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GENOVA: NUOVA VITTORIA DEI PORTUALI, NESSUNO SBARCO PER LA NAVE CARICA DI ARMAMENTI. RITIRATO LO SCIOPERO, “NON LAVORIAMO PER LA GUERRA”
Mobilitazione per la Palestina e contro la logistica delle armi. A Genova questa mattina i portuali del collettivo Calp, insieme al sindacato Usb, hanno annunciato che tre container contenenti materiale bellico, destinati a La Spezia e trasportati dalla nave Cosco Pisces, non verranno sbarcati nè a Genova nè a La Spezia. La compagnia Evergreen ha deciso di farli rientrare direttamente verso l’Estremo Oriente, dove erano stati inizialmente caricati. La decisione segue le ampie proteste portate avanti dai lavoratori portuali in questi mesi presso gli scali liguri: “questa decisione rappresenta un risultato concreto dell’azione sindacale e della pressione esercitata da USB, che aveva proclamato 24 ore di astensione dal lavoro per il 5 agosto al terminal PSA Genova Prà”, scrivono i Calp che ribadiscono con forza: “non lavoreremo per la guerra“. Da Genova Josè Nivoi, portuale dei Calp e di Usb. Ascolta o scarica.
Il ruolo dei porti italiani nel traffico d’armi, la protesta di Donne in nero Piombino
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma del Coordinamento Donne in nero, Piombino sul coinvolgimento dell’Italia e dei suoi porti al centro delle rotte per il trasporto di armi e strumenti bellici, equipaggiamenti impiegati nelle guerre di tutto il mondo. “Da due giorni la nave ro-ro SEVERINE in arrivo da Monfalcone, è in attesa di entrare nel porto di Piombino ma a causa dell’intenso traffico turistico, resta al momento fuori. Questa tipologia di navi effettua continui carichi e scarichi di strumentazione bellica: dai carri armati, alle jeep, dai rifornimenti di ricambi per mitragliatrici a proiettili. Sono navi portatrici di morte ed attraccano anche nel nostro porto perché in esso trovano banchine disponibili alla movimentazione di tali materiali. Questo vogliamo che sia chiaro. In numerosi e importanti porti italiani, europei e non, grazie all’impegno e al sostegno di alcune sigle sindacali, i lavoratori si sono rifiutati di movimentare questa tipologia di carico. Si sono rifiutati a Livorno, Genova, Napoli, Barcellona, Sidney, e più recentemente a Marsiglia. Questo tipo di traffici, al limite della legalità (l’Italia ripudia la guerra e non può fornire armi a paesi in guerra) dimostra come il valore del denaro resti preponderante sulle scelte non solo dei governanti, ma anche di molte persone comuni. Di fronte al genocidio del popolo palestinese e alla guerra fra Ucraina e Russia che ha come teatro il cuore dell’Europa, non possiamo restare in silenzio. Il coinvolgimento militare del nostro territorio, ci rende parte attiva del conflitto in Medio Oriente come in Ucraina. Carichi d’armi verso paesi belligeranti sono già passati per il nostro porto. L’attracco nel porto di Piombino delle navi ro-ro Capucine e Severine pone il nostro Comune al centro delle responsabilità civili verso il massacro del popolo palestinese. Facciamo appello agli operatori portuali e a tutti le maestranze portuali affinchè navi di questo tipo non trovino braccia disposte a lavorare per loro, non solo per la tutela della pace, ma anche per la sicurezza di tutti e come incentivo alla pacificazione del commercio internazionale”. Coordinamento Donne in nero, Piombino.
Non lavoriamo per la guerra: il 5 agosto i portuali di Genova scioperano!
Genova si prepara a una giornata di sciopero contro la logistica di guerra. L’Unione Sindacale di Base Porto di Genova ha proclamato 24 ore di astensione dal lavoro per martedì 5 agosto 2025 al terminal PSA-GP, dopo aver ricevuto segnalazioni sul trasporto di materiale bellico all’interno di tre container della […] L'articolo Non lavoriamo per la guerra: il 5 agosto i portuali di Genova scioperano! su Contropiano.
VITTORIA DEI PORTUALI DI MARSIGLIA E GENOVA. RIMASTE A TERRA LE MITRAGLIATRICI, LA NAVE CARGO DIRETTA A ISRAELE VIAGGIA VUOTA
Vittoria dei lavoratori solidali con la Palestina al porto Fos-sur-mer di Marsiglia, dove i portuali francesi della CGT si sono rifiutati di caricare 14 tonnellate di munizioni e pezzi di ricambio per fucili mitragliatori israeliani su una nave cargo della compagnia ZIM diretta ad Haifa, Israele. La nave è dovuta ripartire vuota di armamenti israeliani, e vuota farà tappa sabato a Genova soltanto per un “rifornimento tecnico”. Anche nel capoluogo ligure era stata annunciata una mobilitazione contro il genocidio e per la Palestina dai portuali del CALP e dal sindacato di base Usb. Alle 18 di questo venerdì la conferenza stampa dei portuali del CALP e di Usb Porto. Posticipato invece il presidio a domani, sabato, alle 8 del mattino al varco di Ponte Etiopia di Genova per “sorvegliare” i movimenti della nave. L’aggiornamento con Josè Nivoi, del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova e di Usb. Ascolta o scarica.