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Mozione di condanna governo israeliano del Collegio Dottorato Scienze Relazioni Umane UNIBA
PUBBLICHIAMO VOLENTIERI LA MOZIONE DI CONDANNA NEI CONFRONTI DELLE AZIONI DEL GOVERNO ISRAELIANO CONTRO LA POPOLAZIONE PALESTINESE E CONTRO I DISSIDENTI E GLI OBIETTORI ISRAELIANI GIUNTA ALL’OSSERVATORIO CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DELLE SCUOLE E DELLE UNIVERSITÀ DA PARTE DEL COLLEGIO DEL CORSO DI DOTTORATO IN SCIENZE DELLE RELAZIONI UMANE (16/06/2025), UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI “ALDO MORO”, NELLA SPERANZA CHE ALTRI DIPARTIMENTI, COLLEGI E UNIVERSITÀ POSSANO PRENDERE POSIZIONE SUL GENOCIDIO IN ATTO IN PALESTINA. Considerate le incessanti azioni criminali del governo israeliano contro la popolazione palestinese e la mobilitazione internazionale e locale, in continuità con quanto espresso dal Consiglio Didattico di Filosofia e Scienze Filosofiche dell’Università del Salento, viene approvata e sottoscritta la seguente mozione. Il Collegio del Corso di Dottorato in Scienze delle Relazioni Umane esprime la più ferma condanna per le gravissime violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario da parte dello Stato di Israele nei confronti del popolo palestinese, degli abitanti della Striscia di Gaza e della Cisgiordania. Si tratta di violazioni ampiamente documentate da autorevoli fonti nazionali e internazionali indipendenti. Secondo un report di OCHA (aggiornato a inizio aprile 2025), da ottobre 2023 a Gaza sono quasi 60 mila i morti, oltre 115 mila i feriti; più di 2 milioni gli sfollati. Secondo una stima pubblicata su “The Lancet”, i morti sarebbero 70 mila, con un impatto particolarmente devastante su donne e bambini: le Nazioni Unite riportano circa 14.000 bambini uccisi, mentre altre fonti ne indicano fino a 18.000, e ancora oltre 25.000 feriti e più di 25.000 orfani. Oltre il 90% della popolazione è sfollata e il blocco degli aiuti, in vigore dal marzo 2025, priva milioni di persone di cibo, acqua potabile, cure mediche e condizioni igienico-sanitarie essenziali. Il Collegio è cosciente che tale mozione possa subire distorsioni e manipolazioni. Tuttavia, crede che, in questo momento, sia preferibile correre questo rischio anziché rimanere in silenzio e non prendere posizione contro tale barbarie perdurante e immane tragedia. Va detto con chiarezza che il Collegio intende fermamente sottrarsi alla trappola dell’odio e a ogni espressione di antisemitismo, e rifiuta recisamente l’utilizzo di questa accusa come strumento di impunità per lo sterminio in atto a Gaza e in Cisgiordania. Il Collegio si unisce voci critiche che a livello internazionale, nelle varie comunità tanto israeliane e ebraiche quanto arabe e islamiche, sostengono le ragioni del cessate il fuoco e della fine di ogni attività criminale ai danni della popolazione palestinese. Il Collegio si unisce a tutte le voci nazionali e internazionali, di qualsivoglia appartenenza, nazionalità, religione, che condannano lo sterminio, appellandosi al rispetto dei diritti umani all’esistenza, a una vita dignitosa, a un’adeguata alimentazione, alle cure sanitarie, all’istruzione. Il Collegio intende altresì evidenziare la propria contrarietà a ogni forma di violenza, in quanto fa proprio e ribadisce il principio costituzionale del rifiuto della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, oltre al principio di rifiuto di ogni forma di colonialismo. Di fronte a questa catastrofe umanitaria provocata dal governo israeliano, la nostra comunità, fondata sui valori di rispetto dei diritti umani, solidarietà e responsabilità etica, si unisce a tutte le voci che chiedono con urgenza: – la cessazione immediata delle ostilità e un cessate il fuoco duraturo, anche per garantire la liberazione di tutti gli ostaggi; – la riapertura sicura e stabile dei corridoi umanitari; – il sostegno morale e politico agli obiettori di coscienza, renitenti alla leva, disertori, attiviste nonviolente israeliani e palestinesi che rifiutano ogni complicità, da ambo i lati, al massacro e all’occupazione; – il pieno ripristino e il rispetto del diritto internazionale umanitario e delle deliberazioni ONU, a partire dal Parere della Corte Internazionale di Giustizia del 19 luglio 2024, ovvero l’obbligo per lo Stato ebraico di smantellare le colonie e ritirare le proprie truppe dai Territori Occupati, a tutela della popolazione civile e del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese; – l’adempimento, da parte di tutte le Istituzioni italiane, delle indicazioni rese dalla Corte Internazionale di Giustizia il 19 luglio 2024 e fatte proprie dall’Assemblea Generale ONU nel settembre 2024, nel pieno rispetto dell’articolo 11 della nostra Costituzione; – l’impegno dei governi coinvolti a intraprendere, con determinazione, la via diplomatica per una pace giusta e duratura, che porti alla fine della colonizzazione e dunque alla liberazione e autodeterminazione del popolo palestinese e alla ricerca di soluzioni condivise e pacifiche; – l’adozione nei confronti dei colleghi palestinesi di misure di accoglienza analoghe a quelle rivolte ai colleghi ucraini nel 2022, quando il Ministero aprì delle posizioni per visiting professor dedicate a chi proveniva da quel paese in guerra; – infine, si chiede che, volendo preservare i rapporti scientifici e culturali con il popolo israeliano, nel caso di eventuali collaborazioni con istituzioni accademiche israeliane si abbia estrema cura nell’assicurarsi che i nostri interlocutori abbiano esplicitamente preso le distanze dal mancato rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale da parte del governo israeliano. A nome del Collegio del Corso di Dottorato in Scienze delle Relazioni Umane, con voto unanime. Deliberato in data 16 giugno 2025
Festival “Il Libro Possibile” a Polignano a Mare. Cancellati incontri: no a eventi con Leonardo SpA
Accade che a Polignano a Mare (BA) uno degli eventi culturali più rinomati del sud barese, capace di attirate scrittrici, scrittori e personaggi dello spettacolo, cioè la manifestazione “Il libro Possibile” abbia tra gli sponsor principali, Leonardo SpA, la maggiore industria bellica italiana, compartecipata dallo Stato, produttrice ed esportatrice di congegni di morte in tutto il mondo. Come Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università abbiamo già denunciato abbondantemente la pericolosa commistione di Leonardo SpA, tramite la sua collaterale Fondazione Leonardo La civiltà delle macchine, con le scuole, in particolare con il Liceo Digitale “Matteucci” di Roma. Abbiamo anche denunciato gli intrecci tra le università pubbliche italiane e la Fondazione Med-Or, altra collaterale di Leonardo SpA, nel cui Consiglio di Amministrazione siedono ancora dodici rettori e rettrici, dopo le dimissioni di Stefano Bronzini, rettore dell’Università di Bari. E ancora dall’Università di Bari, che concede il patrocinio alla manifestazione Il Libro Possibile di Polignano a Mare, qualche giorno fa è giunto un gesto simbolico, prezioso nel quadro di una generale indifferenza da parte del mondo accademico. È accaduto, dunque, che il prof. Paolo Ponzio, ordinario di Filosofia e responsabile del Dipartimento di Filosofia e Scienze Umane dell’Università degli Studi di Bari (DIRIUM), qualche giorno fa abbia deciso di non svolgere gli incontri programmati per protestare contro il coinvolgimento di Leonardo SpA, implicata nelle questione belliche israeliane, in una manifestazione culturale. Ponzio ha pronunciato parole di condanna nei confronti dello sterminio della popolazione palestinese a Gaza, ma anche nei confronti di altri scenari bellici con cui Leonardo SpA fa profitti. Qui il video del discorso di Paolo Ponzio dal suo profilo Facebook, di cui abbiamo riportato uno stralcio significativo: «La filosofia è un viaggio che inizia con la vita e finisce con essa. La filosofia è una scienza della vita e proprio per questo motivo non si può tacere […]. Con tutta la stima per la manifestazione e per chi la organizza, da una mera segnalazione giunge la notizia che tra gli sponsor c’è Leonardo SpA. C’è in atto una decisione culturale e politica allo stesso tempo. Non possiamo accettare finanziamenti da industrie belliche coinvolte nella produzione e nella vendita di armi. La cultura è e deve essere libera, indipendente, capace di dire una parola chiara contro la guerra e a favore della pace incondizionatamente». Ricordiamo anche che nella riunione del Consiglio del 17 giugno scorso il Dipartimento Dirium dell’Università di Bari, di cui Ponzio è responsabile, ha approvato una mozione rivolta direttamente contro il governo israeliano con la quale «si unisce a tutte le voci nazionali e internazionali, di qualsivoglia appartenenza, nazionalità, religione, che condannano lo sterminio, appellandosi al rispetto dei diritti umani all’esistenza, a una vita dignitosa, a un’adeguata alimentazione, alle cure sanitarie, all’istruzione». Ci auguriamo che anche altri intellettuali e accademici, in Puglia come in tutta Italia, possano prendere posizione e rifiutare qualsiasi coinvolgimento dell’industria bellica nelle università e nei luoghi della cultura. Ci auguriamo, tuttavia, che la medesima attenzione sia rivolta anche ad altre aziende coinvolte con i profitti di guerra e alle banche armate, sempre pronte ad operare un brand washing in occasione di manifestazioni culturali. L’elenco delle banche armate è consultabile su questo sito. Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, Puglia
Comune-info.net: Maledetti i costruttori di morte
DI PAOLO CACCIARI PUBBLICATO SU WWW.COMUNE-INFO.NET IL 27 OTTOBRE 2024 Ospitiamo con piacere sul nostro sito l’interessante articolo scritto da Paolo Cacciari, pubblicato su Comune-info.net il 27 ottobre 2024 in cui viene ribadito quanto l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università denuncia da due anni a questa parte, vale a dire un pericolosissimo processo di occupazione degli spazi del sapere e della formazione da parte delle Forze Armate e di strutture di controllo. «Si chiude così il cerchio della militarizzazione della società in nome della sicurezza e dello sviluppo tecnologico. E si capisce anche quale sia l’interesse di industrie come Leonardo ad entrare nelle università e i militari nelle scuole…continua a leggere su www.comune-info.net.
“Futuri probabili”? La guerra! Porte girevoli per Luciano Violante dopo impegni con Leonardo
Si chiama “Futuri Probabili” l’Associazione Fondata da Luciano Violante, fuoriuscito, a fine 2024, dalla Fondazione Leonardo Civiltà delle Macchine, per portare avanti più o meno gli stessi obiettivi strategici di prima, ma senza la “pesantezza” del marchio di fabbrica Leonardo spa. Luciano Violante, come il compagno di partito presidente della Fondazione MedOr Marco Minniti, è un abile tessitore di trame e relazioni, ma certamente non particolarmente creativo, perché “Futuri probabili (2030/2040)” fu anche il titolo di una ricerca previsionale finanziata dalla Fondazione Leonardo Civiltà delle macchine, cui dette una mano, in qualità di esperto per questa tipologia di indagini il compianto sociologo del lavoro, Domenico De Masi. In futuro serviranno competenze, soprattutto in campo informatico, sempre più avanzate e quindi, parlando di scenari “probabili” (una guerra “x”) non dei semplici soldati cui verrà richiesto un impegno muscolare sul fronte, tipo la guerra di posizione russo-ucraina, ma esperti in campo digitale a 360 gradi. L’impegno più noto di Luciano Violante in questa impresa di promozione delle STEM fu proprio il liceo del digitale “Matteucci” inaugurato in pompa magna alle porte di Roma un paio d’anni fa, sponsorizzato dalla Leonardo SpA che offre stage e tirocini e addirittura tutor durante tutto il percorso di studi oltre ovviamente a visite guidate e la solita propaganda “del posto sicuro e prestigioso in campi ad alta tecnologia” che ben conosciamo. D’altra parte fu proprio Luciano Violante, dopo i suoi cinque anni impegnativi a favore della nota fabbrica di armi che qualcuno definisce più prosaicamente “sistemi di difesa” a fine 2024 ad anticiparlo: «non lascerò la Leonardo se non dopo essermi assicurato che potrò portarmi dietro gli stessi progetti di prima»…e così è stato. Ecco quindi una panoramica aggiornata delle cariche e dei ruoli ricoperti dagli autori del primo lavoro di ricerca strategica dell’ associazione intitolato “Perché all’Italia serve una strategia di sicurezza nazionale” all’interno di Leonardo S.p.A., della Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine e della Fondazione Med-Or diretta dal compagno di partito Marco Minniti: * Danila Aprea: Responsabile Relazioni Istituzionali della Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine. * Marco Casu: Coordinatore del progetto “2030/2040 Futuri Probabili” della Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine. * Vincenzo Pisani: Membro dello Staff della Presidenza della Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine * Enrico Savio: Chief Strategy & Market Intelligence Officer di Leonardo S.p.A. Chissà quindi quanti altri danni ci riserverà in futuro Luciano Violante in campo formativo nei confronti di una civiltà della pace quella che secondo noi si difende non con le armi ma con una lunga tessitura di trame e relazioni tra esseri umani, tra culture diverse, trovando sempre un punto d’incontro e di compromesso che non sia tra una parte più forte, per il suo potere deterrente militare e una temporaneamente più debole. Stefano Bertoldi, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università
Martedì, 27 maggio online: Convegno Europeo sulla Nonviolenza come risposta alla Militarizzazione nelle Scuole e nelle Università
LA GUERRA NON È UN’OPZIONE! Carissimi e carissime, vi invitiamo al Convegno Europeo sulla Nonviolenza come cura alla Militarizzazione nelle Scuole e nelle Università, per riflettere insieme su come contrastare la deriva bellica negli ambienti educativi e costruire percorsi di pace e connessione. IL CONVEGNO NASCE DALLA NECESSITÀ DI COMPRENDERE E RIFLETTERE SU I SEGUENTI TEMI: Come le scuole nei diversi Paesi reagiscono alla spinta politica verso militarizzazione e guerra; Quali bisogni le scuole cercano di soddisfare nell’accettare le suddette proposte; Quali proposte possiamo elaborare per prenderci cura di quei bisogni; Come creare spazi educativi di consapevolezza, empatia e risoluzione nonviolenta dei conflitti. OBIETTIVI DEL CONVEGNO: * Condividere esperienze su scuole e forze dell’ordine che promuovono arruolamento e cultura militare. * Creare sinergie e strategie condivise per promuovere un’educazione basata sulla Nonviolenza e la connessione. * Cooperare alla costruzione di progetti concreti da proporre nelle scuole, radicati nei principi della Nonviolenza. * Cooperare per creare progetti e gruppi che promuovano informazione e azione nonviolenta nelle comunità. * Proporre un Osservatorio Europeo sulla Nonviolenza nelle Scuole per scambio, raccolta dati e iniziative comuni. RELATORI: Prof. Antonio Mazzeo, Insegnante, giornalista e peace-researcher, si occupa di pace, militarizzazione, ambiente e mafie. Ha scritto saggi su conflitti nel Mediterraneo e interessi criminali nelle Grandi Opere. Tra i libri: Sicilia armata, I Padrini del Ponte, La scuola va alla guerra. Premiato con la “Colomba d’oro per la Pace” (2020). Per maggiori informazioni visita il sito: antoniomazzeoblog.blogspot.it. Prof.ssa Roberta Leoni, Presidente dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, rete nata per denunciare il crescente intervento militare nel sistema educativo. L’Osservatorio monitora accordi e attività di propaganda bellica in scuole e atenei, promuovendo una cultura di pace, inclusione e libertà educativa. Per maggiori informazioni visita il sito: https://osservatorionomilscuola.com. Angela Attianese, Trainer in Comunicazione Nonviolenta, certificata CNVC (www.cnvc.org), studiosa di dinamiche di conflitto e facilitazione del dialogo con la Comunicazione Nonviolenta e la normodinamica, formatrice in corsi per docenti di ogni ordine e grado, per organizzazioni, gruppi e singole persone. Per maggiori informazioni visita il sito: http://www.giraffe-cnv.it. Con loro, e con i partecipanti tutti, esploreremo le tendenze attuali e le possibili azioni da intraprendere per garantire che la scuola resti un luogo di crescita, libertà e sicurezza relazionale. Per l’iscrizione clicca qui. Locandina convegnoDownload