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BRESCIA: VOLANTINAGGIO AVS AL SUPERMERCATO PAM CONTRO I LICENZIAMENTI ILLECITI DELL’AZIENDA
Questa mattina Alleanza verdi e Sinistra Brescia ha convocato una conferenza stampa alle ore 11.30, era contestuale ad un volantinaggio davanti al supermercato PAM di via Fratelli Porcellaga. La conferenza è stata indetta per solidarizzare con lavoratori e lavoratrici dell’azienda, in seguito alla notizia del licenziamento di dipendenti che non avrebbe superato il test del cosiddetto “cliente invisibile”. Noi ci siamo collegati poco prima della conferenza stampa con Francesco Catalano Capogruppo in consiglio comunale della lista “Al Lavoro con Brescia” e con Angelo Scotto di Alleanza Verdi Sinistra. Ascolta o scarica Riportiamo il comunicato stampa inviatoci da AVS. La federazione provinciale di Sinistra Italiana di Brescia esprime profonda preoccupazione per l’episodio denunciato il 22 novembre scorso dal deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Marco Grimaldi, riguardo al licenziamento da parte della PAM di Siena di un delegato sindacale di 62 anni, vicino alla pensione, “colpevole” di non aver superato un controllo effettuato col metodo del cosiddetto “cliente invisibile”: un ispettore mandato dall’azienda che finge condotte illecite, dallo scambio di etichette al furto vero e proprio, con l’obiettivo di imbrogliare il cassiere. Nella ricostruzione del nostro parlamentare non solo non si tratta di un caso isolato (licenziamenti analoghi si sono verificati a Livorno e nel Lazio), ma il lavoratore di Siena aveva in precedenza superato due volte il test, indicando quindi un’insistenza dell’azienda nei suoi confronti. Non è accettabile che strumenti pensati per migliorare la qualità del servizio vengano utilizzati in maniera discrezionale per punire i lavoratori, e per questo riteniamo che quanto avvenuto sia un precedente preoccupante e da condannare per evitare che casi simili si ripetano in altre aziende e altri territori, compresa la nostra provincia. Per esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori e lavoratrici della PAM, Sinistra Italiana organizza per oggi, 29 novembre, alle ore 11:30, un volantinaggio di fronte alla PAM di Brescia in via Fratelli Porcellaga. Angelo Scotto – Responsabile politiche del Lavoro della Federazione provinciale di Sinistra Italiana Brescia – Alleanza Verdi e Sinistra
MANIFESTAZIONI NAZIONALI A ROMA E MILANO IN SOLIDARIETÀ AL POPOLO PALESTINESE E CONTRO LA MANOVRA DEL GOVERNO
Manifestazioni a Roma e Milano oggi pomeriggio dopo la giornata dello sciopero generale del sindacalismo di base di ieri contro la manovra ed in solidarietà alla Palestina. Tante le manifestazioni che si sono svolte in numerose città, dove si sono anche registrati diversi blocchi: dalla Lombardia con Pioltello, davanti ad un hub della logistica, mentre tra Piemonte e Liguria azioni a Tortona e Alessandria, sempre all’esterno dei poli logistici. In Veneto, a Venezia, blocchi prima all’aeroporto Marco Polo, poi alla sede Leonardo, dove la polizia ha caricato compagne e compagni con un massiccio utilizzo degli idranti e manganellate. Corteo anche a Genova, la piazza più simbolica e significativa per la presenza dei portuali, i primi a lanciare, un paio di mesi fa, la parola d’ordine del “Blocchiamo tutto”. Sempre ieri in una cinquantina di città, migliaia di persone nelle strade dei maggiori capoluoghi di regione come Bologna, Roma, Palermo e anche Torino, dove al centro delle rivendicazioni c’è anche la campagna per la liberazione immediata per Mohamed Shahini, da giorni recluso nel CPR di Caltanissetta e che rischia la deportazione in Egitto. Per questo il corteo torinese ha fatto irruzione nella sede del quotidiano La Stampa vergando scritte sui muri e poi ha versato un mucchio di letame nel cortile, per poi nel tardo pomeriggio manifestare davanti alla Prefettura del capoluogo piemontese.  Rispetto all’azione alla Stampa, che ha avuto com’era prevedile una grande eco mediatico, la Questura di Torino, comunica sarebbero state effettuate una trentina di identificazioni. Oggi intanto si torna in piazza “contro la finanziaria di guerra e il governo Meloni” con le sue complicità con il genocidio per mano israeliana in Palestina. A Milano appuntamento in piazza XXIV maggio a partire dalle ore 15. A Roma appuntamento alle ore 14 a porta San Paolo.  Il bilancio delle manifestazioni di ieri e le ragioni della piazza romana di questo pomeriggio, con Guido Lutrario, dell’esecutivo nazionale dell’USB. Ascolta o scarica
PORTOVESME: GLI OPERAI EUROALLUMINA SOSPENDONO LA PROTESTA DEL SILOS, IN ATTESA DEL 10 DICEMBRE
Hanno deciso di interrompere la protesta a 40 metri di altezza, che andava avanti dalla mattina di lunedì 17 novembre, e scendere dal silos i quattro operai dell’Eurallumina di Portovesme dopo che ieri hanno ricevuto la visita della Ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone. La decisione è stata presa questa mattina durante l’assemblea di lavoratori e sindacati proprio per fare il punto delle azioni di lotta all’indomani dell’incontro con la Ministra, che aveva dato rassicurazioni in vista del tavolo convocato per il 10 dicembre a Roma. Il commento di Franco Bardi, segretario generale della CGIL Sardegna Sud Occidentale. Ascolta o scarica
VENERDÌ 21 NOVEMBRE: ANALISI CRITICA DEI FATTI ECONOMICI DELLA SETTIMANA CON ANDREA FUMAGALLI
Consueto appuntamento del venerdì con l’analisi critica dei fatti economici della settimana con l’economista e nostro collaboratore Andrea Fumagalli. Venerdì 21 novembre 2025 abbiamo parlato delle previsoni di crescita economica dei paesi europei, delle pressioni dei grandi produttori di energia fossile alla Cop 30, del futuro dell’ex Ilva e infine della somministrazione a tempo determinato. Secondo le previsioni della Commissione europea, il PIL reale dell’UE dovrebbe crescere dell’1,4% nel 2025 e nel 2026 per poi salire all’1,5% nel 2027. L’inflazione è attesa in discesa graduale fino a raggiungere l’obiettivo del 2% nel 2027. Nel quadro delle previsioni per i singoli Stati membri, l’Italia si conferma, però, tra le economie a crescita più debole dell’Unione. La Commissione segnala che Roma rimarrà in fondo alla classifica anche nel medio periodo: il Pil italiano è atteso allo 0,8% nel 2026 e allo 0,9% nel 2027, unico Paese dell’Unione a restare sotto la soglia dell’1%. Una trentina di paesi ha scritto ieri (giovedì 20 novembre) alla presidenza brasiliana della Cop 30, per chiederle di rivedere la bozza e di includere una tabella di marcia per l’uscita dalle energie fossili. Un’inedita coalizione di stati europei, latinoamericani e piccoli paesi vulnerabili, è convinta che senza una traccia chiara sul fossile la Cop amazzonica si trasformi in un vertice di buone intenzioni e poco più. Sul fronte opposto si muove un blocco eterogeneo ma compatto di grandi esportatori e consumatori di combustibili fossili. Tra questi spiccano Arabia Saudita e Russia, accanto a loro, secondo varie testimonianze diplomatiche, si collocano paesi come India e Cina. Fabbriche occupate, strade bloccate e operai con bandiere e cori agguerriti nelle città per oltre 24 ore.  La protesta dei lavoratori ex Ilva ha costretto il governo a correre ai ripari. Così ieri sera ha pubblicato un nuovo decreto, uno dei tanti che hanno percorso la storia travagliata dell’acciaieria d’Italia. “Misure urgenti per assicurare la prosecuzione delle attività produttive” (titolo del decreto) mette in campo 108 milioni per finanziare il proseguimento delle attività fino a febbraio 2026, data in cui è attesa la conclusione della procedura di gara per l’individuazione dell’aggiudicatario. Per i lavoratori arrivano 20 milioni aggiuntivi per il biennio 2025-2026 di cassa integrazione. La Cassazione è tornata a pronunciarsi in materia di somministrazione di lavoro a tempo determinato, chiarendo come la reiterazione di missioni a termine dello stesso lavoratore presso il medesimo utilizzatore e per lo svolgimento di uguali mansioni sia soggetta al limite temporale complessivo di 24 mesi. Il superamento di questo termine legittima il lavoratore a chiedere la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Su Radio Onda d’Urto la conversazione con Andrea Fumagalli, docente di economia politica all’Università di Pavia. Ascolta o scarica  
Chi ha aggredito il presidio dei Sudd Cobas voleva difendere il suo diritto a sfruttare
“L’appartenenza etnica non c’entra nulla con quello che è accaduto alla Euroingro. Parlare di ‘cinesi’ non aiuta a capire quello che continua a succedere da tempo a Prato”. Sarah Caudiero e Luca Toscano del sindacato Sudd Cobas tornano così sugli … Leggi tutto L'articolo Chi ha aggredito il presidio dei Sudd Cobas voleva difendere il suo diritto a sfruttare sembra essere il primo su La Città invisibile | perUnaltracittà | Firenze.
[Le Dita nella Presa] Nel ventre dell'IA (1/4: Puntata completa)
Intervistiamo Antonio Casilli sul lavoro nascosto e senza diritti che fa funzionare l'Intelligenza Artificiale; di questi temi parleremo meglio Giovedì 20 al Forte Prenestino con la proiezione di In the belly of AI. Segnaliamo alcune iniziative, poi le notiziole: l'Unione Europea attacca il GDPR per favorire le grandi imprese dell'IA; Google censura video che documentano il genocidio in Palestina: quali alternative? Nella lunga intervista con Antonio Casilli, professore ordinario all'Istituto Politecnico di Parigi e cofondatore del DiPLab, abbiamo parlato del rapporto tra Intelligenza Artificiale e lavoro: la quantità di lavoro diminuisce a causa dell'intelligenza artificiale? quali sono i nuovi lavori che crea? come si situano nella società le data workers, ovvero le persone che fanno questi lavori? come è strutturata la divisione (internazionale) del lavoro che fa funzionare l'intelligenza artificiale? è vero che sostituisce il lavoro umano? Per approfondire: * Questi alcuni siti di lavoratori che si organizzano menzionati durante la trasmissione: * https://data-workers.org/ * https://datalabelers.org/  * https://turkopticon.net/  * https://www.alphabetworkersunion.org/ * L'approfondimento di Entropia Massima, sempre con Antonio Casilli * L'approfondimento di StakkaStakka di Luglio 2024, sempre con Antonio Casilli Tra le iniziative: * lo Scanlendario 2026 a sostegno di Gazaweb * 27 Novembre, alle cagne sciolte, presentazione del libro "Server donne" di Marzia Vaccari (Agenzia X, 2025)  
UNIVERSITÀ E RICERCA: SINDACATI E ASSEMBLEE PRECARIE IN MOBILITAZIONE
Settimana di mobilitazioni per i precari della ricerca e dell’università. Martedì 11 novembre è stata indetta dalla FLC CGIL una mobilitazione sul tema dei precari nelle università, mercoledì 12 novembre varie iniziative in molte città italiane portate avanti dalle sezioni locali di Assemblea Precaria Universitaria sempre sullo stesso tema. Giovedì 13 novembre sarà la volta di una manifestazione nazionale a Roma dove dalle ore 15:00 al Ministero dell’Istruzione i precari della scuola scenderanno in piazza con la FLC CGIL per manifestare il loro dissenso nei confronti di un governo che secondo loro non considera i lavoratori e le lavoratrici del settore scolastico. Venerdì 14 novembre infine diversi collettivi studenteschi scenderanno in piazza in tutta Italia. Secondo FLC CGIL “Nel corso dell’ultimo anno sono scaduti i contratti di oltre 2.500 Ricercatori a tempo determinato e 4.000 Assegnisti di ricerca nelle università italiane. L’esaurimento dei fondi del PNRR porterà all’espulsione nei prossimi mesi, entro la prossima estate, di altre migliaia di precari. Gli oltre 35.000 rapporti di lavoro che sono stati avviati negli ultimi tre anni si ridurranno quindi ad un livello inferiore ai 15/20.000 che il piccolo sistema universitario italiano era abituato a sostenere, vista la contrazione di risorse avviata dal governo lo scorso anno e proseguita anche nella prossima Legge di bilancio, con un ulteriore razionalizzazione dei fondi di ricerca a diposizione (una diminuzione di circa il 10% dei fondi complessivamente confluiti nel nuovo Fondo per la Programmazione della Ricerca, previsto all’articolo 107)”. Ecco alcune voci che spiegano le motivazioni e le ragioni della mobilitazione di martedì 11 e mercoledì 12.   Ai nostri microfoni l’intervento di Stefano Bernabei di FLC CGIL sezione Ricerca Ascolta o scarica Abbiamo ascoltato anche le parole di Adriana dell’Assemblea Precaria dell’Università di Napoli Ascolta o scarica Qui di seguito l’intervista a Sergio dell’Assemblea Precaria dell’Università di Milano-Bicocca Ascolta o scarica Infine, abbiamo ascoltato Eleonora dell’Assemblea Precaria di Torino Ascolta o scarica      
[2025-11-20] "In the Belly of AI - I sacrificati dell'IA" (2024) documentario di Henri Poulain @ CSOA Forte Prenestino
"IN THE BELLY OF AI - I SACRIFICATI DELL'IA" (2024) DOCUMENTARIO DI HENRI POULAIN CSOA Forte Prenestino - via Federico delpino, Roma, Italy (giovedì, 20 novembre 21:30) CSOA Forte Prenestino giovedì 20 novembre 2025 ore 21:30 AvANa & CinemaForte presentano e proiettano su grande schermo "IN THE BELLY OF AI" I sacrificati dell'IA (Fra 2024) 73' diretto da Henri Poulain introduzione di di AvANa Avvisi Ai Naviganti avana.forteprenestino.net - film sottotitolato in italiano • ingresso a libera sottoscrizione ... IN THE BELLY OF AI Dietro l'intelligenza artificiale si nasconde il più grande sfruttamento umano e territoriale del XXI secolo. Un'analisi approfondita, ben documentata e illuminante sulla nuova rivoluzione digitale e su ciò che essa comporta in termini di costi umani e ambientali. Magiche, autonome, onnipotenti... Le intelligenze artificiali alimentano sia i nostri sogni che i nostri incubi. Ma mentre i giganti della tecnologia promettono l'avvento di una nuova umanità, la realtà della loro produzione rimane totalmente nascosta. Mentre i data center ricoprono di cemento i paesaggi e prosciugano i fiumi, milioni di lavoratori in tutto il mondo preparano i miliardi di dati che alimenteranno i voraci algoritmi delle Big Tech, a scapito della loro salute mentale ed emotiva. Sono nascosti nelle viscere dell'IA. Potrebbero essere il danno collaterale dell'ideologia del “lungo termine” che si sta sviluppando nella Silicon Valley ormai da alcuni anni? ... Vieni e fai venire! Sostieni il cinema occupato e autogestito!
I decreti flussi favoriscono lo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici migranti
Nel Dossier Statistico Immigrazione 2025 del Centro Studi e Ricerche IDOS emerge un altro quadro allarmante: cresce lo sfruttamento lavorativo delle persone migranti e proliferano le truffe legate alle procedure di ingresso. Domani 4 novembre la presentazione nazionale a Roma. Gli anacronistici decreti flussi, nati per “regolare” l’ingresso dei lavoratori stranieri in Italia, si sono ormai da tempo consolidati come un canale di sfruttamento e tratta. È quanto denuncia la nuova edizione del Dossier Statistico Immigrazione 2025 curato da Idos, che dedica uno dei suoi capitoli alla Relazione 2024 del Numero verde nazionale Antitratta (800 290 290). Secondo l’analisi, il fenomeno della tratta sta cambiando volto: «Oggi interessa meno che in passato lo sfruttamento di donne e minori a fini sessuali, ma coinvolge soprattutto uomini migranti risucchiati in forme di occupazione irregolare e spesso para-schiavistica». Attivo dal 2000, il Numero verde Antitratta rappresenta uno degli strumenti contro il grave sfruttamento degli esseri umani, introdotto nel 1998 con l’articolo 18 del Testo unico sull’immigrazione. Le segnalazioni raccolte tra il 2014 e il 2024 (oltre 800 in media ogni anno), pur nella consapevolezza che intercettano solo la punta dell’iceberg di un fenomeno complesso e ramificato, raccontano un cambiamento profondo: le prese in carico di donne e minori sono diminuite rispettivamente del 9,8% e del 63,6%, mentre quelle riguardanti uomini adulti sono raddoppiate. In undici anni lo sfruttamento sessuale è sceso dal 50% al 24%, mentre quello lavorativo è salito fino al 38,2%. Un segnale inequivocabile è arrivato nel 2024, definito nella stessa Relazione come «l’anno degli inganni». Nel secondo semestre è emersa una rete di truffe legate ai decreti flussi, orchestrate da intermediari che dietro compenso seguivano i lavoratori stranieri lungo tutta la procedura per il rilascio del visto, dalla chiamata nominativa fino al nulla osta, per poi sparire una volta ottenuti i documenti. Solo tra luglio e dicembre, 139 potenziali lavoratori migranti – provenienti soprattutto da Tunisia, Marocco, India ed Egitto – si sono trovati senza un impiego e in condizioni di estrema vulnerabilità. Secondo Idos, si tratta soltanto «della parte emersa di un fenomeno molto più ampio». Nello stesso periodo, l’80% delle prese in carico attivate dal Numero verde riguardava lo sfruttamento lavorativo, contro il 16% per quello sessuale. Il Dossier denuncia anche «le storture del sistema attivato dai decreti flussi», segnalando «l’eccessivo carico di burocrazia, i tempi dilatati in modo insostenibile e la scarsa efficacia nel rispondere alle esigenze delle imprese». Proprio la questione dello sfruttamento e della tratta sarà uno dei tre approfondimenti della presentazione nazionale del Dossier Statistico Immigrazione 2025, in programma martedì 4 novembre al Nuovo Teatro Orione di Roma, a partire dalle 10.30. All’incontro interverranno l’avvocata Francesca Nicodemi, esperta di tutela delle vittime di tratta; Valeria Taurino, direttrice generale di Sos Mediterranee Italia; e il blogger e attivista italo-palestinese Karem Rohana. La giornata sarà aperta dal sociologo Paolo De Nardis, presidente dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”, e moderata dal direttore di Confronti, Claudio Paravati. La presentazione sarà a cura del presidente del Centro Studi e Ricerche Idos, Luca Di Sciullo, mentre le conclusioni spetteranno alla moderatrice della Tavola Valdese, Alessandra Trotta. Il Dossier è realizzato grazie ai fondi dell’8xmille della Chiesa Valdese e sarà presentato in contemporanea in tutte le regioni e province autonome italiane (qui i luoghi e i programmi). L’evento centrale sarà trasmesso in streaming sul canale YouTube di Idos.