gaza e in Cisgiordania, in gran parte massacrati. Bisogna non avere paura di agire con coscienza critica, di parlare, di fare circolare le idee.                     DIRE CHE ARMI E GUERRE E BOMBARDAMENTI, STRAGI (GAZA e CISGIORDANIA) E GIUSTIFICAZIONI DI PRETESE DIFESE, non le vogliamo.             Vogliamo pace, pane e libertà, cultura, lavoro, un presente ed un futuro… vogliamo trasmettere e condividere queste cose con i giovani, con i nostri studenti e sappiamo che anche loro sono con noi.                        -------------------------------------------------------------------------------- Torino, 8 maggio 2025 Comunicato della Scuola per la pace Torino e Piemonte Le scuole alzano la voce contro il genocidio Oggi un fiume di persone ha attraversato Torino, un’intera comunità scolastica, famiglie, bambini e bambine, docenti e dirigenti hanno percorso le strade del centro per una camminata partecipata e molto colorata per schierarsi con decisione contro il genocidio dei palestinesi portato avanti da Israele. Una sfilata vivace e pacifica, ma molto determinata e concreta nelle rivendicazioni. Chiediamo un immediato cessate il fuoco su Gaza, I’apertura permanente dei valichi per consentire I’accesso dei convogli e del personale umanitario, il ritiro del piano di deportazione della popolazione di Gaza preannunciato dalle autorità israeliane. Chiediamo inoltre da parte di tutti gli Stati, a cominciare da quello italiano, il rispetto delle norme del diritto internazionale e delle risoluzioni delle Nazioni Unite. Inoltre chiediamo di interrompere il Memorandum di intesa tra Italia e Israele riguardante la cooperazione militare che verrà rinnovato l’otto di giugno. Pensiamo sia necessario interrompere qualsiasi tipo di collaborazione commerciale, politica e diplomatica con Io stato d’IsraeIe perché non possiamo continuare a portare avanti la complicità con questo genocidio. Le mobilitazioni delle scuole non si fermeranno qui, ma oggi più che mai, con questa importante prova di coesione e determinazione siamo intenzionat3 a proseguire con la lotta. Andremo avanti con le mobilitazioni e andremo avanti a sostenere la popolazione palestinese, sia attraverso la raccolta di aiuti concreti sia attraverso iniziative di solidarietà. Le scuole lo sanno da che parte stare Palestina libera! https://www.instagram.com/stories/scuola_per_la_pace/3648386478825086357 https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=712544981630753&id=100086257735817&rdid=yDyiYSXfpXgMMqwF https://www.rainews.it/tgr/piemonte/video/2025/06/corteo-per-gaza-in-centinaia-in-piazza-a-torino-7e27d067-0f63-442b-9a21-6a6a999813da.html https://www.lastampa.it/torino/2025/06/05/news/gaza_pace_studenti_scuola_proteste-15178552 https://torino.corriere.it/foto-gallery/scuola/25_giugno_05/la-scuola-torinese-sfila-per-gaza-palestina-libera-dal-fiume-al-mare-studenti-presidi-e-ragazzi-di-ogni-eta-sfilano-in-centro.shtmlhttps://www.torinoggi.it/2025/06/05/mobile/leggi-notizia/argomenti/cronaca-11/articolo/la-scuola-per-la-pace-un-fiume-di-insegnanti-studenti-e-famiglie-in-cammino-per-la-palestina-foto.html