Source - Comitato "Pratone Torre Spaccata"

Presentazione del Romanzo del Pratone
𝗦𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝟮𝟯 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 ci sarà la prima presentazione del romanzo del Pratone, scritto dallɜ studentɜ della scuola media Rugantino di Torre Spaccata!   Un pomeriggio per stare insieme e ascoltare il racconto dellɜ ragazzɜ e di tuttɜ coloro che hanno partecipato alla scrittura del romanzo, insieme a Micro stamperia Quarticciolo e LED Litchis edizioni che hanno curato il progetto editoriale e stampato il Romanzo del Pratone in risograph e serigrafia.   La presentazione si svolgerà nel centro polifunzionale Intersos24 uno spazio protetto che offre servizi, sportelli di supporto e laboratori gratuiti rivolti al quartiere di Torre Spaccata, con una particolare attenzione a donne esposte a condizioni di esclusione sociale, sopravvissute a violenza di genere, rifugiate o richiedenti asilo.   La presentazione sarà aperta e rivolta a tutto il territorio.   Oltre alla presentazione e a una merenda collettiva, ci saranno una mostra fotografica e un piccolo laboratorio di serigrafia in cui sarà possibile stampare le proprie magliette del pratone.   Ci vediamo il 23 marzo dalle ore 14 presso la sede di Intersos24 in via di Torre Spaccata.   L’accesso è possibile anche da via Rugantino. Per scoprire tutte le iniziative sul territorio, seguici sui nostri canali social Facebook Instagram
É pronto il Romanzo del Pratone!
È pronto il Romanzo del Pratone, primo atto di tre!   Un racconto collettivo scritto a più di 160 mani da studentɜ di diverse età e genitori della scuola media Rugantino di Torre Spaccata.   L’idea è nata nel 2021 dalla 1°F, oggi 3°F, che affaccia sul Pratone e che lo vede dalla finestra di classe.   Il percorso di scrittura della scuola ha incrociato le iniziative del Comitato per il Pratone di Torre Spaccata nel tentativo comune di immaginarsi per l’area un futuro diverso dalla colata di cemento prevista dal Piano Regolatore.   Il progetto editoriale e di stampa è stato realizzato da LED Litchis edizioni e Microstamperia Quarticciolo, con il supporto di A Sud.   L’ incontro è nato sul territorio, in modo spontaneo e collettivo, unendo diverse realtà e diverse esperienze per continuare a sostenere che il Pratone debba rimanere un’area selvatica attraversabile dalle persone umane ed animali che già lo vivono.   “IL ROMANZO DEL PRATONE, Scrittura collettiva e territoriale, Primo Atto“, Scuola Rugantino di Torre Spaccata. Formato A5 (14,8×21 cm), spillato, 48 pp – 500 copie, stampa libro in Risograph, copertina in Risograph+Serigrafia. Progetto grafico e stampa :MSQ+LED Sostegno: A Sud – Fondazione Charlemagne   Una parte delle copertine è stata stampata durante il laboratorio di stampa organizzato da microstamperia quarticciolo e litchisedizioni il 14 febbraio 2024 con la classe 3°F della Scuola Media Rugantino di Torre Spaccata. Presto la presentazione del Romanzo a Torre Spaccata e altrove! Per scoprire tutte le iniziative sul territorio, seguici sui nostri canali social Facebook Instagram
STOP AL CONSUMO DI SUOLO!
Martedì 23 gennaio con diverse realtà ecologiste di Roma e del Lazio ci siamo ritrovat3 davanti al Campidoglio mentre all’interno veniva presentata la proposta di Strategia di adattamento climatico del Comune di Roma.   Eravamo lì non per esprimere contrarietà all’idea che la nostra città si doti di un piano strategico di adattamento e contrasto ai cambiamenti climatici, che è urgente e necessario, ma perché dalla nostra esperienza quotidiana, che è fatta in parte anche dal confronto con le istituzioni, non riusciamo a cogliere la coerenza tra l’immagine di città che l’iniziativa voleva rappresentare e gran parte delle politiche urbanistiche, ambientali, sociali ed economiche che il governo della città porta avanti.   Ci chiediamo: come può una città resistere agli effetti del cambiamento climatico quando i suoi amministratori rinnovano concessioni edilizie su aree verdi e selvatiche con habitat di rilevanza comunitaria?   Quando tollerano che un’area non urbanizzata con un’incredibile biodiversità possa essere ricoperta di cemento per salvaguardare gli interessi economici di pochi senza considerare il diritto alla salute e all’ambiente di tutt3.   Quando votano all’unanimità l’interesse pubblico per la costruzione di un bene privato su un’area destinata a parco.   Quando mettono a bando lo sfruttamento agricolo di superfici che ricadono nel perimetro di riserve naturali.   Quando rilanciano l’ampliamento di una cittadella giudiziaria su una parte di Parco.   Quando sono disposte ad ascoltare chi vorrebbe superare la tutela attribuita in passato a luoghi di pregio per l’ennesimo progetto di business di un privato.   Queste domande le rivolgiamo costantemente alla politica e agli amministratori senza ottenere che promesse vacue o giustificazioni.   Contro i cambiamenti climatici si deve iniziare con un messaggio forte e chiaro, che è lo STOP AL CONSUMO DI SUOLO, ancora invece ignorato dalle istituzioni di questa città.   E finché non cambierà qualcosa non smetteremo di farci sentire.   Per scoprire tutte le iniziative sul territorio, seguici sui nostri canali social Facebook Instagram
ATTI PER LA TUTELA DEL PRATONE DI TORRE SPACCATA E DEL PARCO DI CENTOCELLE
DEPOSITATI DUE ACCESSI AGLI ATTI PER LA TUTELA DEL PRATONE DI TORRE SPACCATA E DEL PARCO DI CENTOCELLE.   Per salvaguardare le aree verdi di Torre Spaccata e Centocelle, come Comitato Pratone di Torre Spaccata insieme al Forum per la riqualificazione del Parco pubblico di Centocelle Comunità Parco Pubblico di Centocelle – OdV e all’associazione A Sud, abbiamo depositato due richieste di accesso civico generalizzato (FOIA).   La prima richiesta solleva la questione dell’apposizione di vincoli archeologici nel Pratone di Torre Spaccata.   Dopo che lo scorso luglio abbiamo appreso dell’apposizione di un primo vincolo su una delle ville di epoca romana del pratone, la villa A204, chiediamo di portare alla luce lo stato di attuazione di altri eventuali vincoli ricadenti nella stessa area, che porrebbero limitazioni edificatorie stringenti nella zona del pratone.   La seconda richiesta di accesso civico chiede di far luce sullo stato di rimozione degli autodemolitori che sono stati colpiti dall’incendio avvenuto nel luglio 2022 nel Parco di Centocelle.   L’obiettivo è garantire la messa in sicurezza dell’area e promuovere azioni concrete per preservare la salute ambientale e dellə cittadinə che abitano e frequentano la zona.   Entrambi i FOIA rappresentano gli sforzi congiunti dei comitati e delle associazioni per la tutela del territorio e rivendicano la necessità di trasparenza e accesso alle informazioni ambientali per lə cittadinə.   Il comunicato completo sul sito di A Sud, che ringraziamo sempre per il supporto costante https://asud.net/…/foia-per-salvaguardare-le-aree…/ Per scoprire tutte le iniziative sul territorio, seguici sui nostri canali social Facebook Instagram
Urban Nature arriva a Torre Spaccata
Urban Nature arriva a Torre Spaccata !   Siamo felici di accogliere l’invito del WWF di portare la festa della natura urbana nel quartiere.   Di natura urbana e selvatica Torre Spaccata ne ha 58 ettari, sopravvissuti allo sviluppo antropocentrico che altrove ha velocemente divorato l’agro romano. A volte parlare di “natura urbana” sembra una contraddizione, altre volte la diamo per scontata o non ci rendiamo conto di averla vicino casa, altre ancora, travolt* dai ritmi frenetici della metropoli, la consideriamo un problema.   Per questo, cercheremo di raccontarvi ciò che per noi significa natura urbana: lo faremo attraverso le fotografie di Antonella Papa Antonella – The Puffin Whisperer che da anni documenta la fauna del Pratone testimoniando che è pieno di specie che lo abitano; lo faremo anche con i lavori di automappatura realizzati nei laboratori di questi anni in cui abbiamo cercato di dimostrare che il Pratone non è (un) vuoto; e infine lo faremo camminando dentro l’area per conoscere direttamente il Pratone.   Ci vediamo al Parco dei Romanisti, sabato 7 ottobre dalle 10.00   Il Pratone R-esiste: basta cemento! Per scoprire tutte le iniziative sul territorio, seguici sui nostri canali social Facebook Instagram
Convocazione della Commissione congiunta Ambiente-PNRR
Giovedì 28 settembre abbiamo risposto alla convocazione della Commissione congiunta Ambiente-PNRR.   Come comitato abbiamo ribadito come il naufragio del progetto di Cassa Depositi e Prestiti e Cinecittà ci ha visto felici non per un’avversione nei confronti degli Studios o dei fondi del PNRR ma perché avrebbe fatto piovere sul territorio una colata di cemento di cubature previste dalla centralità urbana. Abbiamo sottolineato il nostro entusiasmo per aver visto finalmente comparire i resti archeologici del Pratone nella Carta per la Qualità.   Ma siamo anche ben consapevoli che la definizione di vincoli puntuali non basterà a difendere il Pratone dalla minaccia di una costruzione.   Per cui rilanciamo chiedendo che venga esteso il vincolo archeologico ad Duas Lauros, presente nel vicino Parco di Centocelle, e che al prossimo tavolo siano presenti anche l’Urbanistica e la proprietà.   Salvare il Pratone per salvare tuttə: se il Comune di @roma vuole perseguire l’obiettivo di consumo suolo zero non possiamo continuare a sottostare al meccanismo delle compensazioni, che sposta cemento da alcuni territori per farlo ricadere su altri, ma dobbiamo rovesciare la logica dei diritti edificatori.   Lo racconta e descrive anche Fabio Grilli su Roma Today. Il Pratone R-esiste: basta cemento! Per scoprire tutte le iniziative sul territorio, seguici sui nostri canali social Facebook Instagram
21 settembre 2023: il Pratone nella Carta per la Qualità
Dopo vent’anni dall’approvazione del Piano Regolatore, finalmente il Pratone non è più rappresentato come un rettangolo bianco! I resti archeologici del Pratone sono finalmente comparsi nella Carta per la Qualità, il documento che descrive il patrimonio storico di Roma, ripubblicato nella sua versione aggiornata a luglio 2023.   Nel 2003, erano “stranamente” stati ignorati sia i riferimenti della Carta dell’Agro Romano (1988), che già riportavano i resti all’interno del Pratone, sia le documentazioni prodotte dalle campagne di scavo condotte a fine degli anni ‘90 per direzionare la programmazione urbanistica del PRG.   In quegli anni infatti veniva definita la destinazione di Centralità Urbana, regalando ai quartieri nuovi 600.000 mc di cemento, come se il Pratone fosse vuoto. Oggi i fogli urbanistici si sono magicamente riempiti e nel Pratone sono comparse quattro ville, un sito eneolitico e i resti della strada romana che collegava le strutture del Pratone a quelle del Parco di Centocelle. Anche se non è garante di vincolo archeologico, la comparsa di segni rossi sulla Carta della Qualità probabilmente è indice del fatto che la Soprintendenza sta estendendo la tutela già riservata alla Villa A204 agli altri resti del Pratone.   Sicuramente un riconoscimento positivo, che però purtroppo non metterà il Pratone completamente al riparo da altre costruzioni: permangono le previsioni del PRG, permangono gli interessi di chi vuole speculare, permangono astuzia e ambiguità di certi progetti che, facendo lo slalom tra i resti archeologici e celebrando un parco di 15 ha (invece che 60), riescono comunque a cementificare gran parte dell’area.   Continua a essere necessaria una decisione politica chiara: il Pratone deve essere riconosciuto come Parco e il PRG deve recepire questo cambiamento senza che comporti ricadute su altri territori, senza compensazioni su altre aree permeabili.   Ai consiglieri basterebbe votare la delibera di iniziativa popolare presentata dal Comitato del Pratone e dagli 11mila cittadini che l’hanno firmata.   Il Pratone R-esiste: non c’è più spazio a Roma per nuovo cemento. Per scoprire tutte le iniziative sul territorio, seguici sui nostri canali social Facebook Instagram
Un piccolo grande passo per il Pratone!
Un piccolo grande passo per il Pratone!   Dopo la dichiarazione della Sovrintendenza Capitolina, che ha espresso parere favorevole rispetto alla nostra richiesta di rendere il Pratone parte di un unico Parco Archeologico e Ambientale, un altro bel risultato: la Soprintendenza di Stato ha apposto i vincoli di tutela archeologica su una villa di epoca romana che si trova al centro del Pratone, la villa A204!   La Villa A204 ha avuto una lunga continuità di vita per secoli, aveva una vocazione sia residenziale che produttiva, in una zona che era attraversata da acquedotti e occupata da grandi ville suburbane e aree agricole.   Con decreto del 3 novembre 2022 n. 225 la Commissione regionale per il Patrimonio culturale del Lazio ha dichiarato di interesse archeologico particolarmente rilevante l’area di Torre Spaccata, dopo la relazione tecnica prodotta dalla dottoressa Angelina de Laurenzi, archeologa responsabile a livello territoriale per il Ministero della Cultura.   Nella terza nota sullo stato di attuazione del PNRR viene affermato che in sede di confronto con i servizi della Commissione europea, nella riunione del 19 aprile 2023, il Ministero della Cultura ha confermato questo orientamento, richiedendo la riduzione dei teatri di posa previsti inizialmente sul Pratone, che non potranno essere realizzati a causa del vincolo archeologico emerso.   Una piccola vittoria, che ci sprona ancora di più nella richiesta di tutela integrale dell’area, a partire dalle altre emergenze archeologiche presenti nel Pratone fino al riconoscimento della sua importanza paesaggistica e ambientale, come già è stato per il Parco di Centocelle con il vincolo Ad duas lauros.   Per approfondire, l’articolo di Fabio Grilli su RomaToday: https://www.romatoday.it/politica/pratone-torre-spaccata-spunta-vincolo-archeologico-pnrr.html   Il Pratone R-Esiste: basta cemento! Per scoprire tutte le iniziative sul territorio, seguici sui nostri canali social Facebook Instagram
“𝘾𝙞 𝙨𝙞 𝙨𝙖𝙡𝙫𝙖 𝙚 𝙨𝙞 𝙫𝙖 𝙖𝙫𝙖𝙣𝙩𝙞 𝙨𝙚 𝙨𝙞 𝙖𝙜𝙞𝙨𝙘𝙚 𝙞𝙣𝙨𝙞𝙚𝙢𝙚 𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙨𝙤𝙡𝙤 𝙪𝙣𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙪𝙣𝙤”
Come Comitato in questi mesi abbiamo conosciuto tante persone e realtà con cui condividiamo l’importanza di difendere il Pratone da un’inutile e pretestuosa colata di cemento e crediamo che questa battaglia non possa essere portata avanti singolarmente.   In questa settimana, le vicende del Pratone si sono intrecciate con altre due storie che parlano di lotte e territori: Venerdì siamo statə ospitə della comunità di Aprilia, durante l’iniziativa «Ricostruire il paesaggio. Fatti e memorie dal recente passato. Difendere e proteggere il territorio dallo sfruttamento» a cura delle associazioni Città degli Alberi e Aprilia Libera, che hanno raccolto la testimonianza di chi, a distanza di diversi chilometri, si sta battendo per la tutela e il rispetto del territorio che abita.   Sabato e domenica abbiamo partecipato al Campeggio insorgente al lago di Paterno, nella provincia di Rieti, organizzato dallə compagnə di Balia del collare e di Lea Berta Caceres. Due giorni di confronti, manifestazioni e lotta per parlare del progetto di ACEA per il raddoppio dell’acquedotto del Peschiera.   Come realtà romana è stato importante comprendere le conseguenze irreparabilmente dannose che una multiutility come ACEA vuole far cadere sui territori della Sabina, duplicando la captazione di acqua dalla sorgente come soluzione alla crisi idrica, nonostante l’infrastruttura già esistente disperda circa la metà dell’acqua che trasporta a Roma e dintorni.   Ancora una volta le dinamiche estrattiviste si ripetono cambiando facce e nomi ma mantenendo la stessa logica del profitto e di sviluppo economico devastante a scala territoriale, ambientale e sociale.   Come l’acqua è in grado di rinnovarsi senza interventi artificiali ma grazie a un sistema interconnesso fatto di rocce, vegetazione e organismi viventi, così vogliamo continuare a fare noi: connetterci, incrociarci, contaminarci.   Insieme, non solo un* per un*.   Il Pratone R-esiste: basta cemento. Per scoprire tutte le iniziative sul territorio, seguici sui nostri canali social Facebook Instagram
Il Pratone: un’oasi fra le isole di calore
La vedete quella macchia azzurra in mezzo a macchie gialle, arancioni, rosse?   Quella macchia è il Pratone di Torre Spaccata ed è l’unica azzurra tra la riserva dell’Aniene e il parco dell’Appia antica.   L’azzurro indica una temperatura più bassa di circa 4°C rispetto alle macchie rosso scuro, che spesso coincidono con aree industriali che invece “bruciano” (nel nostro quadrante: ex caserme Piccinini, l’area militare, gli studios di cinecittà, l’ex stazione casilina…).   La parte più azzurra del Pratone è la più selvatica: è quella dei canneti, dei cespugli e dei rovi, le cui radici trattengono l’umidità, è quella del fosso che un tempo scorreva e che ha reso il terreno argilloso e limoso e capace di trattenere acqua e abbassare le temperature.   Cos’altro serve per capire l’importanza di questi 58 ettari ancora selvatici e non edificati?   Che cosa serve alla politica per intervenire a tutela di questo ecosistema unico, per smettere di avallare consumo di suolo e nuovo cemento?   Anche in questa torrida estate, il pratone R-Esiste, e continuerà a resistere.   Fonte: Meteo Blue Per scoprire tutte le iniziative sul territorio, seguici sui nostri canali social Facebook Instagram