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L’Osservatorio contro la militarizzazione sostiene lo sciopero del 22 settembre: manifestazioni in tutta Italia!
Il 22 settembre è stato indetto uno sciopero generale dai sindacati di base e da numerose associazioni e movimenti dal basso a sostegno del popolo palestinese, massacrato da un genocidio perpetrato dallo Stato sionista d’Israele, e della missione della Global Sumud Flotilla, che proverà a rompere la gabbia dell’embargo costruita da Israele per scongiurare il rifornimento dei generi di prima necessità alla inerme popolazione di Gaza. L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università invita i/le suoi/sue aderenti e simpatizzanti ad aderire e seguire l’esempio dei portuali di Genova, dei ferrovieri e di altri lavoratori e lavoratrici della logistica che con determinazione hanno bloccato carichi di morte. Non possiamo accettare il silenzio e l’inerzia del nostro Governo complice di Israele visto il continuo rifornimento di armi e tecnologie sperimentate proprio sui Palestinesi. Non possiamo accettare in silenzio il genocidio del popolo palestinese che avviene contemporaneamente ai processi di militarizzazione del mondo della scuola e dell’università, piegando la ricerca a fini militari, la cultura alle ragioni della propaganda di guerra. La Legge di Bilancio europea evidenzia come l’economia di guerra taglia risorse economiche al sociale, alla sanità e alla scuola che avrebbero invece bisogno di essere aiutate, rafforzate e potenziate. Non è dato sapere quali saranno gli scenari delle prossime settimane ma le ultime notizie mostrano un esercito israeliano che opera per cancellare ogni presenza palestinese da Gaza. L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università nasce per affermare una cultura di pace e una società senza guerre. Ebbene, se vogliamo concretizzare questi propositi è impossibile tacere davanti al genocidio del popolo palestinese. Per questo invitiamo alla partecipazione allo sciopero generale e generalizzato del 22 settembre e auspichiamo la riuscita delle manifestazioni in solidarietà al popolo palestinese che si svolgeranno in tutta Italia. Continuiamo a costruire lo sciopero del mondo della scuola del prossimo 4 novembre in una crescente mobilitazione contro la guerra e contro la finanziaria dell’economia di guerra. Elenco delle manifestazioni per il 22 settembre (in aggiornamento continuo). * 1. Bergamo: ore 18:00 Prefettura Via Tasso * 2. Torino: ore 10:30 Piazza Carlo Felice * 3. Trieste: ore 10 al Varco 4 del Porto * 4. Milano: ore 10:00 Piazzale Cadorna * 5. Novara: ore 10:00 Piazza Matteotti * 6. Cuneo: ore 10,00, Piazza Europa * 7. Verbania: dalle ore 17,00 da Palazzo Flaim (Intra) al Municipio di Pallanza. * 8. Genova: ore 8:00 porto, Varco Albertazzi * 9. Pisa: ore 9:00 Piazza XX Settembre * 10. Ancona: ore 17:30 Mole Vanvitelliana * 11. Pescara: ore 10:00, Piazza Sacro Cuore * 12. Livorno: ore 6:00 porto, Varco Valessini * 13. Civitavecchia: ore 9:30 Porto, Molo Vespucci * 14. Roma: ore 11:00 Piazza dei Cinquecento * 15. Napoli: ore 9:30, Piazza Mancini * 16. Salerno: ore 9:00 Varco Ponente * 17. Potenza: ore 9:30 Chiesa di Santa Maria (Piazza Aldo Moro) * 18. Cosenza: ore 17:30 Piazzale Loreto * 19. Lecce: ore 10:00, Piazza Sant’Orazio * 20. Palermo: ore 10:00, Piazza Verdi * 21. Catania: ore 10:00 Piazza Stesicoro * 22. Ragusa: ore 10:00, Piazza Matteotti * 23. Bari: ore 9:30, Molo San Nicola
Sciopero GLS di Verona
Sciopero a Verona – 12/09/2025 ore 20:30 I lavoratori di CISA S.B. S.p.A. – GLS Italy S.p.A. sono in sciopero per la piena applicazione del contratto, per salari dignitosi e contro i furti retributivi dell’azienda. Diritti e dignità non si toccano! ✊ ✍️ S.I. Cobas L'articolo Sciopero GLS di Verona proviene da S.I. Cobas - Sindacato intercategoriale.
Manifestazione di Napoli
UNA GIORNATA DI LOTTA PROLETARIA AL FIANCO DEI DISOCCUPATI NAPOLETANI: AGLI SCIACALLI E AI CARROZZONI ELETTORALI RISPONDIAMO UNITI E ORGANIZZATI! Oggi a Napoli più di mille tra disoccupati, operai del SI Cobas con delegazioni da tutta Italia, studenti e solidali hanno manifestato per le vie del centro per rispondere in maniera unitaria agli attacchi repressivi e ai tentativi di divisione portati avanti dalle istituzioni (con in prima fila esponenti della destra di governo) all’indomani della truffa del click day attraverso la quale qualcuno si illude di poter escludere una parte della platea dei movimenti 7 novembre e Cantiere 167 Scampia dal piano di formazione finalizzata al lavoro: un piano che, come dimostrano gli stessi atti e verbali istituzionali di questi mesi, frutto unicamente della dura e coerente lotta dei disoccupati organizzati. Oggi in piazza i disoccupati hanno trovato al loro fianco i loro alleati di sempre: i lavoratori SI Cobas della logistica (UPS, FedEx, BRT) i licenziati GLS, lavoratori arrivati da Milano, Piacenza, Bologna, Genova, Torino, Modena, Roma, dalla Calabria e dalla Sicilia; i compagni della TIR, gli studenti e gli attivisti della zona flegrea, di Aversa, Santa Maria Capua Vetere e da varie parti della Campania, il FGC e realtà varie della sinistra di classe; ma anche e soprattutto numerosi attivisti a sostegno della resistenza del popolo palestinese, i quali in questi anni di mobilitazione contro il genocidio a Gaza hanno sempre ricevuto supporto dai disoccupati. Non è un caso che durante il corteo molti interventi hanno sottolineato il legame tra “guerra interna”, “guerra esterna” e il genocidio sionista a Gaza, su tutti i compagni dei Giovani Palestinesi che per domani hanno lanciato un’assemblea nazionale a Roma in vista della manifestazione del 4 ottobre. E non è un caso se la manifestazione ha ospitato l’intervento in diretta con Lorenzo D’Agostino, giornalista -attivista imbarcato su una delle navi della Global Sumud Flottilla dirette a Gaza per rompere il blocco navale e portare generi di prima necessità alla popolazione devastata e affamata dai macellai sionisti. Tanti interventi hanno inoltre evidenziato come l’attacco alle lotte proletarie e agli scioperi e la stretta repressiva portata avanti dallo stato e dal governo, rispondono sempre più a una necessità di normalizzazione e disciplinamento che procede di pari passo con i preparativi di una nuova guerra mondiale: una guerra che è già in atto e che vede i lavoratori e le masse sfruttate ridotte a carne da macello sui teatri di scontro militare già in atto, oppure costrette a pagare i costi della corsa frenetica al riarmo con un peggioramento delle condizioni di vita e salariali, con i tagli alla spesa sociale e con l’aumento dello sfruttamento sui posti di lavoro. Il corteo è terminato sotto la sede del comune a palazzo San Giacomo, dove una delegazione dei movimenti 7 novembre e Cantiere 167 sono stati ricevuti dall’amministrazione per ribadire che l’iter di formazione deve partire per tutta la platea e nessun disoccupato dovrà essere escluso ne rimanere indietro. Le garanzie istituzionali di queste ore rappresentano un buon viatico per una conclusione positiva della vertenza, ma ciò a condizione che i disoccupati facciano tesoro dell’esperienza e non retrocedano di un millimetro sul terreno della lotta finché questo primo traguardo non sarà definitivamente raggiunto! La piazza di Napoli ha altresì rappresentato un primo, positivo banco di prova per le mobilitazioni dei prossimi giorni e settimane, a partire dagli scioperi e dalle piazze a sostegno della resistenza palestinese e della Sumud Flottilla. Come SI Cobas faremo come sempre la nostra parte, lavorando per sostenere questi appuntamenti in maniera realmente unitaria e lavorando per fare si che in questo movimento sia sempre più forte la voce e il protagonismo dei lavoratori e affinché gli scioperi e i blocchi della produzione e della distribuzione si intensifichino in tutte le principali filiere ed arterie del profitto e dell’economia capitalistica: a partire dai porti, dalla logistica e dalle industrie complici con la corsa al riarmo e con il genocidio del popolo palestinese. L’incontro tra i movimenti solidali in Italia e a livello internazionale, con le masse lavoratrici arabe e immigrate e con i lavoratori e proletari autoctoni, può e deve rappresentare la miscela esplosiva capace di dare vita a uno sciopero generale capace di bloccare davvero tutto!!! Ora e sempre al fianco dei disoccupati 7 novembre e Cantiere 167 Scampia Toccano uno toccano tutti! Solo la lotta paga! Palestina libera dal fiume al mare! L'articolo Manifestazione di Napoli proviene da S.I. Cobas - Sindacato intercategoriale.
Proclamazione stato di agitazione 11 luglio
Proclamazione stato d’agitazione e sciopero (2 ore per turno) 11 Luglio 2025. La scrivente O.S., in seguito ai gravi fatti repressivi accaduti nella mattina odierna presso la città di Napoli, che hanno portato all’arresto di tre militanti sindacali e al ferimento di numerosi manifestanti del “movimento disoccupati 7 Novembre” proclama con la presente, per la giornata dell’11 Luglio 2025, lo stato d’agitazione e sciopero dei lavoratori delle aziende della Provincia di Milano. Sono fatte salve le aziende per le quali si intende vigente la legge 146/1990. I lavoratori avranno quindi facoltà di mettere in atto iniziative sindacali nell’esercizio del libero diritto di sciopero.   S.I, Cobas nazionale L'articolo Proclamazione stato di agitazione 11 luglio proviene da S.I. Cobas - Sindacato intercategoriale.