SOSTANZE STUPEFACENTI: LA NUOVA CIRCOLARE NON CAMBIA L’IMPOSTAZIONE DI PUNIRE A PRESCINDERE DAGLI EFFETTI SULLA CAPACITÀ DI GUIDA

Radio Onda d`Urto - Friday, May 9, 2025

Nel mese di aprile i ministeri dell’Interno e della Salute hanno inviato una circolare per chiarire come applicare le regole del nuovo codice della strada riguardanti l’uso delle sostanze stupefacenti per chi è alla guida. Nei giorni scorsi su molti mezzi di informazione si è parlato di una “sconfessione” dell’impostazione voluta dal ministero dei Trasporti: il nuovo codice della strada fortemente voluto da Salvini ha introdotto sanzioni per l’uso delle sostanze stupefacenti a prescindere dagli effetti sulla capacità di guidare, e questa circolare “tecnica” spiega che bisogna accertare che “la sostanza stupefacente produca ancora i suoi effetti nell’organismo durante la guida”.

“La circolare sembra contraddire l’impostazione del nuovo codice della strada, ma non lo fa“, spiega ai nostri microfoni Antonella Soldo, presidente di Meglio Legale. “Intanto perché non potrebbe mai farlo: una circolare è un atto esecutivo, non può cambiare una legge. Inoltre l’intenzione di questa circolare del Ministero della Salute e del Ministero dell’Interno corrisponde perfettamente all’intenzione che aveva il Ministro Salvini quando ha promosso e fatto approvare il nuovo codice della strada”, ovvero quel famoso lucido sì o lucido no, la patente te la tolgo comunque.

Il testo dice fin dalle premesse che bisogna accertare il fatto che la persona che abbia assunto sostanza in prossimità del fatto di mettersi alla guida. “Questo accertamento secondo la Circolare viene fatto escludendo l’analisi delle urine, ma concentrando l’esame solo su quello del sangue e della saliva alla ricerca dei metaboliti attivi”. I metaboliti restano attivi anche diverse ore (fino a tre giorni, per i consumatori abituali), “il fatto che siano attivi non dimostra che il consumo sia venuto a ridosso del mettersi alla guida“.

Inoltre, le visite che venivano fatte prima dal medico del pronto erano complete: “bisognava vedere se una persona aveva un giusto senso dell’equilibrio, della motorietà, della vista, parlava in modo coerente, aveva le pupille dilatate, aveva dei tremori, il medico doveva fare una visita medica e c’era un apposito di 3 pagine con una serie di criteri da accertare che oggi è sparito”. Ora la visita sparisce, restano solo i test. Inoltre la circolare chiarisce che non c’è un limite minimo o un limite massimo di THC o di altre sostanze da rilevare, a differenza di quanto accade negli altri paesi.

Ascolta l’intervista completa di Antonella Soldo, presidente di Meglio Legale, ai microfoni di Radio Onda d’Urto. Ascolta o scarica