“Trascinata, picchiata, umiliata”: un rapporto rivela il trattamento riservato a Greta Thunberg durante la custodia israelianaGaza. L’attivista ambientalista Greta Thunberg ha dichiarato alle autorità
svedesi di essere stata sottoposta a trattamenti duri e degradanti durante la
sua detenzione in Israele, dopo aver partecipato alla missione della Global
Sumud Flotilla per Gaza, assaltata dalle forze coloniali israeliane.
Secondo il Guardian, un funzionario del ministero degli Esteri svedese che ha
visitato Thunberg in prigione ha affermato che la ventiduenne ha raccontato di
essere tenuta in una cella infestata da cimici, con cibo e acqua inadeguati.
L’email del funzionario, visionata dal Guardian, recita: “L’ambasciata ha potuto
incontrare Greta. Ha riferito di disidratazione. Ha ricevuto quantità
insufficienti di acqua e cibo. Ha anche affermato di aver sviluppato eruzioni
cutanee che sospetta siano state causate dalle cimici. Ha parlato di trattamenti
duri e ha affermato di essere rimasta seduta per lunghi periodi su superfici
dure”.
> Your suffering and the attempts to silence your voice for Gaza and its
> children will never be forgotten.
> Your brave stance will remain a symbol in our hearts and minds forever.
> From the heart of Gaza, we say: we love you ❤️
> We stand with you, Greta Thunberg 🌍🇵🇸 pic.twitter.com/iVFTBtNUHU
>
> — Mohammed jawad 🇵🇸 (@Mo7ammed_jawad6) October 5, 2025
La corrispondenza cita anche resoconti secondo cui le forze israeliane avrebbero
scattato fotografie in cui Thunberg era costretta a reggere bandiere, sebbene
l’identità delle bandiere non sia stata specificata. “Un altro detenuto avrebbe
riferito a un’altra ambasciata di averla vista (Thunberg) costretta a reggere
bandiere mentre venivano scattate le foto”, ha scritto il funzionario.
Diversi attivisti hanno corroborato il racconto. Il partecipante turco Ersin
Çelik ha dichiarato all’agenzia di stampa Anadolu: “Hanno trascinato la piccola
Greta per i capelli davanti ai nostri occhi, l’hanno picchiata e l’hanno
costretta a baciare la bandiera israeliana. Le hanno fatto tutto l’immaginabile,
come monito per gli altri”.
Il giornalista italiano Lorenzo D’Agostino, anche lui a bordo della flottiglia,
ha descritto di aver visto Thunberg “avvolta nella bandiera israeliana e fatta
sfilare come un trofeo”.
L’attivista svedese di 22 anni era tra i 437 attivisti, parlamentari e avvocati
che partecipavano alla Global Sumud Flotilla, una coalizione di oltre 40
imbarcazioni impegnate a consegnare aiuti umanitari a Gaza e a sfidare il blocco
navale israeliano del territorio assediato, in vigore da 16 anni.
> Greta Thunberg:
>
> ‘There is a genocide’
> ‘Where is the world media to expose it’
> ‘Where is media to call out Palestinian 🇵🇸 journalists being murdered’
> ‘World leaders and institutions are enabling a genocide’
>
> ‘None of us are free until Palestine🇵🇸 is free’pic.twitter.com/iK7lfylkT2
>
> — Howard Beckett (@BeckettUnite) October 5, 2025
Tra giovedì e venerdì, le forze israeliane hanno intercettato tutte le
imbarcazioni e arrestato tutti i membri dell’equipaggio. La maggior parte dei
detenuti è rinchiusa nella prigione di Ketziot, nota anche come Ansar III, una
struttura di massima sicurezza nel deserto del Naqab, utilizzata principalmente
per imprigionare i palestinesi accusati da Israele di reati contro la sicurezza.
Secondo il Guardian, la ONG Adalah ha affermato che i diritti dei detenuti sono
stati “sistematicamente violati”, citando la negazione di acqua, servizi
igienici, cure mediche e accesso immediato agli avvocati, “in chiara violazione
dei loro diritti fondamentali al giusto processo, a un processo imparziale e
alla rappresentanza legale”.
Anche la squadra legale italiana della flottiglia ha riferito che i detenuti
sono stati lasciati “per ore senza cibo né acqua, fino a tarda notte”, fatta
eccezione per “un pacchetto di patatine consegnato a Greta e mostrato alle
telecamere”. Gli avvocati hanno descritto episodi di violenza sia verbale che
fisica.
Giovedì sera, il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano, di estrema
destra, Itamar Ben-Gvir, è stato filmato mentre visitava il porto di Ashdod,
dove erano trattenuti gli attivisti arrestati. Nel filmato, Ben-Gvir indicava
decine di detenuti seduti a terra, definendoli “terroristi della flottiglia”. Il
suo ufficio ha confermato l’autenticità del video.
> “I'm not scared of Israel. I’m scared of a world that has seemingly lost all
> sense of humanity.”
>
> – Greta Thunberg 🔥pic.twitter.com/jhK4VC2LPN
>
> — ADAM (@AdameMedia) October 2, 2025
Adalah ha osservato che in precedenti casi riguardanti la flottiglia, Israele
non aveva perseguito penalmente gli attivisti, ma aveva trattato la loro
presenza come una questione di immigrazione, portando a brevi detenzioni seguite
dall’espulsione.
Baptiste André, un medico francese che aveva preso parte a una flottiglia simile
a giugno, ha dichiarato ai giornalisti di aver visto agenti di frontiera
israeliani deridere e deliberatamente privare del sonno i passeggeri, tra cui
Thunberg.
Il ministero degli Esteri svedese ha confermato che la sua ambasciata ha
visitato nove cittadini imprigionati, venerdì. “Sulla base dei colloqui con i
detenuti, è stata sottolineata anche l’importanza di soddisfare le esigenze
mediche individuali”, ha affermato il ministero, aggiungendo di aver evidenziato
la necessità di acqua pulita, cibo adeguato e accesso all’assistenza legale.
L’ambasciata israeliana, rispondendo al Guardian, ha negato tutte le accuse. “A
tutti i detenuti della provocazione Hamas-Sumud è stato concesso l’accesso ad
acqua, cibo e servizi igienici; non è stato loro negato l’accesso all’assistenza
legale e tutti i loro diritti legali, incluso quello all’assistenza medica, sono
stati pienamente rispettati”, si legge nella dichiarazione.
(Fonti: PC, Quds News, Telegram, Instagram).