
Nakba 77: 7 fatti e 7 richieste di solidarietà
BDS Italia - BDS Italia - Wednesday, May 14, 2025Nel 77esimo anniversario della Nakba del 1948 (1947-1949), la pulizia etnica e l'espulsione della maggior parte degli indigeni di Palestina e la distruzione di centinaia delle nostre città e dei nostri villaggi per creare Israele come colonia d’insediamento basata sulla supremazia ebraica e sull'apartheid, il movimento BDS condivide questi 7 fatti e 7 richieste di solidarietà significativa.
Fatto 1: Israele, come quasi tutte le colonie d’insediamento nella storia da Turtle Island all'Australia, ha costantemente cercato come suo obiettivo centrale di eliminare la popolazione indigena della Palestina al fine di sostituirci con coloni e, soprattutto, per diventare uno stato "normale". Il progetto sionista non è riuscito finora a raggiungere questo obiettivo, i palestinesi oggi, ancora una volta, rappresentano la maggioranza della popolazione nella Palestina storica, anche senza contare la metà del popolo palestinese che vive in esilio forzato.
Oggi, tuttavia, Israele vede l'ascesa al potere dei suoi alleati naturali, le forze fasciste negli Stati Uniti e in tutto l'Occidente coloniale, come il momento più opportuno per attuare ciò che i leader israeliani apertamente chiamano, la "Nakba di Gaza": l'eliminazione dei restanti palestinesi indigeni attraverso lo sterminio di massa e/o l'accelerazione radicale della sua politica di pulizia etnica in corso. Israele è uno stato canaglia che è più lontano dalla normalità che mai.
Fatto 2: Armato, finanziato e in altro modo abilitato principalmente dall'Occidente coloniale guidato dagli Stati Uniti, Israele sta perpetrando un genocidio, sterminando, mutilando e sfollando 2,3 milioni di palestinesi a Gaza e distruggendo la Striscia di Gaza, illegalmente occupata e assediata, e la sua civiltà millenaria. Nello stesso tempo, Israele sta intensificando la sua brutale aggressione nella Cisgiordania occupata, distruggendo campi profughi e mettendo in atto la pulizia etnica di decine di migliaia di persone.
Il fatto che questo sia il primo genocidio al mondo in diretta streaming indica un livello di impunità e complicità internazionale senza precedenti e manifesta l'accelerata cancellazione delle fondamenta del diritto internazionale da parte di Israele, degli Stati Uniti e di quasi tutto l'Occidente.
Questa complicità comprende non solo stati, ma anche aziende e istituzioni, come università, associazioni sportive e culturali, che hanno copiato la propaganda di Israele o conservato una modalità “business-as-usual” con esso o con le corporazioni e istituzioni che sono profondamente implicate nel genocidio e nel regime di apartheid per mano di Israele. Molti media e società di gestione di social media dovrebbero essere processati per il loro ruolo nell'incitare e giustificare il genocidio.
Fatto 3: Secondo 130 economisti israeliani, l'economia israeliana sta affrontando una "spirale del collasso". I segni più rivelatori sono una "fuga di cervelli" senza precedenti, l'industria tecnologica in declino e l'alto tasso di disoccupazione nel settore, la diminuzione degli investimenti internazionali e l’affidabilità creditizia che secondo Moody’s è vicino a livelli "spazzatura". Vista dagli investitori sempre più come una ShutDown Nation [nazione in declino, NdT], Israele è ultimo tra i 50 paesi nel Nations Brand Index pubblicato di recente. Anche nel settore economico, il presidente dell'Israel Export Institute ha ammesso che "BDS e boicottaggi hanno cambiato il panorama commerciale globale di Israele."
Nonostante gli immensi investimenti da parte di Israele e dei suoi influenti gruppi di pressione in America del Nord ed in Europa, e nonostante tutto il suo greenwashing, pinkwashing e tutte le altre forme di whitewashing [ripulitura dell’immagine con vari mezzi, NdT], Israele ha perso la sua maschera propagandistica "liberale". Le esportazioni le più rilevanti di Israele oggi sono tecnologie e strumenti di genocidio, crimini di guerra, sorveglianza di massa, repressione violenta, spyware, e brogli elettorali.
Fatto 4: Nonostante tutti gli ovvi difetti e limitazioni di tipo coloniali dei meccanismi del diritto internazionale, è fondamentale riconoscere che le deliberazioni della Corte internazionale di Giustizia (CIG) e della Corte penale internazionale nel 2024 hanno determinato come mai prima l'obbligo legale degli stati, delle società e delle istituzioni in tutto il mondo di porre fine a ogni complicità diretta e indiretta con il regime israeliano di apartheid e di occupazione militare illegale. Come ha detto l'ex funzionario senior per i diritti umani dell'ONU Craig Mokhiber, la deliberazione della CIG del luglio 2024 secondo la quale Israele sta praticando l'apartheid e che la sua presenza nel territorio palestinese occupato è illegale rende BDS "non solo un imperativo morale e un diritto costituzionale e umano, ma anche un obbligo giuridico internazionale."
Fatto 5: Dopo più di un anno e mezzo di genocidio USA-israeliano, i sentimenti di disperazione e di impotenza stanno crescendo. Questo è una strategia. Da Jabotinsky a Netanyahu e da Ben-Gurion a Ben-Gvir, il movimento sionista con i suoi potenti partner razzisti anti-palestinesi ha sempre cercato di colonizzare le menti dei palestinesi indigeni, e per estensione il movimento globale di solidarietà, con la disperazione.
Mentre non possiamo mai prevedere quando il punto di svolta nella nostra lotta incrementale per la liberazione sarà raggiunto, possiamo sicuramente dire che ce ne stiamo avvicinando sempre di più, nonostante l'orrore indicibile che il nostro popolo sta vivendo e resistendo. Rinunciare alla speranza non è mai un'opzione. Andiamo avanti, con principi e radicalismo strategico, a prescindere.
Fatto 6: La crescita del sostegno internazionale per la liberazione palestinese e la solidarietà con la nostra lotta intersezionale, in particolare sotto forma di BDS, sono anche stati senza precedenti. Gaza è diventata oggi l'epicentro della lotta globale contro l'era della "legge del più forte" che Israele, gli USA e l'Europa stanno portando avanti. La giustizia per i palestinesi è più che mai intersezionalità collegata alle lotte per la giustizia razziale, indigena, economica, sociale, di genere e climatica, e le generazioni più giovani stanno innalzando lo slogan: "La Palestina ci libera tutti."
La Palestina di oggi è diventata ciò che era il Sudafrica negli anni '80: non solo una lotta per la liberazione, ma un'incarnazione del significato stesso di essere umani, etici e giusti. La solidarietà internazionale sta incoraggiando e sostenendo i palestinesi nella nostra leggendaria Sumud, la resilienza e la resistenza all'oppressione coloniale di fronte a enormi difficoltà.
Fatto 7: L'immensa crescita di potere della gente ha rafforzato l'impatto del movimento BDS in tutto il mondo nella misura in cui ha iniziato a influenzare i cambiamenti politici in molti settori. Nel mondo accademico, nella cultura, nello sport, in politica, nel diritto internazionale e in molti altri campi, BDS ha cambiato il modo in cui milioni di persone in tutto il mondo vedono Israele e, soprattutto, lo trattano.
Avendo piantato molti semi e preparato il terreno con grandi coalizioni intersezionali e una cassetta degli attrezzi efficace, piena di strategie e tattiche per porre fine alla complicità a tutti i livelli, il movimento BDS con i suoi numerosi partner ha mobilitato un'ondata globale di solidarietà attiva e strategica davvero senza precedenti. Proliferazione degli spazi liberi dall'apartheid, proteste di massa, coraggiose perturbazioni pacifiche di imprese complici, in particolare quelle legate all'esercito, campagne coordinate contro i trasferimenti militari marittimi e di carburante, accampamenti di studenti e l'immenso aumento del sostegno per il boicottaggio accademico e il disinvestimento nei campus, centinaia di spazi culturali e decine di migliaia di artisti e scrittori che si uniscono alle fila del boicottaggio culturale, ecc. Tutto attesta questa ondata resiliente.
7 Richieste urgenti
Quando bruciare, massacrare, mutilare, fare morire di fame, di sete e costringere a sfollamenti continui 2,3 milioni di bambini, uomini e donne palestinesi non riesce a attivare il mondo per fermare questo genocidio, Gaza diventa non solo un "cimitero di bambini" e del diritto internazionale, ma anche dei principi fondamentali sui quali si fonda la nostra umanità.
Per porre fine al genocidio USA-israeliano e aiutarci a smantellare l'apartheid coloniale d’insediamento di Israele, il movimento BDS invita i sostenitori della libertà, della giustizia, dell’uguaglianza e della dignità dei palestinesi e tutti gli esseri umani perbene, i movimenti di base per la giustizia, i sindacati e le organizzazioni della società civile di tutto il mondo a unirsi al crescente numero di spazi liberi dall'apartheid e a intensificare la pressione come mai prima:
1. Sull'ONU e le organizzazioni internazionali perché espelli Israele dall'Assemblea generale dell'ONU e dagli eventi sportivi internazionali (Olimpiadi, FIFA, UEFA, ecc.), riattivi il Comitato speciale delle Nazioni Unite contro l'apartheid e annulli i contratti dell’ONU con le aziende complici (compresi i giganti della tecnologia Microsoft, Google e Amazon) che sono implicati nell'occupazione illegale di Israele, nell'apartheid o nel genocidio.
2. Sugli stati che devono "annullare o sospendere le relazioni economiche, gli accordi commerciali e le relazioni accademiche con Israele che possono contribuire alla sua presenza illegale e al regime di apartheid" e "imporre un embargo totale sulle armi a Israele, sospendendo tutti gli accordi, importazioni, esportazioni e trasferimenti di armi, compresi quelli dual-use che potrebbero essere usati contro la popolazione palestinese sotto occupazione", come richiesto dai principali esperti ONU sui diritti umani #MilitaryEmbargo #EnergyEmbargo. Gli obblighi degli stati terzi includono anche l'investigazione e, laddove esistano prove sufficienti, il perseguimento di potenziali esecutori israeliani e altri" che possono aver commesso crimini come membri dell'esercito o dei movimenti di coloni israeliani", come richiesto da Amnesty International.
3. Su governi regionali e locali (compresi i consigli comunali) perché cessino immediatamente di collaborare con Israele e tutte le sue istituzioni complici e consigli comunali, esercitino pressioni, disinvestano ed escludano dai contratti le società complici, adottano politiche di appalti etiche nonché, ove applicabile, politiche di investimento etico che escludono contratti con le società che sono complici di gravi violazioni dei diritti umani e crimini atroci ovunque. Devono inoltre impedire il transito di articoli militari e a dual-use verso Israele.
4. Su sindacati e associazioni professionali perché trasformino la solidarietà in una reale pressione su governi, imprese e istituzioni, anche attraverso il disinvestimento e il disturbo pacifico, garantiscano che i lavoratori che rappresentano non siano coinvolti in azioni che costituiscono complicità nel genocidio, nell'apartheid e nell'occupazione illegale di Israele.
5. Su istituzioni accademiche e culturali perché taglino tutti i legami con l'apartheid israeliana e le sue istituzioni complici, taglino i legami con le aziende complice e adottino linee guida etiche che governino le relazioni professionali e aziendali.
6. Su aziende complici perché pongano fine alla loro complicità con il genocidio, l'apartheid e l'occupazione illegale per mano di Israele, oltre alle richieste istituzionali di cui sopra, con l’intensificazione del boicottaggio degli obiettivi prioritari del movimento BDS da parte della società civile.
7. Su organizzazioni legali e per i diritti umani perché indaghino e, se giustificato, esercitano pressioni sulle autorità competenti affinché le aziende siano ritenute responsabili e perché perseguano tutte le persone israeliane, con doppia cittadinanza, internazionali e i decisori ragionevolmente sospettati di coinvolgimento o istigazione di crimini internazionali contro i palestinesi.
Fonte: BNC