
Decine di piazze di donne per la pace
Pressenza - Friday, June 27, 2025Il presidio di donne per la pace, che da tre anni si riunisce a Palermo (dapprima settimanalmente e poi mensilmente) nelle piazze più note della città per denunciare ogni guerra e ogni violenza, ieri si è dato appuntamento di fronte al Teatro Massimo, in sinergia con decine città d’Italia per l’evento “10, 100, 1000 piazze di donne per la pace”: da Napoli a Milano, da Catania e Pisa, da Siracusa a Mondovì, da Oristano a Reggio Emilia, da Caltanissetta a Pinerolo.
Almeno un centinaio le persone presenti appartenenti a tante associazioni: Movimento Nonviolento, Comunità dell’Arca, UDI Palermo, Osservatorio contro la Militarizzazione delle scuole e delle Università, Redazione Pressenza.
Numerosi e commoventi gli interventi. Fra tutti, il più toccante quello di Amal Khayal, giovane attivista palestinese del CISS (Cooperazione Internazionale Sud Sud) che ha descritto, trattenendo a stento le lacrime e la rabbia, le sua esperienza della guerra a Gaza e il ruolo delle donne nella sopravvivenza delle famiglie palestinesi.
Stefania Macaluso, de Le Rose Bianche, ha illustrato l’iniziativa di un Ministero per la Pace, mentre Assunta Lupo del circolo “Laudato Si’” ha letto un brano dell’enciclica Fratelli Tutti.
Maria Giannì, di Zero Waste Sicilia, ha ammonito sul danno permanente all’ambiente e alle specie viventi (compresa la nostra) provocato dalle guerre e dalla militarizzazione del territorio.
Le organizzatrici si sono succedute al microfono per leggere il documento programmatico che trovate qui.
E infine il gruppo di danzatrici DiARiA, coordinato da Emilia Guarino, ha dato vita ad uno spettacolo di danza e meditazione, incorniciato da cinque minuti di silenzio contro il genocidio palestinese e dalla lettura di poesie di donne iraniane e di una testimonianza palestinese interpretata da Consuelo Lupo, attrice e attivista della Comunità di Sant’Egidio.
Prossimo appuntamento nel pomeriggio di venerdì a Villa Trabia con Francesca Albanese e il suo ultimo libro “Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite della Palestina”.









