[2025-07-30] Da Gaza a Roma @ Sede FAODA GAZA A ROMA
Sede FAO - Viale delle Terme di Caracalla, 00153 Roma RM, Italia
(mercoledì, 30 luglio 18:30)
DA GAZA A ROMA: CONTRO IL GENOCIDIO, CONTRO I COMPLICI. LA FAME È UN’ARMA, NON
UN’ECCEZIONE.
🗓️ Mercoledì 30 luglio – Ore 18:30 – davanti alla FAO (Roma)
🔥 Portate pentole, tamburi, fischietti, kefieh e bandiere palestinesi.
Venite con auto, motorini e bici: partiremo in carovana, per far sentire la
nostra rabbia in tutta la città.
Non ci basta essere presenti.
Vogliamo farci sentire. Vogliamo farci vedere. Vogliamo disturbare.
Non per chiedere, ma per denunciare.
Non per implorare, ma per accusare.
ISRAELE USA LA FAME COME ARMA. L’OCCIDENTE, ITALIA COMPRESA, È COMPLICE.
Ci ritroviamo davanti alla FAO perché Israele affama deliberatamente il popolo
palestinese.
Usa il cibo e l’acqua – bisogni primari, inviolabili – come strumenti di
sottomissione, ricatto e sterminio.
Lo fa con la copertura politica, diplomatica e militare degli Stati Uniti,
dell’Unione Europea e anche del nostro Paese.
LA FAME COME STRATEGIA DI GUERRA
A Gaza non c’è crisi umanitaria. C’è un genocidio in atto.
📌 Oltre 1 milione di persone sono oggi in condizione di fame acuta (ONU).
📌 70.000 bambini sono gravemente malnutriti, centinaia già morti per fame e
sete (Ministero della Sanità Palestinese).
📌 Israele impedisce l’ingresso di aiuti, colpisce forni, convogli, silos,
mercati, pozzi.
📌 Questo è pianificato: è l’applicazione della dottrina Dahiya, che prevede la
distruzione totale e il collasso sociale come strumento bellico.
LA FARSA DELL’OCCIDENTE: “AIUTI” COME CONTROLLO E PROPAGANDA
Il 27 maggio è stata annunciata la cosiddetta “Gaza Humanitarian Foundation”:
una presunta iniziativa per portare aiuti.
In realtà, è un progetto diretto da USA e Israele, per controllare l’accesso
agli aiuti, dividere i palestinesi e usare la fame come leva politica.
Gli aiuti vengono consegnati sotto la minaccia delle armi, in zone recintate,
militarizzate, sorvegliate da droni e cecchini.
La fame diventa spettacolo: sotto le telecamere si umilia un intero popolo,
mentre la propaganda israeliana parla di “umanità”.
ROMA CAPITALE: IL SILENZIO CHE UCCIDE
Roma non è neutrale.
È colpevole.
È complice.
Da anni coloriamo le strade con la bandiera palestinese.
Da due anni il Campidoglio non ha detto una parola.
🔴 Il sindaco Gualtieri ignora lettere, appelli, presìdi.
Nessuna condanna, nessuna presa di posizione.
🔴 ACEA, partecipata da Roma Capitale, mantiene rapporti con Mekorot, la
compagnia israeliana responsabile della sottrazione dell’acqua ai palestinesi da
oltre 17 anni.
LE NOSTRE RICHIESTE NON SONO SIMBOLICHE.
SONO POLITICHE.
SONO IMPROROGABILI.
✊ Pretendiamo:
• ❌ Fine immediata di ogni rapporto tra ACEA e Mekorot.
• ❌ Indicazione alle farmacie comunali di cessare l’acquisto di farmaci
israeliani.
• ❌ Rottura di ogni legame istituzionale, culturale ed economico tra Roma
Capitale e entità israeliane.
• ❌ Presa di posizione pubblica e ufficiale del sindaco contro il genocidio a
Gaza.
• ❌ Adesione piena alla campagna BDS – Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni.
COSA PUÒ FARE OGNUNO DI NOI?
💣 Boicotta aziende che finanziano l’occupazione: HP, AXA, Puma, Carrefour, Teva
(farmaceutica), Sabra, SodaStream, Siemens.
📣 Partecipa a presidi, cortei, blocchi, assemblee. Le manifestazioni “per la
pace” non bastano più.
💥 Pretendi che sindacati, scuole, università, teatri e musei interrompano ogni
collaborazione con Israele.
🚫 Rifiuta ogni normalizzazione: niente concerti, fiere, eventi culturali o
accademici con chi sostiene Israele.
📍 MERCOLEDÌ 30 LUGLIO – ORE 18:30 – FAO, ROMA
Verso l’assemblea cittadina del 12 settembre
per costruire una mobilitazione di massa al Campidoglio.
Dopo le parole, verranno i nomi. Dopo i nomi, verranno le rotture.
NESSUN GENOCIDIO AVVIENE DA SOLO.
OGNI GENOCIDIO HA DEI COMPLICI.
NOI LI CONOSCIAMO.
E ANDREMO A PRENDERLI.
Per Gaza.
Per la Palestina.
Fino alla liberazione.