Gli italiani hanno sempre meno fiducia nei partiti politiciLe uniche istituzioni che ottengono costantemente livelli di fiducia più che
sufficienti da parte dei cittadini sono i vigili del fuoco, le forze dell’ordine
e il Presidente della Repubblica. Per il resto, la fiducia nelle istituzioni
della democrazia è sotto la sufficienza. A certificarlo è l’ISTAT con il report
sulla “Fiducia nelle istituzioni del Paese – Anno 2024”. La graduatoria dei
livelli di fiducia vede infatti al primo posto i vigili del fuoco con il 67,5%
di persone di 14 anni e più che assegnano punteggi tra 8 e 10 e il 20,3% che dà
un punteggio tra 6 e 7. Un giudizio sotto la sufficienza viene espresso dal 9,4%
dei cittadini, di cui appena l’1,7% attribuisce un punteggio pari a zero. Anche
le forze dell’ordine godono di discreti livelli di fiducia, con la più elevata
percentuale di persone di 14 anni e più che accordano punteggi compresi tra 6 e
7 (32,8%) e un’elevata quota di cittadini che esprime livelli di fiducia tra 8 e
10 (40,1%). Il calo dell’ultimo anno ha riguardato proprio la quota dei più
fiduciosi (i punteggi tra 8 e 10 erano pari al 42,6% nel 2023). All’ultimo posto
della graduatoria si collocano i partiti politici, nonostante la ripresa degli
ultimi anni (fino al 23,2% nel 2023): oltre una persona di 14 anni e più su
cinque è completamente sfiduciata, ossia assegna un voto pari a zero, almeno una
su due invece assegna un voto da 1 a 5. A godere, invece, di più fiducia è la
figura istituzionale del Presidente della Repubblica, che riceve nel 45,2% dei
casi punteggi tra 8 e 10, nel 23% dei casi la sufficienza piena (voti tra 6 e 7)
e appena nel 7,6% dei casi completa sfiducia (punteggio pari a 0) da parte dei
cittadini, confermandosi terza istituzione per livelli di fiducia accordati
dalle persone di 14 anni e più.
Il sistema giudiziario si attesta, invece, più o meno a metà della graduatoria
per la fiducia accordata dai cittadini, con il 44% di persone di 14 anni e più
che esprimono livelli di fiducia pari o superiori a 6 (di cui il 15,3% compreso
tra 8 e 10) e il 41,4% circa che assegna punteggi compresi tra 1 e 5. Si
posizionano poi a pari merito sia il Parlamento Italiano che il Parlamento
Europeo: rispettivamente il 40,8% e il 40,2% di cittadini assegnano livelli di
fiducia superiori o pari a 6 mentre il 13% di essi è completamente sfiduciato
(punteggio pari a 0). Sono le istituzioni locali a riscuotere maggiore fiducia,
probabilmente a causa della vicinanza al cittadino. A riscuotere più consensi in
termini di fiducia sono le amministrazioni comunali rispetto a quelle regionali,
con una quota di punteggi compresi tra 6 e 10 pari al 50,0% per le prime (di cui
nel 18,5% dei casi con punteggi tra 8 e 10) e al 40,9% per le seconde (13,3% con
punteggi tra 8 e 10). Più diminuisce la vicinanza territoriale tra cittadini e
istituzione di governo, più si riduce il livello di fiducia: verso il governo
nazionale la percentuale di cittadini che danno un voto almeno sufficiente è
pari al 37,3% (i voti compresi tra 8 e 10 sono il 13% circa).
La fiducia nelle istituzioni locali è, in particolare, più elevata nel Nord del
Paese, ove la percentuale di persone che attribuiscono alla propria
amministrazione comunale punteggi tra 6 e 10 è pari al 53,2% al Nord. Al Sud si
ferma al 43,5%. I livelli di fiducia nel governo comunale sono inoltre più
elevati nei Comuni di piccole dimensioni (il 56,3% di punteggi tra 6 e 10 si
registrano in Comuni fino a 10mila abitanti rispetto al 38% ottenuto nei Comuni
metropolitani) e in alcune realtà regionali (come in Veneto e nel Trentino
Alto-Adige, dove quasi il 57% dei cittadini dà un voto di fiducia compreso tra 6
e 10). Stessa situazione si riscontra per il governo regionale, con differenze
di circa 10 punti percentuali tra Nord e Sud nella quota di cittadini di 14 anni
e più che assegnano voti di fiducia compresi tra 6 e 10 (rispettivamente il
45,6% contro il 35,9%). I punteggi più alti si registrano in Veneto, con il 57%
dei cittadini che attribuisce un voto di fiducia tra 6 e 10, i più bassi in
Molise, Sardegna e Sicilia, dove i punteggi compresi tra 6 e 10 variano tra il
28% e il 31%. Infine, i livelli di fiducia dei cittadini verso il governo
nazionale sono simili nelle diverse aree del Paese. Minori differenze
territoriali si riscontrano anche nei livelli di fiducia verso il Parlamento
Italiano, che variano dal 39,5% del Nord al 42,7% del Centro. Nel caso del
Parlamento Europeo i livelli di fiducia, simili a quelli espressi nei confronti
di quello italiano con circa quattro cittadini su 10 che esprimono un voto da 6
a 10, risultano piuttosto omogenei sul territorio. L’unica istituzione verso la
quale i livelli di fiducia sono relativamente più elevati nel Mezzogiorno è il
sistema giudiziario, dove i punteggi almeno sufficienti riguardano il 46,7% dei
cittadini rispetto al 41,5% di quelli del Nord e al 45,4% del Centro.
Qui il Report dell’ISTAT:
https://www.istat.it/wp-content/uploads/2025/10/Stat-Today_Fiducia-nelle-istituzioni-del-Paese_Anno-2024-.pdf
Giovanni Caprio