Comico e straziante
VEDERE UNA RAGAZZA CHE PIANGE PER LA MORTE DEL SUO COMPAGNO, UN GIOVANE SOLDATO
UCRAINO, È STRAZIANTE. COMICO INVECE, SCRIVE BIFO, È STATO IL SUMMIT DI
WASHINGTON, DOVE TRUMP HA RICEVUTO GLI SCONFITTI CON UN SORRISETTO SARDONICO.
COMICO È ZELENSKYY CHE PER L’OCCASIONE HA COMPRATO UN COMPLETO SCURO
ABBANDONANDO LA SUA MAGLIETTA GRIGIO VERDE DA FINTO COMBATTENTE. PER GLI USA LA
GUERRA RUSSIA-UCRAINA SERVIVA A DISTRUGGERE L’EUROPA E A INDEBOLIRE LA RUSSIA:
IL PRIMO OBIETTIVO È STATO RAGGIUNTO, IL SECONDO NO. ALMENO MEZZO MILIONE DI
UCRAINI SONO MORTI PER DIFENDERE LE SACRE FRONTIERE DELLA PATRIA E FARSI FREGARE
DAL NAZIONALISMO DEI PAGLIACCI
pixabay.com
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CNN mostra le immagini del funerale di un giovane soldato ucraino. La sua
compagna piange davanti alla bara e depone dei fiori. Bandiere rosso-nere, una
grande A cerchiata in primo piano. Ricordo che fin dai primi giorni di questa
guerra Vasyl, un amico ucraino che si definisce anarco-socialista mi scrisse: Se
vince Putin il fascismo vince in tutto il mondo. Aveva ragione e oggi lo
vediamo.
Il problema è che il fascismo avrebbe vinto in tutto il mondo anche se la guerra
l’avesse vinta Zelenskyy. Ma vedere le immagini di un ragazzo anarchico che
avrebbe potuto essere un mio studente se avessi insegnato a Kiev, è straziante,
vedere il pianto di quella ragazza che era la sua compagna è straziante.
Comico invece è il summit di Washington, dove Trump ha ricevuto gli sconfitti
con un sorrisetto sardonico sulle labbra. Comico è Zelenskyy che per l’occasione
ha comprato un completo scuro abbandonando la sua maglietta grigio verde da
finto combattente. Seduto sulla stessa poltrona su cui sedeva a febbraio quando
Vance lo insultò e Trump lo umiliò davanti a un miliardo di spettatori, il
perdente ringrazia ringrazia e ringrazia. Per cosa ringrazia non s’è capito.
Il Mammasantissima ringraziatissimo è appena tornato da un incontro con il
criminale ricercato Putin, in Alaska dove si sono accordati su questioni
relative alla spartizione dell’Artico, e anche, marginalmente, sulla resa
incondizionata dell’Ucraina. Perché di questo si tratta, anche se i comici
d’Europa (zio Macron, zia Meloni, nonna Ursula e gli altri parenti dell’ucraino
bastonato) fingono di parlare delle garanzie da fornire al nipotino. Nessuno
cita la parola: “Donbas”, né la parola “Crimea”: sarebbe di cattivo gusto.
Quella che passerà alla storia (se ci saranno storici nel futuro, cosa di cui
dubito) come la guerra “ucraina” cominciò come un colpo di genio
dell’amministrazione Biden. Provocare una carneficina alla frontiera orientale
d’Europa serviva contemporaneamente a distruggere l’Europa e a indebolire la
Russia.
Il primo obiettivo è stato centrato perfettamente. Per capire quanto oggi conti
l’Europa basta osservare Macron seduto accanto a Trump, che lo ha recentemente
trattato pubblicamente come un idiota che parla di cose di cui non sa niente, e
farebbe meglio a stare zitto. Eppure Macron fa finta di niente, e con
un’espressione piuttosto tirata dice qualcosa di irrilevante mentre il
Mammasantissima assente con uno sprezzante sorrisino. Il primo obiettivo è stato
perfettamente centrato: sono state rotte le relazioni economiche tra Russia e
Germania, interrotto il North Stream 2. L’Unione declassata da Vance: prima
eravate sudditi, ora siete nemici – disse a Monaco il numero 2. Mazziati con i
dazi che presto affonderanno l’economia europea, i sudditi diventati nemici
devono ora investire i loro capitali nel paese che li umilia e acquistare armi
da chi li ha traditi per rifornire l’Ucraina dimezzata. La guerra inter-bianca
si avvia verso una (provvisoria) conclusione col seguente risultato: la civiltà
bianca è dominata dalle potenze nucleari artiche (Usa e Russia), l’Unione
Europea è un morto che cammina, l’Ucraina è un paese distrutto, impoverito,
spopolato, costretto a consegnare le sue risorse a chi l’ha prima spinta in
guerra, poi ingannata infine tradita.
Quanto al secondo obiettivo, indebolire la Russia, non è stato centrato per
niente, perché gli statunitensi, si sa, sono volubili. Iniziano guerre in luoghi
lontani come l’Afghanistan per poi dimenticare per quale ragione l’hanno fatto,
e lasciano i loro protetti (e soprattutto le loro protette) in mano ai
tagliagole. Ecco allora che al posto di Biden, nemico dei russi, è arrivato
l’amico del cuore di Vladimir Putin, e mezzo milione di ucraini (di più? Di
meno? Non lo sapremo mai) sono morti per niente. Ossia per difendere le sacre
frontiere della patria e farsi fregare dal nazionalismo dei pagliacci.
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> La guerra organizza l’accumulazione del capitale
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