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[Le Dita nella Presa] I techbro mangiano insalate di matematica? (1/3: Puntata completa)
Dal Soylent alla trasfusione passando per le diete carnivore: i techbro sono ossessionati dal corpo. La mascolinità esibita unisce un presunto ritorno alle origini (cioè una riaffermazione del patriarcato) ad una ostentazione di controllo su un corpo che, forse per la prima volta, è il proprio corpo. Trigger Warning: disturbi alimentari. Proseguiamo con alcune notiziole: fallimenti della tecnica in UK, cause piccole ma significative perse da Meta, e gli immancabili aggiornamenti dagli Usa.
[Le Dita nella Presa] Questa città è una camera a gas (1/4: Puntata completa)
I distributori di carburante sono pericolosi, da molti punti di vista, ma occhio a non cadere nelle semplificazioni: prendendo spunto dalle notizie di attualità, parliamo dei combustibili e della loro pericolosità. Ne approfittiamo per analizzare le spinte, non sempre prive di interessi, di chi vuole preferire una tecnologia ad un'altra. Continuiamo con alcuni aggiornamenti sul trasporto pubblico romano. Torniamo sul digitale con gli accordi tra unione europea ed Israele relativi al GDPR e la consueta carrellata di notiziole.
Palestina: il vero volto delle smart city. Tecnologie per le guerre ai popoli
Con un compagno dell'assemblea nogreenpass parliamo dell'iniziativa prevista per questo 6 luglio a Centocelle aperte (via delle resede 5). Iniziativa in sintonia con quelle che l’assemblea ha già svolto proprio sul tema. In questa occasione parteciperà anche la comunità palestinese dell’UDAP. Dopo la proiezione dei documentari doppiati sulle smart city palestinesi, gli interventi e il dibattito, ci saranno un aperitivo e una cena conviviali. Qui trovate il documento di analisi e presentazione più dettagliata dell'iniziativa e un trailer dei documentari: https://nogreenpassroma.noblogs.org/post/2025/06/28/6-luglio-2025-palestina-il-vero-volto-delle-smart-city   La Smart City e la Città dei 15 minuti sono due teorizzazioni che applicando sul territorio strumenti altamente tecnologici non solo ridefiniscono i modi e i tempi della nostra quotidianità, non solo controllano i nostri corpi e condizionano le nostre menti spingendoci a comportamenti stereotipati, controllabili secondo algoritmi precostituiti, ma attuano anche una selezione predittiva delle azioni, individuando e selezionando buoni e cattivi, pericolosi e innocui, disponibili e indisponibili. La Smart City è la perché, ci dicono, le più moderne tecnologie digitali e di telecomunicazione – compreso il 5G – vengono messe al servizio della città, dell’ambiente e dei suoi abitanti. Vorrebbero farci credere che questo costituisca un’innovazione, un bene per tutti. Si tratta di un nuovo paradigma per la realtà urbana che poggia su miriadi di sensori che raccolgono, 24 ore su 24, ingenti masse di dati, e su un elevatissimo livello di connettività. Così strade, incroci, palazzi, parcheggi e gran parte dell’arredo urbano “parlano” tra di loro, in tempo reale, grazie a quello che in gergo viene definito internet of things, l’internet delle cose, ovvero la connessione dinamica tra gli oggetti che utilizziamo quotidianamente. Intelligenza Artificiale, 5G, droni e altre innovazioni tecnologiche sperimentate reciprocamente sia in ambito militare che urbano trovano così la loro sintesi ideale.
[Le Dita nella Presa] Distorcere i bilanci è un videogioco da ragazzi (1/5: Puntata completa)
Uno sguardo al "report sostenibilità" di Google e alle sue molte bugie; il meglio di hackmeeting 2025; Zona Warpa 4-5 Luglio al CSOA Forte Prenestino; notiziole dal Medio Oriente. A Giugno è uscito, come ogni anno, il report sostenibilità di Google. A leggerlo, sembra che sia possibile fare il miracolo: continuare a consumare sempre più energia, eppure far diminuire l'impatto ambientale. Vediamo insieme alcuni dei trucchi utilizzati (da Google, ma non solo) per far quadrare i conti. L'Hackmeeting 2025 è stato un mese fa, vi raccontiamo alcuni dei contenuti che ci sono piaciuti... avremmo voluto farlo in modo più esteso, ma poi ci siamo resi conto che si stava facendo tardi e abbiamo tagliato, non ce ne voglia chi ha curato altri dei momenti interessanti! Al telefono con Kenobit parliamo di Zona Warpa - La festa del videogioco ribelle itinerante. Il mondo del videogioco è infatti troppo spesso depoliticizzato, e questo festival mira a fare da ponte tra chi gioca e chi fa videogiochi, in una cornice consapevole. Questo weekend è il turno del Forte Prenestino, qui potete vedere alcuni video di edizioni passate per farvi un'idea. Chiudiamo con delle notiziole dal Medio Oriente: * 2 giorni di blackout di internet in Iran, per "ragioni di sicurezza": di cosa si tratta? * NSO piange miseria  
[Le Dita nella Presa] Tecnologie oppressive di ogni tempo (1/4: Puntata completa)
Aggiornamenti di attualità sul caso Paragon: le analisi smentiscono la difesa del Copasir; letture sul tema del linguaggio che evoca lo schiavismo nell'elettronica e informatica; Google usa le sue piattaforme per ostacolare le alternative aperte. Il 5 Giugno, il Copasir ha pubblicato la sua relazione sul Caso Paragon:  tra le altre cose, ci dice che Citizen Lab potrebbe averla sparata un po' grossa, e che Francesco Cancellato potrebbe non esser mai stato intercettato. Peccato che una settimana dopo esca un nuovo report di Citizen Lab, che indica che altri due giornalistə europei sono stati attaccati con malware Paragon, e che uno di questi lavora proprio a Fanpage, la testata diretta proprio da Cancellato. Abbiamo già parlato di linguaggio escludente nell'informatica, continuiamo a farlo ripercorrendo uno studio sull'origine dell'espressione master-slave (padrone-schiavo). Un'espressione più recente di quanto potrebbe sembrare, e abbastanza specifica di elettronica e informatica. Attraverso vari esempi, vediamo che anche se è difficile dare una ricostruzione certa della sua genesi, questa espressione non deriva dall'essere una metafora espressiva - per quanto problematica - di un meccanismo tecnico, ma da una specifica concezione della divisione del lavoro che prevede sempre l'esistenza di un dualismo tra volontà/intelletto e forza bruta. Nextcloud denuncia che Google, attraverso il Play Store, ha artificialmente limitato le possibilità della sua applicazione per Android, rendendo più difficile (ma non impossibile) l'utilizzo di alternative libere. Chiudiamo con il ruolo italiano nei bombardamenti statunitensi contro l'Iran.
[Le Dita nella Presa] È ora di proteggersi (1/5: Puntata completa)
Chat sicure? Non per la Casa Bianca... e forse nemmeno in Europa. Parliamo di Trump, della nuova edizione di Chat Control, di cavi elettrici e, naturalmente, di treni. Iniziamo con l'ultimo episodio della saga TeleMessage: l'ennesimo bug permette la raccolta di un database di messaggi inviati sul finto-Signal utilizzato dalla casa bianca. L'Europa rinomina Chat Control in Protect EU (finalmente non abbiamo più bisogno dei bambini per giustificarlo!)  ma la musica rimane la stessa, in particolare la pretesa di avere un sistema contemporaneamente con una cifratura forte ma accessibile alle forze dell'ordine. I grandi progetti sottomarini nel mondo dell'elettricità nei prossimi 15 anni dovrebbero raddoppiare i collegamenti tra le reti elettriche mondiali, inclusa quella italiana. Vediamo quali sono i progetti in corso, quali gli impedimenti tecnici, e soprattutto il perché. Il nuovo contratto di servizio di ATAC prevede fulgidi miglioramenti nell'operatività del servizio pubblico, in particolare nella Metro C. Sarà vero? Già che ci siamo, facciamo una retrospettiva su 15 anni di bigliettazione: l'aumento del biglietto, che avrebbe dovuto portare maggiori ricavi, è stato inefficace, e ha invece portato ad un calo nell'utilizzo del trasporto pubblico.
[2025-06-13] Laboratorio di autodifesa digitale in Sabina @ Biblioteca "Angelo Vassallo"
LABORATORIO DI AUTODIFESA DIGITALE IN SABINA Biblioteca "Angelo Vassallo" - Via A.Gramsci, 6, Montopoli di Sabina (venerdì, 13 giugno 17:00) Venerdì 13 giugno 2025 dalle 17 alle 20 a Montopoli di Sabina presso la Biblioteca "Angelo Vassallo" si terrà un laboratorio di autodifesa digitale e pedagogia hacker. Il laboratorio sarà un primo passo per un percorso che conduca fuori (per quanto possibile) dalle Big Tech. Ti senti a disagio sui social media? Il tuo smartphone ti mette ansia ma non puoi fare a meno di averlo sempre con te? Le nostre relazioni, personali e sociali, sono legate a doppio filo alle piattaforme dei tecno bro. Siamo chiamati a partecipare e a contribuire instancabilmente alle “comunità” digitali dei social media, costruite seguendo tecniche di gamificazione. Possiamo fare a meno di gmail? Sappiamo scegliere una password sicura? Farsi domande come queste significa essere consapevoli che la privacy è una ricchezza da preservare e da difendere in prima persona. Sostenere lo sviluppo di un approccio hacker alla tecnologia e all’apprendimento in generale è un modo per diffondere pratiche di consapevolezza e autodifesa digitale. Contribuisce a far emergere l’hacker che si nasconde in ognuno e ognuna, dargli valore e aiutarlo a crescere. Questo laboratorio fa per te se vuoi “seguire i fili delle tue connessioni”; se t’interessa capire quali sono gli elementi nascosti delle procedure di tutti i giorni e quali sono gli automatismi che ormai ti sfuggono; se vuoi inventare insieme soluzioni per una relazione ecologica con le macchine; se vuoi acquisire consapevolezza dei nostri rituali digitali nella vita privata e nel lavoro; se vuoi imparare tecniche di autodifesa per scardinare gli automatismi. Il laboratorio sarà a cura di Agnese Trocchi e Maurizio "Graffio" Mazzoneschi del Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche (CIRCE) Il laboratorio sarà un primo passo per un percorso che conduca fuori (per quanto possibile) dalle Big Tech. Prossimo appuntamento (da definire) sarà con AvANa con il progetto Un, dos, tres! Per sostenere l'iniziativa si suggerisce un contributo minimo di 7 euro o l'acquisto di uno dei libri sul tema che saranno a disposizione.
[2025-06-07] Pedagogia Hacker. Incontro e laboratorio con CIRCE @ Gruppo Anarchico C.Cafiero FAI
PEDAGOGIA HACKER. INCONTRO E LABORATORIO CON CIRCE Gruppo Anarchico C.Cafiero FAI - via Rocco da Cesinale 16,18, Roma (sabato, 7 giugno 18:00) Pedagogia Hacker. Incontro e laboratorio con CIRCE - Centro internazionale di ricerca per le convivialità elettriche – https://www.circex.org/it Sabato 7 giugno a partire dalle ore 18:00 ci sarà il secondo laboratorio attivo di Pedagogia Hacker con CIRCE, Centro internazionale di ricerca per le convivialità elettriche, https://www.circex.org/it, allo Spazio Anarchico 19 Luglio in via Rocco da Cesinale 16,18 a Garbatella (Metro B). La pedagogia hacker attraverso un metodo innovativo mette in relazione la tecnologia con i corpi, l'arte e il gioco, in modo partecipato e creativo ci permette di ampliare consapevolezza e libertà. L'obiettivo della pedagogia hacker è di migliorare la nostra relazione con i dispositivi digitali nella vita di tutti i giorni e usare l'apprendimento come piacere e la ricerca come frutto dell'esperienza personale. Possiamo decostruire le relazioni tecniche per riappropriarcene in un senso "conviviale", cioè volto a un benessere collettivo che includa gli stessi dispositivi digitali. I temi trattati sono vari: autonomia e infrastrutture, il dark web, abbandonare google e vivere felici, gamificazione, nudge e tanto altro. Di seguito alcuni links utili: Davide Fant, Carlo Milani, Pedagogia Hacker, Eleuthera 2024 https://www.eleuthera.it/scheda_libro.php?idlib=600 Agnese Trocchi, Internet, Mon Amour, Ledizioni 2019 https://ima.circex.org) Carlo Milani, Tecnologie conviviali, Eleuthera 2024 https://www.eleuthera.it/scheda_libro.php?idlib=560 https://www.hackmeeting.org/ https://www.circex.org/it Al termine dell’incontro aperitivo della casa Gruppo Anarchico C.Cafiero FAI Roma https://www.cafierofairoma.wordpress.com