
Dalla Malesia una "Flottiglia delle Mille Navi" per rompere l’assedio israeliano su Gaza
Associazionie amicizia italo-palestinese - Sunday, June 15, 2025Gruppi malesi hanno svelato un piano per una "Flottiglia delle Mille Navi" che salperà da tutto il mondo per rompere il brutale assedio israeliano su Gaza.
The New Arab, 15 giugno 2025
Sabato 14 giugno diverse organizzazioni della società civile malese hanno annunciato un piano per lanciare quella che definiscono la più grande mobilitazione marittima al mondo, con l’obiettivo di rompere il blocco israeliano imposto alla Striscia di Gaza.
La campagna, nota come "Flottiglia delle Mille Navi", mira a far partire imbarcazioni da più continenti in uno sforzo coordinato per consegnare aiuti umanitari e fare pressione su Israele affinché ponga fine al suo assedio.
L’iniziativa è stata presentata durante una conferenza stampa a Kuala Lumpur da Azmi Abdul Hamid, presidente del Consiglio Consultivo delle Organizzazioni Islamiche della Malesia (MAPIM).
Abdul Hamid ha affermato che questo sforzo è una risposta diretta alla sempre più brutale campagna militare israeliana e ai "crimini genocidi" commessi a Gaza.
Secondo Abdul Hamid, è già in corso un coordinamento con gruppi della società civile in Europa, Asia e America Latina, e l’idea della flottiglia ha ricevuto un "sostegno senza precedenti".
Ha citato il recente sequestro da parte dell’esercito israeliano della nave umanitaria Madleen come un punto di svolta cruciale. Anche se quella nave non è riuscita a raggiungere Gaza, secondo lui ha avuto successo nel riportare l’attenzione mondiale sulla crisi nella Striscia.
Ha aggiunto che la flottiglia in programma sarà "più grande e meglio organizzata" rispetto alla Mavi Marmara del 2010, che si concluse con l’uccisione di dieci attivisti da parte delle forze israeliane.
Una dichiarazione congiunta firmata da decine di organizzazioni malesi ha delineato gli obiettivi della flottiglia: revocare il blocco di Gaza, facilitare la consegna di aiuti umanitari, ottenere protezione internazionale per i palestinesi e chiedere giustizia per i crimini di guerra israeliani.
Gli organizzatori hanno inoltre lanciato un appello ai governi di tutto il mondo affinché proteggano i propri cittadini che parteciperanno alla flottiglia — un’iniziativa volta ad aumentare la pressione diplomatica su Israele tramite mezzi indiretti.
Parallelamente, attivisti malesi hanno organizzato una manifestazione davanti alla sede dell’Autorità per lo Sviluppo degli Investimenti della Malesia, chiedendo la cessazione dei rapporti con le aziende che continuano a operare nei territori occupati.
I manifestanti hanno denunciato in particolare l’azienda statunitense Caterpillar, che fornisce all’esercito israeliano bulldozer utilizzati nella demolizione di case palestinesi. I dimostranti hanno accusato queste aziende di complicità nell’aggressione in corso a Gaza.
MAPIM ha inoltre annunciato la creazione di un segreteriato internazionale e di un fondo finanziario per coordinare la logistica, l’acquisto delle navi e le attività di sensibilizzazione. Il consiglio ha invitato individui, gruppi umanitari e aziende a contribuire con supporto tecnico e materiale.
La proposta della flottiglia arriva in un momento di crescente frustrazione per l’incapacità delle istituzioni internazionali di fermare la guerra a Gaza o di far rispettare il diritto umanitario internazionale. Con l’aumento del sostegno pubblico alla Palestina in molte parti del mondo, gli organizzatori sperano che la campagna generi slancio politico.
Hanno infine dichiarato che i preparativi sono in corso e che seguiranno ulteriori annunci nelle prossime settimane.
Traduzione a cura dell'Associazione di Amicizia Italo-Palestinese Onlus, Firenze