
Un 25 Aprile per la Liberazione dall’Occupazione e dall’Oppressione
Associazionie amicizia italo-palestinese - Saturday, April 26, 2025Lo spezzone di Firenze per la Palestina nel corteo ufficiale
Un 25 Aprile che più che mai celebra il valore della Liberazione mentre in Palestina, simbolo e minaccia del ritorno di orrori del passato, perdura l’occupazione e infuria la pulizia etnica. In ogni città bandiere palestinesi in gran numero. Comunità ebraiche espongono scritte dettate dalla propaganda israeliana. Al contrario, è chiaro ed esplicito lo striscione degli ebrei di Maiindifferenti in cui risalta: NO PULIZIA ETNICA https://maiindifferenti.it/ https://www.facebook.com/profile.php?id=100090555546547
Milano. I cartelli della propaganda israeliana Nello spezzone UCEI del corteo viene disinvoltamente esibito il cartello “Resistenza all’uso di scudi umani”, quando è noto che sono i plotoni israeliani a Gaza quelli che fanno uso di civili palestinesi come scudi umani. Prima di esibire un cartello come “Resistenza agli abusi sulle donne” sarebbe piuttosto da ascoltare Moran Graz(1) e considerare che la tortura, abusi e stupri sono sì sistematici, ma è nelle carceri israeliane che avvengono.
(1) Sul numero di morti del 7 ottobre nessun dubbio. Ma 15 mesi dopo il 7 ottobre nessuna vittima di stupro da parte di Hamas risulta reperibile. Il 10 gennaio 2025 il procuratore israeliano Moran Gaz ha confermato che non sono state presentate accuse di stupro o aggressione sessuale contro Hamas per i fatti del 7 ottobre. Tutto ciò malgrado l’accurata ed affannosa ricerca di vittime effettuata. Gaz consiglia: “A questo riguardo, abbasserei le aspettative”(leggi: le avevamo sparate grosse)
A Roma viene data grande enfasi alla brigata ebraica preceduta dallo striscione “Antifascisti sempre”. Si tratta di una scritta di cui può essere legittimo mettere in dubbio la sincerità considerato che la comunità ebraica romana ci ha messo un bel po’ a prendere le distanze dalla brigata sionista Vitali che è un gruppo che ha compiuto devastazioni in scuole della capitale ed il cui logo rappresenta un teschio in campo nero. Conviene anche ricordare che sempre a Roma si sono verificati episodi in stile squadrista violento contro personaggi noti come sostenitori della causa palestinese, pestaggi sui quali le indagini della Digos procedono a rilento.