Oltre dichiarazioni di principio e impegni, servono azioni concrete per fermare il genocidio e la pulizia etnica in Palestina.

BDS Italia - BDS Italia - Thursday, June 5, 2025

COMUNICATO

A 20 mesi dall’inizio della guerra genocidaria a Gaza e dall’intensificazione della pulizia etnica in tutta la Palestina, finalmente stiamo assistendo anche in Italia a prese di posizione e chiamate alla mobilitazione da parte di soggetti politici, sociali e istituzionali che fino a non molto tempo fa faticavano a pronunciare la parola "genocidio" e a chiedere misure contro Israele per fermare i massacri a Gaza.

In questo quadro, BDS Italia accoglie positivamente le dichiarazioni di Regione Puglia, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna e Comune di Rimini che hanno annunciato l’intenzione di interrompere le relazioni istituzionali con il Governo israeliano. Diverse forze politiche hanno inoltre presentato e sostenuto mozioni in parlamento e nei consigli regionali e comunali per chiedere un embargo militare, sanzioni internazionali e la sospensione dell’accordo di associazione UE-Israele. 

Le manifestazioni nazionali indette per Gaza — il 7 giugno a Roma e il 14 giugno a Marzabotto-Monte Sole — rilanciano e danno voce a queste stesse rivendicazioni.

Mentre il governo italiano continua a sostenere e a garantire copertura politica a Israele, votando contro la revisione dell’accordo di associazione UE-Israele in violazione della clausola sul rispetto dei diritti umani, e continuando a inviare armi, le regioni e i comuni italiani forniscono invece un esempio da seguire per il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani.

In questa prospettiva, ci auguriamo che anche i sindacati e il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici italiane rispondano con forza all’appello delle organizzazioni sindacali palestinesi, promuovendo azioni di solidarietà in grado di esercitare una reale pressione sul governo.

Israele può portare avanti il suo progetto coloniale, fondato su genocidio, pulizia etnica e apartheid, solo grazie al sostegno politico, militare ed economico garantito da governi, imprese, università e istituzioni in tutto il mondo. Spezzare questa rete di complicità è l’unico modo per porre fine alla sua impunità.

A chi oggi prende posizione con dichiarazioni di principio e impegni pubblici chiediamo, quindi, di dimostrare coerenza nei fatti, adottando misure concrete e non soltanto simboliche.

A tutte le cittadine e a tutti i cittadini e a coloro che si mobilitano per condannare il genocidio a Gaza e in solidarietà con la Palestina chiediamo:

  • di sostenere e amplificare le richieste del movimento internazionale BDS a guida palestinese;
  • di portare avanti campagne di boicottaggio e disinvestimento per fare cessare le complicità con Israele di aziende, istituzioni e università;
  • di esigere dal governo italiano sanzioni internazionali nei confronti di Israele, incluso un embargo militare totale, agendo per fare cessare ogni forma di commercio e cooperazione nel settore militare e della sicurezza e per bloccare la produzione e il transito di armi destinate a Israele.  

Ai comuni, regioni e altre istituzioni, incluse le università, chiediamo:

  • di adottare politiche etiche di appalti e investimenti che impediscano di cooperare con aziende coinvolte in gravi violazioni dei diritti umani in qualsiasi parte del mondo, compresa la Palestina. Il disinvestimento da tali aziende è un obbligo etico e legale;
  • di unirsi alle campagne BDS in campo economico, accademico, culturale e sportivo;
  • di esercitare pressione sul nostro governo affinché rispetti i propri obblighi derivanti dalle sentenze della Corte internazionale di giustizia del 2024, sostenendo la sospensione dell’accordo di associazione UE-Israele e l’attuazione di un embargo militare totale. 

Mettere fine a qualsiasi complicità con Israele, è la via per fermare il genocidio e sostenere concretamente la lotta del popolo palestinese per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza.

Info su BDS Italia e su come attivarsi nelle nostre campagne sul nostro sito (bdsitalia.org) e sui nostri social media (@bdsitalia).